Nelle prime pagine leggevo di un'associazione delle am a movimenti non istintivi e sono personalmente in disaccordo con quest'associazione di idee.
Per esempio, Aivia faceva cenno all'istintività di coprirsi da un colpo al viso alzando le braccia e/o andare incontro all'attacco e afferrare. Nel taiji c'è il movimento codificato nelle forme col nome “alzare le mani” e uno simile “suonare il liuto (pipa)” (il primo con movimento per ostacolare l'attacco in linea verticale, il secondo andando incontro e rompendo la linea d'offesa).
Non discuto che a qualcuno siano stati insegnati associandoli ad applicazioni di chin na. A me sono stati banalmente mostrati come una naturale funzione protettiva e se il tempismo lo consente di intercettazione.
A quanto pare, nel keysi molti studi partono dalla posizione del pensador, leggendo Spartan nel CKM c'è una difesa attiva simile chiamata Rhino.
Nelle am più datate, nel Panantukan e Silat ci sono coperture offensive di gomito da cui i fondatori del KFM (visti i loro trascorsi nelle arti del sud-est asiatico) potrebbero aver preso ispirazione nel loro percorso marziale e per la codificazione del loro sistema, anche nel taiji ci sono alcuni movimenti interpretabili con medesima funzionalità, nell'abracar dei nostri avi al posto del corno del rinoceronte c'era il dente di cinghiale.
In conclusione, a mio parere anche le am più vecchiotte cercano/cercavano semplicemente di ottimizzare i movimenti istintivi.
in molte arti marzili sono compresi movimenti istintivi, tra gli altri.
non è che le arti marziali siano tutte da rifare.
il problema è che ai movimenti istintivi base aggiungono decine di altri movimenti per lo stesso attacco, per esempio 10 parate diverse da pugno diretto.
per la legge di hick se ho due, invece che una, possibili reazioni ad un attacco, la mia reazione sarà più lenta del 54% e questo rapporto va solo a peggiorare al salire delle possibili risposte.
già la reazione è molto più lenta dell'azione, se poi la vado anche a rallentare...
nel taiji, magari, è contenuto il movimento perfettamente uguale a quello istintivo.
ma nel momento in cui imparo anche gli altri 108 movimenti per la stessa situazione, finisce in un casino:
infatti i combattimenti di taiji altro non sono se non gare di tuei shou, ed i combattimenti sportivi di molti stili tradizionali non contengono nemmeno una tecnica di quegli stili, nemmeno una parata pulita, ma solo saltelli, pugni, coperture, schivate e calci.
questo non perchè gli sportivi non siano puristi, ma perchè nel momento dell'azione le tecniche non gli escono per nulla.
ormai noi ci siamo abituati, ma prendete un inesperto e mostrategli prima una gara di kata e poi una gara di semicontact... non crederà mai che si tratti della stessa arte.