Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri

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Offline Max.Panizzo

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Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« on: November 16, 2013, 17:23:44 pm »
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Sritrairat
–extracts from conversations—


Il Sritrairat e’ uno stile di Krabi krabong (letteralmente sciabola Bastone ma che indica armi corte e armi lunghe).
Le origini sono incerte ma si pensa che sia arrivato con la razza Tai dalla Cina per poi mescolarsi con arti/stili autoctoni.
Molto importante nella storia evolutiva del KK e’  l’arrivo dei Giapponesi e degli europei in Siam, l’antica Thailandia.
E’ conosciuto, infatti, il fatto che nel 1518 i primi  europei arrivarono ad Ayutthaia; i Portoghesi furono i primi ad arrivare, ma curiosamente anche gli unici a rimanere benvoluti fino ai giorni nostri.
Cosi’ non si puo dire di altri “stranieri”  come gli inglesi, francesi e olandesi.
Gli italiani e gli spagnoli abbastanza neutrali.
L’opinione fattasi era da attribuire principalmente a quanto questi stranieri interferivano con gli affair di stato.
I Giapponesi invece arrivarono ad Ayutthaia e furono subito apprezzati per l’uso delle armi (i samurai vennero quasi immediatamente assoldati come guardie del corpo da molti Nobili, “per la loro spietatezza e tecnica nell uso delle spade” Cronache di Ayutthaia) ma anche per altre arti: porcellane, lavorazione del metallo e lavorazione della seta, per esempio.
In particolare le porcellane e la seta furono lavorazioni che col tempo cambiarono il flusso commerciale…I Siamesi diventarono maestri di tali lavorazioni e i loro prodotti venivano esportati in Giappone. ( kind contribution di Mr. J.B., curatore del museo nationale di BKK).

Disgressione fatta, torniamo all oggetto di questo breve articolo.
In Sritrairat, a differenza di altri stili di KK, lo studio di basa non tanto su elementi tecnici ma su principi da cui POI si estrapolano le tecniche.
Questo e’ molto importante in quanto, se durante lo studio, si perde “il filo del discorso” bastera’ a quel punto tornare ai principi base per riesumare la corretta tecnica.
Detto questo, gli studenti vengono comunque istruiti con delle tecniche  semplici per sviluppare coordinazione fisica, potenza e resistenza e i primi 4 elementi (Suan Si) e vengono lasciati praticare queste per un lungo periodo (leggi:anni!).
Queste sono le tecniche fisse a coppie che vengono usate nelle dimostrazioni e che tutti possono vedere nei vari filmati che sono disponibili al pubblico.
L’errore che molti fanno, come mi fu spiegato dai miei Maestri Thai, e’ che studiate tutte queste tecniche introduttive, e magari anche diventati relativamente bravi ad eseguirle, molti si credono arrivati…invece e’ proprio da li’ che inizia il vero studio tattico, una volta che hai imparato a colpire, a muoverti e a difenderti.

La parte fisica del Sritrairat viene diviso in 3 parti:
1.   Tecniche base  &  Krom (tecniche fisse a coppie)
2.   Tattica
3.   Pratica Libera
Il punto 1 e’ quello che dura piu’ di tutti perche’ bisogna essere sicuri che lo studente capisca le meccaniche fisiche da usare e non prenda cattive abitudini nella pratica.
Una volta passata quella fase (che COMUNQUE va’ mantenuta allenata) si entra nella fase 2 in cui si introducono le 7 leggi di ingaggio che non sono altro che la colonna portante del Sritrairat.
Contemporaneamente  alla fase 2 si inizia anche la pratica libera per provare queste con avversario NON collaborativo.
E’ oltretutto interessante notare che  tutta la teoria viene applicata sia alle armi che alle mani nude: i Maestri infatti trovano naturale il fatto che non tutti riescono ad essere versatili a maneggiare  un oggetto (arma) per cui viene accettato che gli studenti inizino con mani nude per poi passare alle armi: il Sritrairat e’, prima di tutto, una scuola di armi!

Un altra peculiarita’ e’ anche che la loro visione dell’arte marziale: accettano tranquillamente il fatto che non tutti sono interessati a studiare tutto il Sritrairat, alcuni vogliono solo un passatempo o cercano l’autodifesa o quant’altro…poi ci sono quelli dedicati che scelgono lo Sritrairat come stile di  vita, come Via, come metodo di miglioramento personale….
In entrambi i casi l’elemento che non manca mai e’ il Sanuk…il divertimento che ci deve essere in tutte le attivita’ che uno fa’ (e che non pregiudica il livello di Maestria).
Come dicono in Thai:
mae mi sanuk, mae mi kwamsuk
non c’e’ sanuk, non c’e’ felicita’.

Spero gradite questo mio piccolo input
Ciao
Max

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Offline Darth Dorgius

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #1 on: November 18, 2013, 09:06:13 am »
0
Interessante, grazie. :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Chang Wei Fu

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #2 on: November 18, 2013, 13:57:34 pm »
0
Ciao Max, puoi approfondire il discorso evolutivo del KK in relazione all'arrivo di Giapponesi ed Europei? Evoluzione tecnica intendi?

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #3 on: November 18, 2013, 15:28:32 pm »
0
Ciao Max, puoi approfondire il discorso evolutivo del KK in relazione all'arrivo di Giapponesi ed Europei? Evoluzione tecnica intendi?

Concordo approfondisci che é curiosa sta parte specie per i giappi.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Offline MachineGunYogin

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #4 on: November 18, 2013, 16:16:35 pm »
0
Grazie delle spiegazioni.

Ho una domanda riguardante questo discorso

…poi ci sono quelli dedicati che scelgono lo Sritrairat come stile di  vita, come Via, come metodo di miglioramento personale….

Quanto e' importante il buddismo e la meditazione vipassana nei praticanti di KK? E come viene integrata la pratica marziale con quella meditativa?


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Offline Max.Panizzo

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #5 on: November 18, 2013, 19:57:53 pm »
0
Quanto e' importante il buddismo e la meditazione vipassana nei praticanti di KK? E come viene integrata la pratica marziale con quella meditativa?

rispondo alle 2 domande separatamente:
1)il buddismo e Vipassana sono importanti per i buddhisti…vi sono pero', dei praticanti che non sono buddisti ma che sono mussulmani/cristiani o indù.
 Loro seguiranno le loro inclinazioni.
Quello che e' importante e':
2)la pratica marziale E' quella meditativa!
 la tua pratica dovrebbe essere una meditazione in movimento, sia che tu combatta che tu faccia danze sacre, per alzare il livello di consapevolezza e concentrazione…a prescindere dalla religione praticata.

La danza (o il combattimento) non dovrebbe creare uno stato alterato di coscienza ma ANZI uno stato di continua 'presenza mentale' nel praticante.
spero di aver essere riuscito a spiegarmi
Max

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Offline Max.Panizzo

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #6 on: November 18, 2013, 21:29:22 pm »
0
Ciao Max, puoi approfondire il discorso evolutivo del KK in relazione all'arrivo di Giapponesi ed Europei? Evoluzione tecnica intendi?

beh si'…
per esempio, il Sritrairat si caratterizza per un organizzazione dell allenamento atipica nelle altre scuole…lasciando spazio si' all' evoluzione personale ma ponendo anche delle strutture basi da cui lavorare.
Sicuramente, poi, il fatto di aver avuto Yamada e 400 (ma alcune fonti parlano di 700) samurai ad Ayutthaia e' stato comunque una fatto importante. Yamada poi era molto influente nel governo dell epoca.
Nell era Rattanakosin (Bangkok), anche  vi son stati parecchie potenze europee (francesi e olandesi in primis) che crearono "scompiglio" a BKK, con mini milizie opposta al governo, principalmente per motivi commerciali…i vice re' dell epoca fecero piazza pulita degli stranieri.
Infatti la parole thai che identifica gli stranieri (europei) e' farang…da farang-se…da francaise...francesi…dispregiativo x i Thai.

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Offline Giannizzero Wolf

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #7 on: November 19, 2013, 19:34:35 pm »
+1
ho rimosso gli OT ... godetevi la discussione
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


The Guy - P.K. & Chris ... compari rustici

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Offline Max.Panizzo

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #8 on: November 19, 2013, 22:07:01 pm »
0
Ciao Max, puoi approfondire il discorso evolutivo del KK in relazione all'arrivo di Giapponesi ed Europei? Evoluzione tecnica intendi?

riprendo il topic con risposte più idonee.

Riguardo gli stili europei:
durante la storia della Thailandia (partendo dal Siam) vi son stati svariate potenze europee che sono passate per il paese.
Come gia' menzionato, Portoghesi e Spagnoli ma anche Inglesi, Francesi, Olandesi con le rispettive compagnie delle indie e Italiani e Persiani.
Il loro commercio verteva principalmente su spezie, ma anche su altri beni ed e' molto importante per notare come tradizioni e costumi si possano spostare attraverso il globo.
Le marine Inglesi, francesi e olandesi si basavano sulla uso del Cutlass di varie misure prima della standardizzazione.
L'uso del cutlass e' molto base, con poche tecniche  (di attacco e difesa) e esercizi a due molto semplici.
Lo studio si divide in: la pratica solo, a 2 e la pratica libera, e si affronta con un singlestick (che poi e' lo stesso di un Krabi).

Allo stesso modo i giapponesi commerciavano con il Siam, come già' detto, per una peculiare materia…la pelle delle razze per le impugnature delle spade e le pelli dei cervi per i nobili (infatti gli olandesi avevano il monopolio delle pelli in Thailandia e sterminarono quasi totalmente i cervi). Parecchi spadai vennero a vivere ad Ayutthaia, e il quartiere Ban Yipun (villaggio giappone) era nello stesso quadrante della scuola di KK Buddhaisawan (antica, nulla a che fare con lo stile moderno).
 

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Offline MachineGunYogin

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #9 on: November 19, 2013, 23:42:51 pm »
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...
2)la pratica marziale E' quella meditativa!
 la tua pratica dovrebbe essere una meditazione in movimento, sia che tu combatta che tu faccia danze sacre, per alzare il livello di consapevolezza e concentrazione ...  stato di continua 'presenza mentale' nel praticante.

Capisco, ma vengono insegnate tecniche ausiliarire grazie alle quali si riece a mantenere presenza, consapevolezza e concentrazione o viene semplicemente detto verbalmente di mantere presenza, consapevolezza e concentrazione durante le danze sacre e durante il combattimento?


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Offline Max.Panizzo

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Re:Sritrairat KK, conversazioni con i Maestri
« Reply #10 on: November 20, 2013, 12:44:16 pm »
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ah capisco che intendi…
no, niente tecniche ausiliari.
Il Sritrairat viene insegnato partendo da un modulo base semplice che ti porterà a migliorare la tua capacita' di concentrazione/consapevolezza (che e'/dovrebbe essere normale quando impari cose nuove). Quando sei diventato bravo ad eseguire questo gesto (danza o combattimento che sia) ti viene dato un altro pezzettino di informazione che ti obbligherà' a rielaborare il tutto sotto questa nuova ottica e a CONTINUARE  a migliorare la consapevolezza (presenza mentale) del gesto e la concentrazione per eseguirlo al meglio.
Un paio di esempi:
nella danza, se all' inizio memorizzavi solo il gesto fisico, poi ti concentri sul Flow, poi sul ritmo, poi sul corretto angolo di postura, etc etc
nel combattimento, se all' inizio memorizzavi solo il gesto fisico, poi ti concentri sul Flow, poi sul ritmo, poi sul corretto angolo di postura, etc etc
come dico sempre….gli elementi dovrebbe essere pochi e lavorati molto, non il contrario.

Il Sritrairat, nell'aspetto mentale, e' molto impegnativo perché non ti viene dato (che ne so') 144 tecniche d imparare a memoria e  diventi cintura nera….Noi ti diciamo: ci son 7 tecniche, ma finche non hai imparato le 7 tecniche benissimo…altro non vedi..e ci sono un sacco di opzioni su quelle 7 tecniche.
E la' si vede subito la motivazione/dedizione di uno studente…

Ed e' per questo che l'insegnamento va' prolungato fino a che lo studente non impara correttamente…non molto commerciale come ideologia pero'.
Spero di non essere stato troppo astratto.