si era già fatto accenno a questa cosa e al fatto che il Kung Fu, nei suoi numerosi stili, non brilli esattamente per efficacia ormai, quindi la mia domanda: "si è perso qualcosa? si può aggiungere qualcosa nell'allenamento con le conoscenze moderne?"
avevo accennato in un altro topic alla possibilità di prendere in prestito delle metodiche di allenamento dal Sanda ad esempio (ok, dagli sport da combattimento in genere, ma in quel caso era uscito un mezzo discorso sul nazionalismo dei cinesi) e giustamente ci si chiedeva di quanto fosse corretto...
perchè dico giustamente?
lo dico perchè ogni attività ha una propria collocazione e se il Sanda è nato per il ring, stili più antichi devono la loro nascita ad altre necessità.
prendo ad esempio il Krav Maga, oggi sistema moderno di difesa personale, ma domani? chissà, magari usciranno fuori gli stessi discorsi e qualcuno si chiederà come sarebbe sul ring, poi magari un altro deciderà di provarci e si potrebbe giungere alle stesse conclusioni a cui giungiamo noi oggi per il Kung Fu.
detto questo, l'utente Cortobraccio parlava di metodiche simili a quelle usate nei sistemi "reality based" per quel che riguarda la congiunzione tra forma e combattimento, ma per questo riporto di seguito il link della pagina in cui uscì il discorso:
https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=15783.15il mio pensiero già da tempo è stato proprio questo: buttiamo dentro alla pratica metodi di allenamento moderni o apparentemente tali!
ok, il Krav Maga cura anche altri aspetti riguardanti la prevenzione e chissà quante altre cose che io nemmeno immagino, ma torniamo così al discorso "ogni attività ha una sua collocazione".
piccolo riepilogo:
- Kung Fu (nei suoi numerosi stili)
ieri: dalle armi si estrapolarono tecniche a mani nude, chissà quanto di queste ultime sia mai stato davvero usato, in ogni caso si può supporre che più che altro la necessità fosse di difendersi da aggressioni in caso si fosse colti di sorpresa disarmati (la storia di Yue Fei che rimase sconvolto dalla perdita di un suo caro amico, esperto di lancia, perchè sorpreso disarmato da dei briganti che lo massacrarono, da questo spunto di riflessione)
- Kung Fu (nei suoi numerosi stili)
oggi:
stili interni: praticati in genere per questioni legate alla salute
stili esterni: praticati spesso per le forme e le applicazioni, per molti anche per autodifesa, come le altre varie arti marziali tradizionali, in cui magari di sparring se ne fa pure, ma non è l'obiettivo primario della pratica
- Sanda: nasce per il ring e come ogni sport da combattimento mira a creare persone in grado di combattere in un certo contesto... ciò non toglie che chi pratichi SDC poi se la sappia cavare tranquillamente anche in contesti non regolamentati: combattere è combattere!
- Krav Maga: nasce come sistema di difesa personale, non cura solo lo scontro, ma tante altre situazioni, nell'allenamento comunque ho visto l'utilizzo di colpitori e lo sparring oltre ai pressure test
finalmente siamo arrivati al nocciolo della questione:
chi pratica Kung Fu con cognizione non lo fa perchè cerca un sistema Reality Based e nemmeno perchè vuole salire su un ring, lo fa per il piacere di farlo, magari perchè lo sparring gli piace pure, ma non ha interesse (o indole) per il ring, perchè scambiare qualche pugno o calcio gli sta pure bene, ma non vuole rischiare di farsi troppo male, però un minimo di efficacia gli interessa lo stesso perchè magari gli piace pure confrontarsi con amici che abbiano la sua stessa passione e che magari praticano altro, quindi la mia idea per un buon allenamento sarebbe quella di far usare i colpitori, i sacchi, di condizionare le parti del corpo condizionabili (incredibile come in nessuno stile cinese che ho praticato, tranne con un maestro con cui comunque ho fatto giusto qualche lezione, non ho assistito a metodi di condizionamento presenti invece ancora oggi negli stili di Karate di Okinawa), fare simil pressure test, in modo da poter provare anche tecniche difficilmente eseguibili in sparring, ma semplicemente per la mancanza di determinati attacchi, come ad esempio uno strangolamento da dietro, l'essere afferrati e spintonati, creare quindi situazioni in cui è possibile provare diverse leve e poi il classico sparring con diversi tipi di protezioni (dai guanti a dita aperte e casco con grata ai guantoni con casco aperto).
penso che queste piccole modifiche potrebbero tornare a rendere un po' di giustizia a questi stili, che darebbero anche più piacere di praticarli a chi magari oggi si iscrive al corso di Kung Fu per il piacere di farlo e a quello di Kick Boxing per poter risultare decente quando è il momento di fare sparring, penso anche che pur con l'introduzione di qualche esercizio dei sistemi Reality Based, i vari stili di Kung Fu rimarranno comunque qualcosa di ibrido: nè sport da ring, nè sistemi di difesa personale, ma solo qualcosa che si pratichi, come già si è detto proprio su questo forum, come rievocazione storica, ma rendiamo alla storia ciò che merita, cerchiamo di dare un po' di funzionalità a sistemi che comunque, in un modo o nell'altro, dovevano servire per combattere
P.s. il discorso penso sia estendibile tranquillamente alle varie arti marziali tradizionali, ma l'ho concentrato sul Kung Fu per dei semplici motivi: a sentire cosa si dice in giro, sembra davvero che solo il Kung Fu soffra di questa cosa "in forma e nei fondamentali faccio una cosa e in combattimento un'altra, anche a livello di principi di stile", se poi prendiamo in considerazione i sistemi giapponesi ed okinawensi notiamo che hanno saputo creare ottimi sbocchi sportivi, dal Karate Point al Karate Full Contact, con guantoni e senza, dal Kobudo a tornei di Karate in cui al corpo si tira come nel Kyokushin e derivati mentre al volto si possono portare anche pugni o palmate senza colpire, dal Nippon Kempo al Kudo, dal Judo al Ju-Jitsu Fighting System, dal Kendo allo Yoseikan Budo, ecc.
stesso discorso vale ad esempio per il Pencak Silat, che da quel che ho visto ha saputo mantenere il proprio stile anche in appositi tornei, ma anche per il Kali si sono trovate protezioni apposite per far confrontare i propri praticanti, quindi anche negli ultimi due esempi si può scegliere tra la pratica tradizionale e il lato di confronto sportivo.
il Kung Fu per me è giusto che resti "ibrido", una via di mezzo tra uno SDC ed un sistema di autodifesa, ma qualunque cosa sia, se vado a farlo per divertirmi, ma con il piacere di confrontarmi un po' anche con altri, se pratico un sistema che è nato anche per darmi dei corretti input in caso di scontro non regolamentato, sarebbe giusto per me, inserire gli allenamenti di cui parlavo