molto spesso mi trovo a riflettere su questa espressione di Bruce Lee, e più volte sono stato sul punto di aprire thread che, come questo, vi gravitassero intorno per qualche motivo. l'espressione è riferita a tutti quegli attributi che rendono una persona un valido combattente al netto della tecnica. oggi, in particolare, vorrei parlare di alcuni esercizi che sviluppano il tempismo e la padronanza delle distanze, (il tempo e la misura, nella nomenclatura schermistica che io trovo elegante e funzionale), e pertanto anche la capacità di gestire bene il proprio peso, di sbilanciarlo in modo fine nella direzione opportuna, per sfruttare la pliometria ed entrare controtempo nella distanza utile per portare una determinata tecnica. gli esercizi a cui voglio destinare questo thread sono esercizi speciali, non specifici. cioè richiedono l'esecuzione di gesti che sfruttano le stesse catene cinetiche del gesto specifico, ma prescindono dalla conoscenza della tecnica e non ne richiedono l'esecuzione. sono esercizi molto utilizzati nell'allenamento dei ragazzini fino ai 14 anni, perché fino a quell'età il rendimento di questo tipo di lavoro è elevato, poi declina. io personalmente li trovo molto, molto utili, e credo - ma magari sbaglio - che possano essere usati con profitto in particolare per sviluppare qualità utili ma scarsamente allenate nella disciplina praticata, come ad esempio una sensibilità lottatoria in discipline squisitamente di striking come il pugilato e la kick, e simmetricamente una sensibilità schermistica in discipline prettamente lottatorie. anche perché, essendo esercizi speciali, la loro pratica porta vantaggi in qualunque sport di situazione, e in particolare in quelli che contemplano il confronto fisico. sono esercizi a coppie, hanno regole incredibilmente flessibili che possono essere modellate a seconda degli obiettivi e nel contempo offrire stimoli sempre differenti, e di fatto sono esempi particolari di sparring condizionato. (molto condizionato)
banalmente, questo thread vuol essere una raccolta di esercizi di questo tipo, perché più ne si conosce, meglio è. se, com'è probabile, non si è ancora capito di cosa sto parlando, tutto vi si chiarirà con i primi esempi che vado ad elencare (almeno uno l'ho fregato a John).
- due partecipanti, l'obiettivo di ciascuno è toccare le spalle dell'avversario più volte possibile ed evitare che l'avversario riesca a toccare le proprie
- due partecipanti, l'obiettivo di ciascuno è toccare le gambe dell'avversario più volte possibile ed evitare che l'avversario riesca a toccare le proprie
- due partecipanti, uno dei due carica l'altro con l'obiettivo di toccargli il petto, e l'altro può evitarlo uscendo dalla linea della carica solo lateralmente, senza mai indietreggiare. i ruoli si invertono ad intervalli di tempo regolari, oppure ogni volta che il giocatore che carica riesce a stabilire un contatto (non fugace) con l'altro. una variante prevede che il giocatore che schiva possa farlo solo muovendosi verso l'attaccante, ossia possa uscire dall'asse di combattimento solo girandogli intorno come per cercare di andargli alle spalle
- due partecipanti, uno dei due cerca di abbracciare l'altro, e l'altro può impedirglelo spostandosi o diaturbandolo mediante manipolazioni cervicali od ostacolando la presa
se confrontiamo questi esercizi con esercizi di sparring condizionato di indubbia utilità ci rendiamo conto di quanta parte del confronto sia allenabile in modo non specifico. ad esempio, uno degli esercizi di cui personalmente ho maggiormente giovato è questo: l'avversario carica verso di noi, incalza e attacca con scariche di colpi diretti, e noi stando ben coperti possiamo solo effettuare uscite a 45° (magari non indietreggiando) e scaricare low kick sul retro della sua gamba posteriore, sempre mentre lui continua ad attaccare.. lui non deve mai smettere di incalzarci e tirare. la sovrapposizione con alcuni giochi del tipo in esame è altissima.
ok, ora basta scrivere, sono dal cellulare e ho paura di fare un casino. grazie a chi vorrà partecipare, e buona giornata a tutti