Salve a tutti.
Vorrei chiedere a chi ne capisce più di me, qualche delucidazione in merito a questo particolare "stile" ipoteticamente appartenente al retaggio del Ninjutsu portato avanti da una scuola della mia zona.
Andiamo per gradi, premettendo che sono un totale ignorante in materia.
1) I Ninja erano le ben note spie del Giappone Feudale, giusto? Di conseguenza Ninjutsu è un termine giapponese che indicherebbe il complesso di arti da combattimento appartenenti ai ninja giapponesi, ok. E allora come mai questa scuola pratica Ninjutsu in stile "In Sen Shu Kung Fu"? ò.O che sono termini cinesi che indicano arti marziali cinesi?
Insomma dicono di praticare Ninjutsu (termine giapponese) In Sen Shu Kung Fu (termine cinese), contano in cinese, insegnano ad usare il Nunchaku, il Gùn e il Nandao cinesi insieme a Shuriken, Katane e Kusarigama giapponesi.. e al contempo dicono che il loro è uno stile di una Scuola di Ninjutsu giapponese, pubblicizzando il corso come tale, con tanto di kanji giapponesi sull'uniforme. Sono confuso.
2) Che correlazione c'è fra le due? Non è un po come dire di praticare Savate in stile Aikido? (xD) E sopratutto, c'erano mica i ninja in cina? Nun mi pare.
3) I sifu riportano titoli di "4° Grado Superiore" e "8° Grado Superiore" (oltre al classico passato in corpi speciali e servizi di scorta internazionali di alto livello), e nelle biografia affermano di essere stati investiti dei loro gradi dai propri maestri di Ninjutsu. Come è possibile? Il Ninjutsu giapponese ha qualche legame ufficiale di riconoscenza con questo In Sen Shu..cinese? O almeno tale da permettere ad un maestro di Ninjutsu di rilasciare gradi?
Grazie in anticipo
Ciao!
Comincio con il rispondere brevemente alle tue domande e nel modo più chiaro possibile.
Immagino tu faccia riferimento al Tempio delle Ombre, nome uscito solo nell'ultimo anno su siti, forum e in generale nell'interland tarantino. Prima si chiamavano Club Il Dragone e la sede principale si trova a Reggio Emilia, così come l'attuale rappresentate più alto in grado, ossia il maestro capo scuola. Cambiarono nome per potersi "emancipare", per così dire, proprio dal maestro capo scuola e avviare un loro stile personale (che ora si chiama in sen shu lin quei... Dov'è che ho sentito già quest'ultimo termine...?). Il fatto che nel nome della disciplina figurino termini giapponesi (ninjitsu), termini cinesi (in sen shu) e termini presi a prestito da mortal kombat (lin quei, arte dei famigerati sub-zero e scorpion!), credo la dica lunga sul tipo di strada intrapresa.
A Taranto tuttavia esiste un secondo gruppo di ragazzi che pratica In sen shu (kung fu, NON ninjitsu) e sono gli allievi del maestro di Reggio Emilia, a sua volta allievo (diretto stavolta, non come l'istruttore della palestra di cui parli che vanta una discendenza diretta che non è mai esistita) del Maestro Edmondo Capecelatro.
Ti parlo in questi termini perché conosco entrambi i gruppi e posso garantire che la differenza d'insegnamento e di conoscenze si evince, basta seguirne qualche lezione (cosa che invito a fare a chiunque fosse interessato, tra l'altro).
Quanto ai collegamenti fra Cina e Giappone, ai possibili scambi avvenuti, direi che non è impossibile e nemmeno improbabile che ciò possa aver influenzato la nascita del ninjitsu (storicamente, il periodo feudale in cui il ninjutsu ha trovato terreno fertile è avvenuto secoli dopo la stesura dell'Arte della Guerra, in cui Sun tsu fa riferimento a "spie" (ossia personaggi facenti funzione di... e non una casta familiare specializzata e addestrata col preciso scopo di diventare un ninja, così come in Giappone) usate sui campi di battaglia e non.
Ovviamente, che questo dualismo si riscontri a Taranto, da una persona che dice di discendere da un Gran Maestro (che in realtà non ha mai conosciuto)... Beh, mi sembra un azzardo.
Tra l'altro so che è stato degradato dal suo precedente Maestro
In ultima analisi, ogni disciplina merita rispetto e le persone decedute altrettanto.
Pur non avendo mai conosciuto maestro Edmondo (come dubito lo abbia conosciuto nessuno di quelli che hanno parlato di lui in questo topic), non mi permetterei di affermare che fosse un ciarlatano. Specialmente se, conoscendo un suo allievo diretto, ciò che traspare è professionalità, serietà nell'addestramento e tecnica impeccabile.
Grazie per la cortese attenzione di tutti!
Per ogni altra domanda, vi invito a prendere contatto con la sede di Reggio Emilia (attualmente la sola, ufficialmente, che pratica lo stile così come tramandato da maestro Capecelatro) e vedere con i vostri occhi se i suoi allievi siano dei ciarlatani o meno.