Sparring: il mio problema che non se ne va

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Offline Fabio Spencer

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #15 on: October 07, 2013, 12:33:16 pm »
+3
Prova a metterti nella posizione della palla, ed immagina di esplodere nelle 8 direzioni.
2 ore ogni giorno tutti i giorni.
Tra 20 anni ti sarà passato.
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Offline DJ scanner

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #16 on: October 08, 2013, 00:51:42 am »
0
approfitto del 3D di tenchu per porre anche il mio problema con lo sparring.
non ho molte occasioni di fare sparring, quando posso cerco di girare sia jissen che kick, sempre con protezioni, mi trovo bene con il lavoro che dite voi al corpo, combatto con i miei amici (non seguo un corso) quasi sempre con lavoro al corpo e qualche volta di kick-light, vengo al punto, il mio problema è, quando si pesta un po' di più, il dopo sparring, sono facile al mal di testa, i colpi a lato della testa mi causano problemi e devo prendere l'aulin (prodotto con cui mi trovo bene e non mi da nessun effetto collaterale), mi secca prenderlo così per ste robe, ma sono uno shiatsuka ed alle volte torno a casa dopo lo sparring e magari devo fare un trattamento ad una persona, non posso farlo con il mal di testa, lo farei malissimo.
non parlo di colpi al mento perchè lo tengo ben protetto e testa bassa tra le spalle e guardia alta, quindi i colpi al lato del cranio mi creano questo problema, sono quasi due anni che vado di shrug in tutte le salse e tiro elastici legati al muro con la testa, trapezio e collo si sono irrobustiti e cerco di condizionarmi prendendo a testate il punching ball e ricevendo ganci a bassa intensità sulla testa protetta dal guantone, ma il problema persiste, mi piace combattere e prendere qualche sganassone, ma con questo problema e il lavoro che faccio comincio ad essere timoroso.
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Offline Dipper

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #17 on: October 08, 2013, 01:09:43 am »
0
Zio, puoi fare tutti gli shrug di questo mondo, ma il cervello si sbattacchia in ogni caso...
http://www.myboxingcoach.com/sparring-boxing-training/
Come lui stesso scrive, c'è chi non sarà d'accordo. Io lo ritengo un valido punto di vista ;)
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Offline TheElbowSmash

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #18 on: October 08, 2013, 02:41:12 am »
+2
DJ Conan mi sa che il tuo problema principale sia semplicemente quello di essere un umano  XD

Lo sparring lo facciamo. Ma i colpi alla testa lo si sa, non sono sani, non fanno bene e non c'è modo di condizionare il proprio cervello a beccarsi traumi da decelerazione (so quelli che fanno rincoglionire i pugili). Magari durante il combattimento, con l'adrenalina in gioco, l'effetto è minore. Poi però ti senti come se ti avessero appeso di testa sotto per mezz'ora. E' normale.
Il consiglio è: Indossa un bel caschetto imbottito, fai munire anche i ragazzi con cui fai sparring di guantoni più grossi (14-16oz), e magari accordatevi tra di voi per controllare un po di più i calci alla testa.

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Offline Paguro49

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #19 on: October 08, 2013, 08:36:05 am »
+1
Rimedi per il mal di testa da pugni al cranio?
Nessuno!!
Come nessun rimedio per la lacrimazione da pugni al naso, o per l'asfissia da pugni al plesso......
Semplicemente non c'è un cazzo da fare 8) 8)
Lo so che non è incoraggiante, ma dire diversamente sarebbe mentire ;)
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Offline Fabio Spencer

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #20 on: October 08, 2013, 09:44:43 am »
+1
concordo con TES, prova a usare protezioni più imbottite e riducete eventualmente l'intensità dei colpi.
E qui colgo l'occasione di chiedere a chi ne sa più di me, può essere utile, al fine di aumentare lo stress e bilanciare la minore intensità dei colpi, fare prima dello sparring un bel lavoretto sfiancante?
« Last Edit: October 08, 2013, 11:34:49 am by fabio.love »
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Offline Dipper

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #21 on: October 08, 2013, 10:08:19 am »
+4
Non molto indicato Fabio, di regola è meglio lavorare da freschi sullo sparring soprattutto intenso. Sfiancando prima calano le energie ma anche precisione controllo riflessi e quant'altro.
È compito preciso dell'insegnante raffreddare i bollenti spiriti :)
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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #22 on: October 08, 2013, 11:35:23 am »
0
Non molto indicato Fabio, di regola è meglio lavorare da freschi sullo sparring soprattutto intenso. Sfiancando prima calano le energie ma anche precisione controllo riflessi e quant'altro.
È compito preciso dell'insegnante raffreddare i bollenti spiriti :)
grazie, immaginavo una risposta del genere ma volevo un parere autorevole.
 :+1:
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Offline Paguro49

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #23 on: October 08, 2013, 11:45:12 am »
+2
Non molto indicato Fabio, di regola è meglio lavorare da freschi sullo sparring soprattutto intenso. Sfiancando prima calano le energie ma anche precisione controllo riflessi e quant'altro.
È compito preciso dell'insegnante raffreddare i bollenti spiriti :)
grazie, immaginavo una risposta del genere ma volevo un parere autorevole.
 :+1:
Se vogliamo trovare una utilità a quel tipo di lavoro, diciamo che può servire quando cerchi dove stia davvero il fondo, cosa ti fa fare l'istinto quando sei annebbiato, quali tecniche hai davvero in arsenale nei momenti di crisi.
Ma tolto questo, la penso come Riuggino :)
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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #24 on: October 08, 2013, 11:46:49 am »
0
Non molto indicato Fabio, di regola è meglio lavorare da freschi sullo sparring soprattutto intenso. Sfiancando prima calano le energie ma anche precisione controllo riflessi e quant'altro.
È compito preciso dell'insegnante raffreddare i bollenti spiriti :)
grazie, immaginavo una risposta del genere ma volevo un parere autorevole.
 :+1:
Più autorevole del suo  :o ?


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Offline Fabio Spencer

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #25 on: October 08, 2013, 12:16:53 pm »
0
Non molto indicato Fabio, di regola è meglio lavorare da freschi sullo sparring soprattutto intenso. Sfiancando prima calano le energie ma anche precisione controllo riflessi e quant'altro.
È compito preciso dell'insegnante raffreddare i bollenti spiriti :)
grazie, immaginavo una risposta del genere ma volevo un parere autorevole.
 :+1:
Più autorevole del suo  :o ?
no, io immaginavo una cosa del genere, ma il parere del commissario che considero autorevole, o comunque più autorevole di quel poco che so, mi ha tolto ogni dubbio.
più chiaro così?
 :)
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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #26 on: October 08, 2013, 12:17:44 pm »
+2
Non molto indicato Fabio, di regola è meglio lavorare da freschi sullo sparring soprattutto intenso. Sfiancando prima calano le energie ma anche precisione controllo riflessi e quant'altro.
È compito preciso dell'insegnante raffreddare i bollenti spiriti :)

Concordo con il Commissario.
Purtroppo, dove mi allenavo io, spessissimo capitava di fare Sparring pesante anche dopo oltre 1 ora di allenamento fisico intenso. E praticamente era come iniziare già dal quarto round.  :yawn: ...una cosa che tra i praticanti non ci "aggarbava" un granché

Se vogliamo trovare una utilità a quel tipo di lavoro, diciamo che può servire quando cerchi dove stia davvero il fondo, cosa ti fa fare l'istinto quando sei annebbiato, quali tecniche hai davvero in arsenale nei momenti di crisi.
Ma tolto questo, la penso come Riuggino :)

D'altro canto, come dice l'Ispettore, è realmente utile per questo tipo di lavoro. Insomma, è un modo per allenare in maniera più mirata elementi come fiato, resistenza, tempi di reazione e lucidità in situazioni di estremo stress e fatica fisica.
Ed è anche un ottimissimo modo per farsi venire un arresto cardiaco  XD

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Offline Dipper

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #27 on: October 08, 2013, 12:29:13 pm »
+1
Non sopravvalutatemi... XD

Non che lo sparring libero più pesante sia da cassare, ma per le conseguenze che sono ben spiegate dal coach, va usato con estrema parsimonia.
Lo sparring libero in stato di affaticamento come spiegava Clouseau può servire come test per valutare come si lavora in stato di affaticamento, ma d'altra parte, si lavora necessariamente a più bassa intensità e la gamma di tecniche scelte sarà molto ristretta. Bene quindi per il condizionamento mentale, ma non si può sperare di ampliare il proprio bagaglio, tentare cose provate in allenamento, automatizzare nuovi schemi in un sistema non collaborativo e via dicendo. Senza contare ovviamente che è necessario prendere ancora più cautele perchè tutti gli schemi motori sono necessariamente deteriorati e quindi il rischio di infortuni sale, e per infortuni intendo soprattutto quelli causati non dall'avversario ma da cattiva esecuzione, caviglie e ginocchia soprattutto.
Riguardo al miglioramento delle prestazioni fisiche sotto stress, concordo che lo sparring libero in stato di affaticamento possa aiutare, ma siccome ci sono altre modalità più safe con cui si può ottenere un risultato analogo (sia esercizi tecnici che di PA), io consiglierei di farne utilizzo, ovviamente, ma come uno solo degli ingredienti in tal senso.

Quindi va tutto bene, nella giusta misura, ma personalmente trovo che la preponderanza alle modalità descritte dal buon Fran possa dare risultati più consistenti.
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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #28 on: October 08, 2013, 13:06:34 pm »
0
Indicativamente, avendo a disposizione 3 giorni a settimana e avendo tutta gente che ha già una buona base tecnica, ma senza pretese agonistiche, con che frequenza fareste fare sparring pesante?
Mi rendo conto che le variabili siano moltissime da considerare, ma per avere un idea...

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Re:Sparring: il mio problema che non se ne va
« Reply #29 on: October 08, 2013, 13:33:53 pm »
+1
dipende.

a volte puoi focalizzarti su quello, e magari lo fai il lunedi e il venerdì (mecoledì puoi lavorare sul correggere gli errori dello sparring del lunedì, e poi vedere se venerdì successivo ci sono miglioramenti).

Altre volte ci si focalizza su altro, e allora piuttosto che fare sparring pesante si preferisce farlo condizionato (per lavorare ad esempio, che so io, sulla corta distanza, o sulle manovre evasive, o sul contrattacco), e quindi magari fai sparring pesante solo 1-2 volte al mese.
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)