Ciao a tutti. Vorrei esporvi alcuni articoli che ho letto recentemente e sentire le vostre opinioni in merito.
In relazione all'utilità del lavoro a bassa intensità di lunga durata, aerobico, per l'allenamento negli sport da combattimento rispetto il lavoro ad alta intensità anaerobico (sopra soglia).
In pratica alla UIPASC si sottolineava spesso quanto fosse la corsa sopravvalutata e in generale utilizzata a sproposito nella maggior parte dei casi, soprattutto per quanto riguarda sport come la kick, thai, K1 nei quali pur avendo tempi di lavoro che si attestano sui 3' per round, per 3 round, con 1' di rec tra di essi, si sfrutta molto questa modalità di allenamento. (forse per aver preso molto dal pugilato ? per il quale invece i tempi di match si dilatano largamente).
Invece negli articoli di Alain Riccaldi trovo l'esatto contrario, ovvero l'importanza delle attività aerobiche e la denigrazione dell'esagerato utilizzo dei circuiti lattacidi tanto di moda.
"Pro":
http://www.accademiaitalianaforza.it/aerobic-endurance-la-resistenza-cardiovascolare-negli-sdc/http://www.accademiaitalianaforza.it/strength-conditioning-for-fighters/Di questo voglio citare: "Al contrario delle credenze più diffuse ed errate, il sistema energetico aerobico è il meccanismo di produzione energetica più importante per gli sport da combattimento perché a meno che essi non si sviluppino in round brevi da 1-2 minuti questi sport sono da considerarsi di base aerobici, ogni tipologia (Wrestling, MMA, BJJ ecc.) avrà poi un differente rapporto nei contribuiti alattacidi e lattacidi ma di fondo sono tutti quanti sport di natura aerobica come il Calcio, il Football, il Volley ecc."
Questo recente:
http://www.projectinvictus.it/allenamento/conditioning/correre-serve-ad-un-praticante-di-sport-da-combattimento?fb_action_ids=503793673074111&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=[571441342946478]&action_type_map=[%22og.likes%22]&action_ref_map=[]
"Contro":
http://www.rawtraining.eu/metodi-e-programmazione/aerobico-vs-anaerobico-alattacido-efficienza-vs-efficacia/Nei commenti sotto vediamo l'intervento di Alain e la discussione che ne nasce con l'autore di quest'ultimo articolo.
La confusione in me è grande...Da quello che avevo imparato a UIPASC la parte essenziale per ottenere risultati importanti in gara è proprio quella "ad alta intensità" ovvero quella soprasoglia, o anaerobica.
Proprio perchè nei combattimenti il lavoro non è costante ma vi sono improvvise accellerazioni esplosive e fasi invece più "tranquille" (per esempio quando ti sposti, quando pari un attacco...).
In oltre mi pareva di aver capito che il metabolismo lattacido avesse una importanza maggiore rispetto quanto ne dica Riccaldi.
Lui stesso dice che si registrano produzioni di lattato da 15 mml.
La resistenza speciale, la capacità di eseguire movimenti esplosivi per tutta la durata dell'incontro è legata al metabolismo lattacido no?
In più tutto questo lavoro di corsa lenta e di durata mi pareva di aver capito potesse essere controproducente sull'esplosività.
Infine si diceva che Carmelo Bosco avesse negli ultimi suoi scritti, sconsigliato la corsa continua anche negli sport di squadra (figuriamoci in quelli da combattimento).
Gradirei una vostra opinione in merito.