Facciamo un po' conti.
Poniamo che il corso sia di tre ore settimanali.
Togliendo dal tempo disponibile/utilizzabile quattro settimane di agosto, due tra Natale e Capodanno e una a Pasqua, restano 45 settimane all'anno (giorno più, giorno meno). In totale avremo un tempo annuo di 135 ore.
Prendendo come esempio il programma postato (escludendo la parte "istruttori"), nel quale ho contato complessivamente 141 tra fondamentali, difese ed esercizi vari, se si condensasse tutto in un solo anno si avrebbe a disposizione un tempo medio di circa 57 minuti ad "esercizio/tecnica".
Dividendo l'intero programma in più anni, con un calcolo bruto, i tempi medi per "esercizio/tecnica" diventano:
-115 minuti, corso da due anni;
-172 minuti, corso da tre anni;
-230 minuti, corso da quattro anni;
-287 minuti, corso da cinque anni.
Ma se il corso è strutturato su più anni, gli anni successivi al primo devono prevedere lo studio anche delle tecniche dell'anno precedente. Perciò, tiriamo fuori una nuova tabella dei i tempi medi per "esercizio/tecnica":
-2 anni: primo anno 70 tecniche, tempo medio 115 min/tecnica; secondo anno 141 tecniche, tempo medio 57 min/tecnica
-3 anni: primo anno 47 tecniche, tempo medio 172 min/tecnica; secondo anno 94 tecniche, tempo medio 86 min/tecnica; terzo anno 141 tecniche, tempo medio 57 min/tecnica
-4 anni: primo anno 35 tecniche, tempo medio 230 min/tecnica; secondo anno 70 tecniche, tempo medio 115 min/tecnica; terzo anno 105 tecniche, tempo medio 77 min/tecnica; quarto anno: 141 tecniche, tempo medio 57 min/tecnica
Fermiamoci qua.
C'è qualcosa che non va, evidentemente, in una "programmazione" di questo tipo. Ovvero, proponendo un numero di "tecniche" uguale (o quasi) per anno, si crea automaticamente uno squilibrio a favore degli insegnamenti dei primi anni (in termini di "tempo dedicato a"), con una netta penalizzazione delle cosiddette "tecniche avanzate" dell'ultimo anno. Maggiore è il numero di anni, maggiore è questo squilibrio.
Soluzione. Si potrebbe calcolare (e non è detto che non lo faccia, tra un po'...), ma in generale direi che, stante una strutturazione su più anni, le tecniche proposte dovranno essere in numero maggiore nel primo anno, per andare a diminuire proporzionalmente al numero di anni e al numero di tecniche. Obiettivo: ottenere, al compimento del ciclo completo del corso, un tempo di pratica/esercizio più o meno uguale per ogni tecnica.
Obiezione: ma non tutte le tecniche abbisognano dello stesso tempo! Risposta: assegnando ad ogni tecnica le percentuale di tempo necessaria/desiderata si può calcolare il numero e la distribuzione di esercizi per anno. E' chiaro che "allungando" i tempi di uno o più "esercizio/tecnica", da qualche parte dovrò "accorciare".
Problema: così facendo, se al secondo anno del corso si iscrivessero dei novizi, come la mettiamo? Si dovranno tenere due corsi separai all'interno della stessa lezione? Per non palare di quelli che si iscriveranno quando il corso sarà arrivato al suo terzo anno di vita...
Si potrebbe proporre un corso a ciclo chiuso, con iscrizioni non annuali, ma (se per esempio il corso completo dura 4 anni) ogni 5 anni, ma è facile prevedere la breve durata di una simile soluzione...
Probabilmente è più gestibile la presenza contemporanea di praticanti con diversa anzianità, ma questo lo sa molto meglio chi già se ne occupa da tempo.
In ogni caso, a mio modo di vedere, sarebbe più opportuno ragionare in termini di "gruppi coerenti di tecniche" piuttosto che di singole tecniche, in modo che l'allenamento (e, di conseguenza, l'apprendimento) non risulti disomogeneo e spezzettato: in questo modo i miei precedenti vaneggiamenti di "tempi medi" potrebbero diventare un canovaccio da seguire con flessibilità, per adattarsi alle reali condizioni/capacità dei praticanti, piuttosto che essere uno schedule cronometrato al secondo da "Viaggio Venezia-Firenze-Roma, 3 giorni e 2 notti, bevande escluse"!
Poi ci sarebbe un'altra soluzione, "c'è a chi piace e a chi non piace" (cit.): si prendono le sopramenzionate 141 tecniche, le si organizza in una beeeeeella e luuuuunga sequenza senza soluzione di continuità da praticare a solo, la si insegna a tutti quelli che arrivano, in qualunque momento dell'anno e quando pare loro, e la si fa ripetere fino allo sfinimento... Sfinimento per modo di dire...
In questo caso, però, suggerisco di allungare la vita complessiva del corso fino a una durata minima di dieci anni.