A fabio.love: sul Guerriero: quello é ciò che a me risulta nella mia esperienza, intesa come anche studio, poi scrivi ciò che tu intendi per quei due termini: combattente e guerriero, se vuoi.
Sul "comunemente" cosa intendi? Perché comunemente molte parole sono state svuotate del loro significato, e non cerco il "comunemente" ma precisamente cosa vuol dire quel termine e cosa contiene, come significato. Il Guerriero si esplica anche nella forma marziale.
Per lo specialista ed il suo terreno di elezione, e la tua considerazione sulla pericolosità, la pensiamo diversamente.
Sul karateka: in un combattimento reale chi si specializza troppo rischia come dici tu, nel momento in cui non é nel suo terreno di elezione. Se sei un karateka cosa faresti se venissi sbatuto a terra?
come "comunemente accettato" intendo dire che il linguaggio è una convenzione condivisa.
Se dico "rosa" i miei interlocutori capiscono che parlo di un fiore specifico con le spine sullo stelo perchè c'è una convenzione condivisa secondo cui a quella cosa lì sia associato quel nome.
Non si possono usare significati "traslati" senza informare preventivamente l'interlocutore delle accezioni che si usano.
Esempio molto molto estremizzato per far capire bene.
Io dico "mi piacciono i ragazzini", chi mi legge capisce che sono un "pederasta".
MA io dico "no, io con il termine ragazzini intendo definire le donne dal carattere forte ma dalla ingenuità adolescenziale".
Siete voi che non avete capito i presupposti o io che ho usato un protocollo di comunicazione starato
[1]?
Anche nella mia palestra si usava il termine "guerrero" con un accezione diversa dall'italiano standard, riempiendo il termine di significati derivati ma capibili solo all'interno del circolino della palestra, proprio perchè li c'era una convenzione condivisa sui certi termini.
Come per "energia", "movimenti sottili" e altri concetti per cui un termine che ne comprenda tutte le sfumature non esiste.
Come intendo io i termini "guerriero" e "combattente" quindi dipende dal registro che applico, quindi dall'interlocutore con cui sto parlando.
Diciamo che se parlassi con una persona che non conosco intenderei questo.
Guerrieri: persona che fa la guerra, per mestiere. Professionista della guerra.
Combattente: persona che combatte, sia in senso letterale(combattere un duello, affrontare uno scontro fisico, armato o disarmato) sia in senso più ampio (es. combattere contro le avversità della vita o combattere contro idee preconcette).
Però capisci che se tu usi un termine in una certa maniera che gli altri non riconoscono, una maniera che perlatro non ha un alogica nella stessa etimologia del termine, non puoi dirmi che stai usando un termine nel suo significato originale ed esatto e che sono tutti gli altri ad averlo svuotato di esso.
Sul Karateka: mi sembra che alla fine dicessimo lo stesso.
Comunque si, specializzarsi è un rischio, com elo è affrontare tutto in maniera non troppo approfondita.
E va bene la qualità, ma il volume di ore di allenamento conta, non lo dico io, ma evidenze empiriche tratte dastudi ed analisi sui professionisti dello sport, che volenti o nolenti, rappresentano il meglio nei loro ambiti e permettoo un acerta oggettività dei dati analizzati.
Infatti i vari professionisti MMA lavorano tutto il bagaglio tecnico, ma si specializzano anche loro su un certo tipo di distanza che prediligono/gli viene meglio e su quella impostano le loro strategie.
Ma non allenano tutto il bagaglio nella stessa maniera.
Poi la bravra è quella di evitare il terreno d'elezione dell'avversario e portare il gioco dove si è più forti.
P.S.
Xjeji: sei un cyberbullo....