continuo a non essere chiaro: io la penso come te, per questo il mio problema non è cambiare prospettiva.. quella l'ho già cambiata!
Ti chiedo scusa. A volte per capire alcune cose ho bisogno che mi facciano i disegnini...
però, pur volendomi porre in un certo modo, è possibile che se non ho la lingua abbastanza sciolta io mi incarti con le parole e faccia un casino, usando toni sbilanciati in un senso o nell'altro, o semplicemente non trovando una prospettiva adatta. allora chiedevo: ci sono dei paletti fissi a cui fare attenzione? c'è un qualche sistema che, data una situazione, permetta di trovare la prospettiva migliore da proporre al proprio interlocutore? e in questo mi ha aiutato, ad esempio, Mad proponendomi una serie di caratteristiche chiave della perfetta risposta da paraculo. e poi mi chiedevo se e come ci si possa esercitare a trovare questa prospettiva più dolce, perché ad esempio a me non sempre viene in mente subito, e parliamo di situazioni in cui il tempismo è fondamentale. e qui mi avete proposto un uso 'creativo' dei forum come campo di prova. sicuramente un corso serio di dp prevede esercitazioni ad hoc (cui hanno più volte fatto menzione sia don Gargo che il buon John Spartan), che secondo me sono la migliore soluzione possibile. però anche sforzarsi di fare questo giochino nella quotidianità, in contesti diversi da quello di strada (e.g. sul lavoro) imho può essere un ottimo allenamento, e può aiutare a sviluppare capacità senz'altro utili
L'ambiente di lavoro è sicuramente un'ottima "palestra" per fare allenamento. Ma anche quello universitario non è da meno, fidati.
Non esiste, a mio parere, la "prospettiva migliore", perché troppo varie e variegate possono essere le situazioni. La qualità migliore è sicuramente la plasticità: adattarsi è la regola primaria.
Come cominciare? Scegliere dei modelli. Per esempio, quasi ovunque c'è almeno un tizio spara-battute (a volte al limite dell'offensivo): osservarlo all'azione può essere utile a capire soprattutto il tempismo e quello che potrei (con un azzardo) definire il
posturing della "battuta"; il "testo", invece, deve essere necessariamente calibrato sulla persona e alla situazione e va sperimentato in prima persona.
Poi bisognerebbe "scegliersi" un personaggio da interpretare consono alle nostre caratteristiche e coerente con l'aspetto fisico e con l'atteggiamento in generale: una battuta sferzante che coglie nel segno detta da uno con portamento fiero e per nulla remissivo non ha sicuramente lo stesso effetto se detta da un segaligno timido e (anche solo apparentemente) pauroso.
Due esempi che mi vengono al volo per dare un idea sono alcune gag dei comici Ale e Franz o alcuni dialoghi con il barbiere nel film Gran Torino. Ma solo per dare un idea, eh... Perché nei casi di cui stiamo parlando l'obiettivo non è di rendere il nostro probabile "antagonista" oggetto delle nostre battute, bensì di portarlo momentaneamente dalla nostra parte dandogli nel contempo l'illusione che siamo noi a metterci dalla sua. Insomma, suggerimento superfluo, ma credo che sia importante non solo non prenderlo (esplicitamente) per il mulo, ma neanche dare l'impressione che lo stiamo facendo.
Poi è vero che non sempre può essere utile essere "smart": è necessario che il ricevente sia sintonizzato sulle stesse lunghezze d'onda, altrimenti non funziona. Qualcuno in altre sedi, mi pare 0, suggeriva anche di fornire risposte assolutamente sconnesse dal contesto o farneticanti o dissociate per mandare in tilt cognitivo il ricevente e che offrono secondi preziosi: per andargli addosso come un treno (se è il caso..., ma qui stiamo parlando d'altro); oppure per formulare una battuta (in senso lato, non necessariamente spiritosa) abbastanza sensata da catturare contemporaneamente attenzione e consenso. E quando si è d'accordo con qualcuno, è molto più difficile "dargli addosso". Ok, può essere ancora per soli pochi secondi, che però sono preziosi per... ecc...
Se vuoi possiamo aprire un topic dove posso provare a catechizzarti sulla funzionalità allenante delle forme, sulla sostanziale inutilità di attività quali sparring a contatto pieno, sulla dannosità dell'uso dei pesi e sui migliori esercizi per allenare i tendini...