Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer

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Ferretti Enrico

Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« on: December 07, 2013, 14:15:32 pm »
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Di Graham Handbury

 

(Traduzione di Enrico Ferretti e Stefano Lena)

                                                   

Il Ving Tsun è molto semplice…o così dovrebbe essere. Il Ving Tsun è conosciuto in tutto il mondo per il suo approccio semplice, diretto ed efficiente al combattimento disarmato. E’ un sistema di combattimento  che si basa esclusivamente su concetti e principi, piuttosto che sul nome delle tecniche. In un confronto s’è un vincitore ed un perdente. Chiunque è capace di perdere ma vincere richiede un po’ più di sforzo e di durezza. L’idea del Ving Tsun è come noi possiamo raggiungere un tale obiettivo nel modo migliore.   Il Ving Tsun si usa per correggere i nostri errori e le cattive abitudini che abbiamo sviluppato durante la nostra vita normale.

 Ogni giorno facciamo cose in modo abitudinario, senza pensare che non ci sono molto utili in una situazione di combattimento  E’ la natura umana che ci porta, qualora siamo coinvolti in uno scontro, ad agire a caso e a fare cose incontrollate. Si tratta di situazioni " fight-or-flight". Una persona non allenata quando combatte tenderà a sbracciarsi, tirare pugni, afferrare, scalciare dappertutto nella speranza che qualcosa vada a segno ed abbia successo. Questo ci mette in pericolo di essere feriti seriamente e sconfitti, sempre che uno non sia molto fortunato ovviamente. Il sistema Ving Tsun è usato per correggere e migliorare queste abitudini così che i nostri corpi possano diventare più utili e perciò più efficaci in combattimento.

 Abbiamo tutti due braccia e due gambe, ci sono tante cose  che possiamo fare con i nostri  corpi ed ancora più cose che possiamo far male. Il VT ci insegna ad adottare una posizione ed una postura particolari per l’equilibrio e la mobilità. Insegna ad aumentare la potenza che possiamo esprimere attraverso i nostri arti e a colpire con precisione e controllo. Il VT ci insegna anche la strategia ed un modo scientifico per combattere che dovrebbe aiutarci ad ottenere la vittoria.   
All’inizio si insegna la Siu Lim Tau (Piccola idea). Questa “piccola idea” riguarda l'apprendimento di come usare il gomito. Ciò è necessario per tirare pugni potenti e allo stesso tempo per offrirci protezione e la capacità di trovare una linea libera per colpire. SLT ci insegna anche la struttura di base: abbiamo bisogno di solide fondamenta per supportare e trasmettere la forza in modo corretto. L’allenamento a tenere i piedi puntati verso l’interno, i gomiti verso l’interno ed in avanti, tenere le mani ed il corpo immobili quando eseguiamo i movimenti con le braccia, l’equilibrio e la forza di impatto, vengono trasmessi allo studente. Poi viene il Dahn Chi Sau per una comprensione di base su come usare il gomito.

 Una volta sviluppata l’idea del gomito e una struttura di base usiamo Chum Kiu e il Muk Yan Jong per sviluppare l’idea della via più breve per il bersaglio, la sincronizzazione delle azioni e il corretto uso della forza e della potenza. Poon Sau e Chi Sau sono usati per allenare e migliorare comportamenti corretti, pensieri, abitudini e reazioni così come la nostra forza, l’equilibrio, le distanze e la struttura. Il Gor Sau e poi lo sparring introducono il fattore stress per far uscire errori e mancanze, che si rivelano sotto pressione. Quando troviamo gli errori dobbiamo sapere come correggerli, quindi le forme e gli esercizi sono usati come strumenti di correzione, non come in altre arti marziali dove le tecniche vengono considerate unicamente come risposte ad una specifica azione.

 

  “… Durante l’allenamento non dovresti concentrarti sull’applicazione e sui componenti dell’allenamento che sono inutili per un combattimento reale, ma piuttosto allenare il tuo corpo e la tua mente per il combattimento. Dobbiamo sempre essere consci degli errori del nostro partner e dei nostri e correggerli di conseguenza, così che possiamo migliorare. Se fossimo perfetti non avremmo bisogno di allenarci. 

 …il VT è una abilità marziale completa. Molti possono anche combattere con efficacia senza alcuni elementi o senza la comprensione di questi elementi del VT, ma senza la corretta conoscenza il VT sembrerà sempre qualcosa di carente in certe aree. Questo ha condotto a moltissime versioni del VT sotto molti differenti nomi che semplicemente non sono conformi ai principi base.

 …Lo scopo del VT è di attaccare il tuo avversario nella maniera più diretta. Per ottenere davvero questo dobbiamo colpire duro, avere rapidità nei nostri movimenti e anche possedere un livello di potenza tale che quando colpiamo il nostro avversario diventi incapace di continuare. Arrivare a questo comporta un percorso diverso per ognuno e può portare molte frustrazioni. I nostri maestri hanno un ruolo importante nel nostro viaggio. Se l'approccio degli insegnanti non è corretto allora sarà così anche quello degli studenti, a meno che lo studente non possieda un'intelligenza tale da capire da solo cosa può funzionare e cosa no. Sfortunatamente non tutti hanno questa intelligenza e molti continueranno ciecamente a inseguire idee fantasiose che non funzionano in un combattimento reale.

 …Per capire il genio del VT dovrebbe bastare un pomeriggio, dopodichè tutto dovrebbe essere chiaro”   

 


Philipp Bayer 

 

La bellezza del VT consiste nella sua semplicità. Così per preservare il VT per il futuro dobbiamo essere capaci di mantenere le spiegazioni semplici come lo stesso sistema. Siu Lim Tau per l’idea base del pugno e la creazione della struttura. Chum Kiu e Muk Yan Jong per sviluppare movimenti simultanei della parte alta e bassa del corpo e per trasmettere correttamente la potenza. Chi Sau e gli esercizi correlati per creare fluidità d’azione e risposte spontanee. Il bastone lungo per sviluppare ed aumentare la velocità iniziale dei piedi, la sincronizzazione degli arti, la precisione e la potenza delle azioni. I coltelli per sviluppare volontà, strategia e coscienza del pericolo.

Anche se la pratica del Ving Tsun, per molti, è un'ambizione che dura tutta la  vita e può comportare molti mal di testa, i concetti di semplicità, immediatezza, efficacia dell'azione e spiegazioni dovrebbero essere ingredienti imprescindibili. Se pensi al VT e ci trovi molte difficoltà qualcosa è sbagliato. La difficoltà risiede nello sviluppo del corpo e nell’abilità nell’eseguire le azioni. Questo dovrebbe essere il tuo obiettivo quotidiano e mentre alcuni possono riuscire dove altri falliscono non dovremmo mai rinunciare. Il duro lavoro e la pratica sono ciò che rende grande una persona. Roma non è stata costruita in un sol giorno.

La via del Ving Tsun e in particolare quella del WSL/PHB VT è un sistematico viaggio nel praticare concetti e principi riguardanti il combattimento. Il risultato finale è il possesso di una visione completa del combattimento e anche il raggiungimento di qualcosa trasmesso da alcuni recenti pugili realmente abili. L'evoluzione dei combattimento può continuare a crescere e cambiare, ma molto altro deve ancora venire. La natura sarà sempre nostra nemica e perciò ci mostrerà i nostri limiti.

Indipendentemente dal periodo storico a cui appartieni o dal tuo punto di vista sul combattimento, il VT sarà sempre la scelta giusta praticato dalla persona giusta. L'abilità e la bravura delle persone che hanno plasmato il Ving Tsun sono la garanzia di questo.

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Offline Tenchu

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #1 on: December 08, 2013, 12:17:33 pm »
+3
Ogni giorno facciamo cose in modo abitudinario, senza pensare che non ci sono molto utili in una situazione di combattimento  E’ la natura umana che ci porta, qualora siamo coinvolti in uno scontro, ad agire a caso e a fare cose incontrollate. Si tratta di situazioni " fight-or-flight". Una persona non allenata quando combatte tenderà a sbracciarsi, tirare pugni, afferrare, scalciare dappertutto nella speranza che qualcosa vada a segno ed abbia successo. Questo ci mette in pericolo di essere feriti seriamente e sconfitti, sempre che uno non sia molto fortunato ovviamente. Il sistema Ving Tsun è usato per correggere e migliorare queste abitudini così che i nostri corpi possano diventare più utili e perciò più efficaci in combattimento.

Non per fare il pignolo, ma per correggere queste abitudini basta essere abituati a fare sparring, pensiamo solo all'abitudine di coprirsi e girare le spalle quando si è troppo pressati, essa sparisce da sola dopo un po' di tempo oche ci si dedica a scambi liberi e che si ascoltano le urla del proprio insegnante :)

Il Gor Sau e poi lo sparring introducono il fattore stress per far uscire errori e mancanze, che si rivelano sotto pressione. Quando troviamo gli errori dobbiamo sapere come correggerli, quindi le forme e gli esercizi sono usati come strumenti di correzione, non come in altre arti marziali dove le tecniche vengono considerate unicamente come risposte ad una specifica azione.

Secondo me anche qui, la cosa che più aiuta in certe situazioni è l'abitudine, magari partendo da un contatto quasi nullo per aumentarlo gradualmente sempre di più (ovviamente entro dei limiti)
Riguardo invece a Goh Sao e Sparring, da quel che avevo letto in giro mi era parso di capire che fossero la stessa cosa, qui invece sembrano essere due cose diverse, mi potresti dire cosa cambia per favore? (premetto che io ho studiato un po' di Wing Chun del lineage Wong Shun Leung ma al massimo si arrivava al Chi Sao)

Indipendentemente dal periodo storico a cui appartieni o dal tuo punto di vista sul combattimento, il VT sarà sempre la scelta giusta praticato dalla persona giusta.

Non sono d'accordo, a ognuno il suo, se io sono predisposto per la lotta o comunque mi piace la lotta, sceglierò un sistema lottatorio, se preferirò lo striking sulla lunga distanza, allora sceglierò un sistema che si occupi di quel settore, ecc ;)

L'abilità e la bravura delle persone che hanno plasmato il Ving Tsun sono la garanzia di questo.

Senza offesa eh, ma qui statisticamente parlando, mi affiderei tranquillamente ad altro :D

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Offline Fabio Spencer

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #2 on: December 09, 2013, 12:52:30 pm »
+1
Di Graham Handbury

 

(Traduzione di Enrico Ferretti e Stefano Lena)

                                                   

Il Ving Tsun è molto semplice…o così dovrebbe essere. Il Ving Tsun è conosciuto in tutto il mondo per il suo approccio semplice, diretto ed efficiente al combattimento disarmato. E’ un sistema di combattimento  che si basa esclusivamente su concetti e principi, piuttosto che sul nome delle tecniche. In un confronto s’è un vincitore ed un perdente. Chiunque è capace di perdere ma vincere richiede un po’ più di sforzo e di durezza. L’idea del Ving Tsun è come noi possiamo raggiungere un tale obiettivo nel modo migliore.   Il Ving Tsun si usa per correggere i nostri errori e le cattive abitudini che abbiamo sviluppato durante la nostra vita normale.

 Ogni giorno facciamo cose in modo abitudinario, senza pensare che non ci sono molto utili in una situazione di combattimento  E’ la natura umana che ci porta, qualora siamo coinvolti in uno scontro, ad agire a caso e a fare cose incontrollate. Si tratta di situazioni " fight-or-flight". Una persona non allenata quando combatte tenderà a sbracciarsi, tirare pugni, afferrare, scalciare dappertutto nella speranza che qualcosa vada a segno ed abbia successo. Questo ci mette in pericolo di essere feriti seriamente e sconfitti, sempre che uno non sia molto fortunato ovviamente. Il sistema Ving Tsun è usato per correggere e migliorare queste abitudini così che i nostri corpi possano diventare più utili e perciò più efficaci in combattimento.

 Abbiamo tutti due braccia e due gambe, ci sono tante cose  che possiamo fare con i nostri  corpi ed ancora più cose che possiamo far male. Il VT ci insegna ad adottare una posizione ed una postura particolari per l’equilibrio e la mobilità. Insegna ad aumentare la potenza che possiamo esprimere attraverso i nostri arti e a colpire con precisione e controllo. Il VT ci insegna anche la strategia ed un modo scientifico per combattere che dovrebbe aiutarci ad ottenere la vittoria.   
All’inizio si insegna la Siu Lim Tau (Piccola idea). Questa “piccola idea” riguarda l'apprendimento di come usare il gomito. Ciò è necessario per tirare pugni potenti e allo stesso tempo per offrirci protezione e la capacità di trovare una linea libera per colpire. SLT ci insegna anche la struttura di base: abbiamo bisogno di solide fondamenta per supportare e trasmettere la forza in modo corretto. L’allenamento a tenere i piedi puntati verso l’interno, i gomiti verso l’interno ed in avanti, tenere le mani ed il corpo immobili quando eseguiamo i movimenti con le braccia, l’equilibrio e la forza di impatto, vengono trasmessi allo studente. Poi viene il Dahn Chi Sau per una comprensione di base su come usare il gomito.

 Una volta sviluppata l’idea del gomito e una struttura di base usiamo Chum Kiu e il Muk Yan Jong per sviluppare l’idea della via più breve per il bersaglio, la sincronizzazione delle azioni e il corretto uso della forza e della potenza. Poon Sau e Chi Sau sono usati per allenare e migliorare comportamenti corretti, pensieri, abitudini e reazioni così come la nostra forza, l’equilibrio, le distanze e la struttura. Il Gor Sau e poi lo sparring introducono il fattore stress per far uscire errori e mancanze, che si rivelano sotto pressione. Quando troviamo gli errori dobbiamo sapere come correggerli, quindi le forme e gli esercizi sono usati come strumenti di correzione, non come in altre arti marziali dove le tecniche vengono considerate unicamente come risposte ad una specifica azione.

 

  “… Durante l’allenamento non dovresti concentrarti sull’applicazione e sui componenti dell’allenamento che sono inutili per un combattimento reale, ma piuttosto allenare il tuo corpo e la tua mente per il combattimento. Dobbiamo sempre essere consci degli errori del nostro partner e dei nostri e correggerli di conseguenza, così che possiamo migliorare. Se fossimo perfetti non avremmo bisogno di allenarci. 

 …il VT è una abilità marziale completa. Molti possono anche combattere con efficacia senza alcuni elementi o senza la comprensione di questi elementi del VT, ma senza la corretta conoscenza il VT sembrerà sempre qualcosa di carente in certe aree. Questo ha condotto a moltissime versioni del VT sotto molti differenti nomi che semplicemente non sono conformi ai principi base.

 …Lo scopo del VT è di attaccare il tuo avversario nella maniera più diretta. Per ottenere davvero questo dobbiamo colpire duro, avere rapidità nei nostri movimenti e anche possedere un livello di potenza tale che quando colpiamo il nostro avversario diventi incapace di continuare. Arrivare a questo comporta un percorso diverso per ognuno e può portare molte frustrazioni. I nostri maestri hanno un ruolo importante nel nostro viaggio. Se l'approccio degli insegnanti non è corretto allora sarà così anche quello degli studenti, a meno che lo studente non possieda un'intelligenza tale da capire da solo cosa può funzionare e cosa no. Sfortunatamente non tutti hanno questa intelligenza e molti continueranno ciecamente a inseguire idee fantasiose che non funzionano in un combattimento reale.

 …Per capire il genio del VT dovrebbe bastare un pomeriggio, dopodichè tutto dovrebbe essere chiaro”   

 


Philipp Bayer 

 

La bellezza del VT consiste nella sua semplicità. Così per preservare il VT per il futuro dobbiamo essere capaci di mantenere le spiegazioni semplici come lo stesso sistema. Siu Lim Tau per l’idea base del pugno e la creazione della struttura. Chum Kiu e Muk Yan Jong per sviluppare movimenti simultanei della parte alta e bassa del corpo e per trasmettere correttamente la potenza. Chi Sau e gli esercizi correlati per creare fluidità d’azione e risposte spontanee. Il bastone lungo per sviluppare ed aumentare la velocità iniziale dei piedi, la sincronizzazione degli arti, la precisione e la potenza delle azioni. I coltelli per sviluppare volontà, strategia e coscienza del pericolo.

Anche se la pratica del Ving Tsun, per molti, è un'ambizione che dura tutta la  vita e può comportare molti mal di testa, i concetti di semplicità, immediatezza, efficacia dell'azione e spiegazioni dovrebbero essere ingredienti imprescindibili. Se pensi al VT e ci trovi molte difficoltà qualcosa è sbagliato. La difficoltà risiede nello sviluppo del corpo e nell’abilità nell’eseguire le azioni. Questo dovrebbe essere il tuo obiettivo quotidiano e mentre alcuni possono riuscire dove altri falliscono non dovremmo mai rinunciare. Il duro lavoro e la pratica sono ciò che rende grande una persona. Roma non è stata costruita in un sol giorno.

La via del Ving Tsun e in particolare quella del WSL/PHB VT è un sistematico viaggio nel praticare concetti e principi riguardanti il combattimento. Il risultato finale è il possesso di una visione completa del combattimento e anche il raggiungimento di qualcosa trasmesso da alcuni recenti pugili realmente abili. L'evoluzione dei combattimento può continuare a crescere e cambiare, ma molto altro deve ancora venire. La natura sarà sempre nostra nemica e perciò ci mostrerà i nostri limiti.

Indipendentemente dal periodo storico a cui appartieni o dal tuo punto di vista sul combattimento, il VT sarà sempre la scelta giusta praticato dalla persona giusta. L'abilità e la bravura delle persone che hanno plasmato il Ving Tsun sono la garanzia di questo.
mi sembra un elaborato abbastanza generalista da proporre cose che non possono che essere condivisibili.
L'ultima sborata sulla bravura e e abilità di chi ha plasmato il VT come garanzia mi sembra un tantino "autoreferenziale" e l'avrei evitata al posto suo.
Intendo dire che naturalmente non escludo che ci siano grandi combatattenti all'interno di tale scuola,ma che siano questa la garanzia mi sembra non dimostrare nulla.
Invece "il VT sarà sempre la scelta giusta praticato dalla persoan giusta" non l'ho capito... :-[
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Andy

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #3 on: December 09, 2013, 13:19:26 pm »
+2
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La via del Ving Tsun e in particolare quella del WSL/PHB VT è un sistematico viaggio nel praticare concetti e principi riguardanti il combattimento. Il risultato finale è il possesso di una visione completa del combattimento e anche il raggiungimento di qualcosa trasmesso da alcuni recenti pugili realmente abili.

L'avesse mai dimostrato qualcuno................

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Offline TheElbowSmash

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #4 on: December 09, 2013, 15:41:30 pm »
+2
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L'abilità e la bravura delle persone che hanno plasmato il Ving Tsun sono la garanzia di questo.

Questa proprio è una zappata sui piedi bella grossa e dolorosa  :-X
Senza offesa alcuna, ma stiamo comunque parlando di una delle tante discipline che dal XVII secolo ad oggi hanno dato come unica garanzia soltanto aneddoti, leggende e video dimostrativi.

Su questo quoto Tenchu. Indipendentemente dal valore marziale, storico e dagli spunti interessanti, se dovessi affidarmi a garanzie e prove, beh, mi butterei nettamente su qualcos'altro  :pla:


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Offline GiBi

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #5 on: December 09, 2013, 16:33:07 pm »
+2
Il Ving Tsun è molto semplice…o così dovrebbe essere. 

dovrebbe..ma proprio dovrebbe eh..poi però si dice che nessuno lo riesca ad applicare in modo efficace perchè "non lo ho capito, in quanto nonè mica rozzo come gli SDC, è fine e difficile, ci vogliono anni e anni e anni (e anni..)"


Molti possono anche combattere con efficacia senza alcuni elementi o senza la comprensione di questi elementi del VT, ma senza la corretta conoscenza il VT sembrerà sempre qualcosa di carente in certe aree. Questo ha condotto a moltissime versioni del VT sotto molti differenti nomi che semplicemente non sono conformi ai principi base.

Philipp Bayer 

 

Si torna all'idea del lineage autentico vero e corretto mentre gli altri c'hanno gli angoli sbagliati ..  :-X


…Per capire il genio del VT dovrebbe bastare un pomeriggio, dopodichè tutto dovrebbe essere chiaro”   

 [/i]

Philipp Bayer 
Dovrebbe bastare un pomeriggio..poi quando le prendi è perchè ancora non hai visto la BiuJee che siccome non deve lasciare la casa allora la possono vedere solo gli allievi anziani...insomma un pomeriggio lungo una ventina di anni più o meno..  :om:

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Ferretti Enrico

Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #6 on: December 09, 2013, 22:01:02 pm »
0

....
Non per fare il pignolo, ma per correggere queste abitudini basta essere abituati a fare sparring, ...

Quale sparring? Libero, condizionato, parziale, con handicap... o tutti insieme?

Comunque, in generale, no.

Lo "sparring" casomai è la verifica che i lavori fatti a monte abbiano dato i risultati voluti.

Prima ci sono tutta una serie di altri strumenti (che successivamente non vengono abbandonati, ma vengono usati insieme allo sparring).

La proporzione ideale nell'uso dei vari tipi di mezzo allenante usato (genearale, speciale e specifico) varia a seconda dei fattori considerati

(fisiologico, tecnico-tattico, psicologico), del livello del praticante, degli scopi prefiissati ecc. ecc. ecc.





Riguardo invece a Goh Sao e Sparring, da quel che avevo letto in giro mi era parso di capire che fossero la stessa cosa, ....

Il Goh Sau è un esercizio tecnico, quindi un mezzo d'allenamento speciale , lo sparring è un mezzo specifico.

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Ferretti Enrico

Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #7 on: December 09, 2013, 22:11:07 pm »
0
...
mi sembra un elaborato abbastanza generalista da proporre cose che non possono che essere condivisibili.
L'ultima sborata sulla bravura e e abilità di chi ha plasmato il VT come garanzia mi sembra un tantino "autoreferenziale" e l'avrei evitata al posto suo.
...

In effetti è solo un articoletto "pubblicitario", senza nessun contenuto tecnico, tanto per spiegare cosa sia il Ving Tsun ai neofiti.

Ovvio che usi toni un po' enfatici.

Mi piacevano alcune parti in cui accenna all'uso degli strumenti del VT Wong/Bayer, abbastanza diverso rispetto altre discipline e quindi caratteristico del sistema.

Tutto qui. ;)[1]
 1. Già vi ho spiegato a cosa servono le forme, non è che posso sempre darvi delle chicche  ;D

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Offline TheElbowSmash

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #8 on: December 09, 2013, 23:47:14 pm »
+7
Sorry Enrico ma non condivido perfettamente questa tua affermazione:

Quote
Lo "sparring" casomai è la verifica che i lavori fatti a monte abbiano dato i risultati voluti.

O forse l'ho solo intesa male io.
Ma da questa frase lasci intendere che lo sparring per te sia un test, una verifica per valutare ciò che si è assimilato fino ad allora.
E' parzialmente vero. Da un lato si, dall'altro, secondo questo principio, se c'è stato un ottimo allenamento tecnico a monte, assimilato correttamente, già dal primo sparring libero a contatto pieno si sarà impeccabili.
Invece non è affatto così.

La maggior parte dei presenti su questo forum ti potranno confermare che, indipendentemente dalla disciplina e indipendentemente da quanto e da come si fossero allenati precedentemente, al primo sparring a contatto pieno sono regrediti ad un livello submassimale a quello del primo giorno d'allenamento (più o meno  XD)

Ed è li che lo sparring diventa uno (se non il fondamentale) strumento di progressione tecnica. Probabilmente il migliore che possa esistere. Diventa un percorso a se stante in cui si possono si, verificare alcuni aspetti affinati nell'allenamento tecnico, ma sopratutto sviluppare alcune componenti allenabili esclusivamente tramite lo sparring stesso.

Non può essere soltanto un test. Deve andare paripasso all'allenamento tecnico poiché lo sparring gioca un ruolo così fondamentale da poterne annullare l'efficacia.
E' il motivo per cui chunners o altri praticanti d kf, con anni ed anni ed anni di allenamento e formazione tecnica alle spalle, si trovano "a sbracciarsi, tirare pugni, afferrare, scalciare dappertutto nella speranza che qualcosa vada a segno ed abbia successo" quando si trovano a confrontarsi: la mancanza di equilibrio tra tecnica e sparring.


 

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Offline MachineGunYogin

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #9 on: December 10, 2013, 03:48:55 am »
+4
Daccordo con TES, il gap tra lo sparring come metodo per testare, e lo sparring come methodo per apprendere, ha risvolti molto complessi che infatti possono essere descritti con teorie di "reinfocement learning". Da questo presupposto, uno sparring atto all'appredimento è molto diverso da uno sparring atto al test di qualità. Nell'apprendimento si usa un approccio graduale e sequenziale, dove gli errori e i feedback hanno un tempo e una struttura ben precisi. Nel test non si bada a certi dettagli, se non a fine sessione, dove solo un appredimento razionale puo avvenire esplicitamente e in maniera cognitiva, ma non implicito nei movimenti appresi, che è la componente principale di uno sport o atvità fisica in generale.

Tradotto in parole semplici: un neofito che sale su un ring con esperti, non imparerà nulla se questi tirano. Quindi la frase "per imparare a darle bisogna imparare a prenderle" tanto sentita in alcune palestre di pugilato di basso livello (e sdc in generale) è una gran cazzata. Allo stesso modo le lezioni pseudo-universitarie di come vanno eseguite le tecniche di kung-fu, non porteranno a nessun risultato se non la convinzione di spaer fare qualcosa, che svanirà al primo sparring-test serio.


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Offline Fabio Spencer

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #10 on: December 10, 2013, 09:00:33 am »
0
...
mi sembra un elaborato abbastanza generalista da proporre cose che non possono che essere condivisibili.
L'ultima sborata sulla bravura e e abilità di chi ha plasmato il VT come garanzia mi sembra un tantino "autoreferenziale" e l'avrei evitata al posto suo.
...

In effetti è solo un articoletto "pubblicitario", senza nessun contenuto tecnico, tanto per spiegare cosa sia il Ving Tsun ai neofiti.

Ovvio che usi toni un po' enfatici.

Mi piacevano alcune parti in cui accenna all'uso degli strumenti del VT Wong/Bayer, abbastanza diverso rispetto altre discipline e quindi caratteristico del sistema.

Tutto qui. ;)[1]
 1. Già vi ho spiegato a cosa servono le forme, non è che posso sempre darvi delle chicche  ;D
ok, grazie Enrico.
Mi diresti quali sono a tuo parere le parti che ti piacciono per favore?

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Offline Darth Dorgius

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #11 on: December 10, 2013, 09:06:02 am »
0
Quoto il discorso che lo sparring non è un test, ma un esercizio.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Fabio Spencer

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #12 on: December 10, 2013, 09:25:06 am »
0
Quoto il discorso che lo sparring non è un test, ma un esercizio.
io credo, come hanno detto anche altri utenti, che possa essere sia uno che l'altro.
 :)
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Darth Dorgius

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #13 on: December 10, 2013, 09:27:47 am »
0
Ok, certo, sicuramente. :)

L'importante è non usarlo solo come test, ecco. :gh:
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Offline Tenchu

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Re:Il Ving Tsun di Wong Shun Leung e Philipp Bayer
« Reply #14 on: December 10, 2013, 18:04:03 pm »
+1
Mi inchino a TheElbowSmash e dhammachinegun che hanno spiegato ciò che avrei puntualizzato io, ma che l'hanno fatto nell'ottima maniera in cui io non sarei stato in grado di fare ;)