Un po' di ITALIANITA'

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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #60 on: February 25, 2014, 21:29:06 pm »
+5

Trovato sul gruppo fb del Bastone e Coltello Pugliese, e già controllata la veridicità esaminando una copia del testo "cartaceo".

“Vengono organizzati dei trattenimenti di occasione in mio onore[1]; i romani improvvisano una bellissima accademia di recitazione, Pascarella e i bozzetti popolari della malavita romana.

Pugliesi, calabresi e siciliani svolgono un’accademia di scherma del coltello secondo le regole dei quattro stati della malavita meridionale (lo stato siciliano, lo stato calabrese, lo stato pugliese, lo stato napoletano): siciliani contro pugliesi, pugliesi contro calabresi. Non si fa la gara tra siciliani e calabresi, perché tra i due stati gli odii sono fortissimi e anche l’accademia diventa seria e cruenta.

I pugliesi sono i maestri di tutti: accoltellatori insuperabili, con una tecnica piena di segreti e micidialissima, sviluppata secondo e per superare tutte le altre tecniche. Un vecchio pugliese, di 65 anni, molto riverito, ma senza dignità ‘statali’, sconfigge tutti i campioni degli altri ‘stati’; poi, come clou, schermisce un altro pugliese, giovane, di bellissimo corpo e di sorprendente agilità, alto dignitario e al quale tutti obbediscono e per mezz’ora sviluppano tutta la tecnica normale di tutte le scherme conosciute.

Scena veramente grandiosa e indimenticabile, per tutto, per gli attori e per gli spettatori: tutto un mondo sotterraneo, complicatissimo, con una vita propria di sentimenti, di punti di vista, di punto d’onore, con gerarchie ferree e formidabili, si rivelava per me. Le armi erano semplici: i cucchiai, strofinati al muro, in modo che la calce segnava i colpi nell’abito”

Gramsci, lettere dal carcere, 11/04/1927
 1. Durante la breve permanenza presso il carcere di Castellamare Adriatico
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #61 on: February 25, 2014, 21:58:45 pm »
+1
Interessante
In quale gruppo l'hai trovata? anche in pm se credi  :)

edit:  :-[  :D
« Last Edit: February 25, 2014, 22:14:54 pm by Gargoyle »
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #62 on: February 25, 2014, 22:41:12 pm »
0
 ;D ;D ;D

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Offline Gargoyle

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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #63 on: February 25, 2014, 22:46:05 pm »
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;D ;D ;D

Ti è bastata l'espressione della mia faccina per capire tutto?  XD
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #64 on: February 26, 2014, 13:04:11 pm »
0
 :D
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #66 on: February 28, 2014, 22:35:33 pm »
0
Sempre roba del nord della Puglia...............................conosco i suoi maestri.
Però ce una certa situazione di mezzo.............................................
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #67 on: April 16, 2014, 18:28:15 pm »
+3
Riporto un articoletto sui duelli al coltello romani:

A Roma i bulli erano soliti sfidarsi in duelli all'arma bianca, cioè al coltello, detto anche "tajino" (da taja'=tagliare) o "cerino". I pretesti e le motivazioni per un duello erano quasi infiniti, molti dei quali anche futili, ai nostri occhi: ma i bulli seguivano un complicatissimo codice d'onore che imponeva loro di affrontare sempre chiunque, sempre secondo le regole del codice, li offendesse. La modalità della sfida era rigidamente codificata e doveva rispettare il ferreo cerimoniale. L'arma, come si diceva, era rigorosamente il coltello, perché la pistola , chiamata infatti con disprezzo "cacafóco" era considerata poco onorevole. Il coltello, oltre ad essere pratico da portare e da nascondere, era visto un po' alla stregua della spada usata dagli aristocratici. Con le parole "Fora er cortello" la sfida era lanciata, e si era pronti a riscattarsi dell'onta subita: un'occhiataccia, un gesto provocatorio, una parola fuori posto, una spinta, il vino versato "alla traditora", cioè tenendo la bottiglia con il dorso della mano rivolto verso il basso... Né lo sfidante, né lo sfidato si sarebbero tirati indietro, pena il disonore perenne!
E a Roma, ovviamente, non poteva non esistere anche una scuola di coltello! Si trovava in via della Palombella, dietro il Pantheon ed aveva il singolare nome di "Scuola della Cicciata". Infatti le lame delle armi venivano avvolte quasi completamente in uno spago (la sicura), lasciando scoperta solo la punta, in modo tale che durante le esercitazioni si potesse colpire solo la "ciccia" dell'avversario!

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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #68 on: April 19, 2014, 12:16:33 pm »
+1

Spostando un po' il discorso da chi i coltelli li usa a chi i coltelli li fa, volevo segnalarvi questo signore siciliano (che ormai fa parte dei miei miti :D ) ....ditemi voi se l'ultimo tipo di coltello sfigurerebbe in un film tipo "Blade"  :o

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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #69 on: April 19, 2014, 12:26:01 pm »
0
 :thsit: :thsit: :thsit: l'ultimo lo vedo bene in un film tipo Blade.
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #70 on: April 19, 2014, 12:35:04 pm »
0

La cosa bella è che parla della seconda guerra mondiale e della presenza romana in Sicilia come se fossero eventi vicini a loro nel tempo  :) ..comunque, mi sembra di aver capito (non solo da questo video) che questi tipi di coltelli apribili enormi siano una varietà tipica dell'area mediterranea..non lo so, che dici?
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #71 on: April 19, 2014, 14:47:52 pm »
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Bu non so chiederó a Merendoni a giugno che viene a Torino se per caso lui sa qualcosa a riguardo.
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #72 on: April 19, 2014, 22:28:56 pm »
0

La cosa bella è che parla della seconda guerra mondiale e della presenza romana in Sicilia come se fossero eventi vicini a loro nel tempo  :) ..comunque, mi sembra di aver capito (non solo da questo video) che questi tipi di coltelli apribili enormi siano una varietà tipica dell'area mediterranea..non lo so, che dici?


un mio caro zio, oggi ottantacinquenne, aveva un coltello di questo genere, molto simile all'ultimo mostrato. e ovviamente parliamo della zona di Foggia
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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #73 on: April 24, 2014, 14:51:48 pm »
0
Liguria nello specifico Genova:

http://youtu.be/gm8cdENPCcQ

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Offline ego

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Re:Un po' di ITALIANITA'
« Reply #74 on: April 27, 2014, 22:52:25 pm »
0
Liguria nello specifico Genova:

http://youtu.be/gm8cdENPCcQ

Voilà c'est mo 8) i, dopo tanto tempo scrivo un post, per gravi motivi di salute ho ormai abbandonato la scherma - am ecc., non pratico, non insegno, non faccio più un tubo, però la memoria è ancora buona.
Scrivo proprio perchè ormai sono fuori da tutt'i giochi.
Mi rammarico solo che non ho prove audio di quanto scriverò perchè ai tempi non ero dotato di video camera e la macchina fotografica non incorporava il microfono.

Io andai dal maestro Parodi direttamente a casa sua, nel 2003.

Restai positivamente impressionato dalla scherma di bastone, diversa da quella che avevo visto fino ad allora, molto accademica, questa era dura aggressiva potente, bella.

Spiegò la storia della sua formazione, la storia del suo maestro,  fino ad arrrivare alla fine al discorso coltello.
Quello che conosceva di coltello ai tempi lo mostrava solo agli allievi più fidati, a noi diede solo un assaggio però importante per confermare le caratteristiche stilistiche dettate dalla formazione del suo maestro, come scrivevo, la tecnica era strettamentte legata alla formazione del suo maestro, .....coltello genovese? Mah?  :whistle:Diciamo che nel video manca la storia del suo maestro, fondamentale,ma mancano anche elementi che ci portano ad una interpretazione ben differente da quanto si può dedurre da quelle parole.

Mi rammarico solo non non avere l'audio di quell'incontro.

Non commento la storia dei Lanisti ecc.


Ego