Sritrairat
–extracts from conversations—
Il Sritrairat e’ uno stile di Krabi krabong (letteralmente sciabola Bastone ma che indica armi corte e armi lunghe).
Le origini sono incerte ma si pensa che sia arrivato con la razza Tai dalla Cina per poi mescolarsi con arti/stili autoctoni.
Molto importante nella storia evolutiva del KK e’ l’arrivo dei Giapponesi e degli europei in Siam, l’antica Thailandia.
E’ conosciuto, infatti, il fatto che nel 1518 i primi europei arrivarono ad Ayutthaia; i Portoghesi furono i primi ad arrivare, ma curiosamente anche gli unici a rimanere benvoluti fino ai giorni nostri.
Cosi’ non si puo dire di altri “stranieri” come gli inglesi, francesi e olandesi.
Gli italiani e gli spagnoli abbastanza neutrali.
L’opinione fattasi era da attribuire principalmente a quanto questi stranieri interferivano con gli affair di stato.
I Giapponesi invece arrivarono ad Ayutthaia e furono subito apprezzati per l’uso delle armi (i samurai vennero quasi immediatamente assoldati come guardie del corpo da molti Nobili, “per la loro spietatezza e tecnica nell uso delle spade” Cronache di Ayutthaia) ma anche per altre arti: porcellane, lavorazione del metallo e lavorazione della seta, per esempio.
In particolare le porcellane e la seta furono lavorazioni che col tempo cambiarono il flusso commerciale…I Siamesi diventarono maestri di tali lavorazioni e i loro prodotti venivano esportati in Giappone. ( kind contribution di Mr. J.B., curatore del museo nationale di BKK).
Disgressione fatta, torniamo all oggetto di questo breve articolo.
In Sritrairat, a differenza di altri stili di KK, lo studio di basa non tanto su elementi tecnici ma su principi da cui POI si estrapolano le tecniche.
Questo e’ molto importante in quanto, se durante lo studio, si perde “il filo del discorso” bastera’ a quel punto tornare ai principi base per riesumare la corretta tecnica.
Detto questo, gli studenti vengono comunque istruiti con delle tecniche semplici per sviluppare coordinazione fisica, potenza e resistenza e i primi 4 elementi (Suan Si) e vengono lasciati praticare queste per un lungo periodo (leggi:anni!).
Queste sono le tecniche fisse a coppie che vengono usate nelle dimostrazioni e che tutti possono vedere nei vari filmati che sono disponibili al pubblico.
L’errore che molti fanno, come mi fu spiegato dai miei Maestri Thai, e’ che studiate tutte queste tecniche introduttive, e magari anche diventati relativamente bravi ad eseguirle, molti si credono arrivati…invece e’ proprio da li’ che inizia il vero studio tattico, una volta che hai imparato a colpire, a muoverti e a difenderti.
La parte fisica del Sritrairat viene diviso in 3 parti:
1. Tecniche base & Krom (tecniche fisse a coppie)
2. Tattica
3. Pratica Libera
Il punto 1 e’ quello che dura piu’ di tutti perche’ bisogna essere sicuri che lo studente capisca le meccaniche fisiche da usare e non prenda cattive abitudini nella pratica.
Una volta passata quella fase (che COMUNQUE va’ mantenuta allenata) si entra nella fase 2 in cui si introducono le 7 leggi di ingaggio che non sono altro che la colonna portante del Sritrairat.
Contemporaneamente alla fase 2 si inizia anche la pratica libera per provare queste con avversario NON collaborativo.
E’ oltretutto interessante notare che tutta la teoria viene applicata sia alle armi che alle mani nude: i Maestri infatti trovano naturale il fatto che non tutti riescono ad essere versatili a maneggiare un oggetto (arma) per cui viene accettato che gli studenti inizino con mani nude per poi passare alle armi: il Sritrairat e’, prima di tutto, una scuola di armi!
Un altra peculiarita’ e’ anche che la loro visione dell’arte marziale: accettano tranquillamente il fatto che non tutti sono interessati a studiare tutto il Sritrairat, alcuni vogliono solo un passatempo o cercano l’autodifesa o quant’altro…poi ci sono quelli dedicati che scelgono lo Sritrairat come stile di vita, come Via, come metodo di miglioramento personale….
In entrambi i casi l’elemento che non manca mai e’ il Sanuk…il divertimento che ci deve essere in tutte le attivita’ che uno fa’ (e che non pregiudica il livello di Maestria).
Come dicono in Thai:
mae mi sanuk, mae mi kwamsuk
non c’e’ sanuk, non c’e’ felicita’.
Spero gradite questo mio piccolo input
Ciao
Max