forse un tentativo di riabilitare questa tanto contestata disciplina. ma secondo me è una presa per il culo, perché anche se abbiamo tutti due braccia e due gambe e possiamo fare tutti più o meno gli stessi movimenti, è come li alleni a fare la differenza.. e questo è parte del patrimonio di una disciplina, soprattutto se la disciplina in questione è un'amt, che in quanto tale si fregia del patrimonio di conoscenze che tramanda e che la identifica
Allora... Insisto (a conclusione di una giornata priva di asteroide)... E sarò
decisamente polemico.
Secondo Wikipedia esistono
sei scuole pincipali di Wing Chun; se digito su Google Wing Chun, o Wing Tsun o, ancora , Ving Tsun, escono una miriade di scuole, palestre, maestri e istruttori, ognuna con le sue particolarità, peculiarità e caratteristiche proprie, riscontrabili da una contestuale ricerca video in rete.
Perciò, mi chiedo, esiste davvero una disciplina unica identificabile da un nome che racchiuda delle caratteristiche uniche e indistinguibili? Secondo me no (ma io ci capisco poco in materia...), perciò sono orientato a pensare che il nome della disciplina non indichi niente altro che una origine storica (e, se vogliamo, geografica) della stessa, ma non dia informazioni
complete su cosa sia la pratica (di allenamento e di applicazione) delle diverse linee di insegnamento, degli innumerevoli istruttori (o maestri) sparsi per il mondo. Nello stesso modo in cui (mi si passi il paragone), se volessi scrivere di Krav Maga, cioè la disciplina di combattimento sviluppata da Imi
vattelappescacomesiscrive, non potrei identificare e caratterizzare le diverse linee di insegnamento con un solo e unico nome, perché diverse sono le "interpretazioni" e gli sviluppi che ne sono derivati nel tempo dall'originale insegnamento. Per non dire delle diverse "scuole" ibride che ad esso fanno riferimento o che si ascrivono come "discendenti".
Perciò, la "bontà" di un insegnamento si basa sul nome della disciplina o su quello che effettivamente propone? (Domanda retorica...) E se quello che viene proposto è "farlocco" è responsabilità della disciplina in se o (piuttosto) di chi si occupa di insegnarla? (Altra domanda retorica...)
Cioè, sono i principi che sono alla base ad essere completamente fallati, o è l'applicazione degli stessi che abbisogna di una profonda revisione? (No, questa non è retorica...)
Perché, se io alla lettura di "Pak Sao" (di cui non sapevo assolutamente nulla prima di questo topic) grazie a Google trovo che: "
(...) is a blocking technique similar to a parry used in boxing. With Pak Sao, the hand comes directly out of the center of the body to slap away an attacker's strike to one's head. Effective application of Pak Sao involves creating an angle of deflection through which the opponent's blow can be slapped away with minimal effort.", riscontro immediate similitudini con parti del video postato ad inizio topic ed in altri video di tecniche di boxe, mentre non ritrovo una uguale corrispondenza in video di Wing Chun qualsiasi visionabili in rete, sono portato a pensare che i protagonisti degli ultimi
non hanno capito un cazzo... ehm... hanno frainteso la corretta applicazione di un principio (a mio parere) molto semplice.
Quello che voglio dire (e nel frattempo mi sono calmato, perciò non ho più spirito polemico), è che il nome che diamo ad una disciplina rappresenta il passato della stessa e non il suo stato attuale e ancora meno i suoi possibili sviluppi futuri. Questo soprattutto in un epoca in cui lo scambio di informazioni e il (possibile) confronto possono facilmente "smascherare" pratiche irrealistiche e/o illogiche. E che voler a tutti i costi conservare un "purezza" originaria serve solo a decretare la morte di una qualsiasi disciplina, sia essa di combattimento o di saldatura o di ricamo artistico all'uncinetto.
Per questo se un praticante/insegnante di una disciplina di combattimento con origini cinesi usa un video di MMA per spiegare quelle che secondo lui sono le corrette interpretazioni dei principi della sua disciplina e per evidenziare gli errori comuni che si possono commettere, io non solo non mi scandalizzo, ma apprezzo la capacità di andare oltre la "tradizione" e di cercare
altrove quello che più si avvicina agli scopi e alle possibili applicazioni dei principi della stessa.
Peace and love.
Forse era meglio se cascava un asteroide...