Io ho cominciato a bere caffè
[1] prestissimo. Ricordo che appena cominciata la scuola il caffèlatte era già una abitudine consolidata. In terza elementare i miei provarono a disintossicarmi a forza di Orzoro e Orzobimbo, con scarsi risultati: a parte il sapore davvero orrendo dei due prodotti, davo letteralmente in escandescenze, immagino per le crisi di astinenza. Quindi si sono arresi.
Da allora il massimo l'ho raggiunto 7-8 anni fa, per circa un paio di anni consecutivi, quando viaggiavo con una moka da quattro a colazione, sette-otto caffè da macchinetta e due-tre espressi al bar durante il giorno. Dormivo tre ore a notte nei periodi "normali", che si alternavano a periodi più o meno lunghi di insonnia e di ipersonnia. Per non parlare dei segnali preoccupanti che mi inviavano le mucose gastriche. Un disastro.
Finché un giorno ho smesso, di botto. Niente caffè per circa un anno.
Poi ho ripreso, ma senza superare il "classico" caffè mattutino, quello occasionale "di lavoro" a metà mattina (capita tre-quattro volte a settimana) e quello, molto più occasionale-quasi raro, sempre "di lavoro" nel pomeriggio. A volte mi capitano giorni in cui salto completamente e quello di cui avverto la mancanza è proprio la sequenza di gesti del preparare la moka, più che il caffè in se
[2]. E il rumore del caffè che gorgoglia...
Così va decisamente meglio