Io contrariamente a quanto si potrebbe pensare dai forum
sono sempre stato un discreto maghetto a de-escalare (faccia a faccia) le situazioni ed in generale "pesare le parole". L'unica rissa in cui mi sono trovato era perchè il tizio era un noto picchiatore che si girava i locali apposta, e della de-escalation non gliene fregava un cazzo. Lui usciva per menare e non tornava a casa se non era ubriaco marcio e con le nocche gonfie.
La via d'uscita dignitosa comunque non è sempre un tono conciliante o una facciata di amicizia.
Il già citato Thompson, racconta un episodio (estremo, a modo suo), di questo tizio che faceva il bulletto con lui (buttafuori) con presenti la sua compagnia e relative morose.
Al che Thompson gli cinge le spalle sorridente, con un braccio, lo allontana dai suoi amici e gli sussurra in un orecchio che se non la finiva subito di rompere le palle lo avrebbe massacrato di botte e lasciato agonizzante sull'asfalto; il tutto detto sorridendo, in modo che (se non ricordo male, glielo dice proprio) potesse tornare dai suoi amici e raccontargli quello che voleva, ma l'importante era che si levassero dalla strada. Gli dicesse quel che preferiva, tanto loro due la verità la sapevano.
Così il tizio se ne torna dai suoi amici (bianco in volto, in realtà) ridacchiando e spiegandogli come il buttafuori lo avesse trattato da amicone pur di non avere guai, che aveva chiesto pietà,quindi era soddisfatto e potevano anche andarsene a casa.
Magari c'è qualche imprecisione nel mio resoconto, ma il succo è quello.