faccio prima ad incollare un ottimo post di TheElbowSmash che ho trovato ottimo (come praticamente tutti gli altri fino ad ora):
Concordo con Nick.
Poi insomma secondo me in certi ambienti si "sottovaluta" il ruolo che lo sparring/combattimento può giocare. O comunque lo si "riduce" a solo mezzo per poter utilizzare poche tecniche regolamentate in un contesto non collaborativo (che comunque è decisamente importante).
Nel mio primissimo post scrissi invece che, dal mio punto di vista, consideravo lo sparring principalmente un "Esercizio per la Mente". Quando sali sul ring non stai solo allenando timing, footwork, potenza tecnica, ecc..ma principalmente impari a sviluppare elementi come l' aggressività, la gestione dello stress, l' abitudine al contatto e al dolore, il coraggio. Cose importantissime sia sul ring che fuori.
Insomma impari a rendere lo scontro, dal punto di vista psicofisico, una condizione naturale.
Facendo fare sparring regolare tu, Maestro, crei combattenti. Non chunners, street fighters, ecc..Bisogna vederlo come un complicato e importante attrezzone da palestra. Ecco perché a mio avviso chiunque, da chi fa SF a chi fa Ba Gua Zhang, ne beneficerebbe. Anche solo utilizzando dei regolamenti da Boxe o da KB. E si perché in quel momento non deve essere importante il fatto di poter o non poter applicare alcune tecniche e alcuni principi del dato stile, di non poter entrare con ditate negli occhi e colpi alla trachea, ma ciò che, fisicamente e mentalmente, si sta assimilando senza neanche accorgersene.
Tirare un cazzotto in faccia a qualcuno, anche con tutte le dovute protezioni, non è così scontato come molta gente può immaginare. Chiunque abbia fatto sparring sa bene come, le prime volte, sia difficile far accettare al proprio corpo e alla propria mente di dover infliggere dolore a qualcuno con cui magari stavamo ridendo poco prima Non si sta mica li a tirare al 100% come sul sacco. Per niente. Ci si ritrova a saltellare come deficienti, prendere una tonnellata di mazzate che inibiscono ogni nostra reazione e allungare le mani come gattini invece di tirare pugni.
Queste sono cose che con la costanza spariscono, e che tendono a riformarsi (almeno in parte) senza una pratica continua.
Senza aver raggiunto come minimo una consapevolezza del genere (ovvero quella di poter provare rompere un naso o far perdere i sensi a qualcuno con disinvoltura), a me personalmente risulterebbe al quanto impensabile pensare di poter cimentarmi in azioni così cruente come ditate negli occhi e colpi al collo. Cioè mi risulta impensabile anche ora
Ecco perché i sostenitori di certe tesi non dovrebbero aggrapparsi alla parte più pragmatica della cosa. Alla tecnica. Valutare quanto dovrebbero limitarsi e cosa poter o non poter applicare e bla bla bla ma piuttosto capire cosa può donare loro in termini di sviluppo e maturazione psicofisica.
Certo d'altro canto ci vogliono Maestri che sappiano farlo e che sappiano dirigere gli allievi, in questo senso, senza creare situazioni di stallo o scambi troppo amichevoli. Ma è comunque un inizio.
le prime due frasi in grassetto (la terza già c'era) riassumono chiaramente il mio problema.
allora, considerando che da quando non sono più bambino ho raramente avuto confronti con altri perchè ho beccato prima due palestre dove di sparring non se ne faceva e poi perchè ho avuto la pessima idea di andare a provare un po' di cose lontano da casa, quindi con cadenza mensile o al massimo di due lezioni al mese, senza ovviamente aver nessuno con cui provare liberamente le tecniche ma allenandomi nella tecnica con l'insegnante di turno e a casa sempre a vuoto.
questo sicuramente mi ha permesso, gestendomi il tempo da solo, di poter immagazzinare bene le tecniche, ma purtroppo non di migliorare nell'utilizzo libero con "avversario" non consenziente.
ogni tanto ho fatto qualche scambio con un paio di conoscenti, per un piccolo periodo sono andato in una scuola di Ju-Jitsu, prima per allenare il mio e poi rimanendo a frequentare il loro stile, dovendomi purtroppo ritirare per problemi alla schiena.
finalmente l'anno scorso il ritorno ad una palestra vicino casa perchè il mio primo maestro decide di riaprire i corsi dopo qualche anno dalla chiusura dei corsi precedenti, con lui mi allenavo da bambino e mi è rimasto nel cuore: alla notizia iscrizione immediata!!!
anche se in molti non sono d'accordo, da bambini avevamo caschetto, paradenti, guantoni, conchiglia, paratibia e calzari e soprattutto anche se ogni tanto partiva qualche colpo più forte, non ci tiravamo indietro.
adesso, come dicevo, sono al secondo anno, già il primo ho recuperato ciò che dovevo recuperare per ripartire dal per me inutile grado a cui ero arrivato e nonostante la progressione tecnica, l'aver imparato a memoria i primi 5 Kata, anche se me ne bastavano 4 per l'esame successivo, i vari Ohyo Kumite, Sambon Kumite e Kihon Kumite, oltre ai fondamentali ovviamente, mentre nei primi sparring commettevo l'errore di girarmi quando ero troppo pressato (dal figlio del maestro, perchè con gli altri che avevano ripreso eravamo più o meno alla pari, oltre che con i nuovi che magari arrivavano da altro) avevo comunque l'istinto di entrare e tirare qualche colpo, poi come diceva TheElbowSmash, diventa difficile colpire persone cui magari hai scherzato fino ad un momento prima, quindi cosa è successo? l'ambiente in palestra è assolutamente ottimo, c'è grande rispetto tra tutti noi, si ride e si scherza, ci si aiuta a vicenda e soprattutto con alcuni c'è un gran feeling anche a livello tecnico e di idee... ma a questo punto iniziano i lati negativi: non riesco più a colpire i miei compagni di allenamento e soprattutto la cosa non vuole andarsene!
all'esame, di cui accennavo prima, ho fatto sparring con il figlio del maestro che ovviamente mi dava spazio per lavorare, abbiamo alzato l'intensità e i colpi si sentivano arrivare, quando subivo sentivo una carica, una voglia di contrattaccare come per dire "ci sono anche io" ed infatti è venuto fuori un bello sparring, ma il nuovo anno accademico ha riportato gli stessi problemi di quello precedente.
in sintesi con il figlio del maestro, che è molto ma molto più bravo di me (ogni tanto ha degli scambi con chi fa Pugilato, Thai Boxe, Full Contact e soprattutto l'ho sempre visto uscire molto bene con tutti, quindi diciamo che non è il Karateka medio
) non riesco ad impegnarmi perchè so che mi vuole far lavorare, mi lascia spazi liberi per attaccare si lascia pressare (così anche lui allena meglio le schivate) e impegnarmi mi farebbe sentire scorretto, con chi invece vedo che potrei cavarmela più agevolmente, non riesco ad impegnarmi perchè non vorrei passare per sbruffone ad approfittarmi del mio riuscire a gestire meglio le situazioni.
ancora più in generale, quando entro con il primo colpo, non raddoppio per paura di non controllare bene il/i successivo/i e soprattutto lascio fuori il pugno, ritrovandomi nella situazione che descriveva TheElbowSmash con l'espressione "allungare le mani come gattini anzichè tirare pugni"
la stessa cosa mi successe nella scuola di Ju-Jitsu: la prima sera feci sparring a giro con tutti, in quel caso con paratibia e guantini (oltre a conchiglia e paradenti), non avevo problemi e pur essendo tempo ormai che mi allenavo completamente da solo, i colpi li raddoppiavo tranquillamente, con "avversario alle corde" non avevo timori nel portare combinazioni (per rispetto in quel caso, essendo lui senza difese, appena sfiorandolo e forse nemmeno quando tiravo al viso) per fargli capire che ormai era cotto, tutto era svolto ovviamente in modo amichevole ma se partivano dei colpi ce ne sbattevamo un po' tutti, sempre con rispetto ma consapevoli che ciò poteva accadere, si cercava solo di non continuare ad esagerare, le sere successive però, la mia riuscita in sparring cominciò a diminuire gradualmente fino ad essere alla pari con tutti (non che fossi un fenomeno io prima, semplicemente gli altri praticavano da poco, credo) oltre che per loro meriti soprattutto per miei demeriti, perchè non riuscivo più ad avere la giusta mentalità.
come potrei risolvere questo problema che a quanto pare da solo e con la pratica non vuole proprio passare?
come potrei riuscire ad aumentare l'intensità dei colpi che i miei compagni riescono a raggiungere (pur senza farci male), mentre io appena accarezzo e se per una volta mi scappa di entrare un po' più forte poi non riesco a far nulla per tutto il resto degli sparring perchè continuo a sentirmi in colpa?
premesso che NON usiamo i guantini ma i guantoni da 10 once, con i quali tra l'altro il fastidio dell'effetto zavorra dei primi tempi è passato, ma non ancora completamente e abbiamo protezioni abbastanza complete (quelle che si usano nel Full Contact, tranne per i caschetti perchè ancora li dobbiamo ordinare)
ringrazio già tutti quelli che interverranno, spero davvero che qualcuno trovi il modo di farmi passare questo odioso problema