In pratica avete già detto tutto voi....per come la vedo io, in sintesi: colpo dato sui punti giusti ad intensità sufficiente (quindi senza causare lesioni o peggio far salire l'adrenalina) a creare shock sensoriale e far assumere una struttura "non solida" per riflesso al dolore (tendere a piegarsi in due, muovere le braccia per toccarsi dove fa male, piegare il collo da un lato), applicazione di forza sui punti deboli di tale struttura (di intensità sufficiente a demolire controllatamente e a portare a terra). Da lì, controllo o altro...il poveretto non capirebbe niente fino a che non si ritrova con la faccia a terra (provato in allenamento, puoi indurire i muscoli o il corpo quanto vuoi, anzi...più stai rigido e più vai giù come un castello di carte, e ti fai pure più male).
Questo perchè se intervieni da striker, e la situazione non lo permette, o diventi "il buttafuori picchiatore che attacca i clienti alle spalle" oppure "il figlio di puttana che mi ha colpito da infame, ti aspettiamo sotto casa per farti il culo" (tratto da delle storie vere).
Poi c'è un altro modo ancora più "soft", che diminuisce drasticamente il rischio di danni collaterali ma non è per tutti....io l'ho fatto una volta, ma era per fermare un ragazzo fisicamente un po' più piccolo di me, e comunque ho rischiato di fargli un po' male, quindi in seguito ho adottato anch'io l'approccio sulla cintura (in modo da agire proprio sul baricentro del soggetto), ma sempre quando fattibile in termini di "stazza". Se lavori sugli abiti, però, devi sempre fare attenzione a non rimanere con un pezzo di stoffa in mano
Ma alla fine è logico che se non devi andare tanto per il sottile, o provi a fare tecniche di submission grappling o prendi qualcosa e gliela rompi addosso.
Solo i miei due copechi.