Va bene vediamo di parlare un po' di questo trattato di grappling della seconda metà del '600.
Trattato interessante e dal mio punto di vista completo e molto moderno che si fa in qualche modo carico della precedente trattatistica di lotta come quella del Fiore (mani nude e daga), dell Marozzo ( contro la daga) ed ovviamente dei trattatisti tedeschi sicuramente molto più vicini all'autore degli italiani.
Il trattato in generale è impostato come un manuale di difesa personale basato su un'arte di lotta locale chiamata luctorius, essendo un manuale di difesa personale è quindi molto situazionale ma nonostante tutto le tecniche generali esposte dall'autore sono molto flessibili e applicabili in diverse situazioni tant'è che a mio parere si può avere un' idea molto valida di come fosse in origine il luctorius slegato dalle situazioni di difesa personale.
Inoltre i disegni sono chiari e addirittura spesso si trovano delle raffinatezze lottatorie che la parte scritta salta concentrandoci invece sulla descrizione di ciò che sta avvenendo tra agente e paziente che cmq all'interno delle aggressioni spesso si scambiano di ruolo, cioè il paziente non è un "manichino" ignorante che si fa fare di tutto ma un soggetto attivo che si oppone all'agente con tecniche valide, da qui deriva il dover prendere in considerazione anche le azioni del paziente per ricostruire i principi generale del luctorius.
Di seguito un link con le tavole disegnate
http://wiktenauer.com/wiki/Klare_Onderrichtinge_der_Voortreffelijke_Worstel-Konst_(Nicolaes_Petter)Ed il link al testo in inglese
http://www.ilcerchiodiferro.it/trattati/Klare-Onderrichtinge-der-Voortreffelijke-Worstel-Konst.pdfIn linea di massima le tecniche esposte riguardano
Manipolazioni delle braccia: Chiavi articolai portate con due braccia o con un braccio solo ed in diverse situazioni in piedi. Le tecniche sono in generale: kimura, americana, arma bar, rotazione esterna del polso, rotazione interna del polso, iper estensione del polo interno ed esterno, microleve al pollice
Manipolazioni della testa: rotazioni agevolandosi dei capelli ed estensioni all'indietro (tramite palmata) o in avanti
Manipolazioni del busto: il busto viene anche esso fatto ruotare o piegare tramite solide prese ed uso del ginocchio come puntello
Manipolazioni delle gambe: le gambe dell'avversario vengono attaccate in vario modo mentre le braccia sono impegnate a lottare ed a trovare una solida presa, e questo è forse un elemento di novità rispetto a molti altri trattati antecedenti, abbiamo quindi spazzate, contro spazzate, agganci con il piede del tallone, calci a schiacciare il ginocchio spingendo l'avversario a terra, single leg e single leg portati al tallone,double leg e risposta al double leg, torsioni del piede a terra
affianco a queste tecniche che sono la parte preponderante troviamo anche uscite da chiavi articolari tramite lo sfruttamento della catena cinetica aperta, shio nage, kataguruma, tomoe nage, una situazione di lotta a terra risolta con l'agente in guardia, colpi d'anca, situazioni riprese dall'agente dopo un atterramento, la ricerca di prese solide e la rottura delle stesse ed una parte dedicata al difesa contro pugnale ( non più daga, almeno per dimensioni).
Infine, nonostante sia un trattato di lotta, non mancano i colpi, abbiamo diretti verticali ( con intrappolamento del piede avversario), manate in faccia, ganci lunghi, man rovesci (anche in rotazione e a martello), calci frontali di punta, ginocchiate, pestoni, calci alle gambe e colpi a maglio per rompere le prese.
Un trattato molto interessante che mette in luce anche come nel 600 conoscevamo praticamente quello che sarebbe arrivato dal giappone a fine 800