Chronicles of pensiunatus - l'allenamento di xjej

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Offline xjej

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Chronicles of pensiunatus - l'allenamento di xjej
« on: July 24, 2013, 19:09:52 pm »
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Ok facciamo un giochino, vi fornisco qualche dato e voi mi dite che cosa pensate in merito.


Ex praticante di sport, non si allena continuativamente da 4-5 anni, peso corporeo 110kg ( il sovrappiù è nell' ordine dei 15kg ).
Test di corsa sui 2400m, questi i risultati:
tempo totale:  18'46"
parziali: 
0,5  3:53  vel media 7,7
1,0  3:47  vel media 7,9
1,5  4:34  vel media 6.6
2,0  3:52  vel media 7,7
2,4  2:33  vel media 9,4
Questi numeri che indicazioni vi danno ?
« Last Edit: August 22, 2013, 18:54:30 pm by Xjej »
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Offline Bingo Bongo

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Re:Quizzone
« Reply #1 on: July 24, 2013, 21:56:33 pm »
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7 minuti per 1000 metri sono tantini. Pero se vedo le velocita mi da l`idea che abbia gestito la corsa da permettersi uno sprint finale invece di schiantarsi. Per me viste le premesse non si è comportato male.

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Offline Menosse

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Re:Quizzone
« Reply #2 on: July 24, 2013, 22:04:24 pm »
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Dipende anche che tipo di allenamento era solito fare anche se incostantemente no?
Se faceva solo BB in palestra senza un minimo di cardio, forse sono normali quei tempi, data anche la stazza...

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Offline Prototype 0

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Re:Quizzone
« Reply #3 on: July 24, 2013, 23:08:20 pm »
0

Questi numeri che indicazioni vi danno ?
Che era judoka?

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Quizzone
« Reply #4 on: July 24, 2013, 23:10:16 pm »
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Perché non usi il presente?
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Offline xjej

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Re:Quizzone
« Reply #5 on: July 24, 2013, 23:14:58 pm »
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Per quel che riguarda il tempo in sè, direi che i 7 minuti sono il risultato della desuetudine all' allenamento e la carenza totale di foprma unite al sovrappeso.
Mi mancano i riscontri, ma probabilmente allenato ed in peso ( si stava sui 94-96kg ) sarebbero venuti fuori  numeri sotto i 12'.
Nell' economia della corsa provate a pensare di correre con una bottiglia da due litri in mano per tutto il tempo, quelli sarebbero solo 2 chiletti di troppo. Poi pensate a farlo con una cassa d'acqua sulla schiena :p


L' impressione che è venuta a me leggendoli ancora non è uscita tra i commenti però :p
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Quizzone
« Reply #6 on: July 24, 2013, 23:22:42 pm »
+3
Impressione spassionata: nonostante ci siano ampi margini di miglioramento il ragazzone non molla...
Come eri messo alla fine del percorso?
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Offline xjej

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Re:Quizzone
« Reply #7 on: July 24, 2013, 23:30:22 pm »
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Aspetto un altro po' di risposte per risponderti altrimenti rovino il gioco :p
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Offline happosai lucifero

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Re:Quizzone
« Reply #8 on: July 24, 2013, 23:49:42 pm »
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fermo restando che per una persona di quel tonnellaggio, sovrappeso e fuori allenamento sono degli ottimi tempi, secondo me per avere una misura significativa del suo stato di forma la prova andrebbe effettuata almeno un'altra volta se non due. ti dico questo perché dopo i primi minuti di riscaldamento sembra abbia pigiato bruscamente sull'acceleratore, ma poi si è accorto di non essere in grado di sostenere quel ritmo e infatti ha chiuso la sessione rallentando parecchio. insomma, secondo me ha dosato male le energie perché non aveva dimestichezza con un tragitto di quella lunghezza. ma si impara in fretta, e già la seconda volta (o a limite la terza) secondo me terrà un ritmo parecchio più uniforme, e in quel caso le statistiche sarebbero imho più indicative del suo reale stato di forma
« Last Edit: July 24, 2013, 23:57:08 pm by happosai »
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Offline Dipper

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Re:Quizzone
« Reply #9 on: July 25, 2013, 01:44:44 am »
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Allora...
Premetto che in questo caso non ho la risposta pronta e vado un po' a ragionamento usando gli strumenti che ho, e spero che, in caso di errori, di essere corretto senza pietà.

L'atleta ha fatto un test di Cooper modificato. Questo significa che si sta valutando la sua capacità aerobica e in particolare, mi azzardo a usare forse a sproposito i termini di AR, di potenza aerobica.
Dunque, visto che si parla anche di parziale inattività fino a questo momento, probabilmente l'atleta ha terminato la fase di adattamento anatomico dove ha lavorato molto di volume e ci si appresta a valutare la sua performance su di un parametro un po' più specifico per avere un riferimento. Questo servirà per tutta la tappa fondamentale e per giudicarne l'andamento confrontandolo con i test successivi.
Ora... le tabelle dicono che la prestazione è piuttosto scarsa, ma le tabelle si riferiscono certamente all'uomo medio, che sarà quanto, 70, 75 kg? Mentre qui abbiamo una zavorra di muscoli e grasso (ma anche fossero solo muscoli) di 40 kg extra, quindi è chiaro che prendere la tabella così com'è è fuorviante (sempre il discorso della soggettività del carico), ci servirebbe un riferimento più specifico di questo tipo di corporatura.
Farebbe comodo avere anche i risultati dello stesso test effettuato quando l'atleta era allenato.
Mancando entrambi, con i presupposti che abbiamo possiamo presumere in linea di massima che i risultati sono certamente migliorabili ma non deprimenti come si potrebbe pensare leggendo asetticamente la suddetta tabella. Certamente poichè suppongo che l'atleta in questione si stia preparando per una competizione con dei pari peso, avere un benchmark farebbe comodo per capire come muoversi e se e quanto c'è da spingere in tal senso.

Analizziamo gli intertempi ora...
Abbiamo un andamento a onda, una performance media nei primi due intertempi, che cala vistosamente nel terzo e si riprende nel quarto per segnare il massimo nel quinto.
Quando parliamo di sistemi energetici, ragioniamo "per compartimenti" in modo da comprenderne il funzionamento, ma in realtà sono sempre attivi tutti e tre, solo in percentuali differenti e variabili.
E' chiaro quindi che se, ad esempio, l'alattacido si esaurisce in 8 / 15 secondi su per giù, questo succede quando si usa la massima intensità possibile, ma verosimilmente in caso di intensità minore, i fosfati "pronti all'uso" si esauriranno in un termine più lungo. Questo per dire in sostanza che non è che in un'attività aerobica l'anaerobico rimane "spento", ma fornisce il suo contributo in percentuali importanti soprattutto nelle prime fasi dello sforzo andando poi calando. Questa cosa sempre basandomi su quello che so, è confermata anche dall'assioma della corretta successione dei carichi durante una seduta, diversamente non ci sarebbe problema a sparare un bilanciere nel soffitto anche dopo un'ora di corsa.
Quindi se (ribadisco il se) il mio ragionamento è corretto, probabilmente l'atleta mostra di avere qualche problema nel mezzo quando siamo in fase di picco dell'attività lattacida per poi riprendersi quando entra a regime la prevalenza del sistema aerobico, sul quale probabilmente c'è un minimo di fondo. Questo porta probabilmente alla difficoltà di rompere il fiato ma a rendere meglio dopo.
Quindi in sostanza, pur considerando anche il fattore "adattamento al test" osservato da Happo che non è da sottovalutare, io andrei anche a fare dei test sulla tenuta lattacida, eventualmente con un misuratore (ad avere i soldi...) della concentrazione di lattato nel sangue, e anche un cardiofrequenzimetro. Sarebbe interessante osservare e confrontare l'andamento dei BPM sia nel Cooper che nei lavori lattacidi per vedere se c'è un riscontro in questa idea (guardando anche come varia la frequenza in base al tempo sia nel lavoro che nel recupero).
Ho come l'impressione che l'atleta, dopo aver smadonnato a metà del percorso, verso la fine forse non avrebbe avuto grossi problemi a continuare ancora.
L'essere in sovrappeso oltretutto ci da un altro possibile indizio sul fatto che l'atleta non lavora seriamente da un po' sul lattacido e che, dopo il mesociclo dedicatoci, probabilmente si avrebbe un grosso miglioramento anche del risultato del test di Cooper sia per il lavoro in se' che per i suoi effetti collaterali (la perdita di grasso e una spinta ormonale più sostenuta).
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Offline happosai lucifero

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Re:Quizzone
« Reply #10 on: July 25, 2013, 02:01:36 am »
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come probabilmente avrete notato ho letto male i dati.. è tutto il giorno che rimbalzo tra frequenze e lunghezze d'onda e mi sono rincoglionito. lasciate perdere quello che ho scritto, è tutto sbagliato
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Offline xjej

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Re:Quizzone
« Reply #11 on: July 25, 2013, 02:03:39 am »
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Detto io che tra un po' mi toccherà chieder consigli ad Eugene   ;)
Anyway, per essere corretti la sua interpretazione è più vicina a dove volevo arrivare io ma è un po' diversa.
Premessa, come scritto si trattava di un test. Ero già adeguatamente riscaldato.
Mi era stato chiesto di produrre il massimo sforzo possibile per percorrere l' intera distanza nel minor tempo possibile.
L' esperimento non è riuscito poichè, come è visibile, l'ultimo intermedio è marcatamente più veloce di ogni altro ( e aimè c'era ancora benzina residua dopo ).
Il picco di lattato l' ho sentito, nei denti, verso la fine del 1,5 ma non è staco quello a discriminare.
La valutazione va' fatta su un punto fondamentale, non correvo e sopratutto non spingevo da tanto.
Ne consegue che non avevo parametri di riferimento e non sapevo come interpretare le sensazioni di fatica nel contesto.
Ne è derivato una distribuzione dello sforzo totalmente a cavolo.
Detto questo, il "sovraccarico" conta parecchio ma spererei, smaltito anche qualche kg, di ripiazzarmi almeno su un 13' alto.
Se proseguo come spero, ci sarà un bel resoconto alla fine del primo mesociclo di lavoro con un sacco di bei numerini e grafici da interpretare,
Stay tuned  ;)
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Offline The Spartan

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Re:Quizzone
« Reply #12 on: July 25, 2013, 08:29:54 am »
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Eccellente analisi mr R, eccellente...
Aggiungerei al discorso due elementi, uno, indipendentemente dallo stato di fuoriforma una base "atletica" consistente o superiore alla media consente di avere cmq prestazioni "strane" come questa, due, relativamente ai tempi, nn sottovaluterei l'elemento psicologico di chi è abituato a stringere i denti e a performare in condizioni disagevoli, cosa che consente nei momenti di difficoltà di tirare fuori davvero tutto quando magari altri andrebbero in crisi prima e con costanza.
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Offline Bingo Bongo

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Re:Quizzone
« Reply #13 on: July 25, 2013, 15:24:11 pm »
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L'analisi di R dei tempi mi sembra assolutamente corretta.

Grossolanamente in quei tempi vedo cmq il tentativo di razionalizzare volontariamente e non solo una conseguenza fisiologica.
Cioè questo è il risultato di xjej, ma se ne prendiamo altri cinque che in comune hanno solo la mole si vedrebbe quello che tipicamente si vede nei dilettanti allo sbaraglio: dal secondo intermedio in poi un constante decremento della velocità fino a ad arrivare all'arrivo passeggiando.. :)

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Offline Dipper

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Re:Quizzone
« Reply #14 on: July 25, 2013, 15:45:27 pm »
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Sono abbastanza convinto il discorso più prettamente fisiologico e quello mentale siano legati con un doppio filo.
In generale mi è stato insegnato e ho riscontrato con una sufficiente incidenza nella pratica, che gli aspetti psicologici dell'allenamento qui toccati sono molto influenzati anche dalla propria inclinazione e dal tipo di esercizio per il quale si è più (o meno) portati.

Soprattutto quando si parla di tolleranza al lattato, il condizionamento mentale è uno dei (parecchi) fattori determinanti.
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