In più si studiano delle tecniche di passo per allontanarsi (teng) ed avvicinari (non ricordo il nome).
Guai a non farlo. E' la base di ogni "combattimento". Riguardo ai nomi, io ricordo appena il mio, perciò...
Non ho mai visto tecniche di passo apllicate in altre arti marziali, in caso contrario potresti farmi vedere un video?
come preparazione fisica,
Beh, diciamo che "come preparazione fisica" poteva essere vero alla fine dell'ottocento, ora ci sono altri metodi, non credi?
No no è attualissima. Il Bagua come tutti gli stili interni non si basa sui muscoli ma sulle articolazioni. Il giro rafforza le ginocchia, il polso e le spalle ecc. 20 minuti di giro ti fanno sudare quanto 1h di corsa.
in combattimento si usa il passo a zig zag che disorienta l'avversario lanciando il ginocchio e muovendo la vita
Anche il "passo a zig zag" è un allenamento, se lo usassi in combattimento senza alternative sarebbe piuttosto limitante, non trovi? Diciamo che essere mobili sulle gambe è meglio che essere statici.
Certo è solo una delle tecniche di passo assieme al "tiempo" ed altre che comunque in altri stili non ti vengono insegnate, almeno io non le ho mai viste insegnare.
In pratica gli attacchi partono da almeno 1 metro e mezzo di distanza sfruttando quindi apparte il colpo stesso la quantità di moto del tuo corpo.
Io propendo per la corrente di pensiero che sostiene, invece, che le "tecniche" del baguazhang siano state pensate per essere eseguite a distanza ravvicinata, molto ravvicinata, per poter arrivare di fianco o, meglio, dietro l'avversario. Se poi riuscisse di "passarci attraverso", ancora meglio...
Ho messo tecniche tra virgolette perché ritengo che il baguazhang non abbia tecniche proprie "native", ma molto più pragmaticamente si suggerisce ai praticanti di prendere "in prestito" da qualunque disciplina di combattimento ogni tecnica si dimostri efficace in determinate situazioni.
Vero ma per arrivare vicino devi partire da lontano facendo movimenti atti a distrarre l'avversario. Vero è che ogni tecnica efficace è giusta usarla ma non è vero che il bagua non ha tecniche proprie assolutamente, forse qualcuno non ha saputo apprenderle e le ha insegnate in altra maniera
Inoltre mi ha spiegato che non esistono prese nel bagua in quanto se io blocco il tuo braccio anche il mio braccio è bloccato quindi non ho nessun vantaggio.
Se io blocco un braccio ho
già un vantaggio, vantaggio che devo utilizzare in modo intelligente è proficuo: usando una terminologia moderna, direi che non si deve cercare la "finalizzazione per sottomissione", ma quei millisecondi che ho a disposizione posso utilizzarli per colpire, per esempio, o sbilanciare, o spazzare, o proiettare. Dipende dalla situazione (e dalla mia abilità, naturalmente).
Nell'ultimo stage il M.Zhang ha spiegato come comportarsi nel momento in cui vieni afferrato. Se mi blocchi 1 braccio abbiamo entrambi un braccio fuori uso quindi siamo alla pari. Se sei in posizione di taquan zan è al 99% possibile che tu afferri il mio braccio di difesa, quello più avanzato, ma quello è solo uno specchio per le allodole, io voglio che tu prenda quel braccio affinchè il braccio che copre la bocca dello stomaco possa colpirti all'improvviso.
Non esistono parate in quanto è impossibile anticipare un colpo solo con i riflessi quindi è tutto studiato per attaccare-difendendosi.
Sì, questo è giusto: difendersi e attaccare dovrebbero essere azioni contemporanee; ma anche coprirsi non sarebbe male in determinati casi.
Infatti il bagua insegna ad attaccare coprendosi, Il bagua era insegnato nella città proibita e gli unici a padroneggiarlo erano le guardie imperiali e qualche mercenario che accompagnava le carovane nei lunghi viaggi in cui doveva far fronte a squadre di banditi era quindi necessario saper attaccare coprendosi.
Ragazzi so che non capirete molto ma non si possono spiegare così certe cose vi posso solo consigliare di seguire il Maestro Zhang nelle sue tappe in italia o contattare una delle sue scuole ma attenzione perchè vi ripeto che non sono tutti competenti allo stesso livello.
Io, purtroppo, non posso seguire il maestro Zhang ne frequentare una delle sue scuole. Ma, magari, se ci metti un po' di impegno e di pazienza nello scrivere, può darsi che qualcosa la capisco persino io.
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Non è facile. Il bagua che molti conoscono lo hanno appreso da maestri che alla meno peggio hanno visto ma è questa la cosa bella del kung-fu(lavoro duro) è una cosa che nessuno ti può "rubare" solo vedendola ma si basa sulla ripetizione infinita dello stesso movimento fino a quando non diventa un tuo riflesso. Io faccio 1000 volte lo stesso esercizio ogni allenamento, il maestro Zhang ha detto che bisogna allenarsi fino a quando non diventa la tua natura quel movimento, devi saperlo applicare con la stessa disinvoltura con cui scrivi, cammini o bevi, per questo devi ripeterlo 1000 volte al giorno. Tu che stile pratichi? Da chi hai appreso quello che sai del Bagua?