Coscienza e combattimento.

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Offline MachineGunYogin

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #30 on: November 24, 2013, 19:00:50 pm »
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Si pensa sempre, ma non sempre si e' consapevoli di quello che si pensa perche' non si ha abbastanza sensibilita. Quindi se stai facendo una cosa e non pensi, in realta' pensi, ma magari pensi a qualcos'altro (spesso). A meno che non si tratti di una cosa nuova, dove tutta la tua attenzione e' rivolta al gesto, perche' appunto e' nuovo.

Comunque sto concetto espresso nel 3d di migliorare performance quando non si pensa (Unconscious Thought Theory) e' molto interessante ed e' stato studiato parecchio nell'ambito decision making:

http://www.cmu.edu/news/stories/archives/2013/february/feb13_unconsciousthought.html

http://www.sciencedaily.com/releases/2008/04/080414145705.htm

Comincio' na 30ina di anni fa con Gigerenzer, ma forse ancora prima, dove si avanzava la teoria che decisioni complesse prese inconsciamente siano meglio di decisioni complesse prese con elaborazione mentale (simple heuristics that make us smart)

TEDxNorrkoping. Gerd Gigerenzer on Simple heuristics that make us smart.
« Last Edit: November 24, 2013, 19:27:29 pm by dhammachinegun »

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #31 on: November 24, 2013, 22:04:58 pm »
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Dhammachinegun parlo proprio di uno stato di vuoto in cui non si pensa a niente,e si é in totale o almeno parvenza di vuoto,si fa e basta.

P.S.
Le cose in inglese non le leggo che tanto non lo conosco l'inglese.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre

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Offline MachineGunYogin

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #32 on: November 24, 2013, 22:18:14 pm »
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Uno stato di vuoto, nel senso che ti spegni? No. Nel senso che ti sembra di non pensare si, ma probabilmente stai pensando, solo che non te ne accorgi. Difficile stabilirlo.

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Offline Loktar

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #33 on: November 25, 2013, 12:02:36 pm »
0
Da nippofilo convinto non sono affatto sicuro che certi stati mentali non siano mai stati raggiunti in occidente con altri mezzi, fervore religioso, trance sciamanica o simili... si pensi ai berserker per esempio.

Per altri mezzi intendi con strumenti esterni come sostanze psicotrope et similia, come appunto in certi riti sciamanici? Penso che a tal proposito si potrebbe aprire un capitolo lunghissimo, ma non penso sia la stessa cosa di cui stiamo parlando. Avrei qualche dubbio pure sui berserker, perché non mi sembra che il loro comportamento fosse uguale alla definizione che dà wiki sul flusso di coscienza; ma direi che sono comunque statisticamente poco rilevanti (nonostante ora siano di moda  XD)
Ad ogni modo, io penso che[1] solo in oriente fosse conosciuto e manifesto a molti il fenomeno di Flusso di Coscienza e che sia stato attivamente ricercato. Come dicevi prima, il corpo umano più o meno quello è...pertanto  gli occidentali avevano questi flow quanto gli orientali, però non sono stati studiati o allenati a scopi marziali. A parte casi più unici che rari, come i berserker appunto

 :)
 1. ed è quel che cercavo di dire malamente anche prima  :dis:
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Offline Dipper

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #34 on: November 25, 2013, 15:28:10 pm »
+2
OK, probabilmente i berserker non sono l'esempio più indicato (anche se bisognerebbe epurare la realtà dalla leggenda per esserne certi).
Veramente più che l'utilizzo di sostanze, intendevo proprio altri percorsi mentali e il primo e più importante in occidente che mi può venire in mente è il fervore religioso o i riti sciamanici.
Comunque ripeto che sto solo ipotizzando e non ho strumenti per essere certo di quello che scrivo e per quanto mi riguarda potrei benissimo stare dicendo castronerie. E' vero che, almeno guardando alla cultura di larga diffusione, l'argomento è molto più approfondito nei testi orientali.
Non sono riuscito a trovare ricerche in tal senso, magari qualcuno di più esperto potrebbe darci una mano.
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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #35 on: November 25, 2013, 18:51:30 pm »
0
Hai ragione, è una puntualizzazione importante.
C'è una bella differenza tra il pilota automatico (tipo "non mi sono nemmeno accorto di aver guidato per mezz'ora...") mentre in realtà la mente è impegnata in altro e la presenza continua senza retropensieri.

No no, aspetta
quando parlavo di esperienze guidando un mezzo a motore (ho citato la moto, ma mi è accaduto anche con le quattro ruote, o anche utilizzando altri ... strumenti  ;)) non parlavo di roba tipo pilota automatico e nemmeno di manovre improvvise per evitare un ostacolo inatteso, ma proprio il tipo di catena di pensieri-azioni che ha ben descritto Machinegun
vale a dire qualcosa che si è protratto per un tempo relativamente lungo (ovvero svariati secondi) mentre la situazione era di estrema emergenza

il che mi fa pensare che si possa parlare di un livello di "vuoto" (ma non so se possa corrispondere al flow) in cui ancora valgono e sono gestibili le abilità acquisite (quelle ad esempio necessarie a condurre un mezzo a motore o utilizzare un'arma complessa)

il discorso dei berserkir ( o dei vari guerrieri pazzi conosciuti fra i tanti popoli del mondo) credo vada al di là di questo livello in cui ancora si è in grado di padroneggiare (anzi, di farlo al meglio) le abilità acquisite

leggendo saghe scandinave e resoconti antichi ci si imbatte in descrizioni a volte contraddittorie che non fanno capire se si trattasse di un'estasi guerresca che si sviluppava spontaneamente o dovesse venire in qualche modo indotta
resta il fatto che nei casi più estremi vengono riportate situazioni comportamentali che sembrano mostrare il totale abbandono di ogni aspetto razionale, tanto che il guerriero in preda al wutt (la collera sacra) arriva a gettar via le proprie armi e affidarsi ai denti per infierire sull'avversario

cioè a esprimere un tipo di gestualità che potremmo definire pre-umana

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Offline Ragnaz

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #36 on: November 25, 2013, 18:55:53 pm »
0
Hai ragione, è una puntualizzazione importante.
C'è una bella differenza tra il pilota automatico (tipo "non mi sono nemmeno accorto di aver guidato per mezz'ora...") mentre in realtà la mente è impegnata in altro e la presenza continua senza retropensieri.

No no, aspetta
quando parlavo di esperienze guidando un mezzo a motore (ho citato la moto, ma mi è accaduto anche con le quattro ruote, o anche utilizzando altri ... strumenti  ;)) non parlavo di roba tipo pilota automatico e nemmeno di manovre improvvise per evitare un ostacolo inatteso, ma proprio il tipo di catena di pensieri-azioni che ha ben descritto Machinegun
vale a dire qualcosa che si è protratto per un tempo relativamente lungo (ovvero svariati secondi) mentre la situazione era di estrema emergenza

il che mi fa pensare che si possa parlare di un livello di "vuoto" (ma non so se possa corrispondere al flow) in cui ancora valgono e sono gestibili le abilità acquisite (quelle ad esempio necessarie a condurre un mezzo a motore o utilizzare un'arma complessa)


Questo è esattamente quello di cui ho avuto esperienza anch'io, in un paio di occasioni.
Poi, imho, c'è anche "l'azione automatica" che avviene proprio senza alcun tipo di pensiero cosciente e "te ne accorgi" solo dopo averla fatta.


il discorso dei berserkir ( o dei vari guerrieri pazzi conosciuti fra i tanti popoli del mondo) credo vada al di là di questo livello in cui ancora si è in grado di padroneggiare (anzi, di farlo al meglio) le abilità acquisite

leggendo saghe scandinave e resoconti antichi ci si imbatte in descrizioni a volte contraddittorie che non fanno capire se si trattasse di un'estasi guerresca che si sviluppava spontaneamente o dovesse venire in qualche modo indotta
resta il fatto che nei casi più estremi vengono riportate situazioni comportamentali che sembrano mostrare il totale abbandono di ogni aspetto razionale, tanto che il guerriero in preda al wutt (la collera sacra) arriva a gettar via le proprie armi e affidarsi ai denti per infierire sull'avversario

cioè a esprimere un tipo di gestualità che potremmo definire pre-umana

Interessante, ma le info a tal proposito non chiarificano di cosa in realtà si sia trattato....
Ragnaz - alias Luca


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Offline Dipper

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #37 on: November 25, 2013, 19:17:26 pm »
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Hai ragione, è una puntualizzazione importante.
C'è una bella differenza tra il pilota automatico (tipo "non mi sono nemmeno accorto di aver guidato per mezz'ora...") mentre in realtà la mente è impegnata in altro e la presenza continua senza retropensieri.

No no, aspetta
quando parlavo di esperienze guidando un mezzo a motore (ho citato la moto, ma mi è accaduto anche con le quattro ruote, o anche utilizzando altri ... strumenti  ;)) non parlavo di roba tipo pilota automatico e nemmeno di manovre improvvise per evitare un ostacolo inatteso, ma proprio il tipo di catena di pensieri-azioni che ha ben descritto Machinegun
vale a dire qualcosa che si è protratto per un tempo relativamente lungo (ovvero svariati secondi) mentre la situazione era di estrema emergenza
Non intendevo giudicare te dando ragione a DMG, era una considerazione generica. Se racconti che sei entrato nel flow non ho motivo di dubitare :)
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Offline Loktar

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Re:Coscienza e combattimento.
« Reply #38 on: November 25, 2013, 21:32:35 pm »
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Non sono riuscito a trovare ricerche in tal senso, magari qualcuno di più esperto potrebbe darci una mano.

Concordo, neanch'io vorrei lanciarmi in un discorso su argomenti che conosco poco  :)

edit: difatti sto leggendo con interesse gli ultimi interventi...
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