Interno...Esterno...Interno...Esterno...

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usquetandem

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #15 on: March 08, 2010, 13:08:05 pm »
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provo a dire anche io la mia
Secondo me il concetto di esterno/interno è solo una ca**ata,appurato questo si puo' iniziare a parlare di diverse qualita' e metodi nell'uso del corpo.

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Offline RR

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #16 on: March 08, 2010, 13:47:08 pm »
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beh...ribadisco quello detto prima...interno ed esterno rappresentano i due poli di uno spettro REALMENTE esistente..e quindi sono distinguibili..

poi nella realtà è difficile capire la gradazione da un polo all'altro, separandoli con l'accetta...ma i due poli esistono come possibilità..

è evidente che un certo tipo di lavoro si focalizza principalmente su muscoli e ossa, sulla periferia del corpo, e anche se la mente è presente in ogni attività creativa..questa interviene e si serve di forze perifieriche... esempio il pugilato!..un buon pugile ha intenzione e presenza mentale senz'altro,...ma la mente agisce sulla periferia del corpo..può anhce essere presente a livello embrionale una percezione di "ventre" del movimento..come con un "tan tien" embrionale, ma non si può dire che la sua pratica si muova coscientemente in quella direzione...questo tipo di lavoro dipende pertanto da dimensioni fisiche ed età del praticante e tende a diminuire con il passare del tempo..

in linea di principio e di studio, invece, un'arte come il taiji "mira" dichiaratamente ad altro...e virtualmente è un lavoro che NON dipende da età e dimensioni fisiche , ma dall'energia che si accumula "all'interno" del corpo (attingendola però anche dall'esterno...in un'osmosi dentro-fuori)..dove interno è un interno non solo biologico-fisico..

queste distinzioni non sono pippe mentali.... lo diventano se non si ha esperienza diretta e di trasmissione concreta...


la via energetica diventa evidente quando con dinamiche corporee minime si ottengono effetti straordinari, non spiegabili solo con questioni fisiche


va da sè...che la seconda strada, quella energetica, è una strada specialistica e rara...un'Alta competenza...



come  mi pare disse YM una volta, nell'altro forum ..e con un paragone azzeccato, il lavoro interno è un corso di specializzazione a Yale, laddove la maggior parte delle persone studia ancora per la terza media nella scuola sotto casa ...o qialcosa del genere...diciamo rende l'idea..



l'aspetto interno del lavoro marziale esiste ed è raro

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rockyjoe

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #17 on: March 09, 2010, 08:53:13 am »
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certo meglio dividere,così si continua il merchandising delle arti marziali.ma interno ed esterno da soli non sono una cippa...solo entrambi insieme portano al tao..e alla giusta via di mezzo.

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Offline baltoro 06

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #18 on: March 09, 2010, 10:22:45 am »
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certo meglio dividere,così si continua il merchandising delle arti marziali.ma interno ed esterno da soli non sono una cippa...solo entrambi insieme portano al tao..e alla giusta via di mezzo.

D'accordo, ma in una visione pratica vuol dire tutto e niente. :)

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Offline RR

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #19 on: March 09, 2010, 10:26:23 am »
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certo meglio dividere,così si continua il merchandising delle arti marziali.ma interno ed esterno da soli non sono una cippa...solo entrambi insieme portano al tao..e alla giusta via di mezzo.

ma che c'entra?...la qualità non è mai legata a questioni di merchandising, perché è rara..

la maggior parte di gente che pratica o insegna "stili interni" non è nemmeno nell'anticamera del lavoro interno..

interno -esterno "solo a parole" sono mercato... non quando si basano su esperienze reali..

la distinzione esiste nelle possibilità alte, non facilemnte raggiungibili...
anzi..potrei introdurre un'altra distinzione ...alto e basso!!!! (in termini di qualità..)

dove basso è fare qualcosa sempre alla periferia di se stessi...
e alto è agire con una coscienza profonda delle proprie possibilità interiori...(indipendentmente dal fatto che si pratichi "stili esterni" o "interni"..la qualità fa la differenza)

altro che via di mezzo e perfetta fusione di yin e yang...in genere si rimane in un limbo che non è certo fluire pieno da un opposto all'altro..

nè bianco nè nero, nè passaggio armonico dall'uno all'altro....ma una pozzanghera grigia..

ma questo riguarda tutte le cose...

nel  senso che l'eccellenza è rara..

il lavoro interno è risultato di uno sviluppo NON ordinario, in questo senso rappresenta un polo da raggiungere ...


« Last Edit: March 09, 2010, 11:19:52 am by RR »


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rockyjoe

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #20 on: March 09, 2010, 17:00:11 pm »
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io so solo che pratico uno stile della lista degli esterni.però non vedo la differenza colle migliori pratiche interne.queste non sono parole,sono fatti...
così come è un fatto che l aikido è un arte interna,pur non essendo cinese..perchè l ho praticato..

l unica prova del 9 è provare con le proprie braccia...è il resto che sono chiacchiere,a mio avviso..

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Offline RR

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #21 on: March 09, 2010, 19:36:20 pm »
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non ci capiamo...e mi spiego meglio..

il problema, a mio avviso, non è l'etichetta "stile interno" che , come ci insegna YM è relativamente nuova e deriva da sun lu tang...il punto è che l'aspetto "interno" di un'arte marziale esiste!...e poco importa che sia l'aikido , il taiji o altro a manifestarlo...
ma è un livello realmente esistente e raro...ed è uno sviluppo non comune...

il fatto che tu non veda differenze con le "migliori" pratiche interne può voler dire o che le persone che incontri hanno un livello altissimo , o che invece fanno tutti le stesse cose (in modo esterno).... personalmente ritengo che la maggior parte dei praticanti  di "stili interni" difficilmente riceva le chiavi per  un vero lavoro e sviluppo interno, e quindi si finisce per fare un taiji come il karate!..ma questo è appiattimento , non uguaglianza tra metodi differenti... parlo, chiaramente, per quello che ho visto io..

ci sono arti che si dirigono verso questo tipo di sviluppo "in modo sistematico", cioè attraverso metodi collaudati e finalizzati a sviluppare certe qualità ed energie, altre arti no...

o vuoi negare che tra la boxe e il karate da un lato e il taiji dall'altro ci siano differenze di concezione del corpo e della forza? quindi non è tutto la stessa cosa... poi chi sta in piedi in uno scontro è relativo (in occidente il problema non si pone nemmeno, il pugile ha più chiavi d'accesso alla sua arte di quanto ne abbia un praticante "medio" di taiji..)..
 non escludo affatto che "stili esterni" come l'Hung gar o quello che pratico io, il Tai Shing, possano dirigersi verso uno sviluppo interno dell'arte man mano che si procede nello studio (mi pare ci siano forme e metodi precisi a questo fine..), ma il taiji si dirige "idealmente" (e praticamente per quei pochi che sono realemnte iniziati al lavoro) sin dall'inizio verso quest'altra concezione della forza e del corpo...

e anche questi sono fatti, non parole


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rockyjoe

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #22 on: March 10, 2010, 08:55:03 am »
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non ci capiamo...e mi spiego meglio..

il problema, a mio avviso, non è l'etichetta "stile interno" che , come ci insegna YM è relativamente nuova e deriva da sun lu tang...il punto è che l'aspetto "interno" di un'arte marziale esiste!...e poco importa che sia l'aikido , il taiji o altro a manifestarlo...
ma è un livello realmente esistente e raro...ed è uno sviluppo non comune...

il fatto che tu non veda differenze con le "migliori" pratiche interne può voler dire o che le persone che incontri hanno un livello altissimo , o che invece fanno tutti le stesse cose (in modo esterno).... personalmente ritengo che la maggior parte dei praticanti  di "stili interni" difficilmente riceva le chiavi per  un vero lavoro e sviluppo interno, e quindi si finisce per fare un taiji come il karate!..ma questo è appiattimento , non uguaglianza tra metodi differenti... parlo, chiaramente, per quello che ho visto io..

ci sono arti che si dirigono verso questo tipo di sviluppo "in modo sistematico", cioè attraverso metodi collaudati e finalizzati a sviluppare certe qualità ed energie, altre arti no...

o vuoi negare che tra la boxe e il karate da un lato e il taiji dall'altro ci siano differenze di concezione del corpo e della forza? quindi non è tutto la stessa cosa... poi chi sta in piedi in uno scontro è relativo (in occidente il problema non si pone nemmeno, il pugile ha più chiavi d'accesso alla sua arte di quanto ne abbia un praticante "medio" di taiji..)..
 non escludo affatto che "stili esterni" come l'Hung gar o quello che pratico io, il Tai Shing, possano dirigersi verso uno sviluppo interno dell'arte man mano che si procede nello studio (mi pare ci siano forme e metodi precisi a questo fine..), ma il taiji si dirige "idealmente" (e praticamente per quei pochi che sono realemnte iniziati al lavoro) sin dall'inizio verso quest'altra concezione della forza e del corpo...

e anche questi sono fatti, non parole


io non vedo una sola boxe,come non vedo un solo karate.tutte le arti possono evolvere(o meglio hanno in sè,ma dipende da quanto uno vuole ricercare e camminare) verso un cammino interno.il problema è a che cosa si punta.ogni professionista,o anche ogni amatore, di ogni arte ,che operi in modo coscienzioso,ha il compito di evolvere al massimo la propria arte personale,e questa passerà sempre da quelli che sono considerati principi interni(ma ce sono comuni a tutte le arti,secondo me),perchè tali principi non sono appannaggio di una disciplina piutosto che di un altra,in quanto ineriscono alle leggi di natura,alle leggi del movimento,delle dinamiche psicofisiche,ecc....

e qui credo che stiamo dicendo la stessa cosa.

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Offline RR

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #23 on: March 10, 2010, 10:55:44 am »
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beh..no, non diciamo esattamente la stessa cosa...sopratutto se dici che anche la boxe può evolvere verso l'interno!

è indubbio che qualsiasi attività umana ben fatta preveda una partecipazione più o meno profonda dell'interiorità umana, quindi un buon pugile può sviluppare anche una ricettività particolare al movimento avversario (come nelle barzellette,  quando suona il campanello della porta del bar,  il vecchio pugile al bancone alza la guardia!..), un senso del ritmo, un percezione del suo corpo amplificata,  intuito... ecc...
però , il tipo di sviluppo interno previsto nel taiji NON è casuale e sopratutto prevede l'acquisizione di capacità che si basano proprio su qualità interne, anzi..senza le quali il taiji non esiste proprio..al contrario della boxe..
ad esempio trasformare il movimento avversario...sentirlo, deviarlo, assorbirlo, e poi più in là prevederlo nell'impulso prima ancora che parta...inoltre queste qualità- man mano che si evolve nello studio - NON dipendono dalle capacità fisiche, per cui non decrescono con il decrescere delle capacità fisiche, come nella boxe...ma si appoggiano ad una fisiologia interna precisa...fino a ,manifestare una forza speciale non riconducibile solo a questioni fisiche ordinarie..anzi NON spiegabile con questioni fisiche ordinarie..

ora..siccome questo livello sembra più da leggenda, quasi una balla messa in giro da George Lucas o dai film di cappa e spada cinese, si finisce per pensare che in realtà sia tutto la stessa cosa...
personalemnte ho motivi per ritenere che questo sviluppo sia reale, sia quello previsto dalle arti interne, che fosse più "comune" secoli fa....e che sia rarissimo oggi..
ma , con le chiavi d'accesso giuste, sempre realizzabile..

in definitiva, lo sviluppo interno è una "specializzazione" di certe arti... come il taiji, appunto....e non di tutte le arti....appunto la boxe NON prevede in modo sistematico e cosciente questo livello...essendo uno sport..
e dirò di più, se non si va in quella direzione interna, NON si sta facendo taiji!... ma solo una caricatura formale che ci somiglia vagamente, ed è inutile marzialmente ..

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usquetandem

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #24 on: March 10, 2010, 10:57:56 am »
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tu sei in grado di fare quello che hai descritto?


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Offline RR

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #25 on: March 10, 2010, 11:03:43 am »
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ma neanche lontanamente :)

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usquetandem

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #26 on: March 10, 2010, 11:27:23 am »
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ma neanche lontanamente :)
Io non credo che sia il tuo caso,ma mi pare,per quello che sento in giro,che il problema del taiji sia che si parla troppo per sentito dire e non per quello che si fa'
...Credo che sia piu' importante praticare muovendosi come si muovevano 100 anni fa' piu' che pensare a quello che pensavano
...Non credo che per diventare dei sumotori si debba essere scintoisti,così come non credo che per diventare bravi nel taiji si debba essere taoisti.
Poi ci sta che in un percorso di crescita si valuti il tutto,ma credo che si debba partire dalla base,cercando di capire mentre si fa' e non sforzarsi di capire prima della pratica.

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Offline RR

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #27 on: March 10, 2010, 11:41:03 am »
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mah..io penso che si debba anche pigliare in considerazione l'idea che siamo in un'epoca di decadenza di certe conoscenze... e che "in generale" il taiji è un'arte che sta subendo uno snaturamento pazzesco, come tutte le arti interne... MA , quando incontri qualcuno che è in grado di fare certe cose, e quando studiando vedi che certe conoscenze erano patrimonio di diverse realtà...e tutte parlano di certe possibilità..allora capisci che c'è una direzione in cui cercare...

anche perché se non si va in quella direzione di sviluppo il taiji è pressochè inutile...
 meglio fare krav maga da un lato e pilates dall'altro! ;)
tra una boxe ben fatta  e un taiji fatto alla comevieneviene e speracheaculosviluppicasualmentequalcosa..beh..preferisco il primo..

ma io ho personalmente riscontro del fatto che quello sviluppo è una cosa concreta (appurato anche per vie non marziali, ma sempre legate all'azione..) ..ed è lì che nascono le mie considerazioni, che poi mie non sono, sul taiji e lo sviluppo interno..

il punto è che lo sviluppo interno è "raro" ed è "specialistico" ed è questo che è difficile da accettare..
« Last Edit: March 10, 2010, 11:42:51 am by RR »

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usquetandem

Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #28 on: March 10, 2010, 11:55:18 am »
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sul krav maga e pilates concordo pienamente,quello che spesso mi lascia perplesso sono le varie definizioni di lavoro interno che si sentono in giro...dalla connessione tendineo-legamentosa,all'allineamento delle ossa alla ricerca di un qualcosa di metafisico...

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Offline Raptox

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Re: Interno...Esterno...Interno...Esterno...
« Reply #29 on: March 10, 2010, 11:57:09 am »
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il punto è che lo sviluppo interno è "raro" ed è "specialistico" ed è questo che è difficile da accettare..

..e che non tutti ci arrivano...anche con il più bravo dei maestri...
non è facile accettare i propri limiti, ma farlo è il primo passo per poter progredire...altrimenti si perde solo del tempo...
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione