Discussione interessante che rischia di arrivare a toni aspri per niente.
Anzi,no,non per niente,per un bicchiere di coca.
Non voglio fare il paciere a tutti i costi,anche perchè dai toni ne escono interventi sfiziosi e stimolanti.
Quindi diciamo che mi associo al partito di coloro che tifano per la misura in ciò che si fa.
La vera arte nel alimentazione,è quella.
Mangiare sano nel mio caso è stato una lenta costruzione di sensibilità sopite.
Non perchè in famiglia mi abbiano tirato su a prontinpadella e patatine;mia madre però seguiva (inconsciamente)il modello della dieta mediterranea:pane/burro/marmellata al mattino,carne e pane a mezzogiorno,pasta(sacra per mio padre che tornava da lavoro)la sera.
Anni dopo,andando a vivere da solo,ho dovuto imparae a cucinare,ma da single eccedevo in pizze,panini,etc.
Oh,mai stato ciccio;l'allenamento e la gioventù mi sostenevano;ma da una certa età in avanti m'infastidiva la necessità di una pennica postprandiale.
Mi sono informato sulle diete,ne ho collaudate un po(l'ultima in ordine di tempo:la paleo,su cui avrei tanto da dire sia nel bene che nel male,ma andrei OT),giungendo alla conclusione che la misura è la dieta giusta.
Ed il senso della misura è(purtroppo)personale,non te lo può costruire il dietologo e nemmeno il nutrizionista.
Nel mio caso ho limitato parecchio(rispetto i miei regimi precedenti)l'introduzione di carboidrati,diminuito pure gli zuccheri semplici,valorizzato le verdure(ma senza diventare vegetariano,anzi....),imparato a degustare la frutta fresca,i suchi fatti in casa,frullati,semi.
Stò bene,esami del sangue compresi.
E tutto questo per dire cosa?
Che ogni tanto bevo una coca,così,quando mi gira,dividendola con mia moglie(magari dopo una pizza)e dandone un goccio anche alle figlie.
Succede una volta alla settimana circa.....a volte due,a volte invece una ogni 15 giorni.
Forse per colpa di quella coca sono "un pelo meno definito".
Ma me ne frego alla grande.