Avete ragione sull'age uke , molti in realtà lo rendono inefficace e bisogna essere precisi, ma è il gedan barai che non mi ha mai veramente convinto.....
il grosso problema di gedan barai è quello di ostinarsi a mettere l'ulna verso il calcio.
si possono eseguire funzionali varianti di gedan barai interne o esterne, girando l'avambraccio in modo che impatti l'interno o il dorso dello stesso.
Proprio come dice il nome stesso gedan barai è una spazzata (harai) non un blocco. Quindi usare gedan barai semplice per parare staticamente uno chudan mawashi geri è, come dice giustamente Aivia, un suicidio. Quando per errore (magari dopo un lungo allenamento quando si manca di lucidità) succede di abbassare il braccio su questo calcio, per limitare i danni, invece di frapporlo al calcio, meglio ammortizzarlo ed uscire con un tai sabaki. Fa male lo stesso, ma sicuramente meno.
L'applicazione principale del kihon ippon kumite di gedan barai è deviare dall'interno o dall'esterno (non bloccare) un mae geri.
Anche dalla prima variante di questa semplice tecnica nascono applicazioni molto interessanti:
Sempre su mae geri, nello specifico lungo e profondo, si avanza con tsuri ashi in hanmi (per i non karateka: spostamento del corpo muovendo prima il piede avanzato aprendo le anche). Idealmente o spostamento all'interno del piede avanzato deve essere appena sufficiente perchè il mae geri sfili dal nostro tronco sfiorandolo (questa è la parte più complessa e lunga da allenare, sbagliandola si cozza il braccio contro il calcio
). Ci si insinua nel baricentro del tori, agendo alla radice del calcio, oltre il ginocchio. La spazzata non è caricata, il braccio semplicemente scende e la mano punta verso l'inguine. Sfruttando l'inerzia dell'avversario si può colpire (o sarebbe meglio dire farsi investire da) l'interno coscia o direttamente l'inguine con tetsui o con shuto. La parate è morbida (errore classico è sbracciare verso l'esterno) la posizione solida. Ah... l'altra mano rigorosamente alta, in modo da difendere il viso in caso di fallimento della tecnica.
Non basta il semplice conoscere i passaggi, ci sono dei presupposti generali perchè questa tecnica funzioni (radicamento, intenzione, tempismo, esperienza) ma sarebbe una divagazione perchè tali presupposti valgono per tutte le tecniche.
Altro esempio con un grado di difficoltà più basso: gedan barai può essere offensiva anche solida, mettendo, invece dell'avambraccio il gomito su uno chudan choku tsuki (diretto al corpo) o shita tsuki (montante), si mira alla mano o all'avambraccio del tori. In questo caso la mano che para si abbassa appena e rimane sempre in guardia, il movimento è accennato ma rimane quello.
Lo stesso principio vale per l'esempio iniziale del chudan mawashi geri, nel caso sono o riesco a portarmi fuori portata dalla tibia dell'avversario, non ulna su tibia, ma gomito su piede.