Il problema è che, fondamentalmente, chissenefrega della completezza se, appunto, non mi interessa?
Il maratoneta è afflitto in qualche modo dall' essere una pippa sui cento metri ?
Il maratoneta allena lo "scatto finale" ? Yes, ma che % è rispetto al totale dell' allenamento totale?
Il judoka "formato come si deve" allena il newaza? Yes ma funzionale a quello che gli serve in modalità e tempistiche.
Quantizzando, un 6-8% della quantità di lavoro settimanale probabilmente finisce in newaza tra lavoro tecnico e randori.
Non era una critica al 'judoka in quanto tale', ma rispetto alla mia risicata esperienza e per quello che ho visto nella mia accademia e/o in contesti di gara di alto livello.
Per me uno che si allena meno di cinque sere la settimana di tecnica non è uno che gareggia a buon livello. Aggiungerei se possibile un altro paio di mattine.
Yet, quello che a te può sembrare scarso è probabilmente letto con la visione di altre necessità tecniche.
Per capirci il tachiwaza di Vieira è nella media del judoka che fa garette regionali, paragonato a uno forte è una pippa fotonica.
Lo stesso discorso è applicabile ribaltato al judo ergo bisogna capire "scarso" in base a cosa.
Sbagli a pensare che io "difenda" in qualche modo, sto cercando di farti capire che questo concetto di completezza esula dal concetto di specializzazione che è alla base dell' agonismo di alto livello.
Le ore di lavoro tecnico, tattico ed atletico per portare un sedicenne alle olimpiadi quando avrà ventiquattro anni saranno dieci-dodicimila, fatti tu due conti se c'è tempo da buttare a 1000-1200 ore di lavoro all' anno..