Premetto che, sebbene sia un argomento che è stato affrontato al nostro corso, ma non l'ho ancora approfondito perchè mi sto interessando prettamente alla parte fisica. Non che non dia importanza al mentale, al contrario, ma essendo il tempo scarso preferisco iniziare dall'inizio.
Concreto per l'allenamento della mente è comunque un concetto molto aleatorio, perchè il fattore personalizzazione è ancora molto più forte che nel discorso prettamente fisico.
I metodi elencati nell'articolo, per sommi capi, riassumono bene o male le principali linee guida, sebbene lì non si parli della parte che deve precedere l'applicazione dei metodi, ovvero l'analisi dell'atleta (attraverso osservazione, dialogo, questionari), dei canali che consentono una maggiore efficacia comunicativa, la definizione degli obiettivi in base alle inclinazioni, allo sport / disciplina praticato, e magari alla parte del programma prettamente fisica e al punto della periodizzazione in cui ci si trova.
Come per l'allenamento fisico, anche il mentale passa per tutte le fasi che caratterizzano la costruzione di un programma che si adatti all'atleta (e non viceversa).
Fossi in te, prima di buttarmi in un allenamento mentale, posto che senza trainer ovviamente le alternative si assotigliano, mi chiederei che cosa voglio da esso, quali aspetti della mia mente voglio curare, migliorare o correggere.
Personalmente io, dato il mio background, sono avvezzo alla meditazione e approfitto spesso dei tempi morti (soprattutto gli spostamenti in auto) per trovare la presenza mentale. Ma questo va al di là dell'allenamento mentale finalizzato alla prestazione sebbene, permeando tutta la vita, si riversa anche nell'attività specifica.
Più nel merito, scelgo gli obiettivi in modo realistico e consono alle mie condizioni e possibilità, in modo che siano SMART, e mi figuro nel loro raggiungimento molte volte al giorno, ma faccio in modo che non mi diano ansia, godendomi il percorso (verso tali obiettivi) come se fosse un bel viaggio. Insomma, cerco il divertimento nel cercare gli obiettivi, e solo secondariamente mi immagino la soddisfazione nel raggiungerli.
Faccio uso di visualizzazioni per figurarmi i movimenti che in un tale momento sto studiando, correggendo, rivedendo. Prima li vedo con la mente come in un film, poi ci giro intorno come se fosse un programma in 3d, poi li eseguo dentro la testa e poi ancora mimo il movimento con il corpo.
Allo stesso modo, guardo molte esecuzioni su YT e mentre le vedo cerco di diventare la persona che le sta eseguendo, magari ricollegandomi con la visualizzazione di cui sopra. Funziona!
Ad ogni modo, voglio essere chiaro, e ribadisco il concetto, ne so molto poco e le mie sono applicazioni che definirei primitive. In presenza di un allenatore capace le possibilità aumentano esponenzialmente. Al corso abbiamo visto e provato con una specialista dei belli esempi di visualizzazione indotta ad esempio.