Allenarsi con gli stili interni

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Offline Bingo Bongo

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Allenarsi con gli stili interni
« on: October 22, 2013, 22:05:02 pm »
+4
Voglio con questo topic creare uno spazio di condivisione con tutti i praticanti che come me amano fare esercizi, che pur comprendendo in molti casi una componente fisica come lo hatha yoga, il taiji, il qi qong, lo zen,  ecc.., hanno una spiccata tendenza all'introspezione e alla meditazione e che richiedono quelle qualità che prima di essere anche qualità fisiche sono qualità mentali come la capacità di rilassare il corpo, la leggerezza, la compostezza, l'attenzione, la concentrazione, la memoria, ecc...

Questo perché sembra che i palestroidi siano tutto loro con la ghisa, il sudore e il ritmo cardiaco accelerato :)

Ma io sono convinto, assolutamente convinto, che il lavoro "interno" non solo faccia sentire meglio, ma faccia realmente stare meglio. Fisicamente e mentalmente. Per la respirazione, per le articolazioni, per la mobilità delle anche, per la flessuosità della spina dorsale. Per l'equilibrio.
Per tutte le quelle qualità che ho già elencato. Ma aggiungo ancora la consapevolezza del proprio corpo e del proprio "stato d'animo" fin nei minimi dettagli.
Scelgo questa sezione perché, pur ritenendo che se si sta meglio si combatte meglio, non mi interessa l'aspetto marziale o le tecniche marziali o direttamente funzionali alle tecniche da combattimento di una qualsivoglia disciplina.
Mi interessa quello che si può praticare con calma e che senza calma non può essere praticato. Magari nel silenzio e nella luce soffusa di una stanza. Magari mezz'ora prima di andare a dormire e sentirsi felici di averlo fatto. Perché le sensazioni restituire dagli esercizi interni, per me, sono uniche nel loro genere. Non è questione di meglio o peggio. Non solo perché il meglio e il peggio non sempre e soltanto misurabile in termini fisici obiettivi, ma spesso lo è in termini psicologici e soggetti, ma il tema è sarebbe molto ampio e non è di questo che voglio discutere.
Voglio solo un posto dove condividere le nostre routine di pratica interna sia quando si ha poco tempo sia quando se ne a tanto.

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Offline Zìxué

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #1 on: October 23, 2013, 00:04:11 am »
+2
Mi piace. :thsit:

Due osservazioni.
sia quando si ha poco tempo sia quando se ne a tanto.
Il tempo non lo si ha mai. Perciò spesso bisogna prenderselo.

quello che si può praticare con calma e che senza calma non può essere praticato
Come per il tempo, la calma a volte è "merce" rara. Per questo praticare qualcosa che "si può praticare con calma e senza calma non può essere praticato" può essere un metodo per riappropriarsi del necessario stato di calma.

Sembra tautologico e perciò paradossale, ma è un po' come applicare il detto "Quando hai fretta siedi e rifletti".

Per questo, per me, lo zhanzhuang è diventato pratica quotidiana, in qualunque momento della giornata, che sia durante il tempo "dedicato a" o anche solo per i pochi secondi che riesco a trovare qua e là durante la routine delle attività giornaliere.
Gli uomini si dividono in tre categorie: quelli intelligenti e quelli così stupidi che non sanno neanche contare

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Offline MachineGunYogin

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #2 on: October 23, 2013, 20:52:32 pm »
+2
Credo che l'importante sia proprio rendere la pratica quotidiana, in ogni gesto, quaqndo cammino, quando aspetto l'autobus, quando leggo il giornale. Un po come spiega Lam Kam-Chuen nei suoi libri di ZZ. Ritagliare 1 o 2 ore a settimana per praticare intensamente e' piu che sufficiente se c'e' una pratica giornaliera di questo tipo.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #3 on: October 24, 2013, 23:26:02 pm »
0
sessione a breve che farò di una 30ina di minuti:

posizione di equilibrio (prathanasana)
posizione dell'albero
bozzolo di seta "sbagliato" (free style, ma rispettandone i principi)
posizione dell'eroe (virasana)

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Offline Bingo Bongo

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #4 on: October 30, 2013, 12:21:20 pm »
0
Ieri sera grande godimento.

posizione dell'albero
bozzolo di seta
esercizi di mobilità articolare un pò systema un pò quelli che faceva gracie
shadow boxe molto lento
posizione dell'eroe





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Offline Bingo Bongo

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #5 on: October 30, 2013, 22:46:08 pm »
0
Avendo fatto il culo alle gambe fra un'oretta:

10 min bozzolo, molto rilassato, molto lento, molto coordinato, molto compatto
15 min posizione del loto

Nella posizione del loto oltre alla respirazione farò alcuni esercizi per gli occhi la cui mobilità quotidiana è davvero limitata causa lavoro davanti a PC.

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Offline MachineGunYogin

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #6 on: October 30, 2013, 22:50:54 pm »
+1
Io mi sparo 10 minuti di bhastrika leggeri leggeri, seguiti da 10 minudi di respirazione cubica 6x6, per poi chiudere serata con altri 20 minuti di vipassana.

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Offline Bingo Bongo

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #7 on: October 30, 2013, 23:07:28 pm »
0
Sapevo che prima o poi l'impronta del professionista sarebbe venuta fuori.
Dobbiamo approfondire il vippasana che leggo su wiki essere "meditazione di visione penetrativa" (insight meditation).
Anche sulla respirazione cubica. Il bhastrika invece lo pratico anch'io.

Più avanti, è un pò lunghetta la faccenda, ti dirò qual è il mio obiettivo. Motivo per cui mi interessa tutto ciò che a che fare con la meditazione in particolare quella che stimola le immagini...


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Offline MachineGunYogin

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #8 on: October 31, 2013, 01:23:30 am »
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 :D macche' uso la respirazione per fare la meditazione da seduto che altrimenti diviene molto difficile, soprattutto la mattina, ma anche quando sono stanco la sera

La cubica la uso per riportare il ritmo rilassato al respiro, dopo averlo alterato con bhastrika, in modo forzato per poi lasciarlo andare naturalmente. A quel punto fare vipassana diventa piu facile, altrimenti rischio di fare 20 minuti di cazzeggio mentale saltando tra discorsi nella testa e seghe mentale accellerate.

Circa 4 anni fa ho fatto un corso di raja yoga dove si aumentava pian piano la cubica. Il maestro faceva cicli di 20x20, robe da pazzi. Se proprio la vuoi fare parti con cicli bassi, e sali molto ma molto gradualmente. Non so quanto sia salutare fare robe esagerate tipo 20x20 e non so i rischi che si possono correre, quindi lungi da me il consigliare la respirazione cubica, ma anche bhastrika che e' comunque molto potente se fatta in un certo modo.   

Per quanto riguarda vipassana, il termine raccoglie diversi metodi dal body-scan, alla mindfulness, ad una meditazione piu cognitiva. Lo stesso ZZ secondo me e' una forma di vipassana se fatto in un certo modo, perche il primo scopo di questo tipo di qigong e' la consapevolezza corporea, il sentire il corpo, se e' dritto, se e' storto, se c'e' tensione, se ci sono blocchi, se c'e' scorrimento.. basta sentire e poi tutto avviene da solo.

No visualizzazzioni.
« Last Edit: October 31, 2013, 01:25:22 am by dhammachinegun »

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Offline Dipper

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #9 on: November 06, 2013, 13:51:30 pm »
+3
Non so se vale, nel caso mi scuso per l'intrusione.
A fine di ogni allenamento faccio una piccola seduta di zazen. Ho iniziato con poco e man mano aumento per abituarmi anche a tenere una posizione che, sarà il peso, sarà la conformazione, mi rende ancora piuttosto sofferenti le caviglie.
Tengo a mente il conto dei secondi e mi concentro sul respiro. Ieri è successa una cosa interessante, tra circa i 20  e i 45" ho avuto una specie di blackout, nel senso che, nonostante il conteggio sia andato avanti, è come se in quel lasso di tempo fossi totalmente incosciente. In sostanza è come se fossi saltato direttamente da 20 a 45.
Sensazione molto piacevole :thsit:
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Offline MachineGunYogin

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #10 on: November 06, 2013, 18:38:20 pm »
+3
Secondo me  :halo: questo vuol dire che stavi viaggiando con la testa, dormendo, il contrario di presenza. Questo spiega il passaggio da 20 a 45 senza neanche accorgertene.

Purtroppo porre attenzione non e' piacevole, e il cervello fara di tutto per impedirlo. Sei tu che devi disciplinarlo, e comandare in modo volontrario le attivita' che vuoi fargli fare.

Quando stai seduto le prime volte viaggi di brutto e magari te ne accorgi dopo 20 minuti quando la meditazione e' gia finita  :dis:

E anche se riesci a mantenere il conto, questo non significa che non stai dormendo. Il lavoro di contare puo essere fatto in multitasking, nel senso che fin che conti pensi ai caxxi tuoi.

Prova a contare in inglese, o in una lingua che non e' la tua. O prova a contare alla rovescia da 673, ripartendo da capo ogni volota che perdi il conto.

Sui conteggi dei respiri i buddisti hanno sviluppato tutta una serie di tecniche per non cadere preda del multitasking. Ci sono diversi libri che parlano di queste tecniche.

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Offline Dipper

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #11 on: November 06, 2013, 18:40:11 pm »
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Utilissimo, grazie. Approfondirò la cosa :thsit:
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Offline MachineGunYogin

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #12 on: November 06, 2013, 19:14:11 pm »
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Per lo zen mi piacciono molto i libri di Thich Nhat Hanh  ;)

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Offline Dipper

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #13 on: November 06, 2013, 21:33:34 pm »
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Nella bibliografia di Wiki mi pare che, a giudicare dal titolo, "Il miracolo della presenza mentale - Un manuale di meditazione (Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma, 1992, The Miracle of Mindfulness)", potrebbe essere un punto di partenza interessante considerato il consiglio che mi hai dato. Che ne pensi?
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Offline MachineGunYogin

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Re:Allenarsi con gli stili interni
« Reply #14 on: November 06, 2013, 22:04:00 pm »
+1
Si si, mi pare che nel libro ci siano anche consigli su come assecondare il movimento diaframmatico nella respirazione naturale. Il che non e' affatto una cosa immediata.