La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #45 on: April 30, 2014, 14:42:01 pm »
+3
Tornado invece sulla discussione...quello che racconti mi pare molto simile ai racconti di un caro amico "megacintura nera" di karate shotokan "tradizionale2 legato a questi personaggi bibblici tipo "naito" shirai" che iono nho mai avuto il piacere di conoscere e non è che molto mi interessi.
Ora non è certamente il solo ambiente in cui si verificano fatti simili ma si verificano perchè tendono ad attirare gente a cui gli piace che sia cosi...e quindi sotto di:

- cut -

(che poi se anche hai imparato non te lo diranno mai...se no smetti di fare stages e spendere soldi...)

Credo però che si stia limitando un po' la visione globale.

In alcuni ambienti è sicuramente così. Ma non sempre.

Non parlo delle situazioni "sane", che pure esistono, ma mi riferisco ad altre realtà che sono altrettanto malsane, ma presentano sintomi diversi o sfumati in maniera diversa.

Ne ho conosciute alcune che il discorso "stage" lo affrontavano in maniera diversa o non lo affrontavano affatto. E comunque riuscivano a spillare soldi e lavare il cervello agli allievi in paro modo.

Ad esempio

- il Maestrone di turno che...è appunto il maestrone solo ed assoluto. Niente stage; niente confronti; niente comunicazione con altre realtà, a meno di "scuole amiche".
Tali scuole sono amiche in quanto condividevano pienamente la visione del maestrone e si comportano parimenti, avendo anch'esse un maestrone. E comunque si, sono bravi, ma noi siamo meglio implicitamente. E il nostro maestrone ha più verità del vostro, seppur anche voi siete sulla strada giusta.

E comunque noi non ci mischiamo con altri, non dobbiamo far vedere le nostre conoscenze. Se qualche anima in cerca di verità si affaccia alla nostra scuola, possiamo permettergli di abbeverarsi alla fonte, ma solo se diventa dei nostri. Gli altri non capiscono e solo se provassero vedrebbero la nostra vera "potenza". A proposito, ci sono le nuove magliette, borse, vestiti uficiali, donazioni alla scuola...niente di obbligatorio ovviamente, ma non vorrai essere escluso... e poi alle dimostrazioni non puoi venire senza la divisa ufficiale...e comunque per far parte del gruppo devi fare come noi... e c'è la tessera della scuola, della ferderazione fondata dal maestrone... dell'aiuto per la palestra... dell'aquisto del materiale per la palestra... della rivista ufficiale che uscirà (prima o poi)... ecc...


- Il maestro di vita che dispensa saggezza e perle e insegnamenti di vita utilizzando le AM come veicolo... di solito filosofo, magari con derivazioni sul mistico andante.... che sembra pieno di energie ed illuminato. Gli allievi solitamente sono persone di "animo delicato" che il maestro sa valorizzare e che poi portano gli insegnamenti dello stesso candidamente per il mondo. La violenza è una cosa brutta e noi facciamo le tecniche bioenergetiche per difenderci, ma non le usiamo per non far male e le alleniamo solo tra di noi. Il nostro maestro è illuminato, ma incompreso da quelli che fanno quelle forme di sport che niente hanno a che fare con la vera AM e insegnamento di vita. E lui è in grado di stupirci con effetti speciali e colori ultra vivaci, cose impossibili per i più ...e i meno...lo sa fare solo lui ed il suo inestimabile maestro, sparito tempo fa, ma che ha lasciato lui come erede e noi crediamo che ormai lui lo ha anche superato, anche se lui nella sua modestia non lo ritiene vero e scoraggia tali affermazioni... foss'anche per rispetto del venerabile antico che lo ha cresciuto nella vera via.... che costa, ahhhh come costa... le lezioni sono care, l'aiuto che richiede per andare avanti costa... molti soldi... ma anche qui i 10 vestiti e le 20 magliette che aquisto possono essere d'aiuto.... come anche le spade di vero finto  metallo che aquisto da lui... (sicuramente quella simile che ho visto su internet a metà prezzo è di qualità inferiore...) e anche le 25 armi diverse, comprate una per ogni forma nuova che imparo dello stile.... e gli stage li facciamo solo tra noi; un'occasione più unica che rara per imparare qualche cosa di diverso e più avanzato del programma...lui è sempre così comprensivo e ti segue sempre, anche quando sbagli....

- il maestro specilizzante
Si, ti faccio vedere che spacco il retrobottega anche ai passeri e con le energie disintegro le ossa ai vivi, ai morti e pure ai fantasmi... però se fai il corso base ci metti moltissimo e comunque non potrai mai imparare veramente al mio altissimo livello.... consiglio il corso istruttori: costa solo XXXX Euro, dura sei mesi e ti porta veramente avanti... poi devi solo aggiornarti regolarmente per non rimaniere indietro rispetto ai tuoi compagni.... ma se vuoi anche progredire ci sono i moduli successivi (sempre oltre alle lezioni).. queste ti metteranno in grado di arrivare ad un discreto livello...in n anni s'intende... se però vuoi fare le cose bene, devi anche prendere regolari lezioni private a pagamento s'intende..... e necessiti di tutto il materiale d'ordinanza... no, non quello che ha il tuo amico, che ti ha prestato.. anche quest'anno abbiamo rinnovato tutto, quindi, se vuoi essere alla pari, dovresti rinnovare tutto anche tu.. si puoi farlo durante tutto l'anno, non preoccuoparti; tanto per l'anno prossimo ho comunque altre idee....


E si può trovare ben altro, con casi simili, completamente diversi o incroci dei suddetti.....

Non limitiamo troppo le possibilita....


Ciao Nick
Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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Offline Shurei-Kan

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #46 on: April 30, 2014, 14:57:38 pm »
+1
Io bazzico lo stesso ambiente di provenienza di Saburo (che saluto caldamente) e posso confermare che, in mezzo a un mare di gente valida, seria e tosta, ven'è altrettanta di dubbie (per usare un eufemismo) capacità tecniche, didttiche e combattive che però sanno un gran bene come scodinzolare a dovere dinnanzi al "santissimo".

Detto questo io ringrazierò sempre il cielo per aver trovato un Maestro (il mio) che mi ha insegnato tutto quello che poteva sul piano tecnico e umano. Era un Judoka e Karateka tutto di un pezzo e ci ha insegnato sempre in modo aperto e favorendo l'emancipazione di tutti. Nostante quello dell'insegnante fosse il suo lavoro negli ultimi anni di vita. Ci ha insegnato il rispetto, sempre, verso chiunque anche verso i gradi inferiori (tanto per dirne una) ma non l'obbedienza cieca!
Tanto per fare un esempio ha letteralmente fanculizzato (con garbo ma altrettanza chiarezza e fermezza) il cotanto citato "santissimo", che per contro gli ha chiesto scusa in entrambe le volte per iscritto, dal vivo e andandolo a trovare a casa.
E il mio Maestro non era nessuno. Non aveva potere politico o incarichi federali (che gli sono stati offerti e sempre gentilmente rifiutati).

Ora, fatto questo esempio, vorrei analizzare la figura del suddetto "santissimo" che pare di leggere come l'unto dal Signore e inavvicinabile.
Io prima di frequentare i vari forum e blog (2006/2007) di queste assurde dinamiche di cui si parla in diversi ambienti di AM e pure della mia non conoscevo neanche l'esistenza. Non la conoscevo perchè non mi è stata fatta conoscere da chi mi ha dato i primi rudimenti. Non la conoscevo perchè qui da noi (Lombardia, Milano) la figura di sto "santissimo" non è tale. E' avvicinabilissima, praticaticabilissima, raggiungibile in pochi minuti quando si vuole e a costi tutto sommato accessibili o comunque non molto superiori ad altre realtà discutibili.
Con questa figura ci si può parlare, ci si parla. L'ho sentito molte volte fare autocritica e mettersi in discussione. Certo che ai primo Stage (quelli supercostosissimi di cui perliamo dopo) notavi subito il leccaculo di turno che tanto infatidiva il mio Maestro, noi e il nostro modo di fare ma soprattutto che stonava nel contesto.

Com'è possibile allora che in una stessa parrocchia vi siano 2 realtà così distanti?
Sono stato paraculato io?
No!
Perchè con molti altri gruppi con cui collaboro tutt'oggi funziona esattamente come da noi.
E la cosa strana e che alcuni di questi sono vicinissimi al "santissimo", anche più di noi.

E' vero anche che una selezione l'abbiamo dovuta fare e molti altri li abbiamo bannati dal nostro giro.

Io non conosco bene l'insengante di cui si parla, ne tantomeno il suo gruppo. Giusto un sorriso e un saluto quando ci si incontra come con la collega e nulla di più. Ma definirlo una brava persona, senza colpe e poi raccontare come i suoi più anziani Yudansha si attenggiano è un qualcosa che non riesco a mettere a fuoco.
Dato che non dubito minimanete del vissuto e del racconto fatto da Saburo i casi sono 2.
- o il maestro è talmente sprovveduto e "lento" da non accorgersi di come certe dinamiche girino nel suo gruppo.
- o ne è consapevolissimo, se non addirittura il fautore e quindi il primo imputato di questa brutta situazione.
Delle 2 l'una. Non trovo altre spiegazioni.

Io nel mio gruppo mi accorgo di tutto! Bastano 2 sguardi e 1/2 parola per aver chiaro ogni discorso non riferito. Tutti collaborano e i miei vecchietti cintura nera sono i primi a rispettare i più giovani di grado e di età e a prodigarsi per dare sempre una mano. Non vi sono cerchi magichi, gruppi e gruppuscoli e appena uno piscia fuori dal vaso intervengo io con il manico di badile.
Ma non faccio nulla di strano, ora che tocca a me, continuo solo sul modello insegnatomi mettendoci tutto quello che posso dare.
Con tutti i limiti della paratica e miei, che non so davvero un cazzo di niente.

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Ultima cosa che non mi torna e che vorrei capire perchè magari non c'entra nulla con quanto scritto fin'ora...... ma magari si.
Si è parlato di costosissime tessere, su tessere, su tessere. Di stage pagati a peso d'oro. Di obblighi e di timbri che fanno credito.
Con i soldi non si scherza e una quota che per uno potrebbe essere poca cosa per un'atro potrebbe essere molto esosa, quindi andiamo con ordine.

Prima cosa che voglio dire è che in questo ambiente la tessera da fare è una e una solamente.
Quella federale che costa 20euro (15 per i più piccoli).
Questa da noi la devono fare tutti! Assieme alla visita medica.

Di altri tesseramenti "obbligatori" non vi è teraccia.

C'è però ancora un possibile tessermento. Non obbligatorio. Stessa cifra. La possono fare, se vogliono, le marroni e nere (volendo anche prima ma noi manco ne parliamo) e serve solo per chi è interessato a quelle specifiche attività.
Per esempio noi tra marroni e nere saremo una 60ina e solo 10/15 di questi si sono tesserati. Ma tutti possono progredire e fare esami. Poi c'è chi come me ha la tessera stracolma di timbri tanto da farsi aggiungere nuove pagine e altri che con 2 timbri in croce frequentano da quando ho cominciato io e possiedono il mio stesso grado.
Non esistono, nella maniera più categorica, circoli viziosi di accumulo punti/crediti/bonus o qualsiasi cosa vi possa venire in mente per progredire o fare esami.
Non sono obbligatori, nella maniera più assoluta, stage in preparazione agli esami.
In tutta onestà io solitamente consiglio di farlo lo stage pre esame, ma senza pressione alcuna, tanto è vero che l'80% sceglie di farlo e il restante 20% no. Ma lo consiglio semplicemente perchè, dati alla mano, coloro che si avvicendano al palazzetto 1, 2 ore prima di essere chiamati per nome all'esame, con tutta l'emozione della circostanza, dopo aver passato la mattinata a casa a rimuginare con ansia, hanno statisticamente meno probabilità di ruiscita rispetto a coloro hanno avuto la matinata per ambientarsi con una allenamento, solitamente tecnico ma abbastanza blando.
E non esiste combianzione magica e astrusa di Kihon che viene proposta la mattina per fregare chi non era presente allo stage.

Ho specificato questa cosa perchè non comprendo come, sotto la stessa "parrocchia", si possano far passare le cose in maniera praticamente opposta.
E siccome non dubito della buona fede e de'intelligenza di Saburo mi sorgono spontanee alcune domande.
La struttura è settaria. Per carità!
Il grande capo pure è molto particolare. Anche se ho l'impressione che a molti piaccia dipingerlo più "santissimo" di quello che è e di quello che vorrebbe essere.

Ma non è che qualcuno ciurla pure nel manico?

Per concludere la questione costi gli stage di cui parliamo costano 30euro l'anno.
Gli esami 50.
Soldi son soldi, eh!, ma ricordo che nen sono obbligatori. Nella maniera più assoluta!

Chiedo anticipatamente scusa a chi legge per strafalcioni vari che non mancheranno di certo. Come al solito sono di volata.

Un saluto a tutti!



« Last Edit: April 30, 2014, 16:17:44 pm by S-K »

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Offline Shurei-Kan

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #47 on: April 30, 2014, 15:05:27 pm »
+1
Ho riletto ora quello che ho scritto......

Che vergogna.... :-[

Mi autozanichello prima che arrivi quella manesca di Aliena  :zan: :zan: :zan:

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Offline Saburo Sakai

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #48 on: April 30, 2014, 16:10:41 pm »
0
Ciao Shurei, mi fa molto piacere che tu sia intervenuto su questo topic e ti ringrazio per le puntualizzazioni.
Ti prego di non mettere in campo i nomi delle persone. Con alcuni di loro c'è un rapporto di amicizia che va oltre l'aspetto marziale e non voglio farne una questione di individui.
Affronto invece molto volentieri le tematiche generali.

Che al "santissimo" (e iperboli varie, che uso sarcasticamente, ma che rendono l'idea) ci siano diversi approcci è fuori di dubbio, che la sua figura venga in molti casi osannata in maniera fastidiosa è però altrettanto palese... magari lo dicessi soltanto io! Sarei prontissimo a scusarmi e a dire che non c'ho capito niente.

E' vero che con qualsiasi persona più ci si è in contatto, più se ne conoscono aspetti quotidiani, e più viene da considerarla "alla pari", ovviamente con il dovuto rispetto dato ad ogni essere umano e contestualmente all'ambiente in cui si frequenta... mentre di contro incontri più sporadici rendono tale figura più distante e più soggetta a mitizzazioni. Il "santissimo" sarà anche molto friendly, ma a noi non veniva presentato così, e non faceva niente per darci altri elementi di valutazione.
Già una struttura che nelle decisioni politiche e strategiche ha un capo supremo indiscusso, e un nucleo di allievi storici che da decenni lo affiancano, si presta a certe letture.
Vedremo infatti cosa succederà quando il "santissimo" dovrà per età rivestire un ruolo meno accentratore e decisionista, se la mia visione era corretta o magari (e da una parte lo spero) mi sbagliavo.
Certo è che la frase "tizio ha TRADITO il Maestro" l'ho sentita più e più volte, e mi parrebbe davvero singolare che a te giungesse nuova.

Domando, a sostegno o smentita di quanto affermo:

- quante volte si è visto Maestri e allievi uscire dagli insegnamenti e provare qualcosa in maniera libera?
- come veniva "corretto" agli stages chi sbagliava esercizio, soprattutto tra coloro che dovevano eseguire la dimostrazione iniziale?
- come si comportava, ad esempio, una figura di primo piano poi staccatasi (o allontanata, secondo le versioni), agli stages o agli esami?
- quale riserbo veniva tenuto su programmi e stages di una parte della disciplina?

Sul gruppo... si ritorna alla questione dei nomi... io sorvolerei, come ho sorvolato su molti aspetti interni alla federazione in questione (ormai un po' datati) di cui ero a conoscenza, e che riempirebbero un topic più lungo di questo tra scontri, invidie, gelosie, allontanamenti, divisioni ecc.ecc. ben lontani dal mio dojo, che rivestiva nel complesso un ruolo geograficamente e "politicamente" ben marginale.

Poi sicuramente alcune cose le avrò vissute male io, non lo metto in dubbio, ma è la rigida gerarchia stessa dei gradi, nella disposizione per il saluto e quindi per i compagni che ti trovi a fianco quando formi le coppie, per il fatto che essendo "per tutti" anche l'inetto può stare in quel contesto 30 anni ed ottenere per frequentazione un grado che poi dopo tende ad usare per darsi un tono... che porta al verificarsi di certe situazioni indipendentemente dalla volontà dei singoli.

Sulle tessere, io ricordo l'iscrizione annuale all'ente sportivo generico (UISP o USACLI mi pare), l'ovvio mensile al dojo, la tessera alla federazione, la tessera all'ente morale, la tessera associazione culturale, per i gradi più alti (non io) anche la tessera all'organizzazione internazionale che all'epoca faceva riferimento al Giappone. Alcune di queste tessere costavano attorno ai 50 € e non davano alcun diritto se non quello di accedere (pagando) a specifici stages. In più gli stages avevano un costo variabile che ricordo trai 20 e i 30 €, ma considera che per chi doveva spostarsi la giornata costava facilmente attorno ai 100 tra benzina, pedaggio, pasti.
Da questo ci sommavi il certificato medico (chiaramente !!), che per gli agonisti arrivava ai 60 € + l'iscrizione alle gare.
Anche gli esami per i passaggi di grado (qualsiasi grado) comportavano costi aggiuntivi, che salendo di livello non erano proprio irrisori.
E poi c'erano i corsi istruttori della durata di 2 (DUE mi pare) anni ecc.ecc.
Niente di obbligatorio per carità, uno poteva pure pagare giusto le cose essenziali e venire solo in palestra... d'altronde tenere la cintura bianca a vita più che un fastidio estetico porta ad un fastidio di noia, perché non accedi ai livelli più avanzati del programma.

Gli stages non erano obbligatori, alcuni erano facoltativi, ma altri erano caldamente consigliati (almeno un paio annuali, quelli federali). Non c'era una raccolta timbri come i punti al distributore, ma anche lì un certo percorso certificato era caldamente consigliato, perché poteva succedere che agli esami ti controllassero la frequenza a queste manifestazioni. E non tutti gli stages davano diritto alla timbratura.

E non entriamo sui discorsi sull'autodifesa, su una visione "filosofica" della pratica e cose simili... perché lì il terreno si fa molto sgradevole e scivoloso. Anche se è chiaro che in una struttura mastodontica e sfaccettata come quella di cui parliamo si trovano molti metodi e molti obiettivi diversi, dall'insegnante supersportivo e superfriendly a quello più paternalistico e filosofeggiante.

Comunque puntualizzate queste cose su cui hai posto l'attenzione accennando anche a nomi o iniziali, torno a dire che il senso del topic non è quello di screditare questo o quel Maestro, o questa o quella Federazione, ma piuttosto analizzare il formarsi di certe dinamiche in ambito marziale e sportivo in generale, che come si vede anche da altre esperienze si possono trovare in molti contesti.

Spero di aver fornito una risposta soddisfacente, e ne approfitto per mandarti un abbraccio virtuale, perché si può cambiare punti di vista ma la stima per le persone che si reputano corrette rimane.



« Last Edit: April 30, 2014, 16:25:47 pm by Saburo Sakai »
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Offline Clode

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #49 on: April 30, 2014, 16:24:00 pm »
0
Io faccio veramente fatica a capire alcune dinamiche.
Questa "smania" di fare gradi cinture o altro...leggendovi sembra quasi che la pratica in molte arti marziali sia proprio

prendere il grado. Che poi il grado possa o meno corrispondere ad una capacità o conoscenza nell'arte passa

quasi in secondo piano.  Mi sbaglio?
Inoltre riflettevo sulla figura del super-amatore che spesso si può trovare nelle palestre di vari sdc...intendo quella persona che non è "famosa" per i match sostenuti ma che semplicemente si allena duro e sodo da tanti anni ed è tante volte migliore di tanti agonisti in attività.
Non esiste nelle arti marziali "gradualizzate" un personaggio simile? quindi con una bella cintura immacolata che non fa esami e non ne vuole sapere nulla di niente ma solamente si allena duro da tanti anni ed è diventato bravo....
e se esiste è emarginato in qualche modo?


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Offline Kufù

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #50 on: April 30, 2014, 16:33:55 pm »
0
ma noi le cinture servono solo per facilitare il maestro ad individuare le persone quando deve dividerle in gruppi di lavoro
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Saburo Sakai

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #51 on: April 30, 2014, 16:35:07 pm »
+1
Grazie Clode, domande interessanti a cui rispondo esclusivamente per la mia esperienza
Io faccio veramente fatica a capire alcune dinamiche.
Questa "smania" di fare gradi cinture o altro...leggendovi sembra quasi che la pratica in molte arti marziali sia proprio

prendere il grado. Che poi il grado possa o meno corrispondere ad una capacità o conoscenza nell'arte passa

quasi in secondo piano.  Mi sbaglio?

SI. Il grado veniva assegnato in base alla conoscenza TECNICA del programma ed alla costanza nella frequentazione. Chi faceva anche agonismo poteva accelerare alcuni passaggi (ad esempio ho tenuto la marrone pochi mesi), ma in generale il vincere gare non ti dava automaticamente corsie preferenziali.
Capitava quindi di avere sopra di grado figure che magari un tempo erano state anche valide, ma che ora esprimevano ben poco, oppure figure che frequentavano da molti anni ed erano lige al meccanismo, pur non essendo dei fulmini di guerra.


Inoltre riflettevo sulla figura del super-amatore che spesso si può trovare nelle palestre di vari sdc...intendo quella persona che non è "famosa" per i match sostenuti ma che semplicemente si allena duro e sodo da tanti anni ed è tante volte migliore di tanti agonisti in attività.
Non esiste nelle arti marziali "gradualizzate" un personaggio simile? quindi con una bella cintura immacolata che non fa esami e non ne vuole sapere nulla di niente ma solamente si allena duro da tanti anni ed è diventato bravo....
e se esiste è emarginato in qualche modo?

Qui la domanda va adattata alla realtà di cui si parla. L'agonismo, e quindi le medaglie, non erano automaticamente tradotte in prestigio e gradi.
Ma chi "non fa esami e non vuole sapere nulla di niente" viene automaticamente emarginato dal sistema, e se non è un pazzo va rapidamente altrove. Perché se ti alleni come vuoi (ammesso che il Sensei ti fa restare), rimani comunque ad un livello basso, non accedi alle parti successive del programma, e non ti alleni mai con i migliori che ti fanno crescere.
Ho visto alcune di queste persone avere la cintura marrone quando sono arrivato, e le ho lasciate cintura marrone (scolorita) quando me ne sono andato... 10 anni dopo. Gente anche forte e che menava duro, ma che veniva di rado e se ne fregava dei programmi, della corretta esecuzione dei kata ecc.ecc.
Mi chiedo cosa li facesse restare, se non un folkloristico e ostinato senso di appartenenza ad un gruppo.
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Offline Saburo Sakai

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #52 on: April 30, 2014, 16:35:51 pm »
+1
ma noi le cinture servono solo per facilitare il maestro ad individuare le persone quando deve dividerle in gruppi di lavoro

Beh, mi pare un punto fondamentale che mette in moto molto di ciò che ho descritto...

« Last Edit: April 30, 2014, 16:42:27 pm by Saburo Sakai »
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #53 on: April 30, 2014, 16:39:31 pm »
+1
Io faccio veramente fatica a capire alcune dinamiche.
Questa "smania" di fare gradi cinture o altro...leggendovi sembra quasi che la pratica in molte arti marziali sia proprio

prendere il grado. Che poi il grado possa o meno corrispondere ad una capacità o conoscenza nell'arte passa

quasi in secondo piano.  Mi sbaglio?
Inoltre riflettevo sulla figura del super-amatore che spesso si può trovare nelle palestre di vari sdc...intendo quella persona che non è "famosa" per i match sostenuti ma che semplicemente si allena duro e sodo da tanti anni ed è tante volte migliore di tanti agonisti in attività.
Non esiste nelle arti marziali "gradualizzate" un personaggio simile? quindi con una bella cintura immacolata che non fa esami e non ne vuole sapere nulla di niente ma solamente si allena duro da tanti anni ed è diventato bravo....
e se esiste è emarginato in qualche modo?


Clode, io guardando ad alcuni amici, vedo che c'è un sistema di "setta" intorno a quello che praticano  ( che si riallaccia all'episodio della cintura nera che è nera perchè rispetta gli ordini non perchè si allena). Tipo questo mio amico è così dentro al "dojo" che si dispiace se non può andare agli stage con il maestrone ( tra l'altro di un altra disciplina ma amico del maestro) non perchè ci vuole veramente andare per migliorarsi ma perchè "se no poi il maestro ci rimane male"... 

Non so come dire ma io parlo di setta perchè alla fine uno non pratica per piacere ma perchè si sente parte di un grande famiglia che non può deludere e quindi, siccome tutti praticano per gradi, cinture, stage ecc ci si sente in dovere di praticare come praticano gli altri, quindi non puoi trovare quello con la cintura immacolata, anche perchè, ragioniamo se quello con la cintura immacolata poi spacca il culo alla cintura nera, vai poi tu a spiegare ( come maestro) che la cintura non serve a nulla ma quello che conta è il tempo passato sul tatami ( che poi è il motivo per il quale se hai trascorsi marziali molto spesso ti fanno partire da un grado più alto)...

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Offline Kufù

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #54 on: April 30, 2014, 16:40:56 pm »
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ma noi le cinture servono solo per facilitare il maestro ad individuare le persone quando deve dividerle in gruppi di lavoro
Beh, mi pare un punto fondamentale che mette in moto molto di ciò che ho descritto...

purtroppo spesso i gruppi servono, le cinture basse non riescono fisicamente a reggere certi esercizi
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.


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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #55 on: April 30, 2014, 16:43:17 pm »
+2
purtroppo spesso i gruppi servono, le cinture basse non riescono fisicamente a reggere certi esercizi
Sì ma ad esempio nella boxe la suddivisione è solo dilettanti-agonisti.
Appena un dilettante manifesta il desiderio di fare il salto di qualità, e viene ritenuto capace senza rischi per sé stesso, accede agli allenamenti con gli agonisti. Lì si allena con TUTTI cambiando più volte sparring-partner durante lo stesso allenamento. Io mi alleno regolarmente con dilettanti I e II serie (sono un modestissimo III), e pure con quello che è diventato professionista. Così si impara molto rapidamente e ci si diverte un sacco. :)
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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #56 on: April 30, 2014, 16:45:06 pm »
0
Tipo questo mio amico è così dentro al "dojo" che si dispiace se non può andare agli stage con il maestrone ( tra l'altro di un altra disciplina ma amico del maestro) non perchè ci vuole veramente andare per migliorarsi ma perchè "se no poi il maestro ci rimane male"... 

Non so come dire ma io parlo di setta perchè alla fine uno non pratica per piacere ma perchè si sente parte di un grande famiglia che non può deludere e quindi, siccome tutti praticano per gradi, cinture, stage ecc ci si sente in dovere di praticare come praticano gli altri, quindi non puoi trovare quello con la cintura immacolata, anche perchè, ragioniamo se quello con la cintura immacolata poi spacca il culo alla cintura nera, vai poi tu a spiegare ( come maestro) che la cintura non serve a nulla ma quello che conta è il tempo passato sul tatami ( che poi è il motivo per il quale se hai trascorsi marziali molto spesso ti fanno partire da un grado più alto)...

Esatto !
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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #57 on: April 30, 2014, 16:45:52 pm »
0
Io faccio veramente fatica a capire alcune dinamiche.
Questa "smania" di fare gradi cinture o altro...leggendovi sembra quasi che la pratica in molte arti marziali sia proprio

prendere il grado. Che poi il grado possa o meno corrispondere ad una capacità o conoscenza nell'arte passa

quasi in secondo piano.  Mi sbaglio?
Inoltre riflettevo sulla figura del super-amatore che spesso si può trovare nelle palestre di vari sdc...intendo quella persona che non è "famosa" per i match sostenuti ma che semplicemente si allena duro e sodo da tanti anni ed è tante volte migliore di tanti agonisti in attività.
Non esiste nelle arti marziali "gradualizzate" un personaggio simile? quindi con una bella cintura immacolata che non fa esami e non ne vuole sapere nulla di niente ma solamente si allena duro da tanti anni ed è diventato bravo....
e se esiste è emarginato in qualche modo?


Clode, io guardando ad alcuni amici, vedo che c'è un sistema di "setta" intorno a quello che praticano  ( che si riallaccia all'episodio della cintura nera che è nera perchè rispetta gli ordini non perchè si allena). Tipo questo mio amico è così dentro al "dojo" che si dispiace se non può andare agli stage con il maestrone ( tra l'altro di un altra disciplina ma amico del maestro) non perchè ci vuole veramente andare per migliorarsi ma perchè "se no poi il maestro ci rimane male"... 

Non so come dire ma io parlo di setta perchè alla fine uno non pratica per piacere ma perchè si sente parte di un grande famiglia che non può deludere e quindi, siccome tutti praticano per gradi, cinture, stage ecc ci si sente in dovere di praticare come praticano gli altri, quindi non puoi trovare quello con la cintura immacolata, anche perchè, ragioniamo se quello con la cintura immacolata poi spacca il culo alla cintura nera, vai poi tu a spiegare ( come maestro) che la cintura non serve a nulla ma quello che conta è il tempo passato sul tatami ( che poi è il motivo per il quale se hai trascorsi marziali molto spesso ti fanno partire da un grado più alto)...

Condivido. Questo è' anche uno dei meccanismi che porta a quanto ho scritto sopra (maestro illuminato - famiglia - tutti siamo amati).

C'è poi da dire che ormai è un dato di fatto che le AM siano conosciute anche per il "gioco delle cinture"... nel sentir comune praticare Am = che cintura sei? E quello si aspettano e (spesso) cercano quando si avvicinano. E spesso questo gli vien venduto.

Ho fortunatamente conoscenza di realtà diverse dove la cintura non conta (in alcune neanche utilizzata o prevista).

Però devo dire che la comune visione ed aspettativa è proprio quella. E molti conoscono solo quella.


Ciao Nick
« Last Edit: April 30, 2014, 17:05:51 pm by Nick »
Saluti Nick

Ricordati...
prima o poi...
...boh?

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Offline Kufù

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #58 on: April 30, 2014, 16:46:53 pm »
0
purtroppo spesso i gruppi servono, le cinture basse non riescono fisicamente a reggere certi esercizi
Sì ma ad esempio nella boxe la suddivisione è solo dilettanti-agonisti.
Appena un dilettante manifesta il desiderio di fare il salto di qualità, e viene ritenuto capace senza rischi per sé stesso, accede agli allenamenti con gli agonisti. Lì si allena con TUTTI cambiando più volte sparring-partner durante lo stesso allenamento. Io mi alleno regolarmente con dilettanti I e II serie (sono un modestissimo III), e pure con quello che è diventato professionista. Così si impara molto rapidamente e ci si diverte un sacco. :)

un conto e' lo sparring, un altro e' gli esercizi

poi in realta' anche nello sparring, se c'e' quella volta che quelli forti si devono allenare bene magari sotto gara a giorni, brutto da dire ma purtroppo non possono perdere tempo con quelli scarsucci
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline Saburo Sakai

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Re:La figura dei Maestri e la sudditanza psicologica
« Reply #59 on: April 30, 2014, 16:51:53 pm »
0
un conto e' lo sparring, un altro e' gli esercizi


Sì ma i primi dovrebbero (secondo me) essere solo propedeutici al secondo. Invece molto spesso sono l'inizio e la fine della pratica, con lo sparring che fa da sporadico contorno.


poi in realta' anche nello sparring, se c'e' quella volta che quelli forti si devono allenare bene magari sotto gara a giorni, brutto da dire ma purtroppo non possono perdere tempo con quelli scarsucci

Chiaramente. Con me il Professionista ha fatto una ripresa in tre mesi (e mi ha messo giù). Poi di solito praticava con i migliori. Ma in 3 minuti ho imparato più che in un anno di "esercizi".
Lo spirito viene prima della tecnica.