Pak Mei

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Pak Mei
« on: February 13, 2014, 22:52:42 pm »
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Offline Gargoyle

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Re:Pak Mei
« Reply #1 on: February 13, 2014, 23:05:06 pm »
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Me l'aspettavo questa discussione  :)
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline THOR

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Re:Pak Mei
« Reply #2 on: February 14, 2014, 00:36:53 am »
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Solita storia,ma il video di sparring che significato ha?
Io vedo solo due che muovono le mani il più' veloce possibile,senza portare colpi,mi pare un fantomima di sparring,questo e' quello che vedo.

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Offline MachineGunYogin

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Re:Pak Mei
« Reply #3 on: February 14, 2014, 01:06:31 am »
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quello che ne pensi tu cavallliere

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Offline Tenchu

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Re:Pak Mei
« Reply #4 on: February 14, 2014, 14:38:50 pm »
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Solita storia,ma il video di sparring che significato ha?
Io vedo solo due che muovono le mani il più' veloce possibile,senza portare colpi,mi pare un fantomima di sparring,questo e' quello che vedo.

Sembra un modo di fare comune degli stili cinesi quello di voler a tutti i costi far vedere rapidi movimenti di braccia anche a scapito della potenza, questo non è certo il primo video che mi capita di vedere in cui sembra che si cerchi solo di sbracciare.
La soluzione? Forse maggiori protezioni e più contatto in modo da poter capire/superare il confine tra toccata e affondo, soprattutto nel modo di muoversi per portare i colpi.


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Re:Pak Mei
« Reply #5 on: February 14, 2014, 15:28:58 pm »
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Altra cosa utile sarebbe piantarla con sta storia dei polsi avanzati in contatto tra loro.

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Offline Prototype 0

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Re:Pak Mei
« Reply #6 on: February 14, 2014, 15:32:55 pm »
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Sto vecchietto ha un non so che di rincoglionito
Bak Mei fundamental techniques

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Offline Menosse

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Re:Pak Mei
« Reply #7 on: February 14, 2014, 15:33:11 pm »
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Secondo me non c'è proprio la concezione di cosa voglia dire contatto.
Tantissimi colpi avrebbero senso solo in un contesto point. Vedo spesso eseguire questo movimento: Braccio destro avanzato che appoggia contro il braccio destro avanzato avversario. Cede l'avambraccio scendendo e descrivendo un cerchio. Il pugno va a "colpire" il busto dell'avversario e "impattando"  ( :dis: ) con il mignolo in alto e l'indice in basso. Poi torna ripercorrendo la stessa traiettoria e cercando di colpire con le nocche e il dorso della mano il viso...

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Offline TheElbowSmash

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Re:Pak Mei
« Reply #8 on: February 15, 2014, 02:39:54 am »
+1
Come vedemmo qualche settimana fa (mi pare nel pub) su quell'altro video di "sparring"..abbiam capito che il problema non sono neanche le protezioni. Ricordate? Gente che si toccava a stento senza protezioni e continuava a toccarsi a stento con caschetto, guanti, gomitiere e quant'altro.

Manca proprio una concezione o "cultura" del combattimento come Dio comanda e del contatto. Ed è una cosa che deve partire dai Maestri (grande problema). Perché, se non sono loro a far capire agli allievi la differenza da un colpo scagliato con cognizione di misura e di intensità, ed uno sbracciamento a caso, si vedrà sempre questo andazzo. E' questa la loro concezione del combattimento. Non c'è modo che possano comprendere l'importanza di un affondo o qualunque altra dinamica che uno sparring definibile tale dovrebbe avere, se non c'è nessuno abituato a menare e farsi menare allo stato dell'arte che li segue. E ciò quando si tratta di Maestri di AM cinesi, è praticamente utopia.

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Offline Tenchu

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Re:Pak Mei
« Reply #9 on: February 15, 2014, 09:57:19 am »
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Come vedemmo qualche settimana fa (mi pare nel pub) su quell'altro video di "sparring"..abbiam capito che il problema non sono neanche le protezioni. Ricordate? Gente che si toccava a stento senza protezioni e continuava a toccarsi a stento con caschetto, guanti, gomitiere e quant'altro.

Me lo sono perso, saresti così gentile da indicarmi il link per favore?

Manca proprio una concezione o "cultura" del combattimento come Dio comanda e del contatto. Ed è una cosa che deve partire dai Maestri (grande problema). Perché, se non sono loro a far capire agli allievi la differenza da un colpo scagliato con cognizione di misura e di intensità, ed uno sbracciamento a caso, si vedrà sempre questo andazzo. E' questa la loro concezione del combattimento. Non c'è modo che possano comprendere l'importanza di un affondo o qualunque altra dinamica che uno sparring definibile tale dovrebbe avere, se non c'è nessuno abituato a menare e farsi menare allo stato dell'arte che li segue.

Non sempre tutta la colpa si può dare ai maestri, ricordi quando parlai del mio blocco nel colpire e nel portare combinazioni per paura di non controllare bene i colpi? Eppure il mio maestro è uno a cui il contatto piace.
Ora, semplicemente aggiungendo il caschetto con parazigomi alle protezioni abbiamo tutti alzato l'intensità ed anzi, forse ora sarebbe il caso di diminuirla, quindi il maestro resta sempre lo stesso, con la stessa grinta, ma prima eravamo bloccati noi allievi, adesso per qualche strano caso psicologico, il sapere che l'altro ha il caschetto ci permette di ciondarci di botte senza problemi :)
Io credo che il mio problema non sia poi così raro e se l'allievo non si sa sbloccare da se, a voglia che il maestro lo incita

E ciò quando si tratta di Maestri di AM cinesi, è praticamente utopia.

Mi piace guardare caso per caso, ma generalizzando ammetto che, da quel che ho visto pure io, purtroppo questa sembra la realtà e aggiungo, avendolo anche provato, per fortuna che esiste il Sanda!


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Offline TheElbowSmash

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Re:Pak Mei
« Reply #10 on: February 15, 2014, 11:29:46 am »
+4

Non sempre tutta la colpa si può dare ai maestri, ricordi quando parlai del mio blocco nel colpire e nel portare combinazioni per paura di non controllare bene i colpi? Eppure il mio maestro è uno a cui il contatto piace.
Ora, semplicemente aggiungendo il caschetto con parazigomi alle protezioni abbiamo tutti alzato l'intensità ed anzi, forse ora sarebbe il caso di diminuirla, quindi il maestro resta sempre lo stesso, con la stessa grinta, ma prima eravamo bloccati noi allievi, adesso per qualche strano caso psicologico, il sapere che l'altro ha il caschetto ci permette di ciondarci di botte senza problemi :)
Io credo che il mio problema non sia poi così raro e se l'allievo non si sa sbloccare da se, a voglia che il maestro lo incita

Credo che il video fosse questo:
Advanced Skill Challenge genn2014

Mi pare postato in New Sumo  :sbav:

Comunque, hai esposto un problema comune ma abbastanza vario e diversificato e, anche li, si ritorna all'importanza della figura del Maestro.
Il fatto che, nel vostro caso, l'aggiunta delle protezioni abbia comportato un naturale cambiamento d'approccio allo sparring non significa che la transizione sia così spontanea per tutti. Anzi.
Come potrai tranquillamente vedere nel video di cui sopra, non c'è praticamente alcuna differenza tra lo sparring con protezioni minime e quello con caschetto, parazigomi e quant'altro (e tenuta da mma ovviamente).
Questo perché? Perché innanzitutto non c'è una reale cognizione tecnica di ciò che si sta facendo, non c'è una vera e propria sicurezza (e conoscenza) dei propri mezzi e delle proprie "armi", manca totalmente un'idea anche vaga del combattimento full, delle dinamiche di difesa, attacco, evasione, gestione dello stress e del fiato, ecc..e sopratutto mancano degli Stimoli, visto che spesso si allenano con gente combinata nelle loro stesse condizioni. Sostanzialmente questo fa di loro degli improvvisati. Improvvisati dell'arte? No, magari lo studiano da 20 anni. Ma del combattimento si. E questa insicurezza generale li spinge a sprofondare in un costante stato di "timore da inesperienza" (come mettersi al volante per la prima volta) da cui, senza figure più esperte, non usciranno mai.

E da dove parte tutto questo? Dal Maestro (o da figure di riferimento a lui assimilabili). Se un Maestro si è formato tramite un percorso assolutamente lontano dal combattimento e da certe dinamiche (se non nella teoria), il risultato non può che essere questo.
E poi io non credo che ci sia l'allievo incapace di sbloccarsi da se. Tutti possono farlo, con tempistiche diverse e con diversi insiemi di fattori.
Voi probabilmente siete riusciti a "sbloccarvi" perché avevate appunto un maestro che vi ha fornito una base tattico-tecnica seria e vi ha iniziati ad una cultura del contatto, le protezioni sono state l'input necessario   :gh:

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Offline Tenchu

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Re:Pak Mei
« Reply #11 on: February 15, 2014, 13:41:21 pm »
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Non l'avevo considerata sotto i punti di vista che hai esposto, il tuo mi sembra un ottimo punto di vista :thsit:
Ok, dovrò riconoscerti l'ennesimo +1 :)
Il video invece non lo posso visualizzare dal telefono, dovrò aspettare di connettermi da pc, ti ringrazio del link intanto, molto gentile :thsit:

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Offline TheElbowSmash

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Re:Pak Mei
« Reply #12 on: February 15, 2014, 13:58:37 pm »
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Non l'avevo considerata sotto i punti di vista che hai esposto, il tuo mi sembra un ottimo punto di vista :thsit:
Ok, dovrò riconoscerti l'ennesimo +1 :)
Il video invece non lo posso visualizzare dal telefono, dovrò aspettare di connettermi da pc, ti ringrazio del link intanto, molto gentile :thsit:

Grazie a te! E Prepara i pop corn  XD

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Offline Takuanzen

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Re:Pak Mei
« Reply #13 on: February 15, 2014, 14:08:14 pm »
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Non conoscevo questo stile se non di nome. Purtroppo non ho trovato informazioni a riguardo su Wushupedia.
Noto che qui, come con altri stili cinesi duri, il modo di eseguire da parte degli anziani i movimenti diventa più morbido, fluido e lo preferisco, diventa più interessante a mio modo di vedere. In generale le applicazioni non mi piacciono e nemmeno lo sparring. Si vede che è uno stile del Sud, derivato dallo Shaolin del Sud: qualcosa ricorda la Gru Bianca, qualcosa il Wing Chun. Grazie.  :)

Come vedemmo qualche settimana fa (mi pare nel pub) su quell'altro video di "sparring"..abbiam capito che il problema non sono neanche le protezioni. Ricordate? Gente che si toccava a stento senza protezioni e continuava a toccarsi a stento con caschetto, guanti, gomitiere e quant'altro.

Manca proprio una concezione o "cultura" del combattimento come Dio comanda e del contatto. Ed è una cosa che deve partire dai Maestri (grande problema). Perché, se non sono loro a far capire agli allievi la differenza da un colpo scagliato con cognizione di misura e di intensità, ed uno sbracciamento a caso, si vedrà sempre questo andazzo. E' questa la loro concezione del combattimento. Non c'è modo che possano comprendere l'importanza di un affondo o qualunque altra dinamica che uno sparring definibile tale dovrebbe avere, se non c'è nessuno abituato a menare e farsi menare allo stato dell'arte che li segue. E ciò quando si tratta di Maestri di AM cinesi, è praticamente utopia.
Concordo, ti ringrazio per questa bella analisi. Il problema è, oltre all'abitudine al contatto, anche che non vi è una graduale preparazione tecnica al combattimento
Dove mi allenavo prima facevamo più o meno questo:

Tui Shou & San Shou tests

Quindi lo sparring c'era (sempre meno col passare degli anni...) ed era un buon passo avanti rispetto alla media, era utile e formativo, però:
a) si passava direttamente dagli esercizi "energetici" di base allo studio di qualche singolo pugno o calcio, anche con qualche focus glove, al combattimento, senza studiare combinazioni o esercizi a coppie per il footwork.
b) Problemi relativi all'utilizzo dei caschi chiusi con griglia: distanze sfasate, concentrazione dei colpi solo al viso e traumi sul collo se si tira forte.
c) Di conseguenza lo sparring era sempre abbastanza leggero e quando arrivava un primo colpo forte, non si continuava sulla corta distanza.
Quindi non c'era progressione nello sparring.
In Cina ormai molti utilizzano il filtro del Sanda e a me non dispiace sinceramente:
yiquan-sanda ([url=http://yiquan-centr.ru/]http://yiquan-centr.ru/)[/url]
Yiquan sanda

Tuttavia in Italia non è così e spesso l'adeguamento di certe metodiche richiede maggior tempo da dedicare alla pratica del combattimento, l'adeguamento di certe pratiche e una diversa attitudine da parte dei praticanti. Cambiamenti non semplici da attuare, sicuramente non a breve termine.  :thsit:





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Offline Tenchu

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Re:Pak Mei
« Reply #14 on: February 21, 2014, 11:23:11 am »
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se il "filtro" del Sanda non piace c'è sempre quello del Lei Tai, la questione è sempre la solita e cioè che spesso chi fa uno stile tradizionale crede di diventare un guerriero d'altri tempi e vede lo sportivo come uno che trova soddisfazione con arbitro e regole ma che per strada è meglio se gira in armatura.
forse sarebbe buono iniziare a vedere il Sanda anche come un regolamento e mettere all'interno della lezione tradizionale metodiche di allenamento adatte al confronto sportivo in tale ambito (o nel Lei Tai), cercando di mantenere il più distinguibile possibile lo stile che si sta studiando, anzichè passare per i due soliti estremi:
- studio tradizionale per le forme e Sanda, nella stessa scuola, per il combattimento
- passo dalle forme al combattimento senza un percorso che mi guidi verso quest'ultimo