Diverso è se si parla di combattimento vero e di allenamento a quest'ultimo.
Non direi proprio.
Dal punto di vista tecnico-motorio, nessuna differenza tra combattimento su strada o in materassina.
Tant'è che i metodi di dp
efficaci si basano sul lavoro situazionale, sul ricreare situazioni e scenari e sul come gestirle.
Non è un caso che i sistemi di combattimento
efficaci siano tutti basati su lavoro situazionale e sparring.
Pugilato, thai, lotta, bjj, judo ( + ibridi-derivati ed incorci ) funzionano tutti in questa modalità.
La differenza la fanno i parametri
imposti che vanno dal "non fare questo perchè l'arbitro ti squalifica" al "fai così e togliti dalla situazione al più in fretta possibile".
Siamo noi che dobbiamo fare il tuning della situazione.
Senza offesa, ma la "soluzione" concettuale non esiste.
Qualunque attività motoria che effettuate durante il giorno è qualcosa che avete appreso.
Il camminare è uno schema motorio appreso, non lo adattate forse a tutte le situazioni, superfici e stabilità in automatico ? Quello che fa' la differenza sono l'esperienza nelle diverse situazioni ( ghiaccio? sterrato? neve? eccetera ) e la propriocettività che governa in automatico i muscoli che fanno mantenere equilibrio/posizione/eccetera.
Postilla.
Il campione non è quello come lo vedi tu, qualcuno che riproduce esattamente le situazioni già preparate, ma quello che grrazie alle doti di mamma riesce ad applicare soluzioni impreviste a diverse situazioni.
Un esempio in questo video :http://www.judovision.org/?p=665
Combattimento orribile, i due si sono incontrati una decina di volte e si conoscono a menadito.Ma guarda cosa si inventa Iliadis a 4:47 per risolvere la situazione.
Soluzione valida per lui e per le sue capacità, ma qualcosa che di sicuro non viene provata sistematicamente in allenamento.
C'è il combattente tecnico, costruito e organizzato e quello che invece ha qualla vena di creatività. Cose che molto spesso non sono riapplicabili come "metodo" per altri ( geensink per esempio ) ma che sono il risultato di una lettura "diversa" degli schemi e delle situazioni.
Spero che non si voglia provare a ricostruire quella capacità, perchè sarebbe come chiedere a Gattuso di fare il Baggio..
Per combattere serve apertura mentale e di percezione ( evitare la tunnel vision ) ae adattabilità, ma improvvisare sulle reazioni non è funzionale, temo.
Esempio:
Affronti un uke in situazione destro/destro, entrambi non perfettamente dritti.
Uke attacca morotegari e arriva a prendere, qual'è la difesa da adottare?
Uke attacca su una gamba sola, la tua sinistra, e la sua mano destra controlla il tuo braccio sinistro dietro l'ascella ( classico drop katagoruma ). Come difendi?
Stesso sscenario, ma l'attacco è sulla tua gamba avanti. Come difendi ?