Ciao ragazzuoli =)
Dato che la sezione dorme ho pensato di condividere con voi un piccolo diario sulla mia nuova avventura.
Tutto è nato quest'estate, quando ho messo su un gruppetto di amici a cui ho iniziato a proporre quello che scherzosamente abbiamo iniziato a definire "karate rinnegato" ovvero il frutto delle mie ricerche e riflessioni sul karate negli ultimi anni. Passate le vacanze abbiamo cominciato a pensare di rivederci e, grazie all'appoggio di un'amica di uno dei ragazzi abbiamo trovato ospitalità nella saletta di una ludoteca, dove abbiamo messo su questo piccolo gruppetto, nel quale siamo ripartiti da 0 tutti quanti, con me che propongo allenamenti ed idee, ricevendo in cambio il feedback degli altri, tutti ragazzi che hanno fatto karate (e/o scherma storica) con me per una decina d'anni.
Martedì ci sarà il quarto allenamento.
Per adesso mi sto muovendo in una direzione molto orientata al combattere 1vs1 quindi stiamo studiando come tenere la guardia stabile, come sfruttare i vari pugni, come muoverci ecc ecc facendo ampio uso del colpitori. In seguito, una volta che saremo in grado di muoverci come si deve in kumite passeremo ad analizzare aspetti più "tradizionali" che, secondo me, senza una base di mazzate perdono il 90% della loro sensatezza.
inserisco di seguito i report dei tre allenamenti:
PRIMO ALLENAMENTO: Kizami e Gyaku tsuki
Dopo una mezz'oretta di riscaldamento con corsa, andature, stretching e qualche burpee giusto perché male non fanno abbiamo iniziato, come detto a lavorare sulla guardia. Fissata almeno una forma di base (mani alte, gomiti chiusi, mento coperto, spalle attive, gambe rilassate e mobili ecc) ho iniziato ad introdurre il kizami tsuki, che personalmente vedo come un jab, distinguendo invece il diretto sinistro (jun tsuki) stressando l'importanza dell'uso del corpo, del rilassamento, dell'esplosività, della struttura, del restare coperti e del ritornare in una guardia stabile e precisa. dopo aver provato un po' abbiamo fatto a vuoto 30 volte (10 sciolte e 20 forti) il kizami, per poi passare a lavorare sui colpitori, con intensità crescente ma sempre mantenendo il focus sulla distanza e sulla precisione.
Fatto questo abbiamo lavorato sul mettere assieme più kizami, fino ad arrivare a 3 di seguito, per poi passare lavorare il gyaku con la stessa metodica. Finito questo, nell'ultima decina di minuti abbiamo lavorato a metterli un po in combinazione, cercando semrpre di non perdere la struttura e di non fare cose strane. Ah, dimenticavo, come esercizio di "addio" ad una tecnica la ripetevamo 5 volte in maniera esplosiva per poi farla seguire ad un burpee, per 5 volte. Non per una reale utilità, giusto per spezzare un po' la monotonia
SECONDO ALLENAMENTO: Mawashi tsuki e Kagi tsuki
Dopo una mezz'oretta di lavoro tra riscaldamento ed esercizi vari, siamo passati allo studio dei due tipi di gancio, ovvero il mawashi tsuki e il kagi tsuki, ovvero (per i non giappofoni) il gancio normale e il gancio stretto. Come sempre abbiamo provato prima a vuoto e po coi colpitori usando le stesse modalità di prima.
Negli ultimi 10 minuti ci siamo dedicati ad un po' di sparring solo mani leggerissimo e lento, solo per saggiare le distanze e per vedere di ricordarci le cose che avevamo studiato.
TERZO ALLENAMENTO: Ripetizione delle cose precedenti
Non c'è molto da dire, dato che due elementi sono mancato rispettivamente ad entrambi gli allenamenti ho pensato di approfittare per rinfrescare ciò che ho detto e lavorarci con le solite metodiche. Stavolta per riscaldamento ecc ho voluto provare un'app per android che ci ha fatto sudare davvero un bel po'( e ci ha fatto maledire la bicicletta
).
Ripetuto quello che c'era da ripetere e spiegato quello che c'era da spiegare abbiamo dedicato di nuovo l'ultima decina di minuti allo sparring morbido morbido e ce ne siamo andati.
*Fine cronaca*
Come potete vedere sto cercando di seguire un percorso molto molto semplice, intuitivo e logico puntando a fare poche tecniche bene e a capire come sfruttare il corpo facendo uso massiccio dei colpitori (purtroppo non abbiamo un sacco, quindi ci arrangiamo come possiamo) e dei lavori a coppie. La mia idea per adesso è di lavorare su un numero limitato di tecniche che si imparano in poco tempo e che possono essere utilizzate per combattere 1vs1 senza troppe pippe mentali, poi seguirà lo studio del karate "classico" (sempre visto alla mia maniera, quindi diciamo molto krav maga oriented, come mentalità).
I feedback fino ad ora sono stati eccellenti, i mie amici sono felici, chiunque viene a saperlo si dimostra interessato e addirittura i miei maestri di storica (di cui uno insegnante di krav maga) vogliono passare a dare un'occhiata perché sono incuriositi.
Che dire, un piccolo sogno che sta prendendo forma, anche se la strada è ancora tanta =)