Krav Maga e discipline affini: Valutazioni sulle Metodologie d'Allenamento

Salve a tutti.

Mi piacerebbe conoscere le vostre considerazioni personali sulle metodologie di insegnamento/allenamento di eventuali corsi o stage di KM (o CKM) che avete frequentato e sulla disciplina nel suo complesso.

Cosa vi è piaciuto?
Cosa vi ha lasciato titubanti?
Cosa credete che manchi al corso o all'intera disciplina e cosa cambiereste?

Ovviamente ci si può riferire anche a precisi corsi o maestri, anche senza fare nomi (se non ve la sentite xD).

Grazie in anticipo.

Nel CKM si deve procedere senza tentennare sulla strada dell' "inglobamento" di soluzioni in alcuni case decisamente più aggressive e invasive...

Penso che, mi corregga John se sbaglio, KM e CKM non differiscano, in questo senso, da qualsiasi altra pratica in nulla.
Nel senso che, qui come in qualsiasi altra disciplina, il nodo sta nel come l'istruttore porta avanti il corso, con quale sincerità, con quanta pragmaticità, con che competenza specifica.
Personalmente ho avuto il piacere di vedere ottime cose, sia come metodo che tecnicamente, ma anche delle boiate immonde, così come ne ho viste dell'uno e dell'altro tipo in AM, SDC e Metodi vari.
Purtroppo l'individualità dell'istruttore, è tale che, a prescindere dalle linee guida di una scuola o di una federazione, la stessa disciplina possa essere fantastica ed efficacissima in un posto, oppure tutta fuffa a un paio di isolati soltanto.
Tutto rigorosamente IMHO ovviamente.

Beh nel CKM la natura del sistema è tale per cui ci sono competenze specifiche e delle specializzazioni che nemmeno il peggiore istruttore può stravolgere...
Poi va da sè che ci sia chi insegna un CKM meglio e chi un CKM peggio...

Anche da noi ci sono delle linee guida per condurre tutti i corsi in modo simile, poi ovviamente ogni istruttore ci mette del suo e adatta alle proprie esigenze e a quelle della "classe".
L'idea è che passando da un corso ad un altro, anche da una palestra in piemente ad una in puglia, ci si trova sempre nello stesso ambiente e con lo stesso metodo
Visto che in passato all'interno della stessa palestra (nemmeno federazione, proprio lo stesso corso) due "istruttori" insegnavano in modo completamente diverso e spesso pure contradditorio, capirete che per me, che ci sia una certa armonia di insegnamento, non è cosa da poco.

Poi su quello che si fa e come lo si fa, diventa lunga da spiegare tutto... ci fosse qualche curiosità specifica, sarebbe più semplice chiarire 

Mentre sono giusto due gli aspetti negativi che mi infastidiscono.... 

Cosa vi è piaciuto?

Quello che mi ha divertito di più sono i pressure tests.

Cosa vi ha lasciato titubanti?

Come avevo già scritto in prolissi interventi di altri 3d non mi è piaciuta l'impostazione didattica iniziale basata sulla selezione tecnica, troppa “rigidezza” nella schematizzazione delle sequenze per i miei gusti.

Cosa credete che manchi al corso o all'intera disciplina e cosa cambiereste?

Non lo so e non è compito mio preoccuparmene. Vivo bene senza più praticare krav maga e d'altro canto le discipline israeliane sicuramente fanno benissimo a meno di me tra le loro file di praticanti. 

Se una persona cara mi chiedesse di indirizzarlo verso una pratica per la dp, le consiglierei qualche nome di insegnante che tratta l'argomento a cui rivolgersi e di non fossilizzarsi troppo sul nome o l'etichetta commerciale di turno della disciplina nella sua ricerca. Soprattutto la metterei in guardia sul non crearsi false illusioni e false sicurezze, che ritengo il maggior pericolo, in relazione alla dp, in cui si rischia di incappare praticando qualsiasi am/sdc/sistema di dp. 

messaggio interessato - 'Che cmq se trovi qualcosa di interessante ( anche non KM ma MMA) dalla nostre parti  fammi sapere -   fine messaggio

Un piccolo riscontro...
Quest'anno ho rimesso mano ad alcune informazioni sedimentate da qualche parte nel mio cervello e che un pò per caso un pò per scelta sono tornate fuori, in particolare alcune cose di Thompson quando parla della costruzione dell'Animal Day.
Ho deciso di compiere una specie di esperimento usando come cavia inconsapevole i miei studenti e uno in particolare iscritto a settembre senza alcun tipo di background marziale o ad hoc.
L'esperimento è consistito nel ridurre il tempo dedicato al classico conditioning CKM introducendo però, sempre nella fase di conditioning, delle forme di sparring modulari utilizzando solo i colpi a mano aperta e forme embrionali di lotta verticale fatte in modo da garantire la massima durata possibile delle fasi di strettissimo contatto.
Il lavoro di lotta è stato quasi sempre alternato a una sistematica inoculazione di dolore nelle pause fra i round.
Dopo quasi un anno ritengo assolutamente soddisfacenti i risultati col paziente X che, pur partito da una base drammatica e senza alcuna particolare vis bellica evidente, ha saputo colmare in alcuni casi il gap coi compagni più anziani in un tempo inferiore rispetto a casi simili sottoposti a diverso addestramento.
Relativamente al resto della classe ho notato un aumento di combattività di base, un miglioramento nella capacità di reclutare aggressività "a comando" in un periodo estremamente ridotto di azione, un miglioramento della tenuta fisica  generale (i primi tempi dopo un paio di round erano morti...) e anche un miglioramento nell'uso del proprio corpo e di quello del compagno nelle situazioni di "appiccicamento", compreso l'eventuale seguito al suolo.
Per quanto riguarda lo sparring tutti quanti hanno migliorato la gestione del dolore, la capacità di valutare correttamente la distanza (sul timing c'è ancora molto lavoro da fare) e soprattutto hanno finalmente preso l'abitudine di incassare sto cazzo di mento e abbassare il baricentro.
Per certi versi nulla di rivoluzionario ma per quanto mi riguarda una conferma che le cd "scorciatoie" esistono e che è fondamentale usarle nel modo migliore possibile se si hanno certi obiettivi.

sei un mito!

La so...883.