Altro esempio, che dette una notevole scossa alla mia convinzione di provare altro:
Arriva il periodo di inizio anno, con le millemila iscrizioni da rinnovare.
Ebbene sì, sappiate che non basta pagare il mensile alla palestra e magari l'annuale simbolico ad un ente sportivo, ma devi pagare anche tessere (care!!) a varie federazioni, associazioni, enti morali e quant'altro... per un totale di spesa non indifferente, ed un cassetto pieno di carta a casa.
Oltretutto il pagamento di queste millemila tessere prevede che tu partecipi agli stages di cui sopra, ovviamente NON compresi nell'iscrizione, perché sennò non ti vengono messi i timbri che ti fanno credito per i passaggi di grado. Aggiungo che alcuni stages, con costi di iscrizione e trasferimenti vari da considerare, non rientravano in quelli che ti davano diritto alla timbratura (vai a capire perché), e quindi ne dovevi fare altri in più.
Fatta questa premessa arriva l'ennesimo periodo del pagamento e un po' mi incazzo... dico chiaro e tondo al Sensei che pago volentierissimo la palestra (una cifra davvero bassa per gli standard, tenuto conto che è aperta e frequentabile tutti i giorni), e che anzi sarei disposto a pagarla anche di più vista la sua dedizione e onestà (senza scherzi, è una persona veramente onesta e per niente esosa), ma che ritengo assurdo pagare tutte queste altre tessere che risultano solo un balzello odioso che va in tasca a strutture ridondanti, e che non ci danno nessun servizio proporzionato in cambio.
Il Sensei, di cui ho la massima stima, capisce la cosa e mi dice che andrebbe fatta, ma se non voglio non è obbligo, vorrà dire non parteciperò agli stages (cosa giusta, perché riservati agli iscritti). D'altronde capisce benissimo il problema del rapporto spesa-servizio, sa che a me non interessava progredire nei gradi quanto piuttosto progredire nell'allenamento, e quindi non calca la mano.
Fin qui niente di strano, ma alcuni giorni dopo evidentemente la notizia circola (la parte amministrativa non la seguiva il Sensei) e vengo redarguito da altre figure influenti nel dojo che mi fanno questa domanda:
- "cosa deve fare una cintura nera?"
- io tranquillamente (e un po' provocatoriamente, capendo dove vogliono andare a parare) rispondo: "deve allenarsi con costanza e ricercare il miglioramento marziale"
- mi rispondono "no, deve seguire le regole, fare quello che va fatto"
Qui ho veramente capito che era il caso per me di respirare aria nuova...
Per la cronaca, di tessere non ne ho pagate manco una