Il vero spirito delle arti marziali.

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Offline happosai lucifero

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #105 on: May 24, 2014, 15:37:57 pm »
0
forse non sono stato chiaro.. se l'arbitro avesse tardato il conteggio di una frazione di secondo probabilmente sarei sceso dal ring da sotto la prima corda
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Offline Menosse

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #106 on: May 24, 2014, 15:51:06 pm »
0
forse non sono stato chiaro.. se l'arbitro avesse tardato il conteggio di una frazione di secondo probabilmente sarei sceso dal ring da sotto la prima corda
Si ma ciò non toglie che quegli errori non li hai fatti comunque anche rischiando grosso di andare ko...

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Offline Moai

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #107 on: May 26, 2014, 16:47:47 pm »
+5
ciao ragazzi,
mi sono letto più o meno tutta la discussione e devo dire che ho avuto sensazioni contrastanti a riguardo.

così d'impeto ho avuto anch'io la sensazione sgradevole di una mancanza di rispetto nei confronti dell'avversario...in pratica chi sale su un ring/gabbia/tatami lo fa di sua spontanea volontà, conoscendo i rischi, accettando i pericoli e cmq potendo mettere fine al tutto in qualsiasi momento.
quindi credo che, come principio generale, debba essere sua decisione proseguire o meno (al di là di situazioni davvero pericolose che comunque vengono contemplate dal regolamento)

questo in linea generale, come considerazione scevra da ogni altra informarmazione

poi però andando un pò più in profondità ho capito il punto di vista del ragazzo. E, se è vero quello che riporta penso che non si possa giudicare poichè si entra nella sfera della morale-personale-emotiva.

per quanto riguarda il trovare altra soluzione: forse avrebbe potuto...o forse no. facile parlare da fuori ma la prospettiva in gabbia è diversa...
magari non era sicuro di poterlo finalizzare a terra e l'unica soluzione sarebbe stata una tranvata da ko....la quale era proprio il suo timore

girargli intorno? più facile a dirsi che a farsi, soprattutto con avversario che continua ad avanzare

a me comunque è piaciuto il discorso del ragazzo e penso che possa essere comprensibile.
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Offline Menosse

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #108 on: May 26, 2014, 17:29:50 pm »
0
bravo moai!

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Offline Dipper

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #109 on: May 26, 2014, 18:03:29 pm »
0
Quoto Moai.

Happo, nella tua situazione, che vedo differente, non avrei ritenuto corretto interrompere l'incontro ne' da parte dell'avversario, ne' da parte dell'angolo.
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Offline happosai lucifero

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #110 on: May 27, 2014, 08:58:40 am »
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perdonate se devio parzialmente, ma mi interessa capire: Ryu, in cosa vedi differente la mia situazione? io sono stato molto più passivo del ragazzo del video, e sono andato molto più vicino al ko
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Offline Dipper

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #111 on: May 27, 2014, 10:14:04 am »
0
Nella situazione che hai racconato dal mio umile punto di vista vedo una situazione di estrema difficoltà senz'altro, ma vedo anche una tattica che, sebbene "ultima spiaggia", è presa consapevolmente.

Raser non è andato KO probabilmente perchè è uno di quelli, un po' per un dono di natura innato un po' per spirito, che vanno avanti finchè non sono completamente smontati. Lo zombi (senza voler essere un termine dispregiativo) è il paragone che mi viene.

In Raser, non in assoluto ma in relazione a Pantangco, vedo una situazione di completa mercè. Attivo forse, ma senza nessun tipo di efficacia. Un solo attacco utile forse, la faccia viola e il sangue, l'affaticamento (nemmeno il jab riusciva a mettere). Secondo me si è sgonfiato già dopo la prima fase di lotta dove, per quanto ne so, questo succede quando non c'è sufficientemente esperienza.
Pantangco era ancora fresco, aveva tutta la benzina (mi pareva già dall'inizio, ma lo confermano i video degli altri incontri) ed era completamente illeso. E appunto, con sempre nelle gambe un potenziale KO da 30' e oltre con fattura della mandibola.

Il KO è implicitamente accettato ogni volta che si sale su ring, tatami o gabbia, correggimi se sbaglio.
Non è il KO quindi il problema, se non si vuole andare KO non si gareggia a contatto pieno.

Il problema è quando il rischio di infortuni a medio lungo termine si fa consistente e probabile. Non tutti reagiscono al dolore allo stesso modo, ma le bombe se le stava prendendo eccome e quelle si pagano comunque, anche se lì per lì "non fa male!".

Ti chiudi in guardia a riccio? OK.
Prendi le botte, le sopporti, ma hai ancora le mani pesanti per mettere colpi di rimessa e fargliela pagare? OK.
Prendi le botte, sei ancora in piedi ma ti muovi praticamente a casaccio e non ne hai più? Ecco, se uno ha perso ormai fiato, guardia, tecnica e tattica e va avanti solo con la forza di volontà e lo spirito di sopportare il dolore, è tutto molto eroico e poetico, e anche un po' samurai e un po' Rocky se vogliamo. Ma non ci vedo nessuna utilità pratica.

Io piuttosto dico, anzi direi,  facciamo un passo indietro, rivediamo alcuni fondamentali, cimentiamoci per un periodo in qualche sfida più a livello che sia adatta a superare i difetti (magari in questo caso incontri di Boxe o Kick), e poi ci riproviamo... AKA principio della progressività :)

Sempre umilissima opinione di non addetto ai lavori :thsit:
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Offline The Spartan

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Re:Il vero spirito delle arti marziali.
« Reply #112 on: May 27, 2014, 11:42:15 am »
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ciao ragazzi,
mi sono letto più o meno tutta la discussione e devo dire che ho avuto sensazioni contrastanti a riguardo.

così d'impeto ho avuto anch'io la sensazione sgradevole di una mancanza di rispetto nei confronti dell'avversario...in pratica chi sale su un ring/gabbia/tatami lo fa di sua spontanea volontà, conoscendo i rischi, accettando i pericoli e cmq potendo mettere fine al tutto in qualsiasi momento.
quindi credo che, come principio generale, debba essere sua decisione proseguire o meno (al di là di situazioni davvero pericolose che comunque vengono contemplate dal regolamento)

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poi però andando un pò più in profondità ho capito il punto di vista del ragazzo. E, se è vero quello che riporta penso che non si possa giudicare poichè si entra nella sfera della morale-personale-emotiva.

per quanto riguarda il trovare altra soluzione: forse avrebbe potuto...o forse no. facile parlare da fuori ma la prospettiva in gabbia è diversa...
magari non era sicuro di poterlo finalizzare a terra e l'unica soluzione sarebbe stata una tranvata da ko....la quale era proprio il suo timore

girargli intorno? più facile a dirsi che a farsi, soprattutto con avversario che continua ad avanzare

a me comunque è piaciuto il discorso del ragazzo e penso che possa essere comprensibile.

Dai cazzo Machida (ma anche GSP) girano aaaanni... XD
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