Diario del gruppo di studio di karate rinnegato

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Offline Davide.c

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Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« on: September 29, 2013, 21:17:51 pm »
+6
Ciao ragazzuoli =)

Dato che la sezione dorme ho pensato di condividere con voi un piccolo diario sulla mia nuova avventura.

Tutto è nato quest'estate, quando ho messo su un gruppetto di amici a cui ho iniziato a proporre quello che scherzosamente abbiamo iniziato a definire "karate rinnegato" ovvero il frutto delle mie ricerche e riflessioni sul karate negli ultimi anni. Passate le vacanze abbiamo cominciato a pensare di rivederci e, grazie all'appoggio di un'amica di uno dei ragazzi abbiamo trovato ospitalità nella saletta di una ludoteca, dove abbiamo messo su questo piccolo gruppetto, nel quale siamo ripartiti da 0 tutti quanti, con me che propongo allenamenti ed idee, ricevendo in cambio il feedback degli altri, tutti ragazzi che hanno fatto karate (e/o scherma storica) con me per una decina d'anni.

Martedì ci sarà il quarto allenamento.

Per adesso mi sto muovendo in una direzione molto orientata al combattere 1vs1 quindi stiamo studiando come tenere la guardia stabile, come sfruttare i vari pugni, come muoverci ecc ecc facendo ampio uso del colpitori. In seguito, una volta che saremo in grado di muoverci come si deve in kumite passeremo ad analizzare aspetti più "tradizionali" che, secondo me, senza una base di mazzate perdono il 90% della loro sensatezza.

inserisco di seguito i report dei tre allenamenti:

PRIMO ALLENAMENTO: Kizami e Gyaku tsuki

Dopo una mezz'oretta di riscaldamento con  corsa, andature, stretching e qualche burpee giusto perché male non fanno abbiamo iniziato, come detto a lavorare sulla guardia. Fissata almeno una forma di base (mani alte, gomiti chiusi, mento coperto, spalle attive, gambe rilassate e mobili ecc) ho iniziato ad introdurre il kizami tsuki, che personalmente vedo come un jab, distinguendo invece il diretto sinistro (jun tsuki) stressando l'importanza dell'uso del corpo, del rilassamento, dell'esplosività, della struttura, del restare coperti e del ritornare in una guardia stabile e precisa. dopo aver provato un po' abbiamo fatto a vuoto 30 volte (10 sciolte e 20 forti) il kizami, per poi passare a lavorare sui colpitori, con intensità crescente ma sempre mantenendo il focus sulla distanza e sulla precisione.
Fatto questo abbiamo lavorato sul mettere assieme più kizami, fino ad arrivare a 3 di seguito, per poi passare  lavorare il gyaku con la stessa metodica. Finito questo, nell'ultima decina di minuti abbiamo lavorato a metterli un po in combinazione, cercando semrpre di non perdere la struttura e di non fare cose strane. Ah, dimenticavo, come esercizio di "addio" ad una tecnica la ripetevamo 5 volte in maniera esplosiva per poi farla seguire ad un burpee, per 5 volte. Non per una reale utilità, giusto per spezzare un po' la monotonia :)

SECONDO ALLENAMENTO: Mawashi tsuki e Kagi tsuki

Dopo una mezz'oretta di lavoro tra riscaldamento ed esercizi vari,  siamo passati allo studio dei due tipi di gancio, ovvero il mawashi tsuki e il kagi tsuki, ovvero (per i non giappofoni) il gancio normale e il gancio stretto. Come sempre abbiamo provato prima a vuoto e po coi colpitori usando le stesse modalità di prima.
Negli ultimi 10 minuti ci siamo dedicati ad un po' di sparring solo mani leggerissimo e lento, solo per saggiare le distanze e per vedere di ricordarci le cose che avevamo studiato.

TERZO ALLENAMENTO: Ripetizione delle cose precedenti

Non c'è molto da dire, dato che due elementi sono mancato rispettivamente ad entrambi gli allenamenti ho pensato di approfittare per rinfrescare ciò che ho detto e lavorarci con le solite metodiche. Stavolta per riscaldamento ecc ho voluto provare un'app per android che ci ha fatto sudare davvero un bel po'( e ci ha fatto maledire la bicicletta  :D).

Ripetuto quello che c'era da ripetere e spiegato quello che c'era da spiegare abbiamo dedicato di nuovo l'ultima decina di minuti allo sparring morbido morbido e ce ne siamo andati.
*Fine cronaca*

Come potete vedere sto cercando di seguire un percorso molto molto semplice, intuitivo e logico puntando a fare poche tecniche bene e a capire come sfruttare il corpo facendo uso massiccio dei colpitori (purtroppo non abbiamo un sacco, quindi ci arrangiamo come possiamo) e dei lavori a coppie. La mia idea per adesso è di lavorare su un numero limitato di tecniche che si imparano in poco tempo e che possono essere utilizzate per combattere 1vs1 senza troppe pippe mentali, poi seguirà lo studio del karate "classico" (sempre visto alla mia maniera, quindi diciamo molto krav maga oriented, come mentalità).

I feedback fino ad ora sono stati eccellenti, i mie amici sono felici, chiunque viene  a saperlo si dimostra interessato e addirittura i miei maestri di storica (di cui uno insegnante di krav maga) vogliono passare a dare un'occhiata perché sono incuriositi.

Che dire, un piccolo sogno che sta prendendo forma, anche se la strada è ancora tanta =)
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Offline Dipper

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #1 on: September 29, 2013, 23:02:35 pm »
+1
Beh, non fossero quei 700 km di distanza che danno un po' noia credo che avrei fatto volentieri una capatina XD
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Offline DJ scanner

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #3 on: September 29, 2013, 23:30:28 pm »
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good work  :)

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Offline Paguro49

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #4 on: September 30, 2013, 08:26:56 am »
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Aspetto curiosissimo gli sviluppi :)
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Offline Moai

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #5 on: September 30, 2013, 09:43:06 am »
+1
ciao Davide :)

posso permettermi di fare il guastafeste? :halo:

ti premetto che la tua iniziativa è lodevole e mi pare una buona base di partenza per "evolversi" e se il fine è quello di divertirsi tra amici, va tutto bene...

però ti chiedo: dato il tipo di impostazione che vai cercando, non sarebbe meglio andare a praticare uno stile che quel tipo di "impostazioni" già ce le ha?

mi spiego: un conto è dire "alleno il gancio" un altro è impararlo bene e con le giuste metodiche...se ti interessa un approccio pugilistico perchè non andare a fare un pò di boxe, almeno per i rudimenti?

altrimenti esistono già stili di karate o mutuati da esso che hanno simili impostazioni (kyokushin, ashiara, kudo ecc) e ti permetterebbero di imparare nel modo corretto...inoltre hanno al loro interno modalità di confronto divertenti e varie con cui misurarsi...

scusami, non voglio smontare il tuo entusiasmo e ribadisco che come inizio e se la cosa rimane un gruppo di amici che scambiano in amicizia ok...però secondo me se vuoi portare il tutto su un piano diverso le possibilità ci sono già e potrai evitare errori e sprechi di tempo inutili...

a me sembra che siamo sempre alla storia di voler ridare dignità ed efficacia ad uno stile...però cambiandone completamente le impostazioni e quindi rendendolo "altro"
 :)

imho naturalmente





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Offline metal storm

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #6 on: September 30, 2013, 09:57:40 am »
+1
a me sembra che siamo sempre alla storia di voler ridare dignità ed efficacia ad uno stile...però cambiandone completamente le impostazioni e quindi rendendolo "altro"
 :)

'o karate pezzotto  XD

comunque, quello di Moai è un suggerimento da tenere in conto.

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Offline Darth Dorgius

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #7 on: September 30, 2013, 10:02:13 am »
+4
a me sembra che siamo sempre alla storia di voler ridare dignità ed efficacia ad uno stile...però cambiandone completamente le impostazioni e quindi rendendolo "altro"

E se semplicemente qualcuno non considera uno stile come una cosa "finita e cristalizzata", ma viva e fatta delle esperienze dei suoi praticanti? :)

Tutte le discipline umane evolvono: perché il karate non dovrebbe farlo? E in che altro modo può farlo se non con praticanti come Davide che lo mettano continuamente in discussione?
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Offline Moai

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #8 on: September 30, 2013, 10:19:55 am »
+1
a me sembra che siamo sempre alla storia di voler ridare dignità ed efficacia ad uno stile...però cambiandone completamente le impostazioni e quindi rendendolo "altro"

E se semplicemente qualcuno non considera uno stile come una cosa "finita e cristalizzata", ma viva e fatta delle esperienze dei suoi praticanti? :)

Tutte le discipline umane evolvono: perché il karate non dovrebbe farlo? E in che altro modo può farlo se non con praticanti come Davide che lo mettano continuamente in discussione?

Ma io sono d'accordo con te!  :)
Io sto dicendo un'altra cosa: se voglio imparare una tecnica che nel bagaglio del Karate non esiste o é solo abbozzata ecc (penso banalmente al gancio) cosa faccio?  Anzi, cos'hanno fatto tutti quelli che si sono "evoluti" ?
Sono andati a imparare dove quelle tecniche erano già praticate e portateal massimo della loro efficacia.

Oyama i calci li ha presi dalla thai...Azuma ha studiato pugilato e judo...ecc
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Offline Darth Dorgius

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #9 on: September 30, 2013, 10:21:52 am »
+1
Ok, avevo dato un'altra interpretazione. :)

Imho comunque, la strada intrapresa da Davide porterà necessariamente a quanto dici tu.
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Offline Paguro49

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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #10 on: September 30, 2013, 10:28:09 am »
+2
E se sta menata degli "stili", che siano di Karate o altro, mi stesse sulle palle?
Cioè a dire che, più vado avanti, più mi sembra che gli stili siano "alibi" per quale scopo non saprei, ma alibi.
Lo stile è per definizione qualcosa di assolutamente personale, diversamente è conformismo, a qualcuno si adatta perfettamente quella parte di un tutto, la fa sua, se la adatta e ne fa il proprio stile, tutto benissimo e giusto fin qui, ma se poi la cosa deve allargarsi ad altri, non per stimolarli a fare altrettanto, ma per conformarli alle proprie scelte, in realtà la strada è quella dell'impoverimento, il "tutto" di cui sopra, si rimpicciolisce al pezzo preso in esame, con esso quindi anche le opportunità di chi vorrà fare scelte personali e stilistiche in seguito.
Non ho in mente un punto esatto dove voler andare a parare, ma più passano gli anni, più mi stanno sulle palle gli stili, anche perché poi, con assoluta puntualità, capita di sentire e leggere la delusione, il bisogno d'altro, la necessità di integrare e ampliare, che si presenta in moltissimi praticanti.
Cioè dico, se proprio vogliamo, le AM stesse sono stili, almeno rispetto a un tutto che è l'arte di combattere, le odierne MMA ne sono una buona dimostrazione, laddove invece che escludere pezzi di quel tutto, li integrano e li mischiano.
Io ritengo intelligente e lodevole, l'iniziativa di chi volesse, pur restando in uno stile rispetto all'arte di combattere, magari il Karate, prendere in esame appunto "il Karate" nelle sue varie accezioni, per estrarne il meglio, cucendosi addosso il proprio vestito.
Come fare in un gruppo? Cercando chi possa dare questa o quella base, gli specialisti, quelli che sanno fare bene le cose che si vogliono inserire nella pratica, invitandoli a insegnare, oppure andando da loro.
Mah......non so se mi ho capito 8) :spruzz:
« Last Edit: September 30, 2013, 10:29:44 am by Paguro46 »
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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #11 on: September 30, 2013, 10:43:20 am »
+5


E se semplicemente qualcuno non considera uno stile come una cosa "finita e cristalizzata", ma viva e fatta delle esperienze dei suoi praticanti? :)


guarda, io ho scelto di praticare KUDO proprio per la specifica volontà del fondatore di renderlo una disciplina aperta.

Azuma ha sempre sostenuto che oltre un bagaglio tecnico di base, la disciplina si arricchisce di tutte le esperienze dei propri praticanti che possono portare all'interno qualsiasi cosa funzionale.

questo mi piace.

ti dirò di più: ora come ora, non mi interessano gli stili....per me esiste il combattimento nei suoi vari aspetti tecnici e specifici, con i suoi vari contesti agonistici o di settore. punto.

il resto, davvero non mi interessa. ognuno poi sceglierà ciò che più lo aggrada, lo appassiona ecc
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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #12 on: September 30, 2013, 10:46:56 am »
+3
piccola postilla per chiarire meglio il mio primo post.

provate a chiedere ai ragazzi che praticano da me e che provengono dal karate quante difficoltà hanno incontrato ad imparare la tecnica corretta di un banale gancio! la pratica precedente del karate non solo non è servita per certe differenze ma addirittura è stata controproducente perchè doveva esserci prima un reset di dinamiche completamente differenti
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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #13 on: September 30, 2013, 16:13:56 pm »
+2
Prima di tutto ringrazio tutti per gli appoggi ed i consigli, siete bbbbelli!  :-*

veniamo al post di Moai:

Prima di iniziare il post ti voglio ringraziare, adoro le critiche costruttive!  :ohi:

ciao Davide :)

posso permettermi di fare il guastafeste? :halo:

Eccerto, anzi, te ne sono grato!

ti premetto che la tua iniziativa è lodevole e mi pare una buona base di partenza per "evolversi" e se il fine è quello di divertirsi tra amici, va tutto bene...

però ti chiedo: dato il tipo di impostazione che vai cercando, non sarebbe meglio andare a praticare uno stile che quel tipo di "impostazioni" già ce le ha?

mi spiego: un conto è dire "alleno il gancio" un altro è impararlo bene e con le giuste metodiche...se ti interessa un approccio pugilistico perchè non andare a fare un pò di boxe, almeno per i rudimenti?

Assolutamente si', ed è infatti quello che ho fatto negli ultimi anni e che ho intenzione di continuare. Non frequentando stabilmente palestre di pugilato(per dire) ma allenandomi con praticanti delle più svariate discipline e facendomi spiegare tutte le cose di cui dubitavo (ad esempio il gancio[1] me lo sono fatto spiegare da due amici, uno agonista di pugilato, l'altro agonista di sanda e poi da un maestro di thai quando andai a provare). Credo che colmare le proprie lacune attraverso la pratica di una disciplina specializzata, o quantomeno (se come nel mio caso non si hanno le possibilità di seguire tali discipline) facendosele spiegare per bene da chi le pratica e può mostrartele correttamente.

altrimenti esistono già stili di karate o mutuati da esso che hanno simili impostazioni (kyokushin, ashiara, kudo ecc) e ti permetterebbero di imparare nel modo corretto...inoltre hanno al loro interno modalità di confronto divertenti e varie con cui misurarsi...

Tralasciando che  essendo in difficoltà economiche abb grandi non avrei modo di viaggiare o fare stage per studiarli (mi piacerebbe fare kudo tra quelli che hai citato) onestamente questo tipo di lavoro per me è finalizzato solo a raggiungere una prima fase di confidenza col combattimento che mi porterà a fare meglio l'altra parte, quella diciamo "tradizionale" (nel senso che  prende spunto dalle cose classiche), non ho mai avuto interesse per le competizioni. Per il discorso dell'imparare ovviamente mi riallaccio al punto di sopra =D

scusami, non voglio smontare il tuo entusiasmo e ribadisco che come inizio e se la cosa rimane un gruppo di amici che scambiano in amicizia ok...però secondo me se vuoi portare il tutto su un piano diverso le possibilità ci sono già e potrai evitare errori e sprechi di tempo inutili...

Macché scuse, anzi, ho apprezzato tantissimo il tempo che mi hai dedicato, è stato un piacere leggerti e risponderti!

a me sembra che siamo sempre alla storia di voler ridare dignità ed efficacia ad uno stile...però cambiandone completamente le impostazioni e quindi rendendolo "altro"
 :)

imho naturalmente

No non è assolutamente questo il mio intento, semplicemente a me piace fare karate, ma non riconosco nella pratica comune quella che per me dovrebbe essere un'arte da combattimento, quindi preferisco, molto a testa bassa, lavorare per conto mio, arricchendomi come posso e sperimentando, cercando di non farla mai fuori dal vaso. Appunto per questo il mio obbiettivo è quello di invitare quante più persone possibili al corso, specialmente se gia esperti, in modo da poter far dare anche il loro contributo nella disciplina in cui sono specializzato.

Insomma, sono una sorta di Azuma più scarso, più povero e più napoletano  :D
 1. oltre ad averlo studiato con entrambi i miei maestri che hanno fatto uno savate e uno pugilato oltre al karate
« Last Edit: September 30, 2013, 16:17:17 pm by Davide.c »
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Re:Diario del gruppo di studio di karate rinnegato
« Reply #14 on: September 30, 2013, 16:44:26 pm »
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Bene allora! Buona fortuna!
Se capiterà di passare dalle tue parti per un we tu faccio un fischio così ci alleniamo insieme ! Ciao
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