se fosse solo questione di metodi di allenamento?

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Offline Nick

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #30 on: September 06, 2013, 15:40:52 pm »
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- cut -

più che altro ci stiamo concentrando su un solo aspetto, ma in sintesi si, tu dici che sono presenti anche in allenamenti tradizionali, io dico che in stili tradizionali solo una palestra, delle molte che ho visitato, li utilizza, quindi per me in un certo senso sarebbero una novità (sto parlando sempre di stili cinesi ovviamente)

Capisco. Ma la mancanza è elle scuole, non dello stile.

Sono d'accordo. Solo che IMHO quello che citi non è che una fase nenche troppo grande di quello che dovrebbe essere l'addestramento perchè per lavorare con i principi occorre più il lavoro di coppia e a solo, che non il colpitore. Quello riveste una funzione molto basilare; provare il colpo per comprenderlo con impatto, ma è la parte più "facile", se vogliamo dirla tutta. E' "relativamente facile" (RELATIVAMENTE sottolineo) comprendere una catena cinetica a "fermo" su un colpitore. Serve, ovviamente, ma lo studio dei principi è ben altro. Per questo ho detto che li studi in altro modo.

relativamente facile quando si ha un minimo di allenamento,


Specifico aggiungerei.

ho visto degli obrobri (ed io stesso non sono un fenomeno) da gente che dopo anni di colpi a vuoto scopriva per la prima volta i colpitori.
in ogni caso colpire i colpitori in combinazioni e magari aggiungendo il footwork, per me è ben più complicato che non farlo a vuoto, poi è vero che ci deve essere anche altro come lo studio a vuoto e applicazioni in coppia, ma in entrambi i casi non potrai fare quello che fai con i colpitori: provare a portare i colpi a piena potenza che secondo me è fondamentale per capire diverse cose, poi ovviamente ci sarebbero i diversi tipi di sparring, con diverse protezioni ed altri esercizi come ad esempio i già citati pressure test

Come detto io non sono contro i colpitori, ma pro. Solo che IMHO sono solo una parte del tutto (importante, ma solo una parte).


E' qutno ti ho detto sopra. L'allenamento dei principi del KF è ben altro che utilizzare un colpitore.

come dicevo, ormai abbiamo portato il discorso solo su questo e stiamo forse facendo perdere di significato l'intenzione iniziale che voleva parlare di un programma più ampio ;)

Va bene,

Per importarli nel combattimento, ce ne vuole. Lo studio è profondo e particolare, e non si può costruire così facilemnte, neanche alla lontana.
Per mantenere l'analogi WC, tu saresti mai riuscito a ricostruire quel che ti hanno insegnato sul chi sao e sul WC partendo dalla KB?

non dalla Kick Boxing, la domanda così risulta errata rispetto alle mie premesse, sarebbe più corretta così: tu saresti mai riuscito a ricostruire quel che ti hanno insegnato sul chi sao e sul WC con metodologie viste negli SDC?
e la risposta sarebbe: chiedi a GiBi :P

Di wc ho visto molto poco. Posso parlare per quel che faccio. Nemmeno la base del BGZ avrei potuto costruire partendo da uno SDC. Sarò tonno io.....

Sono mondi completamente diversi.... Ed hai solo visto la punta dell'iceberg del WC; perchè per comprenderlo ed utilizzarlo veramente, come per tutti gli stili di KF, ce ne vuole di studio.

questo sicuramente, purtroppo è stato un mondo che non ho saputo apprezzare completamente nell'ultimo periodo e per cui ho poi preferito fare altro... ma 3 anni senza mai fare uno sparring mi sembrano davvero troppi :pla:

Concordo.

- cut -
Ora portiamolo al KF: un campo che come complessità potresti tranquillamente paragonarlo a tutti i modo di colorare: con le varie pitture (acqua, vernici non acqua, smalti, affreschi artistici, spray e tutto quel che ti viene in mente) e con tutte le modalità di utilizzo dei vari strumenti. E parti senza conoscere i modi corretti di lavorare nè di imparare a farlo. Ora prova a ricostruire i metodi delle varie tecniche per dipingere, usando come unica conoscenza la tecnica del ritratto con carbincino su tela. Questo IMHO è quel che stai dicendo.

detta così mi metti davvero nelle canne :gh:
ma... tutti i modi di colorare... tanti stili... se io imparo uno stile solo è già un'altra cosa :)
quindi diciamo che io imparo a passare l'antirugine sulle grate delle finestre e una volta seccato ci dipingo sopra, poi mi accorgo che tizio non lo fa perchè usa una pittura con già l'antirugine al suo interno, il mio modo di pitturare sarà sempre lo stesso, ma in modo più funzionale, non andrò ad intaccare il mio stile, cambierò il prodotto (metodo di allenamento)

Io non parlavo di dipingere uno steccato. Intendo avere la conoscenza/capacità di un metodo di dipingere: se parla di spray, intendo dal fare una macchia al realizzare un'opera d'arte da esporre in un museo. Ossia tutto ciò che concerne e c'è da sapere di un modo di dipingere: da come sono fatti i colori e gli attrezzi, all'uso di tutte le tecniche ad esso connesse. Dipingere uno steccato con o senza antiruggine è l'equivalente di tirare quattro pugni con o senza due calci. Non KB (che studia approfonditamente tutta la parte pubilistica ((e di niente)) e ciò che puoi fare con calci/spazzate e vario ammesso) nè KF con tutti i suoi annessi e connessi. Diciamo che è più un "non ho mai fatto niente e mi incontro con un paio di amici al parco perchè mi può interessare l'argomento e proviamo insieme qualche cosa vista fare nelle palestre". Queso è IMHO dipingere lo steccato.


- autocut - alleno e integro anche ciò che non fa parte dell'obiettivo del momento.

allora dovrò sapere in che modo utilizzare i colpitori ma con il metodo del mio stile :thsit:

Proprio ciò che intendevo.

Certo. Se sai quel che fai e sei sicuro che quel che metti non danneggia quanto stai studiando ma lo aiuta puoi farlo. Di norma però io diffido: abbiamo anche troppi esercizi già collaudati e volti ad ottenere il massimo dell'efficacia, quindi aggiungere di norma non mi sembra una buona idea; tanto più che di solito chi ha codificato ciò che pratico ne sapeva sicuramente più di me, avendo sperimentato molto più apporofnditamente e sul campo.

perchè dici che sicuramente ne sapeva più di te? io non c'ero, non posso saperlo, quante scuole nascono oggi da gente che sarebbe da ammazzare a bottigliate per la loro incapacità eppure sono piene di allievi che tramanderanno lo stile in futuro?
sia chiaro, non dico che sia il caso del tuo stile (dalle descrizioni successive immagino Bagua Zhang/Pakwa Chang) ma è giusto per dire che non do niente per scontato, oltre al fatto che lo stile X può tranquillamente essere nato in maniera ottima ed essere arrivato a noi per un decimo di ciò che effettivamente era (pensa solo al taiji quan che in teoria è un ottimo stile di combattimento, in pratica è ormai, nella quasi totalità dei casi, una ginnastica dolce)

Perchè se il metodo/la scuola è valida, così deve essere. Altrimenti non hai un riscontro di quel che fai. E per vedere se la scuola ha fondamento IMHO devi "provare" la validità di chi segui e confrontare con ciò che c'è fuori.

Mi spiego meglio: io devo vedere che chi mi insegna deve essere in grado di applicare quel che fa e bene (in stile e tutto quel che segue). E dede sapermi dimostrare che quel che insegna è valido e ha metodo, A questo punto so che chi gli ha insegnato lo ha fatto bene. Quindi gli esercizi trasemssi sono di "qualità testata". E devono funzionare anche per me. Se mi accorgo che con me non funzionano (e resta forte solo il maestro) i casi sono tre: o è colpa mia (sono una bestia, non mi alleno bene o a sufficienza, ecc); nel caso provo a cambiare io. Se non funzionano comunque, chiedo lumi. Se la risposta è un tirare in lungo, allora non mi trovo nel posto giusto (il maestro non mi sta insegnando bene; o quel che insegna non è quel che lui ha appreso, o sono solo sue doti naturali; in tutti i casi non mi serve star li); se no mi deve indicare dove sbaglio e come correggermi. Il punto è che quel che imparo deve funzionare in un tempo ragionevole; devo avere risultati visibili commisurati al mio impegno. questo garantisce che la strada sia quella giusta. in questo caso gli esercizi passati sono corretti e si cade nella mia affermazione di cui sopra. Negli altri casi non credo ci sia molto da fare se non cambiare cercando di meglio. Assolutamente IMHO.
 

Ti sbagli. Il punto è proprio questo. Chi fa SDC ha un gran fisico estremamente funzionale PER QUELLO CHE FA.

chi fa SDC ha un fisico funzionale per combattere, quindi anche chi fa un qualsiasi stile di Kung Fu, se lo fa per combatterci, dovrà avere un fisico funzionale a farlo, ma anche lo facesse per la salute, sarebbe un fisico salutare :)

Ha un fisico funzionale per combattere con le tecniche e le strategie degli SDC. Che funzionano in vari campi, non lo metto in dubbio. Ma quelle sono. Non sono quelle del KF, o almeno di quello che pratico io. Non puoi combattere in stile se non con le metodologie dello stile stesso. Gli stili di KF sono pensati per essere efficaci solo se allenati tramite le loro metodologie. Fare in un altro modo è quel che è stato fatto fino ad adesso. Ed il risultato è quello che a tutti quelli che vogliono "riscontri marziali in stile" non va bene. Come ampiamente dimostrato da ciò che si vede in giro.

- cut -

Solo che, come indicato, il metodo non è tarato per quel che facciamo noi. Con i nostri esercizi otteniamo gli stessi risultati e senza gli "svantaggi" che per noi sono tali, ma che per un praticante di SDC no.

fortunati voi se ciò accade in maniera completa, perchè ad esempio ho visto scuole in cui gli allievi effettivamente miglioravano le capacità di presa e/o la durezza degli avambracci, ma poi null'altro

l nostro scopo è migliorare la qualità del nostro corpo a fini marziali per lo stile del BGZ. Sono stati concepiti per quello e fanno il loro dovere.

Io non conosco il "tuo" stile,

nemmeno io, è ipotetico :gh:

posso solo parlare per quel che faccio io. Il metodo ed il modo di costruire il corpo sono troppo diversi. Gli esercizi della KB non vanno bene per me. Non sono sbagliati, anzi, sono molto funzionali. Per chi fa KB.

ma fare sparring è fare sparring, che sia di Kick Boxing, che sia di Thai Boxe, di Pugilato, di Karate stile X o di Kung Fu stile Y, sempre di saper colpire cercando di essere colpiti il meno possibile si tratta

C'è modo e modo di colpire ed essere colpito. Sempre che tu non voglia fare solo due pugni e tre calci saltellando qua e la.
 Quello che arrivi a fare alla fine è tirare giù quello davanti; ma come lo fai non è proprio uguale.
Per dire un esempio grossolano un allenamento di un praticante di Tae Kwon Do sarà motlo diverso da quello di un pugile. Eppure tutti e due mirano a colpire il proprio prossimo. Cambia l'arma. Cambia il modo. E cambia la strategia. Per questo hanno esercizi specifici e funzionali al loro stile.


Quelli che faccio io sono funzionali per quel che pratico io. Forse sono anche un esempio un po' estremo; io pratico un'arte marziale interna, quindi molto lontana dai canoni di quello che può essere uno SDC. Forse per stili di KF più "esterni" può essere diverso. Sinceramente ho i miei dubbi, però non conoscendoli non posso esserne sicuro o parlare per loro.
In  linea di massima, però, i nostri esercizi da un certo punto in poi sono abbastanza diversi da quanto ho avuto modo di provare in ambiti di SDC.

intendi quando si parla del lato interno ovviamente, ma del lato applicativo in senso stretto?

Molto diversi. E comunque da questo punto di vista non faccio distinzione tra lato interno ed "esterno" quando parlo di marziale. Tutto deve avere funzionalità applicativa marziale.
Per inciso, non faccio proprio distinzione tra interno ed esterno se non per comodo di spiegazione; da un certo punto in poi non esiste niente nel BGZ che non sia ancehe "interno"; e si tratta imho solo di un modo facile di descrivere un metodo. Forse è più netta la distinzione tra marziale e non marziale.

Se desidero fare esercizi per la salute, studio Qi Gong medico/salutistico, che è cosa molto diversa; proprio un altro mondo.


E' molto difficile descriverlo. Potrei dare solo una vaga idea. Per capire occorre provare.

 - autocut -

Si fa anche una parte a solo dello stesso argomento della lezione in modo da poterlo lavorare anche a casa per i fatti propri (ovviamente essendo a solo qualche cosa cambia).

Più o meno questo è quanto.

Ciao Nick

ti ringrazio per la descrizione, sei stato gentilissimo ed il metodo mi sembra buono, se poi in sparring riuscite a riportare lo stile la cosa è ottima, anche perchè, non me ne vogliano quelli del Bagua, non ho ancora visto, tranne in un'occasione, dei praticanti di tale stile, saperlo poi usare in sparring (ed anche nel caso visto non fu uno sparring decente, ma almeno ci provavano... e per inteso, nemmeno io in sparring sono decente... ma almeno ci provo :D )

Concordo. Difficile vedere il BGZ. Molto difficile vedere anche sparring. Si spera nel futuro.


Ciao Nick
Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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Offline Tenchu

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #31 on: September 10, 2013, 19:35:51 pm »
+1
In quello che considero uno dei primi tentativi di modernizzare il gong fu e di realizzare una sintesi in direzione dell'efficacia, sia energetica che marziale, e cioè nell'Yiquan/Dachengquan, i colpitori furono usati fin dagli anni '40. Il principale modello fu la boxe occidentale, che Wang Xiang Zhai stimava perché razionale e naturale, e da cui provenivano alcuni dei primi allievi. Il suo successore Yao Zong Xun considerava come fondamentali per il praticante di Yiquan, oltre al Jibengong (lavoro di base) tipico del metodo - quindi Zhang Zhuan, Shili e Mocabu - anche corsa, corda e lavoro con sacchi/colpitori. Ci furono si praticanti che criticarono fortemente questa deriva pugilistica, ma per me  non era male.

questo mi fa pensare che sacchi e colpitori, almeno in quel periodo, non erano la prassi, così come la corda che però non ho mai visto usare in nessuna scuola di quelle che ho visitato (tra l'altro ogni tanto provo ad usarla ma sono una schiappa :gh: )

Al nostro corso i focus gloves si usavano abbastanza spesso, soprattutto gli ultimi anni, quando il mio maestro di ritorno dalla Cina si era allenato molto così. Solo che non venivano usati con un metodo preciso e sistematico, tutte le lezioni e quindi il lavoro non diventava sistematico. Inoltre si lavoravano le stesse combinazioni, spesso anche solo colpi singoli (fedeli all'idea del "finire  l'avversario con un colpo solo") e sempre muovendosi in linea retta, cioè avanti e indietro. Mancava forse un certo dinamismo e una certa partecipazione attiva nell'utilizzo dei colpitori, come si vede fare negli Sdc, forse per mancanza di esperienza in tal senso. Era (ed è tuttora) un lavoro incompiuto, da approfondire e su cui lavorare maggiormente insomma. :)

per questo io nell'eventualità chiederei a chi li sa usare di insegnarmi ad usarli, per evitare errori o comunque un lavoro inutile che prenderebbe del tempo ad altre cose in cui dovrei essere più praparato

Grazie per la stima, ricambio con piacere.  ;)

se e quando ci conosceremo di persona cambierai drasticamente idea sul fatto di poter avere stima del sottoscritto:D

Oltre al fatto di non avere molto tempo per partecipare, molto di quello che penso è stato detto nella discussione.
Anch'io sono sempre stato convinto che nelle arti marziali cinesi manchi un metodo sistematico di preparazione al combattimento e che molti dei jibengong specifici dei differenti stili -quelli che forgiavano l'arma specifica (il praticante), si siano persi.

quindi saresti pro o contro ad un inserimento di metodiche che altrove si sono dimostrate funzionali? o pensi che sarebbe più giusto andare indietro e cercare di trovare qualcosa apparentemente perso?

Ma c'è anche da dire che io credo che i problemi delle AM cinesi siano più o meno i medesimi che stanno vivendo tutte le arti marziali tradizionali. La crisi di credibilità e di messa in discussione si riscontra anche in quei lidi. Poi è vero che dipende dai contesti specifici e dagli insegnanti, però parlo della mia esperienza personale in tal senso.

d'accordissimo con te, se non sbaglio l'avevo anche specificato nel post di apertura e in ogni caso è ormai da tempo che penso che le arti marziali non abbiano collocazione nè tra gli SDC nè nel campo della DP

Io ad es. praticavo più sparring quando praticavo Yiquan/Dachengquan rispetto a tutto quello che avevo praticato prima in anni di Karate Shotokan. Il problema, come dicevo prima, è che si passava direttamente dal lavoro di base al combattimento, con la giustificazione del "combattimento istintivo", per me nozione attualmente assai problematica, anche se con altrettanti validi motivi suo favore.
E quindi si mancava in tecnica, soluzioni e pulizia di movimento,

infatti anche io non sono favorevole a chi, in generale, fa fare sparring agli allievi dopo una manciata di lezioni... ma nemmeno a chi fa aspettare troppo o non ne fa mai fare.
il problema penso che sia anche il non fare diverse tipologie di sparring o comunque di non fare una cosa graduale

oltre che mancanza di abitudine ad un contatto differente rispetto a quello col casco a griglia chiusa. Non so se sia così da altre parti...

il problema del casco a griglia chiusa l'avevo riscontrato anche io un giorno in cui feci sparring con alcune persone praticanti di altro (era uscito un bel gruppetto... poi disciolto :dis: ) ed effettivamente togliere la grata mi ha fatto cambiare impostazione, distanze, capacità di entrata... anche per questo io farei fare sparring sia condizionati che sparring con diversi tipi di protezione

Come ho già scritto, i cinesi si fanno molti meno problemi di noi e l'idea del Sanda come "filtro" sportivo per chi fosse interessato in tal senso, non sarebbe male, come fanno già molte scuole in Cina o in certe scuole di Jissen Karate, che studiano prima la parte sportiva e poi, dalla nera, quella tradizionale. Ma forse qui mancherebbero i praticanti,  si diceva prima giustamente, intenzionati ad andare oltre l'aspetto "archivistico" e artistico o igienistico/salutare, quindi quasi alle sole forme o al Qigong (nel Taijiquan è lampante questo problema di atteggiamento generale...).
Se lo fai per professione, devi purtroppo anche tenere conto dei bisogni della maggior parte delle persone che ti seguono. :'(

per me il problema è che vorrei mantenere quanto più possibile lo stile vicino a ciò che dovrebbe essere anche in combattimento, quindi ci starebbe lo sparring in stile Sanda ma non farei fare solo quello


Infine vi sono anche le questioni generali legate al contesto culturale e alle motivazioni per cui emergeva da esso l'arte marziale: https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13080.0

:thsit:

mi fiondo subito a leggere :thsit:

- cut -

più che altro ci stiamo concentrando su un solo aspetto, ma in sintesi si, tu dici che sono presenti anche in allenamenti tradizionali, io dico che in stili tradizionali solo una palestra, delle molte che ho visitato, li utilizza, quindi per me in un certo senso sarebbero una novità (sto parlando sempre di stili cinesi ovviamente)

Capisco. Ma la mancanza è elle scuole, non dello stile.

da una parte si, ma dall'altra la colpa è del periodo... mi spiego: se ieri le metodologie c'erano ed oggi si trovano in 1 scuola su 10, ne risente anche lo stile


Sono d'accordo. Solo che IMHO quello che citi non è che una fase nenche troppo grande di quello che dovrebbe essere l'addestramento perchè per lavorare con i principi occorre più il lavoro di coppia e a solo, che non il colpitore. Quello riveste una funzione molto basilare; provare il colpo per comprenderlo con impatto, ma è la parte più "facile", se vogliamo dirla tutta. E' "relativamente facile" (RELATIVAMENTE sottolineo) comprendere una catena cinetica a "fermo" su un colpitore. Serve, ovviamente, ma lo studio dei principi è ben altro. Per questo ho detto che li studi in altro modo.

relativamente facile quando si ha un minimo di allenamento,


Specifico aggiungerei.

;)

Come detto io non sono contro i colpitori, ma pro. Solo che IMHO sono solo una parte del tutto (importante, ma solo una parte).

esattamente ciò che penso, per questo dicevo che abbiamo troppo fossilizzato il discorso solo una parte dell'allenamento che per me sarebbe ideale... colpa mia, sia chiaro, mi sono imputanto su quello nella discussione e me ne rendo conto ;)

Di wc ho visto molto poco. Posso parlare per quel che faccio. Nemmeno la base del BGZ avrei potuto costruire partendo da uno SDC. Sarò tonno io.....

ma no, quale tonno :D nessuno può costruire delle basi senza basi... ma infatti io non dico di costruirsi delle basi, dico che delle basi bisogna averle :thsit:

Io non parlavo di dipingere uno steccato. Intendo avere la conoscenza/capacità di un metodo di dipingere: se parla di spray, intendo dal fare una macchia al realizzare un'opera d'arte da esporre in un museo. Ossia tutto ciò che concerne e c'è da sapere di un modo di dipingere: da come sono fatti i colori e gli attrezzi, all'uso di tutte le tecniche ad esso connesse. Dipingere uno steccato con o senza antiruggine è l'equivalente di tirare quattro pugni con o senza due calci. Non KB (che studia approfonditamente tutta la parte pubilistica ((e di niente)) e ciò che puoi fare con calci/spazzate e vario ammesso) nè KF con tutti i suoi annessi e connessi. Diciamo che è più un "non ho mai fatto niente e mi incontro con un paio di amici al parco perchè mi può interessare l'argomento e proviamo insieme qualche cosa vista fare nelle palestre". Queso è IMHO dipingere lo steccato.

diciamo che le "metodologie da Kick Boxing" servirebbero a portare in sparring le tecniche più semplici ma con l'assetto del proprio stile, i simil pressure test servirebbero a provare anche il resto che in sparring difficilmente verrebbe fuori



- autocut - alleno e integro anche ciò che non fa parte dell'obiettivo del momento.

allora dovrò sapere in che modo utilizzare i colpitori ma con il metodo del mio stile :thsit:

Proprio ciò che intendevo.

quindi perchè discutiamo? :D
no scherzo, mi fa piacere avere questa discussione, anzi :+1: a questo tuo post! (anche per la pazienza :P )

Perchè se il metodo/la scuola è valida, così deve essere. Altrimenti non hai un riscontro di quel che fai. E per vedere se la scuola ha fondamento IMHO devi "provare" la validità di chi segui e confrontare con ciò che c'è fuori.

Mi spiego meglio: io devo vedere che chi mi insegna deve essere in grado di applicare quel che fa e bene (in stile e tutto quel che segue). E dede sapermi dimostrare che quel che insegna è valido e ha metodo, A questo punto so che chi gli ha insegnato lo ha fatto bene. Quindi gli esercizi trasemssi sono di "qualità testata". E devono funzionare anche per me. Se mi accorgo che con me non funzionano (e resta forte solo il maestro) i casi sono tre: o è colpa mia (sono una bestia, non mi alleno bene o a sufficienza, ecc); nel caso provo a cambiare io. Se non funzionano comunque, chiedo lumi. Se la risposta è un tirare in lungo, allora non mi trovo nel posto giusto (il maestro non mi sta insegnando bene; o quel che insegna non è quel che lui ha appreso, o sono solo sue doti naturali; in tutti i casi non mi serve star li); se no mi deve indicare dove sbaglio e come correggermi. Il punto è che quel che imparo deve funzionare in un tempo ragionevole; devo avere risultati visibili commisurati al mio impegno. questo garantisce che la strada sia quella giusta. in questo caso gli esercizi passati sono corretti e si cade nella mia affermazione di cui sopra. Negli altri casi non credo ci sia molto da fare se non cambiare cercando di meglio. Assolutamente IMHO.

per me garantisce "solo" che hai trovato il maestro giusto (che non è poco).
come ho già detto diverse volte, io non pratico Karate Wado Ryu perchè mi piace ma lo pratico perchè mi piace il modo di fare del mio maestro e anche le sue idee (molto simili alle mie) su diversi argomenti della pratica ed anche gli altri praticano proprio per le qualità dell'insegnante... ma soprattutto, ciò che facciamo noi può definirsi Karate con base Wado Ryu ma no è Wado Ryu "puro", eppure quando ogni tanto viene qualcuno da altre palestre per confrontarsi o semplicemente quando vengono altri maestri a tener lezione, becchiamo sempre complimenti (ovviamente per gli esami studiamo ciò che il programma richiede di dover sapere)

Ha un fisico funzionale per combattere con le tecniche e le strategie degli SDC. Che funzionano in vari campi, non lo metto in dubbio. Ma quelle sono. Non sono quelle del KF, o almeno di quello che pratico io. Non puoi combattere in stile se non con le metodologie dello stile stesso. Gli stili di KF sono pensati per essere efficaci solo se allenati tramite le loro metodologie. Fare in un altro modo è quel che è stato fatto fino ad adesso. Ed il risultato è quello che a tutti quelli che vogliono "riscontri marziali in stile" non va bene. Come ampiamente dimostrato da ciò che si vede in giro.

non me ne volere ma su questa distinzione non riesco proprio ad essere d'accordo, se chi combatte per abitudine sviluppa su basi scientifiche un certo fisico (che permette velocità, potenza ed agilità), non capisco come quel determinato fisico non possa andare bene anche in discipline più antiche

l nostro scopo è migliorare la qualità del nostro corpo a fini marziali per lo stile del BGZ. Sono stati concepiti per quello e fanno il loro dovere.

mi hai già detto che puoi parlare del Bagua Zhang perchè lo pratichi e non di altro, ma essendo il discorso partito su basi generali, potresti dire che la moderna scienza dello sport non migliorerebbe le capacità dei praticanti di Kung Fu, parlando dunque in generale? magari anche levare esercizi ormai "superati" sostituendoli con altri?

C'è modo e modo di colpire ed essere colpito. Sempre che tu non voglia fare solo due pugni e tre calci saltellando qua e la.

ma i metodi che propongo io, o la preparazione anche fisica (di cui io non so nulla purtroppo), come potrebbero portare al ridurre il tutto a "due pugni e tre calci saltellando qua e la"?

Quello che arrivi a fare alla fine è tirare giù quello davanti; ma come lo fai non è proprio uguale.
Per dire un esempio grossolano un allenamento di un praticante di Tae Kwon Do sarà motlo diverso da quello di un pugile. Eppure tutti e due mirano a colpire il proprio prossimo. Cambia l'arma. Cambia il modo. E cambia la strategia. Per questo hanno esercizi specifici e funzionali al loro stile.

in questo caso per il loro regolamento... ma noi parlavamo di preparazione del corpo, io ad esempio non penso che un pugile degli anni '20 avesse la stessa preparazione atletica di un pugile attuale e si è passati dal vedere spesso pugili non proprio con un fisico invidiabile a quelli attuali, che non lo fanno per estetica ovviamente, ma per funzionalità: la funzionalità di poter combattere con i migliori mezzi possibili che la natura ci offre ;)

Molto diversi. E comunque da questo punto di vista non faccio distinzione tra lato interno ed "esterno" quando parlo di marziale. Tutto deve avere funzionalità applicativa marziale.

ottimo modo di pensare :thsit:

Per inciso, non faccio proprio distinzione tra interno ed esterno se non per comodo di spiegazione; da un certo punto in poi non esiste niente nel BGZ che non sia ancehe "interno"; e si tratta imho solo di un modo facile di descrivere un metodo. Forse è più netta la distinzione tra marziale e non marziale.

Se desidero fare esercizi per la salute, studio Qi Gong medico/salutistico, che è cosa molto diversa; proprio un altro mondo.

ho capito come la pensi, ma per il lato che non riguarda il Qi Gong io continuo a pensare che è ok mantenere gli esercizi dello stile, ma guardare anche all'evoluzione data dal campo atletico-scientifico potrebbe migliorare ulteriormente le cose

Concordo. Difficile vedere il BGZ. Molto difficile vedere anche sparring. Si spera nel futuro.


Ciao Nick

nel presente, per mia curiosità di teorico, hai per caso qualche video sottomano in cui in sparring si vede del Bagua Zhang? mi interesserebbe molto :thsit:

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Offline Nick

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #32 on: September 11, 2013, 12:55:53 pm »
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- cut -


Come detto io non sono contro i colpitori, ma pro. Solo che IMHO sono solo una parte del tutto (importante, ma solo una parte).

esattamente ciò che penso, per questo dicevo che abbiamo troppo fossilizzato il discorso solo una parte dell'allenamento che per me sarebbe ideale... colpa mia, sia chiaro, mi sono imputanto su quello nella discussione e me ne rendo conto ;)

Ci siamo capiti. Passiamo oltre.


Di wc ho visto molto poco. Posso parlare per quel che faccio. Nemmeno la base del BGZ avrei potuto costruire partendo da uno SDC. Sarò tonno io.....

ma no, quale tonno :D nessuno può costruire delle basi senza basi... ma infatti io non dico di costruirsi delle basi, dico che delle basi bisogna averle :thsit:


Mmmm, non credo basti. Posso portare avanti il discorso: ben poco di quel che ho fatto sarei riuscito a dedurlo; da qualsiasi livello fossi partito il sucessivo non me lo sarei mai riuscito ad immaginare.


diciamo che le "metodologie da Kick Boxing" servirebbero a portare in sparring le tecniche più semplici ma con l'assetto del proprio stile, i simil pressure test servirebbero a provare anche il resto che in sparring difficilmente verrebbe fuori

Io non credo. Sono cose molto diverse. Le "tecniche" sono efficaci solo se scaturiscono dai principi ed alle strategie proprie dello stile. Non hanno senso in altro modo. E non funzionano a meno di "snaturarle". A quel punto però non stai più "lavorando in stile".



- autocut - alleno e integro anche ciò che non fa parte dell'obiettivo del momento.

allora dovrò sapere in che modo utilizzare i colpitori ma con il metodo del mio stile :thsit:

Proprio ciò che intendevo.

quindi perchè discutiamo? :D
no scherzo, mi fa piacere avere questa discussione, anzi :+1: a questo tuo post! (anche per la pazienza :P )

Grazie  :)


Perchè se il metodo/la scuola è valida, così deve essere. Altrimenti non hai un riscontro di quel che fai. E per vedere se la scuola ha fondamento IMHO devi "provare" la validità di chi segui e confrontare con ciò che c'è fuori.

Mi spiego meglio: io devo vedere che chi mi insegna deve essere in grado di applicare quel che fa e bene (in stile e tutto quel che segue). E dede sapermi dimostrare che quel che insegna è valido e ha metodo, A questo punto so che chi gli ha insegnato lo ha fatto bene. Quindi gli esercizi trasemssi sono di "qualità testata". E devono funzionare anche per me. Se mi accorgo che con me non funzionano (e resta forte solo il maestro) i casi sono tre: o è colpa mia (sono una bestia, non mi alleno bene o a sufficienza, ecc); nel caso provo a cambiare io. Se non funzionano comunque, chiedo lumi. Se la risposta è un tirare in lungo, allora non mi trovo nel posto giusto (il maestro non mi sta insegnando bene; o quel che insegna non è quel che lui ha appreso, o sono solo sue doti naturali; in tutti i casi non mi serve star li); se no mi deve indicare dove sbaglio e come correggermi. Il punto è che quel che imparo deve funzionare in un tempo ragionevole; devo avere risultati visibili commisurati al mio impegno. questo garantisce che la strada sia quella giusta. in questo caso gli esercizi passati sono corretti e si cade nella mia affermazione di cui sopra. Negli altri casi non credo ci sia molto da fare se non cambiare cercando di meglio. Assolutamente IMHO.

per me garantisce "solo" che hai trovato il maestro giusto (che non è poco).

IMHO no. Per molti il "maestro giusto" vuol dire tante cose, spesso anche diverse. Io parlo da un punto di vista molto più "limitato"ì, partico": qualc'uno che sa lavorare aderente allo stile/scuola che pratica. Non mi riferisco ad altre qualità legate alla persona o all'ambiente. Quelle sono un discorso diverso, personale e che IMHO esula dal contesto in discussione. E non parlo neanche di "purezza dello stile" inteso come "filone originale di trasmissione"; può anche essere uno stile "misto" dal mio punto di vista. Ma deve essere valido ed il metodo conforme, proprio e specifico dello stesso e non ad altro.


come ho già detto diverse volte, io non pratico Karate Wado Ryu perchè mi piace ma lo pratico perchè mi piace il modo di fare del mio maestro e anche le sue idee (molto simili alle mie) su diversi argomenti della pratica ed anche gli altri praticano proprio per le qualità dell'insegnante... ma soprattutto, ciò che facciamo noi può definirsi Karate con base Wado Ryu ma no è Wado Ryu "puro", eppure quando ogni tanto viene qualcuno da altre palestre per confrontarsi o semplicemente quando vengono altri maestri a tener lezione, becchiamo sempre complimenti (ovviamente per gli esami studiamo ciò che il programma richiede di dover sapere)

Come sopra.


Ha un fisico funzionale per combattere con le tecniche e le strategie degli SDC. Che funzionano in vari campi, non lo metto in dubbio. Ma quelle sono. Non sono quelle del KF, o almeno di quello che pratico io. Non puoi combattere in stile se non con le metodologie dello stile stesso. Gli stili di KF sono pensati per essere efficaci solo se allenati tramite le loro metodologie. Fare in un altro modo è quel che è stato fatto fino ad adesso. Ed il risultato è quello che a tutti quelli che vogliono "riscontri marziali in stile" non va bene. Come ampiamente dimostrato da ciò che si vede in giro.

non me ne volere ma su questa distinzione non riesco proprio ad essere d'accordo, se chi combatte per abitudine sviluppa su basi scientifiche un certo fisico (che permette velocità, potenza ed agilità), non capisco come quel determinato fisico non possa andare bene anche in discipline più antiche

Perchè non è detto che servano le stesse cose nella stessa misura per far funzionare altri tipi di tecniche. Ti porto un esempio pratico, moltom rozzo e da prendere un po' così, ma per farti capire a grandi linee cosa può essere un allenamento con un metodo specifico: viene praticato uno stile molto efficace sulla corta distanza. Il suo metodo ed il suo allenamento è calibrato per chiudere e riempire di mazzate a distanza quasi nulla. Buona parte della metodologia è sviluppata per sentire cosa fa l'altro, chiudere la distanza e colpire a distanza quasi zero. A che cosa mi serve l'allenamento per sviluppare velocità in pugni e calci in uno stile così impostato? Non attacco per scoprire, ma sull'attacco dell'avversario ho metodi per intrappolarlo ed avvicinarmi; tutti gli esercizi per sviluppare velocità di colpo, mobilità su distanza, allunghi ecc della KB mi fanno solo perdere tempo; devo imparare a lavorare in modo diverso in questo campo. Devo imparare ad aquisire il contatto su un attacco e la chiusura a distanza zero. E devo imparare a colpire a distanza zero, cosa che si aquisisce con un allenamento diverso rispetto a quello classico atto a sviluppare potenza su attacchi a media/lunga distanza (calci/pugni "classicamente" intesi). E' ovviamente una semplificazione, ma serve per rendere l'idea. In questo caso importare colpi da KB non serve a nulla: non calcio ne colpisco di pugno in nessun modo simile, quindi mi farebbero perdere tempo. Non schivo come loro, quindi il apsseggio sarebbe diverso. Non uso le loro armi, quindi il condizionamento sarebbe diverso. E la forza dovrei utilizzarla in modo diverso; quindi l'uso di pesi nel modo "classico" sarebbe di aiuto limitato.


l nostro scopo è migliorare la qualità del nostro corpo a fini marziali per lo stile del BGZ. Sono stati concepiti per quello e fanno il loro dovere.

mi hai già detto che puoi parlare del Bagua Zhang perchè lo pratichi e non di altro, ma essendo il discorso partito su basi generali, potresti dire che la moderna scienza dello sport non migliorerebbe le capacità dei praticanti di Kung Fu, parlando dunque in generale? magari anche levare esercizi ormai "superati" sostituendoli con altri?

Gli stili di KF sono peculiari nei lorio aspetti. Se usi metodologie non consone, non ottieni il risultato voluto. Vedi esempio sopra indicato.
E non esistono esercizi tradizionali "superati"; solo non consociuti e/o mal interpretati. Questo perchè sono stati sviluppati e testati in ambienti ben più "ostili" del nostro. E si torna al discorso del maestro competente ed "aderente" allo stile.

C'è modo e modo di colpire ed essere colpito. Sempre che tu non voglia fare solo due pugni e tre calci saltellando qua e la.

ma i metodi che propongo io, o la preparazione anche fisica (di cui io non so nulla purtroppo), come potrebbero portare al ridurre il tutto a "due pugni e tre calci saltellando qua e la"?

Nel modo che ti o indicato sopra. Ovviamente la frase  "due pugni e tre calci saltellando qua e la" è un0esagerazione voluta, ma il senso rimane. La boxe per esempio ha un allenamento molto profondo, specifico per quel che è la sua tencnica. Perchè pensare che altre interpretazioni del modo di combattere siano da meno? E pensi che cercare di improvvisarsi pugili prendendo da altre discipline sia cosa fattibile? Diciamo che forse è più immaginabile, essendo alcuni esercizi PRESI dalla boxe diventati di consumo più ampio. Ma pensarli e ricostruirli con cognizioni di causa senza conoscerli prima in un metodo specifico credo sarebbe molto molto molto difficile (come lo è per gli esercizi del KF). E questi esercizi sono utili ad altri perchè gli altri hanno adottato il metodo della boxe nel loro stile per quanto riguarda l'uso dei pugni, non perchè hanno importato nello stile l'esercizio e lo utilizzano per cmigliorare il loro corpus di esercizi. Infatti vedi combattimenti di boxe di braccia e KB o TKD di gambe, non di KF o Karate da atlteti che si allenano nel loro stile con importazione di esercizi.


Quello che arrivi a fare alla fine è tirare giù quello davanti; ma come lo fai non è proprio uguale.
Per dire un esempio grossolano un allenamento di un praticante di Tae Kwon Do sarà motlo diverso da quello di un pugile. Eppure tutti e due mirano a colpire il proprio prossimo. Cambia l'arma. Cambia il modo. E cambia la strategia. Per questo hanno esercizi specifici e funzionali al loro stile.

in questo caso per il loro regolamento... ma noi parlavamo di preparazione del corpo, io ad esempio non penso che un pugile degli anni '20 avesse la stessa preparazione atletica di un pugile attuale e si è passati dal vedere spesso pugili non proprio con un fisico invidiabile a quelli attuali, che non lo fanno per estetica ovviamente, ma per funzionalità: la funzionalità di poter combattere con i migliori mezzi possibili che la natura ci offre ;)


Loro hano evoluto il loro stile partendo dal cospus di base delle loro strategie e conoscneze e  dei loro esercizi specifici e sviluppando gli stessi a cui  hanno aggiunto per migliorare preparazione atletica mirata per fiato e muscoli. Tu proponi di prendere preparazione atletica mirata per qualc'un altro e sostituirla agli esercizi ed al corpus dello stile.. Cosa direi molto diversa.

Molto diversi. E comunque da questo punto di vista non faccio distinzione tra lato interno ed "esterno" quando parlo di marziale. Tutto deve avere funzionalità applicativa marziale.

ottimo modo di pensare :thsit:

Per inciso, non faccio proprio distinzione tra interno ed esterno se non per comodo di spiegazione; da un certo punto in poi non esiste niente nel BGZ che non sia ancehe "interno"; e si tratta imho solo di un modo facile di descrivere un metodo. Forse è più netta la distinzione tra marziale e non marziale.

Se desidero fare esercizi per la salute, studio Qi Gong medico/salutistico, che è cosa molto diversa; proprio un altro mondo.

ho capito come la pensi, ma per il lato che non riguarda il Qi Gong io continuo a pensare che è ok mantenere gli esercizi dello stile, ma guardare anche all'evoluzione data dal campo atletico-scientifico potrebbe migliorare ulteriormente le cose

Vedi sopra.

Concordo. Difficile vedere il BGZ. Molto difficile vedere anche sparring. Si spera nel futuro.


Ciao Nick

nel presente, per mia curiosità di teorico, hai per caso qualche video sottomano in cui in sparring si vede del Bagua Zhang? mi interesserebbe molto :thsit:

No. Nessun video. Mi spiace.


Ciao Nick
Saluti Nick

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Offline Takuanzen

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #33 on: September 11, 2013, 13:21:11 pm »
+2
quindi saresti pro o contro ad un inserimento di metodiche che altrove si sono dimostrate funzionali? o pensi che sarebbe più giusto andare indietro e cercare di trovare qualcosa apparentemente perso?
Quel poco di metodologia storica che conosco mi dice che per cercare qualcosa che si è perso bisogna avere fonti (orali o scritte) e documenti legittimi e completi, che contengono una spiegazione della metodologia di allenamento e della sua trasmissione. Ora come ora si possono fare solo ipotesi o previsioni, e guardare a ciò che di buono è rimasto nelle arti marziali cinesi (penso agli ottimi esercizi con attrezzi e a corpo libero dello Shuai Jiao), ponendo attenzione ai principi del metodo, più che alla fedeltà a questa o a quella scuola (e questo passaggio è già difficilissimo).
Si poi, per il resto, sono favorevole all'inserimento di metodiche funzionali: ho citato Yao Zong Xun come esempio e se già si adottassero quei pochi riferimenti a tutte le scuole di Kung Fu (corsa, corda, pesi, sparring), già credo che ci sarebbe un grosso miglioramento. Ma ho i miei dubbi e sinceramente sono pessimista.

Diciamo che, seguendo la bella distinzione del buon Zizuè:

Secondo la mia modesta opinione, le posizioni di Ragnaz e di Minosse attengono alla dimensione "mondo reale"[1], mentre il post di apertura di Tenchu mi sembra più orientarsi verso un "what if?". Cioè, ammettendo che ci sia volontà e capacità di cambiamento, come e cosa fare per ...?

Lo confesso, in questa sede preferisco/preferirei che venisse affrontata la versione "what if?", perché così si svilupperebbe una discussione (mi auguro) molto ricca[2]; la versione "mondo reale", invece, vorrebbe dire chiudere all'intervento di Cortobraccio.

Per il momento seguo (speranzoso...).
 1. Sottoscrivibili, tra l'atro...
 2. Sono molto curioso... e ignorante...

Io mi colloco a metà tra la posizione "what if" e quella "mondo reale".
Non a caso le mie attuali scelte riflettono i miei dubbi e le mie contraddizioni, derivanti da questa spinosa e forse insolubile dicotomia.  :)



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Offline Takuanzen

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #34 on: September 11, 2013, 13:26:37 pm »
0
Molto interessante anche questa spiegazione di Nick sul suo allenamento nel Baguazhang, che ringrazio:


E' molto difficile descriverlo. Potrei dare solo una vaga idea. Per capire occorre provare. Posso dirti questo: noi studiamo una sola forma, intesa come la intendi tu. In aggiunta otto posizioni da eseguire camminando in cerhio. Questo è lo stile. Ci sono piccole deroghe, ma sono un discorso a parte troppo lungo. Tutto ciò che studiamo, lo lavoriamo principalmente in coppia. E' capitato di fare qualche lezione di solo forma, quando necessitavamo di informazioni per poter lavorare a solo. Ma la maggior parte dello studio è sviluppato sempre con partner. Si lavora moltissimo sulle basi e sui fondamentali. Si applica sempre tutto. Quando serve lo proviamo con i colpitori, altrimenti compagno. E si lavora per portare quel che si studia in applicazione libera. Armi comprese.
Si va prima lenti, poi sempre più forte. Prima studio preordinato, poi sempre più libero. Sto ovviamente parlando di una sola lezione: non si fa un anno di tecnica concordata e poi solo libero. Nella stessa lezione, il principio che si studia lo si lavora dalla modalità semplice (io così, tu prova) alla modalità difficile (proviamo: tu quel che vuoi, io idem; cercare nel mezzo di utilizzare quanto oggetto della lezione. Evitate di spaccarvi). Passando per tutti gli intermezzi necessari.

Si fa anche una parte a solo dello stesso argomento della lezione in modo da poterlo lavorare anche a casa per i fatti propri (ovviamente essendo a solo qualche cosa cambia).

Più o meno questo è quanto.

Ciao Nick
Già è ottimo che studiate una sola forma e non mille, come purtroppo si vede fare di solito.
Le posizioni in movimento a cui ti riferisci sono il "Ba Mu Zhang" (Otto Palmi Madre)?
Ma ad un certo punto parlava di essere tornato, dopo un periodo di callistenia classica occidentale, a fare degli esercizi specifici del Baguazhang. Di preparazione del corpo marziale tipico del Baguazhang? Di rafforzamento specifico per lo stile o di lavoro tecnico?
Mi incuriosiva sapere se vi erano dei Jibengong specifici del Baguazhang (oppure se si riferiva alla pratica delle forme) e se poteva illustrarceli,magari anche con un video. ;)
« Last Edit: September 11, 2013, 13:28:12 pm by Takuan Zen »


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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #35 on: September 11, 2013, 14:46:37 pm »
+1
Molto interessante anche questa spiegazione di Nick sul suo allenamento nel Baguazhang, che ringrazio:


Di niente. Come detto, è solo un accenno. Ma da l'idea.


- autocut -

Si fa anche una parte a solo dello stesso argomento della lezione in modo da poterlo lavorare anche a casa per i fatti propri (ovviamente essendo a solo qualche cosa cambia).

Più o meno questo è quanto.

Ciao Nick
Già è ottimo che studiate una sola forma e non mille, come purtroppo si vede fare di solito.

Una basta e avanza.

Le posizioni in movimento a cui ti riferisci sono il "Ba Mu Zhang" (Otto Palmi Madre)?

si. Più avanti credo si faranno anche gli otto animali (simile al Ba Mu Zhang ma con posizioni diverse)


Ma ad un certo punto parlava di essere tornato, dopo un periodo di callistenia classica occidentale, a fare degli esercizi specifici del Baguazhang. Di preparazione del corpo marziale tipico del Baguazhang?

Si.


Di rafforzamento specifico per lo stile o di lavoro tecnico?

In questo caso la prima. ovviamente facciamo anche lavoro tencico, ma per lo specifico parlavo del rafforzamento specifico per lo stile. Nelle sue tante varianti.

Mi incuriosiva sapere se vi erano dei Jibengong specifici del Baguazhang

Esattamente. Sono questi la base cui mi riferisco.


(oppure se si riferiva alla pratica delle forme) e se poteva illustrarceli,magari anche con un video. ;)
Purtroppo no. Descriverli non val niente. Per comprendere questi esercizi bisogna provare. Ti posso dire di più: quando ci vengono spiegati, anche per noi non è sufficiente sentirne la descrizione e vederli eseguire per comprenderli; per capirli il Maesrto passa e ci fa sentire mentre li esegue: ci indica dove toccare e cosa cercare. Quindi ci fa provare e riprovare verificando l'esecuzione a vista e "sentendo" anche lui finchè non siamo sulla strada giusta. Quindi possiamo "lavorarli" a lezione e a casa. Questo per dirti quanto sia difficile comprendere anche dal vivo, figurarsi descriverli su un forum.

Da questi allenamenti si traspone tutto alle applicazioni, alla forma ed al combattimento.

Per quanto riguarda i video non saprei dove trovarne.


Ciao Nick
Saluti Nick

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Offline Tenchu

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #36 on: September 15, 2013, 14:30:28 pm »
+1
Mmmm, non credo basti. Posso portare avanti il discorso: ben poco di quel che ho fatto sarei riuscito a dedurlo; da qualsiasi livello fossi partito il sucessivo non me lo sarei mai riuscito ad immaginare.

non dico di dedurre metodologie proprie dello stile o particolari che rendono uno stile diverso da un altro, dico metodologie di allenamento funzionali al combattimento in generale, poi da quel che ho visto io, in genere ci si ferma proprio alle basi e non si fa quel salto che permetterebbe di rendere lo stile funzionale (leggasi fondamentali a vuoto e pure raramente, forme, applicazioni diverse volte improbabili/improponibili, sparring per nulla attinente a ciò che si fa durante il resto della lezione che comunque è concentrata per lo più sull'esecuzione a solo delle forme) quindi in quei casi "buttarci dentro" qualcosa con criterio non penso che sarebbe male

Io non credo. Sono cose molto diverse. Le "tecniche" sono efficaci solo se scaturiscono dai principi ed alle strategie proprie dello stile. Non hanno senso in altro modo. E non funzionano a meno di "snaturarle". A quel punto però non stai più "lavorando in stile".

portare un allenamento funzionale senza snaturare sarebbe il mio obiettivo, non ci trovo delle difficoltà, se l'allenamento prevede colpitori, sacco, attacchi da più persone che hanno il ruolo di aggressori, sono tutte cose che si possono fare senza snaturare

IMHO no. Per molti il "maestro giusto" vuol dire tante cose, spesso anche diverse. Io parlo da un punto di vista molto più "limitato"ì, partico": qualc'uno che sa lavorare aderente allo stile/scuola che pratica. Non mi riferisco ad altre qualità legate alla persona o all'ambiente. Quelle sono un discorso diverso, personale e che IMHO esula dal contesto in discussione. E non parlo neanche di "purezza dello stile" inteso come "filone originale di trasmissione"; può anche essere uno stile "misto" dal mio punto di vista. Ma deve essere valido ed il metodo conforme, proprio e specifico dello stesso e non ad altro.

:thsit:

Perchè non è detto che servano le stesse cose nella stessa misura per far funzionare altri tipi di tecniche. Ti porto un esempio pratico, moltom rozzo e da prendere un po' così, ma per farti capire a grandi linee cosa può essere un allenamento con un metodo specifico: viene praticato uno stile molto efficace sulla corta distanza. Il suo metodo ed il suo allenamento è calibrato per chiudere e riempire di mazzate a distanza quasi nulla. Buona parte della metodologia è sviluppata per sentire cosa fa l'altro, chiudere la distanza e colpire a distanza quasi zero. A che cosa mi serve l'allenamento per sviluppare velocità in pugni e calci in uno stile così impostato? Non attacco per scoprire, ma sull'attacco dell'avversario ho metodi per intrappolarlo ed avvicinarmi; tutti gli esercizi per sviluppare velocità di colpo, mobilità su distanza, allunghi ecc della KB mi fanno solo perdere tempo; devo imparare a lavorare in modo diverso in questo campo. Devo imparare ad aquisire il contatto su un attacco e la chiusura a distanza zero. E devo imparare a colpire a distanza zero, cosa che si aquisisce con un allenamento diverso rispetto a quello classico atto a sviluppare potenza su attacchi a media/lunga distanza (calci/pugni "classicamente" intesi). E' ovviamente una semplificazione, ma serve per rendere l'idea. In questo caso importare colpi da KB non serve a nulla: non calcio ne colpisco di pugno in nessun modo simile, quindi mi farebbero perdere tempo. Non schivo come loro, quindi il apsseggio sarebbe diverso. Non uso le loro armi, quindi il condizionamento sarebbe diverso. E la forza dovrei utilizzarla in modo diverso; quindi l'uso di pesi nel modo "classico" sarebbe di aiuto limitato.

continuo ad essere a favore di una metodologia moderna di preparazione atletica mirata... ma è la mia ignoranza in tale campo a parlare, non farci caso :D
è che io se uno è un preparatore non ce lo vedo ad avere difficoltà a seconda dello stile per cui gli viene chiesta l'assistenza, sarà comunque qualcuno di preparato a rendere ottimale il fisico, sennò sarebbe come dire che sono insegnante di storia ma ti so parlare solo dell'Impero Romano (ecco, ripartiamo con gli esempi, lo sapevo io :D )

Gli stili di KF sono peculiari nei lorio aspetti. Se usi metodologie non consone, non ottieni il risultato voluto. Vedi esempio sopra indicato.
E non esistono esercizi tradizionali "superati"; solo non consociuti e/o mal interpretati. Questo perchè sono stati sviluppati e testati in ambienti ben più "ostili" del nostro. E si torna al discorso del maestro competente ed "aderente" allo stile.

per fare un esempio del superato, sperando di non dire vaccate, prima si pensava che spararsi una serie da 300 ripetizioni piegamenti sulle braccia fosse un'ottimo allenamento, adesso si è compreso che è molto meglio fare tot serie da tot ripetizioni

Nel modo che ti o indicato sopra. Ovviamente la frase  "due pugni e tre calci saltellando qua e la" è un0esagerazione voluta, ma il senso rimane. La boxe per esempio ha un allenamento molto profondo, specifico per quel che è la sua tencnica. Perchè pensare che altre interpretazioni del modo di combattere siano da meno? E pensi che cercare di improvvisarsi pugili prendendo da altre discipline sia cosa fattibile? Diciamo che forse è più immaginabile, essendo alcuni esercizi PRESI dalla boxe diventati di consumo più ampio. Ma pensarli e ricostruirli con cognizioni di causa senza conoscerli prima in un metodo specifico credo sarebbe molto molto molto difficile (come lo è per gli esercizi del KF). E questi esercizi sono utili ad altri perchè gli altri hanno adottato il metodo della boxe nel loro stile per quanto riguarda l'uso dei pugni, non perchè hanno importato nello stile l'esercizio e lo utilizzano per cmigliorare il loro corpus di esercizi. Infatti vedi combattimenti di boxe di braccia e KB o TKD di gambe, non di KF o Karate da atlteti che si allenano nel loro stile con importazione di esercizi.

non riusciamo proprio ad incontrarci su questo punto, io continuo a pensare che sia fattibile mantenere le peculiarità del proprio stile :P

Loro hano evoluto il loro stile partendo dal cospus di base delle loro strategie e conoscneze e  dei loro esercizi specifici e sviluppando gli stessi a cui  hanno aggiunto per migliorare preparazione atletica mirata per fiato e muscoli. Tu proponi di prendere preparazione atletica mirata per qualc'un altro e sostituirla agli esercizi ed al corpus dello stile.. Cosa direi molto diversa.

propongo di inserire dove non c'è la preparazione atletica e nel caso ci fosse ma avesse metodologie superato di sostituirla.
resti inteso che la preparazione atletica non mira specificatamente a farmi durare tot round su un ring a contatto pieno, può essere anche intesa come un minimo per avere un corpo funzionale allo scopo dello stile (portare le tecniche con sufficiente potenza)

No. Nessun video. Mi spiace.

grazie lo stesso ;)

Quel poco di metodologia storica che conosco mi dice che per cercare qualcosa che si è perso bisogna avere fonti (orali o scritte) e documenti legittimi e completi, che contengono una spiegazione della metodologia di allenamento e della sua trasmissione. Ora come ora si possono fare solo ipotesi o previsioni, e guardare a ciò che di buono è rimasto nelle arti marziali cinesi (penso agli ottimi esercizi con attrezzi e a corpo libero dello Shuai Jiao), ponendo attenzione ai principi del metodo, più che alla fedeltà a questa o a quella scuola (e questo passaggio è già difficilissimo).
Si poi, per il resto, sono favorevole all'inserimento di metodiche funzionali: ho citato Yao Zong Xun come esempio e se già si adottassero quei pochi riferimenti a tutte le scuole di Kung Fu (corsa, corda, pesi, sparring), già credo che ci sarebbe un grosso miglioramento. Ma ho i miei dubbi e sinceramente sono pessimista.

Diciamo che, seguendo la bella distinzione del buon Zizuè:

Secondo la mia modesta opinione, le posizioni di Ragnaz e di Minosse attengono alla dimensione "mondo reale"[1], mentre il post di apertura di Tenchu mi sembra più orientarsi verso un "what if?". Cioè, ammettendo che ci sia volontà e capacità di cambiamento, come e cosa fare per ...?

Lo confesso, in questa sede preferisco/preferirei che venisse affrontata la versione "what if?", perché così si svilupperebbe una discussione (mi auguro) molto ricca[2]; la versione "mondo reale", invece, vorrebbe dire chiudere all'intervento di Cortobraccio.

Per il momento seguo (speranzoso...).
 1. Sottoscrivibili, tra l'atro...
 2. Sono molto curioso... e ignorante...

Io mi colloco a metà tra la posizione "what if" e quella "mondo reale".
Non a caso le mie attuali scelte riflettono i miei dubbi e le mie contraddizioni, derivanti da questa spinosa e forse insolubile dicotomia.  :)

quindi la pensiamo praticamente allo stesso modo, con la differenza che io ho imparato (nella vita in generale intendo) ad avere una visione ottimista (ottimistica?) delle cose (anche se ogni tanto lo sconforto prende pure me, ma almeno poi torno sorridente lo stesso) per cui propendo più alla realizzazione del "what if" che non al rinchiudermi nel "mondo reale attuale", ma per un semplice fatto: io posso nel mio piccolo posso fare in modo che quello che è per tutti il mondo reale migliori, sempre per me, facendo diventare il What If qualcosa di tangibile, io non devo cambiare tutti, inizio a cambiare per me, in futuro magari per chi mi seguirà se vorrò insegnare, poi chi vivrà vedrà

@Nick: il vostro metodo di studio del Bagua Zhang, ora che ho letto anche le tue risposte a Tak (a proposito, Tak, posso chiamarti Tak? :gh: ) mi sembra davvero ottimo, tra l'altro per molte cose coincide con quello che pensavo io per la pratica (che non seguo più purtroppo) del Qi Xing Tang Lang Quan, in particolare per le forme, ho sempre pensato che bastassero le prime tre, ora allenandomi ogni tanto da solo, mi rendo conto di come la prima forma contenga già tutto quello che può servire.
grazie di nuovo per le tue condivisioni (chissà, un giorno magari dal vivo mi piacerebbe assistere ad una lezione o ad uno stage se ne farete di aperti a tutti :sur: )

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Offline Nick

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #37 on: September 15, 2013, 17:26:40 pm »
+1
Mmmm, non credo basti. Posso portare avanti il discorso: ben poco di quel che ho fatto sarei riuscito a dedurlo; da qualsiasi livello fossi partito il sucessivo non me lo sarei mai riuscito ad immaginare.

- ultra mega whow cut -

Da quel che ho letto mi sa che stiamo un po' ribadendo sempre gli stessi concetti.
Credo quindi sia ora di passare oltre: entrambi abbiamo compreso il punto di vista dell'altro, ma non lo condividiamo.
Nessun problema. Lo scambio è stato comunque piacevole ed interessante. Spero possa esserne emerso qualche cosa di aiuto a tutti.


@Nick: il vostro metodo di studio del Bagua Zhang, ora che ho letto anche le tue risposte a Tak (a proposito, Tak, posso chiamarti Tak? :gh: ) mi sembra davvero ottimo, tra l'altro per molte cose coincide con quello che pensavo io per la pratica (che non seguo più purtroppo) del Qi Xing Tang Lang Quan, in particolare per le forme, ho sempre pensato che bastassero le prime tre, ora allenandomi ogni tanto da solo, mi rendo conto di come la prima forma contenga già tutto quello che può servire.
grazie di nuovo per le tue condivisioni (chissà, un giorno magari dal vivo mi piacerebbe assistere ad una lezione o ad uno stage se ne farete di aperti a tutti :sur: )

Grazie a te per la chiacchierata.
Ad una lezione si può sempre partecipare aggratissssss (evviva il gratisssss!  :-* )

Ogni tanto stage aperti ne facciamo. Nel caso interessassero posterò l'avviso nell'apposita sezione.

Ciao Nick
Saluti Nick

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Offline Tenchu

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Re:se fosse solo questione di metodi di allenamento?
« Reply #38 on: September 15, 2013, 21:30:29 pm »
0
Da quel che ho letto mi sa che stiamo un po' ribadendo sempre gli stessi concetti.

effettivamente sembra così anche a me :P

Credo quindi sia ora di passare oltre: entrambi abbiamo compreso il punto di vista dell'altro, ma non lo condividiamo.
Nessun problema

abbiamo compreso e direi che sarebbe più corretto dire che condividiamo in parte :thsit:

Lo scambio è stato comunque piacevole ed interessante. Spero possa esserne emerso qualche cosa di aiuto a tutti.

è stato piacevole ed interessante anche per me, sicuramente anche di aiuto per capire alcune cose e per questo ti ringrazio

Grazie a te per la chiacchierata.
Ad una lezione si può sempre partecipare aggratissssss (evviva il gratisssss!  :-* )

Ogni tanto stage aperti ne facciamo. Nel caso interessassero posterò l'avviso nell'apposita sezione.

Ciao Nick

devo prima sistemare un po' di  cose quindi se non disturbo quando ho fatto ti contatto in privato, sono davvero curioso di vedere del buon Bagua Zhang dal vivo ;)