Premesso che io non sono nessuno per contraddire gente del livello di Ryujin, due anni fa ho passato circa 3 mesi (non consecutivi) della mia vita col braccio destro fuori uso e mi son posto lo stesso dubbio.
Dai pareri incrociati di ortopedico, fisioterapista, allenatore (che vabbè, quando aveva il tendine del bicipite lesionato faceva flessioni ad una mano
) è cosa buona e giusta stare fermi ed aspettare.
Perchè questo? Prima di tutto per una questione di recupero, va bene camminare, va bene fare gli squat controllati, non va bene correre e non va bene saltare perchè nel recupero di una frattura o lesione ai legamenti movimenti incontrollati o troppo rapidi possono non solo rallentare il processo di guarigione, ma specie nel caso delle fratture, comprometterlo.
In secondo luogo c'è la questione dello scompenso muscolare: se una persona normale allena solo l'emitorace sx (ad esempio) per una settimana, è difficile che capiti qualcosa di brutto, per due settimane poco peggio.
Ma in una persona con un arto immobilizzato e verosimilmente (dipende dall'ingessatura) con l'impossibilità di caricare sull'emitorace omolaterale a quest'ultimo, si avvia il processo di atrofia fisiologica che porta ad una cospicua riduzione delle proteine muscolari e del suo volume.
Si è vero che, per immobilizzazioni di breve durata, è un processo tranquillamente reversibile, ma se a questo aggiungi il lavorare con la parte del corpo opposta puoi creare uno scompenso consistente, che va al di là dell'avere il bicipite sx più grande del dx, ma porta soprattutto problemi a livello degli stabilizzatori della colonna e delle spalle. Questi diventano rognosi sopratutto perchè non te ne accorgi se non quando il danno (lieve o meno che sia) è già presente.
Dopo questo pippone in sostanza mi sento di quotare Iommi, quindi buon riposo e recupero