Ciao...
Io pratico taiji quan stile Yang,seguendo la forma del prof.Cheng Man Ching,tutti,in Italia,mi dicono che faccio lotta grecoromana...io lo prendo come un complimento
io ho praticato per anni il taiji stile Yang di derivazione Cheng Man Ching, ma di lotta greco-romana onestamente non ci ho mai visto nulla.
In che cosa loro ti dicono che è molto vicina alla lotta?
Ecco sarebbe bello capire le differenze da dove arrivano, tu che hai studiato la sua stessa corrente dicci come ti allenavi e con chi, anche tu hai avuto modo di fare allenamenti con Mario Napoli? Hai modo di parlarcene, giusto per capire un po' di più di questa diversità da dove nasce!
No con Mario Napoli non ho mai studiato, spiegarti come mi allenavo è un pò lunga, per essere sintetici diciamo che si svolgeva così: forma, applicazione forma, chinna in forma, applicazione chinna, esercizi di spinta in coppia, esercizi di spinta in coppia semi-liberi.
Non ci vedo nulla con la lotta poichè ora la pratico e , mentre nel taiji (almeno per come me l'aveva insegnato) non si prende quasi in considerazione un eventuale corpo a corpo ma si cerca sempre di evitare gli attacchi eludendoli, di farli uscire ecc ed una volta che uno finisce a terra al più lo si mette in leva ma non c'è un continuo al suolo: dicaimo che nel taiji si cerca molto una "pulizia estetica di esecuzione", mentre la lotta è molto più "sangunia" sfrutti sempre leve e forza avversarie ma sei più a stretto contatto, non c'è pulizia, ci sono strattoni, sgambetti, proiezioni al suolo anche dall'alto con sollevamento totale dell'avversario, puoi continuare al suolo..
Non so se ho reso l'idea.
Il tutto sempre e comunque per quello che ho studiato e per quello che studio. tenete conto che io il taiji l'ho mollato perchè appunto a mio modo di vedere si ricercava una bellezza estetica che non esiste.
Propendere alla perfezione tecnica è un obiettivo per tutti i marzialisti nel senso che: provo e riprovo la tecnica finchè non mi verrà perfetta (impossibile ma il pensiero è quello, giustamente bisogna sempre volersi migliorare), la bellezza estetica e la pulizia lasciano inevitabilmente il passo alla realtà dello "scontro" libero in cui niente è bello e pulito.