Parlo di stile, non di propria interpretazione, diciamo "accademicamente"
Io comunque praticavo il lineage Wong Shun Leung, ma mi veniva detto ogni volta che il tronco deve stare sempre dritto, che bastava fare pivot e per non essere colpiti ed eventualmente un passo indietro ma sempre a schiena dritta per poi eventualmente rientrare con un passo avanti, ovviamente sempre a schiena dritta... In pratica dei pezzi di legno che girando di qua e di la facevano i vari "Sao"
si anche io non condivido ovvero a qualcuno potrebbe pure funzionare cosi ad altri cosà non vedo perchè porre dei limiti, tatticamente è sbagliato per loro ?...... e bene anche tenere le braccia basse negli sdc lo sarebbe in teoria ...però cè chi lo fà e addirittura ne trae giovamento, ma non è che non sto facendo boxe perchè ho le braccia giu ed invece mi hanno insegnato a tenerle su....nessuno si immaginerebbe mai di dire una cosa del genere...
il problema è che nel Wing Chun o fai così o ti senti correggere per tutta la lezione.
ok, diciamo che la tecnica va curata, questo è ovvio, ma quando facevo Wing Chun il massimo della libertà non era lo sparring, totalmente assente, ma il Chi Sao ed era anche lì che mi veniva "impedito" anche solo di portare la parta alta del corpo un po' indietro, nonostante schivassi l'attacco e rientrassi!
ora dove pratico Karate c'è un tipo di uscita in diagonale detta Nagashi, in quest'uscita il piede avanzato deve stare dove si trova e se lo sposto durante le tecniche a coppia mi viene corretto, ma se in sparring faccio Nagashi spostando il piede non vengo di certo fermato e scorretto, anzi!
ecco, forse se nel Wing Chun si dedicasse più tempo allo sparring si potrebbe aprire un po' di più la mente verso l'adattamento di certe dinamiche, ma anche sentendo altre persone in giro (solitamente "ex") questo non succede
poi certo capisco il novizio che si approcia a quest'arte senza mai aver avuto esperienze precedenti e si sorbisce tutte ste minchiate senza esser capace di filtrarle...
non è questione di non aver la capacità di filtrarle, la questione è che o accetti o te ne vai.
prendiamo l'esempio dell'ottimo GiBi che ha prima di tutto imparato, provato, si è fatto delle domande, ha cercato delle risposte, le ha trovato provando a cambiare approccio e... lui da ISTRUTTORE si è trovato a dover scegliere se mentire a stesso e agli altri continuando ad insegnare una cosa che gli pareva scorretta spacciandola per buona o modificarla tenendone però i PRINCIPI e cosa è successo? ha perso gli allievi!
se invece sei allievo, come dicevo, o ti adatti a quello che ti fanno fare o te ne vai, questa è la mia esperienza e di altri con cui ho avuto scambi di opinioni, così come chi è restato ancora fa le stesse cose senza cambiare nulla perchè non rientra nei parametri del Wing Chun (cosa che potrebbe andare bene se chi lo fa, lo fa perchè gli piace come stile, ma se lo fa perchè pensa di poter diventare una macchina da guerra, beh
)