Energia interna nel Silat

Buonasera a tutti, 

visto che non capisco una mazza di Silat e affini  , ma ultimamente mi sto "affacciando" con molta curiosità a questa arte marziale mi chiedevo se qualcuno di voi praticanti potrebbe levarmi un piccolo dubbio...

Esiste nel Silat il cosiddetto "lavoro interno" che caratterizza molte altre arti marziali orientali?

Grazie di cuore 

Ci sarebbe il fantomatico Sri Murni..... ma vabbè....

Ti ringrazio per la risposta 0  ... anche se a dire il vero qualcosina sullo Sri Murni l'avevo letta, ma visto che ho trovato una sola "fonte" italiana che ne parla, mi sarebbe piaciuto conoscere anche punti di vista "differenti" da parte di altri praticanti.

Aspetto fiducioso anche l'intervento di altri praticanti di Silat, o se magari vuoi aggiungere qualcosina direttamente tu 0 ne sarei molto lieto... 

Uno zero, in quanto tale, non ha diritto di replica.

Piccola domanda/commento da profano:

Ma come mai sei interessato al'energia interna nelle arti del sud-est asiatico? L'unica cosa per cui mi piacciono è proprio legata al fatto che non si perdono nelle fantasie delle energie interne ma hanno un approccio piu diretto e funzionale 

Vedi MachineGunYogin il punto è proprio quello... Visto che sono rimasto anche io affascinato dal lavoro che caratterizza questi stili (lo sparring particolare, lo sviluppo della sensibilità, le tecniche a catena, il gunting... ecc...) e "dall'efficacia combattiva" (lo metto tra virgolette in quanto non l'ho mai praticato e non ho avuto ancora il piacere di vedere in rete alcun video di combattimenti non collaborativi - spero di non scatenare polemiche  )...

...mi chiedevo pertanto se ci fosse anche qualche sorpresa interiore... anche perché alcune arti marziali, trascurando l'aspetto interiore della pratica, finiscono spesso con il danneggiare il praticante stesso (vedi maestri rovinati da artrite ed altri problemi osteo-articolari causati da un lavoro eccessivamente traumatico/non controllato o poco intelligente)...

Tutto qui...   

Il discorso fila... ma credo che il conzionamento duro porti a problemi fisici a lungo termine a prescindere dall'energia interna (per chi ci crede). Credo più che altro al condizionamento moderato, anche perché rompere tavolette con le dita poco ha a che fare IMHO con la DP e il combattimento.

Ritengo inutile condizionamenti di nocche, tibie, gomiti ecc in contesti non-sportivi o non-esibizionistici. Un po' di condizionamento atto a prendere famigliarità con l'impatto IMHO è più che sufficiente in contesti stradali. Saper cadere invece lo trovo molto utile. Ma questa è un opinione puramente personale.

Nel silat mi pare ci sia un bel po' di condizionamento, quindi capisco la tua domanda.. ma l'energia interna non è la risposta IMHO

Grazie mille per la risposta  ,

in definitiva mi ritrovo su molti concetti che hai espresso... per applicare l'arte in un contesto reale (a.k.a. "portare il culo a casa con il minor danno possibile"), non bisogna di certo essere in grado di piegare lance con la gola o spaccare tavolette con le dita ecc..

Pensavo solamente, vista la raffinatezza tecnica delle a.m. del sud-est asiatico, che avessero sviluppato anche da quelle parti una specie di "Qigong della camicia di ferro" (giusto per trovare un'analogia con gli stili cinesi) in salsa silat... 

 

In questo caso menziono che pure nelle AM thai c'è una specie di qigong, ma non serve per rinforzare gli arti mandando energia interna, è più che altro una pratica meditativa. Credo che pratiche energetiche come iron-shirt (da monaci shaolin) siano tipiche nelle arti cinesi e basta.

Il condizionamento non ha aspetti mistici nelle AM thai, almeno da quel che ho potuto praticare io, le mazzate rinforzano mente e ossa, ma nel silat non sono così informato. Sentiamo che dicono gli esperti

...nel silat non sono così informato. Sentiamo che dicono gli esperti

Infatti, se non erro in alcune discussioni i praticanti di silat su questo forum o sul FAM hanno menzionato un tipo di pratica (non so se si tratta di una pratica o di un "traguardo") arcana presente nello stesso che si dovrebbe chiamare kebatinan (non vorrei sbagliarmi) o qualcosa del genere... ma non so esattamente di cosa si tratta o se ha a che fare con qualcosa che può essere paragonabile all'iron-shirt...

Speriamo che qualcuno di loro ci dia qualche delucidazione in merito...   

Credo esista nelle discipline del sud-est asiatico qualcosa di associabile alla cosiddetta energia interna, legato alla cultura e alla società in cui si sono evolute.
Sostanzialmente penso sia un aspetto che di norma non sia stato esportato dai Paesi di origine.

E' comunque un argomento sul quale sarei molto sospettoso perchè nel campo delle disciplina marziali in generale (non solo del sud-est asiatico) ritengo siano molto più numerosi quelli che ne parlano e si propongono di insegnarlo di quelli che hanno davvero le idee chiare sull'argomento.

E' comunque un argomento sul quale sarei molto sospettoso perchè nel campo delle disciplina marziali in generale (non solo del sud-est asiatico) ritengo siano molto più numerosi quelli che ne parlano e si propongono di insegnarlo di quelli che hanno davvero le idee chiare sull'argomento.

Ti ringrazio per la risposta Diego... effettivamente certe pratiche sono appetibili per i "venditori di arti marziali"...
ma la mia è una semplice curiosità e spero che sul forum ci possa essere qualcuno che ha le idee chiare sull'argomento. 

Ci sarebbe il fantomatico Sri Murni..... ma vabbè....

consiglio di scrivere il termine in questione e controllare se vi sia qualcosa, soprattutto nella terra d'origine, che faccia riferimento a qualche pratica o scuola.
Escludendo i riferimenti alle scuole italiane o i links palesemente legati ad esse....

http://www.google.it/

Il mio ma vabbè era proprio legato a ciò.

il mio ... 'consiglio' era proprio per suffragare il tuo 'ma vabbè'