SRITRAIRAT (pron. Sii-tlai-lat)
Seguendo a una conversazione con un paio dei miei amici marziali, vorrei aprire una piccola parentesi sulla parte meno conosciuta del Sritrairat.
Il Sritrairat, come concezione, si divide in 3 parti fondamentali:
1. Parte fisica
2. Parte mentale
3. Parte spirituale
Le tre parti, ben distinte ma complementari nello studio, servono a creare un praticante equilibrato, attento e rilassato, sia nella pratica ma anche, cosa piu importante, nella vita quotidiana.
La parte fisica (1) indirizza la tecnica. Essendo eseguita col corpo serve a formare/irrobustire il praticante tramite tecniche semplici che volgono a migliorare la co-ordinazione, i tempi di risposta e la stamina. Con esso vengono introdotti i primi elementi tecnici come il count 6 (ABC), il footwork (Sam Liang), i colpi (fan e ten) e le parate (rab).
La parte mentale (2) copre lo studio della teoria e lo sviluppo della tattica. Chiaramente, concentrandosi sulla mente il lavoro aumenta la confidenza della persona, raffina e tranquillizza la mente…un detto comune in Sritrairat e’ “prepara te stesso e preparerai la tua mente’’.
La parte spirituale (3) lavora sulla persona, non tanto in maniera religiosa ma piu che altro sulla persona stessa. Essa non viene insegnata, ma dimostrata; infatti i Maestri di Sritrairat sono sempre impegnati non solo nella continuazione della tradizione marziale alle nuove generazioni ma, in generale, a cercare di migliorare la societa’ attraverso una partecipazione diretta.
Non a caso entrambi i miei Maestri, Ajarn Thonglor e Ajarn Sitthipong, hanno ricevuto il titolo di Khun dal governo per l’impegno sociale da loro compiuto sia per l’insegnamento (gratuito) alle nuove generazioni sia per le opere di mecenariato da loro sostenute.
Una delle cose piu importanti per i Maestri di Sritrairat infatti e’, non tanto il creare il guerriero invincibile, quanto il passare la tradizione ad altri per passarla ai posteri e a persone decenti…ricordo ancora con piacere Ajarn chiedermi: ma tu perche’ vuoi studiare Sritrairat? La risposta deve averlo soddisfatto e dopo tanti anni mi trovo ancora affascinato da questo percorso marziale.
Ma non vorrei creare una falsa imagine adesso, il percorso marziale e’ lungo e duro, allenamenti quotidiani e continua ricerca/ripetizione del movimento… senza la certezza di “arrivare”.
Ma e’ per questo che i Maestri sono rari…
Spero vi sia piaciuto, grazie
Max
p.s. spero vorrete porre domande e/o opinioni,