Domanda sulla pratica del coltello

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Ferretti Enrico

Domanda sulla pratica del coltello
« on: February 14, 2015, 14:35:46 pm »
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Vorrei rivolgere una domanda a coloro che praticano o si allenano con armi da taglio e nello specifico il coltello:

secondo voi con un'arma a "corto raggio" come appunto un coltello le doti fisiche (velocità, timing, coordinazione, footwork, ecc. ) sono più importanti di quelle strettamente tecniche (abilità nel maneggio, conoscenza di stratagemmi, tecniche, principi, ecc.) ?

chiedo questo perché mi è capitato di notare che tra espeti con molta esperienza e novizi particolarmente "prestanti" dal lato delle qualità fisiche con in coltello le differenze si appiattiscono molto ( se non addirittura spariscono).

Grazie

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Offline Rev. Madhatter

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #1 on: February 14, 2015, 14:52:26 pm »
+3
Il coltello vs coltello a me piace da morire,pero' lo reputo un gioco.

Se una persona ha solo caratteristiche fisiche tendenzialmente "perde" perche' trucchi ed accortezze ne esistono.
Pero' e' vero che basta poco per annullare tale vantaggio, gia' con poco asperienza cambia tutto.


Questo pero' vale, per quel che ho visto, finche' parliamo di non specialisti.
gli schermidori sono un paletto nel culo.
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede niente.



Per ultimo devo dire che giocare coi coltelli di gomma/plastica/alluminio (che fanno comunque piuttosto male,specie se con forza) non e' affatto la stessa cosa che con le lame vere. Tutta la baldanza e l'irruenza fisica scompaiono quando si prova con quelli veri, la prima cosa che si nota sono le distanze: anche scambiando lentissimi e collaborativi viene istintivo stare MOLTO piu' lontani. Questo secondo me riduce le possibilita' date dalla mera prestanza..
Pero' sono tutte opinioni un po' cosi',non sistematizzate  :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

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Offline Gargoyle

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #2 on: February 14, 2015, 15:31:19 pm »
+1
Il coltello è un grande catalizzatore.
All'aumentare dell'esperienza e della tecnica, anche uno basso/corto o grasso o anziano, diventa molto problematico per un praticante medio ben fisicato ed atletico  :)
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Ragnaz

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #3 on: February 14, 2015, 15:51:11 pm »
0
Sicuramente la fisicità conta. Uno alto (quindi con buon allungo) e veloce è avvantaggiato.
Però riflessi, scelta di tempo e senso della distanza sono determinanti e sono dalla parte di chi è allenato ;)
Quoto che gli schermidori sono imprendibili ( e infatti si parla, imho, di scherma di coltello ).
Sempre imho, preferisco di molto la scherma italiana di coltello (che appunto è scherma) al maneggio sud-est-asiatico (che è affascinante ma imho molto meno efficace).
Ragnaz - alias Luca


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Offline Win 45-60

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #4 on: February 14, 2015, 17:04:48 pm »
0
In un contesto duellistico direi che la tecnica ha per forza di cose il suo peso.
Se invece si tratta di uno scontro "sporco" quello che conta è altro (veniva sottolineato a più riprese anche in quel "manualetto del carcerato" che è apparso tempo addietro sul forum e di cui adesso mi sfugge il nome )


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Offline Giannizzero Wolf

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #5 on: February 14, 2015, 17:44:51 pm »
+4
la tecnica come detto risulta pesare molto in uno scontro armato, ma la prestanza atletica aumenta di valore all'accorciarsi dell'arma
Non esistono problemi; ci sono soltanto soluzioni.


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Offline Giannizzero Wolf

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #6 on: February 15, 2015, 10:14:27 am »
+1
il pugno in seconda permette una distensione maggiore anche se di poco del braccio ... e poche dita di ferro procurano grande disagio  XD

personalmente ho sempre dato poco peso alla posizione del pugno come forma, la punta la portavo in base a come la meccanica del movimento mi risultava maggiormente economica ed insegnavo allo stesso modo
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #7 on: February 15, 2015, 11:54:57 am »
+1
il pugno in seconda permette una distensione maggiore anche se di poco del braccio ... e poche dita di ferro procurano grande disagio  XD

personalmente ho sempre dato poco peso alla posizione del pugno come forma, la punta la portavo in base a come la meccanica del movimento mi risultava maggiormente economica ed insegnavo allo stesso modo

no scusa doc la volevo fare nella discussione sciabola XD

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Offline Diego

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #8 on: February 15, 2015, 12:16:16 pm »
+2
Dal mio punto di vista il footwork è un'aspetto meramente tecnico, in un certo senso la coordinazione durante l'esecuzione di gesti specifici della disciplina è quasi più associabile all'aspetto tecnico che alla preparazione atletica e il timing lo catalogo come la somma e l'unione di mindset, preparazione psicofisica e tecnica.

A parte la mia premessa potenzialmente fuorviante legata alla lettura dell'intervento di apertura, quello che reputo più importante col coltello è il mindset.
Ho la sensazione che  sia pure l'aspetto più sottovalutato e più difficile da capire e cercare di acquisire.
Nelle discipline del sud-est asiatico l'aspetto tecnico è figlio del mindset, in cui però non è compreso il duello col coltello se non come gioco o per finalità didattiche.

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Ferretti Enrico

Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #9 on: February 15, 2015, 13:29:43 pm »
0
... ma la prestanza atletica aumenta di valore all'accorciarsi dell'arma

E' quello che intendevo.

Timing, coordinazione, velocità sono tutte qualità che si sviluppano anche in altri ambiti marziali. Se tutte queste qualità sono a mio vantaggio con un arma corta ho molte più chances anche se l'altro è esperto. La tecnica specifica non è poi così influente. Una lama corta da solo qualche centimetro in più di allungo rispetto, per dire, a pugni o colpi a mani nude.

Ad esempio io non so neanche come si impugna un fioretto, e in un duello con uno schermitore panzuto, vecchio ecc. questi può fregarmi con la tecnica. Ma con un coltello, a meno di miei errori clamorosi, ho molte più probabilità io di mettere il primo colpo (che non significa che poi sopravviva io...).

Chiedo questo perché , con il massimo rispetto, mi è capitato vedere gente che pratica coltello non avere questa gran supremazia su persone a digiuno della disciplina ma con buone doti fisiche (soprattutto timing e velocità) derivanti magari dall'allenamento di AM o SDC ( Pacquiao con un coltello in mano e con la conoscenza di quattro tecniche in croce mi farebbe più paura di molti maestri d'arme, ad esempio)
« Last Edit: February 15, 2015, 13:34:35 pm by Ving Tsun Marche »


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Offline The Spartan

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #10 on: February 15, 2015, 14:48:54 pm »
+1
Si ma dipende...
Perchè ad armi pari non puoi prescindere dalla conoscenza dell'arma...
Puoi essere un piccolo ninja ma se ignori certe dinamiche (linee di taglio, angoli di attacco, passaggi di guardia e simili) il rischio è che il maestro "panzone" ti squarci malamente alla prima stoccata...
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Offline Fabio Spencer

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #11 on: February 15, 2015, 14:55:06 pm »
0
A parte la mia premessa potenzialmente fuorviante legata alla lettura dell'intervento di apertura, quello che reputo più importante col coltello è il mindset.
Ho la sensazione che  sia pure l'aspetto più sottovalutato e più difficile da capire e cercare di acquisire.
Ottimo punto.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Hellish

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #12 on: February 15, 2015, 15:00:18 pm »
+1
gli schermidori sono un paletto nel culo.
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede niente.

Hahaha. Devo dire che questo l'ho riscontrato anche io, sia in prima persona che da spettatore. Per esperienza posso dire che una buona percezione del tempo e della misura e un corretto passeggio e portamento del ferro permettono a uno schermidore alla prima esperienza di coltello di tenere degnamente testa a 'esperti del settore'.

Come già precisato, anch'io mi riferisco esclusivamente a un contesto di gioco schermistico sportivo.

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Offline Giannizzero Wolf

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #13 on: February 15, 2015, 19:49:56 pm »
+2
Si ma dipende...
Perchè ad armi pari non puoi prescindere dalla conoscenza dell'arma...
Puoi essere un piccolo ninja ma se ignori certe dinamiche (linee di taglio, angoli di attacco, passaggi di guardia e simili) il rischio è che il maestro "panzone" ti squarci malamente alla prima stoccata...
vero
gli schermidori sono un paletto nel culo.
-pero' devo dire che la differenza si sente meno che con le loro armi, li non si vede niente.

Hahaha. Devo dire che questo l'ho riscontrato anche io, sia in prima persona che da spettatore. Per esperienza posso dire che una buona percezione del tempo e della misura e un corretto passeggio e portamento del ferro permettono a uno schermidore alla prima esperienza di coltello di tenere degnamente testa a 'esperti del settore'.

Come già precisato, anch'io mi riferisco esclusivamente a un contesto di gioco schermistico sportivo.
senza che nessuno me ne voglia ... assolutamente vero ed incontestabile, lo schermidore con un arma "non sua" appena prende confidenza ha un potenziale da impiegare nettamente superiore a molti praticanti "classici"

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:Domanda sulla pratica del coltello
« Reply #14 on: February 16, 2015, 02:07:20 am »
+1
Sono importanti tutte le qualità da te citate,ma il coltello come tutte le armi corte sono armi infime e spesso si muore entrambi o si esce feriti più o meno gravemente,sia se si ha di fronte un esperto,sia se si ha di fronte un pischello.

Le furberie con questa arma non ci danno la sicurezza di non essere,feriti,se mai la furberia ci da la sola certezze di essere feriti nel migliore modo per noi e per ferire nel peggiore dei modi l'avversario.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre