Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)

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Ferretti Enrico

Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« on: November 15, 2013, 11:12:53 am »
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Intervista a Wong Shun Leung raccolta negli anni novanta per l’Australia.

Intervistatore: Sifu Wong, lei è stato il primo allievo di Yip Man?

Wong Shun Leung: No, ma ho imparato nei primi anni del suo insegnamento.
Il Kung Fu non è come un'eredità. Non importa a che livello sei, ma quanto sei bravo. Hai bisogno di studiare duro. Non importa se sei il figlio di un grande maestro, importa solo allenarsi.



Intervistatore:  Sifu, il Ving Tsun è stata la sua prima arte marziale?

Wong Shun Leung: No, ho imparato un paio di altri stili prima del Ving Tsun. Ho iniziato Ving Tsun a circa 17 - 18 anni di età.

Intervistatore: Deve essere stato molto all’epoca. A quel Tempo in occidente a malapena si conosceva il Kung Fu.

Wong Shun Leung: Al giorno d'oggi non puoi fare le cose che facevamo allora, per questo penso che le persone abbiano perso molti degli aspetti reali di combattimento.

Intervistatore: lei è stato l’Istruttore anziano di Bruce Lee. Cosa pensa del fenomeno “Buce ​​Lee”?

Wong Shun Leung: Abbiamo sempre saputo chi fosse Bruce Lee . Mia sorella mi ha addirittura sfruttato per conoscerlo. Quando Bruce ha cominciato a diventare famoso è tornato a Hong Kong venendo da me a chiedermi di allenarmi con lui. Bruce mi chiedeva spesso cosa pensavo del suo nuovo stile, il Jeet Kune Do o meglio, "via". Una volta ho discusso e praticato con Bruce da mezzogiorno fino a mezzanotte a porte chiuse. A volte nella stanza chiusa parlavamo e basta, altre volte facevamo Chi Sao, altre volte sparring.
Bruce era un uomo stacanovista e si è allenava molto duramente. La maggior parte del Jeet Kune Do, ovviamente, veniva dal Ving Tsun. Ma con un sacco di cose che solo lui poteva fare ed il fatto che le pottesse fare Bruce non significava che anche i suoi allievi fossero in grado di farlo. Bruce aveva le solide basi del chi sao che ti insegna la reazione istintiva permettendo di seguire il vostro avversario.
(N.B. il chi sao comprende il poon sao e gli esercizi del lap sao)
Non si può insegnare alle persone subito a livelli alti. È necessario insegnare loro come avete imparato, partendo dalle basi fino ad arrivare ad un livello superiore. Il Jeet Kune Do non è male. Ma una cosa che bisogna ricordare è che non molti uomini sono come Bruce Lee. Lui aveva un dono, e così, probabilmente, sarebbe stato bravo con qualsiasi stile.

Intervistatore: Cosa ne pensi di molte persone che hanno cambiato il footwork del Ving Tsun?

Wong Shun Leung: colui che non abbia appreso correttamente dal suo insegnante il Vig Tsun, o non lo abbia imparato per un tempo sufficiente, non saprà molto del footwork. E non capirà la mobilità coinvolta nel Ving Tsun, gli angoli di attacco, l'avanzamento e la ritirata. Soprattutto non capirà il corretto utilizzo dei calci in tutte le situazioni. Pertanto si vedranno costretti ad aggiungere qualcos’altro che miri a sostituire quello che non sanno.
Ritengo che i calci nel Ving Tsun siano sufficienti. Ma è molto più facile usare le mani che usare i piedi. il pugno è in grado di raggiungere l’ avversario molto tempo prima di quanto lo possa fare il calcio. Perché prendere la strada più lunga per attaccare quando c'è un metodo molto più diretto e veloce di attacco?  Quando si insegna Kung Fu, si può ingannare un sacco di gente, ma no si potrà mentire a se stessi. Come in un film potete fare molti movimenti complicati calci spettacolari ma non illudetevi. Non funzionerà in una situazione reale in cui c’è in gioco la vita e la morte.

Intervistatore: Per quanto riguarda i metodi base di allenamento del Ving Tsun: Che cosa si impara prima con le gambe?

Wong Shun Leung: Dovete imparare prima di tutto l’equilibrio e la stabilità, poi la mobilità dei passi che chiuderanno gli angoli del vostro avversario. Il Ving Tsun è uno stile molto aggressivo. Si va molto avanti ma se necessario si faranno anche passi indietro. In effetti, impariamo prima il passo indietro che quello in avanti. Ma per ogni passo indietro, si cercherà di fare due passi in avanti. La mobilità che si sta parlando è necessaria per mettere “all’angolo” il tuo avversario, utilizzando molta torsione, facendo spostamenti utilizzando le anche ed il corpo. questo vi consentirà di cambiare velocemente direzione in relazione ai movimenti del tuo avversario.


Intervistatore: Quanto è efficace il Ving Tsun contro gli attacchi multipli?


Wong Shun Leung: il Ving Tsun è meglio contro un avversario (come ogni arte), ma se si affrontano tre persone è meglio essere  più sicuri e pronti di loro ...
 
Intervistatore: Si pugila con il sinistro quando il piede sinistro è in avanti? Il c.d. Natural Punch?

Wong Shun Leung: Si. Anche con il “pugno naturale” (stessa mano, stesso piede) la potenza si genera dalla terra passando per il piede posteriore.

Intervistatore: Ciò risponde un'altra domanda: Alcune persone pensano che la potenza del pugno Ving Tsun venga solo da i tricipiti. È vero?

Wong Shun Leung: No! Da tutto il corpo. E molte persone pensano addirittura che la potenza derivi dallo scatto del polso e questo è sbagliato, troppo. Quando si vede Bruce Lee nel “one-inch punch”- è da tutto il corpo che viene il pugno e non solo dal polso!

Intervistatore: vedendo il pugno del Ving Tsun penso che se lo facessi io mi verrebbe il “gomito del tennista”. Le capita mai di farsi male al gomito?

Wong Shun Leung:  forse all’inizio ma se ci si allena duramente in modo corretto con la collaborazione di tutto il tuo corpo ti condizioni e non hai più problemi.

Intervistatore: Non si possono danneggiare le ultime tre nocche?

Wong Shun Leung: In 35 anni di lotta non ho mai rotto una nocca.

Intervistatore: Quali sono le vostre idee sul “Chi”? (il "chi" secondo i cinesi è la c.d. energia interna)

Wong Shun Leung: Sono onesto, non so nulla del “Chi”. So solo che chiunque praticasse un'arte marziale,  dovrebbe diventare più forte e più resistente di chi non la pratica. Quindi, se combattete dovreste essere in grado di prenderne molte di più di una persona normale. Sono stato colpito molte volte, così come tutti i più grandi artisti marziali che conosco. Non siamo superuomini. Ogni artista marziale che dice di non poter essere colpito sta mentendo a se stesso!

Intervistatore: Che ne dici dell’ “anziano maestro" che si alza e dice che nessuno lo può spingere oltre, ecc ecc.?

Wong Shun Leung: Per cosa! …………Che cosa sei - Superman? Alla fine  ci sarà sempre qualcuno che ti sconfiggerà, perché c'è sempre qualcuno migliore di te. Un "vecchio maestro" potrebbe non essere spinto cerso il basso, ma si farà comunque male se gli si rompe il naso. Ci sono troppi trucchi del mago di Arti Marziali oggi. Sarebbe meglio imparare a combattere.

Intervistatore; la Biu Jee  non insegna nuove tecniche speciali, vero? Per esempio, il cosiddetto Dim Mak, o tocco della morte?

Wong Shun Leung: No. (rideva ...) potresti ucciderti da solo se ti tocchi? E poi, se una persona si muove molto velocemente, è impossibile toccare piccole parti del corpo con millimetrica precisione. Nella Biu Jee andiamo a colpire le zone più vulnerabili del corpo e queste sono cose che non vengono insegnate nelle prime due forme. Prima di imparare la Biu Jee si devono imparare le prime due forme. La maggior parte del combattimento si trova  nella Siu Lim Tao e nella Chum Kiu. E 'solo quando si è in pericolo, o ci sono più  avversari, che usiamo Biu Jee.

Intervistatore: Come ti alleni in Biu Jee, se le sue tecniche sono pericolose?

Wong Shun Leung:  sarà sufficiente allenare la forma. Perché se avete imparato il Ving tsun dalla Siu Lim Tao a Chum Kiu, avete allenato bene Chi Sao,  imparando il sistema step-by-step quando arrivate alla Biu Jee sarete ad un livello in cui potrete utilizzarla, affrontando qualsiasi situazione, perché il Ving Tsun insegna, soprattutto, la reazione istintiva.

intervistatore: Quale sarà il futuro del Ving Tsun?

Wong Shun Leung: il Ving Tsun ha un futuro molto roseo. Si sta diffondendo in tutto il mondo. Mi è stato chiesto di andare in un paese sudamericano per insegnare alle Forze di polizia, ma non ho ancora preso una decisione. Il futuro del Ving Tsun dipende dagli insegnanti. Se si insegna la cosa giusta, il futuro sarà luminoso.

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Offline Andy

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Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #1 on: November 15, 2013, 11:49:24 am »
+1
La maggior parte del Jeet Kune Do, ovviamente, veniva dal Ving Tsun.

OVVIAMENTE.   XD

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Ferretti Enrico

Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #2 on: November 15, 2013, 11:58:11 am »
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opinioni...  XD

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Offline nicola

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Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #3 on: November 15, 2013, 12:04:09 pm »
+1
 :dis:  :om:
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Offline Andy

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Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #4 on: November 15, 2013, 12:04:47 pm »
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Comunque mi ha fatto piacere leggerla, e non sono un noto estimatore della disciplina. Certo, non posso essere d'accordo su tutto, ma vi sono degli spunti interessanti, soprattutto se rivolti a certi suoi "discepoli" odierni.


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Ferretti Enrico

Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #5 on: November 15, 2013, 12:10:16 pm »
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A parte i discorsi tecnici o ruguardanti il "suo" Ving Tsun se leggi tutte le altre sue interviste dice cose di una logica e semplicità disarmante, ovvie e condivisibili per la maggior parte dei praticanti marziali di qualsiasi genere ( e anche per l' "uomo della strada").


« Last Edit: November 16, 2013, 13:01:49 pm by Ferretti Enrico »

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Ferretti Enrico


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Offline Ale_ale

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Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #7 on: November 15, 2013, 15:30:49 pm »
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:dis:  :om:

Dai Nicola, che un giorno riuscirai ad accettarlo e superarlo...   ;D

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Offline Andy

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Re:Intervista a Wong Shun Leung (anni '90)
« Reply #8 on: November 15, 2013, 17:02:22 pm »
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:dis:  :om:

Dai Nicola, che un giorno riuscirai ad accettarlo e superarlo...   ;D

E magari inizierai a capire qualcosa di JKD. XD E a cavarti la ghisa dal...  :sbav: