Balintawak

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Offline Diego

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Balintawak
« on: August 02, 2013, 18:43:51 pm »
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Cercando sul forum ho visto che non era ancora presente un 3d sullo stile filippino Balintawak di “Anciong” Bacon ma solo alcuni commenti a un vecchio filmato di uno dei Tabimina.

Il proposito di questa discussione è invece uno spazio in cui gli utenti possano condividere eventuale materiale ma pure ben accette testimonianze dirette e  pareri sullo stile Balintawak, indipendentemente dalle fonti/”correnti”/lignaggi successive alla morte del fondatore.
Sono quindi benvenute opinioni ed esperienze provenienti da gruppi differenti, che siano collegate ai nomi Teofilo, Atillo, Taboada, Elizar, Tabimina e altri ancora dal mio punto di vista ha un'importanza relativa.

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Offline Diego

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Re:Balintawak
« Reply #1 on: August 02, 2013, 18:48:03 pm »
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Comincio col proporre un recente video, che aldilà dei fini pubblicitari per un prossimo evento negli Usa, mostra secondo me interessanti spezzoni, nella parte iniziale, con cam sulla testa di uno dei praticanti, dando una visione in soggettiva/prima persona, durante un drill “tipico” del Balintawak, esercizio che progressivamente abbandona sequenze prestabilite per trasformarsi in un “gioco” libero concentrato sulla corta distanza, "sotto misura".
https://www.youtube.com/watch?v=HYMTgOb2tAk#at=17

Vedendolo fare in soggettiva, penso che come tanti altri esercizi delle amf, le azioni risultino essere più semplici, dirette e sensate di quanto possano apparire agli spettatori esterni, coniugando la coordinazione di mano armata e disarmata, il proteggersi con l'attaccare.
O almeno questa è l'impressione che ho avuto io.

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Offline Claudio Alfarano

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Re:Balintawak
« Reply #2 on: August 03, 2013, 10:14:26 am »
+1
ciao Diego
nel 2007 organizzai a Napoli un seminario con Guro Dieter Roser dell'Atillo Balintawak.
Mi piacque molto, è uno degli stili che mi piacciono di più.

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Offline Diego

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Re:Balintawak
« Reply #3 on: August 03, 2013, 17:27:23 pm »
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Ti va di raccontare qualcosa di più della tua esperienza a riguardo?

Avendo poi tu scelto di intraprendere allora una strada differente volta al Silat, che tu sappia qualche altro italiano ha continuato parte del suo cammino col gruppo tedesco di  Attillo Balintawak?

Per pratica diretta puoi confermare la mia impressione (sembra all'inizio più complicato e difficile di quello che è in realtà facendolo, perchè in principio siamo talvolta portati a “pensare troppo” a quello che stiamo facendo invece che farlo e basta)?
Sulla “loro” corta distanza ho percepito (seppur attraverso scuola filippina di origine molto diversa) meno enfasi sulla “sensibilità” rispetto ad altre discipline, orientandosi maggiormente su colpo d'occhio, familiarità col contesto, skills  (velocità, coordinazione, gestione distanza, timing) e istinto affilato attraverso la pratica.
Per tua esperienza diretta, concordi o sei giunto a un punto di vista differente?

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Offline Diego

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Re:Balintawak
« Reply #4 on: August 03, 2013, 17:28:13 pm »
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Offline Claudio Alfarano

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Re:Balintawak
« Reply #5 on: August 04, 2013, 14:27:15 pm »
0
Ti va di raccontare qualcosa di più della tua esperienza a riguardo?

Yesssssssssss


Avendo poi tu scelto di intraprendere allora una strada differente volta al Silat, che tu sappia qualche altro italiano ha continuato parte del suo cammino col gruppo tedesco di  Attillo Balintawak?

si, un mio amico pugliese (non faccio nomi se non autorizzato), mi chiese di metterlo in contatto con il gruppo di Balintawak di Stoccarda e sta continuando ad andarci.

Per pratica diretta puoi confermare la mia impressione (sembra all'inizio più complicato e difficile di quello che è in realtà facendolo, perchè in principio siamo talvolta portati a “pensare troppo” a quello che stiamo facendo invece che farlo e basta)?

giusto, impressioni e considerazioni. Sembra difficile se visto da fuori, non che sia tutto semplice, ma il loro approccio è istintivo e volto allo sviluppo di riflessi e reazioni automatiche e calcolate in base al posizionamento del bastone, che viene trattato in quanto bastone e sempre a punta in alto.
Inoltre, per aumentare la sensibilità e la confidenza, sono + leggeri e lunghi 80 cm circa.


Sulla “loro” corta distanza ho percepito (seppur attraverso scuola filippina di origine molto diversa) meno enfasi sulla “sensibilità” rispetto ad altre discipline, orientandosi maggiormente su colpo d'occhio, familiarità col contesto, skills  (velocità, coordinazione, gestione distanza, timing) e istinto affilato attraverso la pratica.
Per tua esperienza diretta, concordi o sei giunto a un punto di vista differente?
trovo abbiano gran sensibilità, lavorano molto sulle leve, portano spesso le braccia dell'avversario in leva, non volendolo. Accade e loro lo vedono dove chi non è abituato stenta a vederlo.
Per i riflessi, l'alta velocità di esecuzione aiuta non poco losviluppo.
Sono veloci e precisi, ti sfiorano senza sbagliare e, all'inizio, è difficile pensare di non beccare qualche colpo in piena faccia. Invece chiunque dei 4 che venne a napoli mostrò cura, attenzione, passione e altissima precisione nelle meccaniche.
Si allenano per passione, non per profitto. E si vede e si percepisce subito.
Sono attenti a far capire quello che fanno. Caratteristica di chi si allena per passione e non per altro.

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Re:Balintawak
« Reply #6 on: August 04, 2013, 14:52:42 pm »
0
Tre domande:

- perchè punta sempre in alto?
- impressione solo mia, o davvero hanno drill più diretti con meno passaggi e giochi di mano rispetto al medio kali occidentale pieno di rattan roteanti ed esercizi dove devi fare almeno tre movimenti prima di menare sto cazzo di contrattacco?
- quali analogie e differenze ha il balintawak col kali(tudo) dei DB?

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Offline Claudio Alfarano

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Re:Balintawak
« Reply #7 on: August 04, 2013, 15:54:35 pm »
0
2 info che scrissi anni fa sul Balinrawak

Il Nome

Il Balintawak è uno stile di Arti Marziali Filippine sviluppato negli anni 50
A Cebu c’era una scuola di Eskrima il cui nome era Cebu’s Balintawak Self Defence Club.
Il Club si trovava dietro un orologiaio a Balintawak Street.

Il termine Balintawak risale ad una zona di Luzon, dove nel 1896 ebbe luogo una vittoriosa rivolta contro gli spagnoli.
In seguito, Balintawak divenne il grido di battaglia di altre sanguinose rivolte.

Si pensò dunque di chiamare Balintawak questo nuovo Club di Eskrima, nome della strada dove il Club sorgeva, grido di battaglia dei guerrieri filippini nelle rivolte contro gli spagnoli e simbolo patriottico.



Venancio “Anciong” Bacon e la nascita del Balintawak Club

Nato a Cebu nel 1912, Bacon è considerato uno dei principali e più influenti esperti di AM filippine.
Iniziò lo studio dell’Eskrima negli anni ’20 nella città di San Nicolas (appena fuori Cebu City).

Il suo maestro fu Lorenzo “Ensong” Saavedra, fondatore del Labangon Fencing Club.
Lo stile di Saavedra era chiamato “Corto Linear”, ma questi era famoso per essere esperto di numerosi altri stili. Bacon è considerato (insieme al nipote di Saavedra, Teodoro “Doring” Saavedra) il più famoso studente di “Ensong” Saavedra.

I due divennero famosi Eskrimadores, tanto da guadagnarsi l’attenzione di molti. Come era naturale che fosse a quei tempi, la loro fama li portò a ricevere numerose “sfide” da parte di altri esperti di Eskrima.
Fu coinvolto in molti Patayan (Death-Matches) e il suo modo di combattere risente dell’esperienza accumulatasi in scontri reali senza regole.

Dopo anni, il Labangon Fencing Club chiuse. Dalle sue ceneri nacque il Doce Pares Club.
Diretto da Lorenzo Saavedra, era formato da 3 membri della famiglia Saavedra e 9 della famiglia Canete. Per un periodo, nonostante alcune incomprensioni, Venancio Bacon militò nella Doce Pares.
Durante la II Guerra Mondiale, molti eskrimadores divennero guerriglieri, applicando le loro conoscenze per la loro patria. Teodoro Saavedra, nipote di Lorenzo ed amico di Bacon, morì giustiziato dai giapponesi durante la II Guerra Mondiale.

Dopo la guerra, nel 1952, stanco delle guerre politiche interne alla Doce Pares, Bacon fondò il Balintawak Self Defence Club.
Bacon finì in prigione per aver ucciso un aggressore armato di coltello, il giudice decise che le abilità di Bacon erano da considerarsi letali e che dovessero andare soggette a restrizioni.

Quando nel 1970 uscì di prigione.. continuò a supervisionare i corsi, assicurandosi che gli standards qualitativi fossero rimasti intatti, presenziando sempre ai corsi tenuti da Teofilo Velez e Josè Villasin, suoi studenti. Morì alcuni anni dopo.

I suoi studenti più famosi furono dunque:
Vincente “Inting” Atillo, Timoteo “Timor” Maranga, Delfin Lopez, Teofilo Velez, Josè Villasin.

Attualmente… i più importanti Maestri di Balintawak sono: Vicente Atillo, Sam e Ted Bout, Bobby Tabimina, Monne ed Eddy Velez, Bobby Taboada.

Bacon


Balintawak Club:
1: Delfin Lopez
2: Venancio "Anciong" Bacon
3: Timoteo "Timor" Maranga
4: Vicente Atillo


la statua dedicata al grido di battaglia BALITAWAK


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Offline Claudio Alfarano

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Re:Balintawak
« Reply #8 on: August 04, 2013, 16:02:17 pm »
0
Tre domande:

- perchè punta sempre in alto?
vado per logica
la distanza è medio-corta
diconseguenza, i bersagli sono la parte alta del corpo
tenere il bastone a punta in alto consente un maggior numero di linee di attacco alla parte alta dell'avversario.
Potrebbero parare di low-wing, plume ecc ecc, ma significherebbe dover girare poi la punta per colpire.
Troppo macchinoso.
Si para alto e si colpisce alto subito dopo.

- impressione solo mia, o davvero hanno drill più diretti con meno passaggi e giochi di mano rispetto al medio kali occidentale pieno di rattan roteanti ed esercizi dove devi fare almeno tre movimenti prima di menare sto cazzo di contrattacco?

stesso motivo.
La distanza è + breve, non hai tempo per caricare troppo e giocare troppo di florete, redondo e simili.
Usano però spesso gli abanico

- quali analogie e differenze ha il balintawak col kali(tudo) dei DB?
nulla di + diverso. Il Kali tudo dei DB nasce dall'esigenza di continuare la lotta a terra cn bastone.
Il Kali è un'arte guerriera in piedi

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Offline Diego

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Re:Balintawak
« Reply #9 on: August 04, 2013, 18:19:22 pm »
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si, un mio amico pugliese (non faccio nomi se non autorizzato), mi chiese di metterlo in contatto con il gruppo di Balintawak di Stoccarda e sta continuando ad andarci.
In una didascalia a un video del gruppo tedesco avevo infatti letto “our italian student from ….” e penso  fosse lui.

trovo abbiano gran sensibilità, lavorano molto sulle leve, portano spesso le braccia dell'avversario in leva, non volendolo. Accade e loro lo vedono dove chi non è abituato stenta a vederlo.
Per i riflessi, l'alta velocità di esecuzione aiuta non poco losviluppo.
Sono veloci e precisi, ti sfiorano senza sbagliare e, all'inizio, è difficile pensare di non beccare qualche colpo in piena faccia. Invece chiunque dei 4 che venne a napoli mostrò cura, attenzione, passione e altissima precisione nelle meccaniche.
Si allenano per passione, non per profitto. E si vede e si percepisce subito.
Sono attenti a far capire quello che fanno. Caratteristica di chi si allena per passione e non per altro.
Mi riferivo a un pensiero che ho partorito notando sottolineare da filippini meno enfasi sulla sensibilità rispetto a quella associata da altri (wc, jkd, derivazioni inosantiane) anche riguardo i loro esercizi (tipo kadena de mano, hubad a mani nude ma pure con armi).
Capita di vedere cosiddetti “energy/sensitivity drills” eseguiti appunto talvolta in modo silenzioso, con contatto continuo per cercare la sensibilità mentre in altri casi/scuole accompagnati da un sonoro sottofondo, indicato dall'onomatopeico tapi-tapi (sostituto per estrema gentilezza di impatti che in realtà suonerebbero più sordi  ;) ).

Appunto mi son ritrovato nell'idea che non cercano leve o disarmi ma piuttosto si ritrovano “per caso”  un arto in mezzo  agli zebedei e approfittano dell'ostacolo transitorio al raggiungimento del loro primario obiettivo (dipingere un murales con inchiostro ematico avverso), per ricambiare la cortesia, “strappando” una leva e se sono pure “fortunati” oltre a un articolazione danneggiata si ritrovano pure un'arma in più in mano.

Cercando di capire il perchè la bravura di alcuni li rendesse  “fortunati” con così frequenza rispetto ad altri ho ipotizzato che la sensibilità avesse un ruolo inferiore di quello che da altre parti si sostiene, intravedendo motivazioni tecniche legate più ad altre qualità implementate dalla pratica ma inerenti alla semplice modalità di esecuzione.
Provando un'ottica leggermente scostata a fianco della sensibilità, nel mio piccolo mi pare aver avuto qualche miglioramento (tanto per cominciare alcune azioni banalmente mi risultano più semplici e veloci da fare), anche se nel mio caso non potrei oggettivamente attribuire con precisione e certezza la causa (partendo da un livello molto basso, come nel mio caso, si possono ottenere risultati iniziali con poco, non necessariamente indicative della bontà del metodo adottato).

Cercavo di capire quanto la mia ipotesi potesse avere plausibilità e se riscontrata pure da altri. Quando sembra di imbattermi in una piccola “illuminazione” cerco di capire se ne hanno avuto percezione simile pure altri. In caso contrario è più facile che l'”illuminazione” sia solo un abbaglio.  XD

- perchè punta sempre in alto?
vado per logica
la distanza è medio-corta
diconseguenza, i bersagli sono la parte alta del corpo
tenere il bastone a punta in alto consente un maggior numero di linee di attacco alla parte alta dell'avversario.
Potrebbero parare di low-wing, plume ecc ecc, ma significherebbe dover girare poi la punta per colpire.
Troppo macchinoso.
Si para alto e si colpisce alto subito dopo.
Concordo e aggiungerei pure, per mia ipotesi, che su bersagli in linea alta la punta in giù tende a offrire cambi di direzione meno rapidi rispetto alla punta in su, mettendo da parte la meccanica del rompido (non so se ti corrisponde il termine per il genere di combinazione) o comunque altre transizioni che sono integrate alla punta in su.
« Last Edit: August 04, 2013, 18:23:14 pm by Diego »


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Offline gyria

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Re:Balintawak
« Reply #10 on: August 04, 2013, 22:03:23 pm »
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Per seguire.

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Offline GiBi

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Re:Balintawak
« Reply #11 on: August 05, 2013, 09:49:14 am »
0
si, un mio amico pugliese (non faccio nomi se non autorizzato), mi chiese di metterlo in contatto con il gruppo di Balintawak di Stoccarda e sta continuando ad andarci.

Gli passo il link di questa discussione  ;)

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Offline Claudio Alfarano

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Re:Balintawak
« Reply #12 on: August 05, 2013, 11:23:24 am »
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 ;)

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Re:Balintawak
« Reply #13 on: August 05, 2013, 15:05:34 pm »
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Aspè, Claudio, il paragone Balintawak DB lo facevo limitatamente a striking in piedi.

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Offline Claudio Alfarano

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Re:Balintawak
« Reply #14 on: August 05, 2013, 15:28:20 pm »
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Knaus e soci vengono dal Pekiti.
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