Il punto cardine della questione è il seguente:
Ma, individuato un'insieme di applicazioni (striking, lotta, armi), non è poi possibile ricavare una base di fitness comune?
A costo di essere lapidario, direi proprio di no. Anzi, ci sono considerevoli variabili anche all'interno della singola disciplina in base al tipo di atleta, alla categoria di peso e alla strategia di combattimento adottata per esempio.
Inoltre dobbiamo distinguere ciò che teoricamente rappresenta un valore di riferimento di un atleta ben tirato su fin da piccolo, da quello che si può e si deve fare con
un atleta in carne e ossa con la sua individualità e la sua storia.
Esempio classico, magari ha già 26 / 27 anni, non ha mai preso un ferro in vita sua e tuttavia combatte, magari bene, diciamo di Kick, che facciamo, gli resettiamo tutto, e lo recludiamo in sala pesi finchè non recupera tutto il tempo perduto (e ce ne vuole...) e fa lo squat a 2.0? Magari non ci arriverà mai, e sarebbe una perdita di tempo insistere, ma resterà un ottimo atleta lo stesso, se si valorizzano altri aspetti che probabilmente avrà allenato meglio in palestra, magari il lattacido. Piuttosto si dovrà settare un obiettivo a lui commisurato sullo squat e arrivarci gradualmente armonizzando la cosa all'interno delle sue routine di allenamento,
senza snaturarlo, poi se ne fissa un altro e via così.
Altro esempio ancora più banale, settiamo lo stesso standard di potenza aerobica per l'atleta resistente e quello di potenza? Non funziona così.