comunque intendevo che i dubbi devono far riflettere nella pianificazione dell'allenamento non che bisogna confrontarsi pieni di dubbi nella situazione reale ...........l'unica certezza per me è mettersi sempre in discussione
Meglio che la mia mano si rompa dopo aver messo fuori uso l' aggressore che allenarsi in modo che l' unica mano che si rompe sia quella dell' aggressore con l' ausilio di tutta la mia faccia.
Se una cosa non funziona in un contesto protetto e controllato, allora in un contesto non controllato posso solo augurare buona fortuna.
Di sicuro è capitato che gente non preparata abbia risolto un'aggressione non essendo assolutamente all' altezza.
Ma siccome dobbiamo presupporre la peggior situazione possibile, ovvero un aggressore che ha idea di cosa fare, direi che non ci sono granchè soluzioni alternative.
Il WC non è un'arte inadatta allo sparring, è una disciplina che così come viene venduta è inadatta al combattimento (se non strettamente autoreferenziale ).
Perchè si concentra su di una distanza che in una situazione di scontro fisico non collaborativo ha una rilevanza più che marginale.
Sia esso sparring o uno scontro fisico reale.
E' una carenza di bagaglio tecnico, ancor prima che di metodiche e di principi, che lascia in braghe di tela sulla lunga distanza e sulla media, che sulla corta ti illude di avere qualcosa in mano e che sulla fase a contatto ed eventualmente a terra non fornisce nulla.
Ora voler parlare di utilità in un contesto reale con queste premesse vuol dire non aver toccato con mano detrminate situazioni.
Lo sparring sistematico in tutte le sue varianti sarebbe già un passo avanti. Poi servono integrazioni di bagaglio tecnico, revisione di principi (spesso fisiologici ) e di metodiche di allenamento.
Prima che tu chieda io lotto da venticinque anni e lavoro nei locali da sedici quindi qualcosina l' ho vista.