BKB, pugilism & compa

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #45 on: September 11, 2015, 18:53:17 pm »
0
Bello bello a me piace !
Ottima la scelta musicale  :gh:
Compliments! mi spiace ma non me ne intendo abbastanza da darti consigli teNNici  :P
Ragnaz - alias Luca


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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #46 on: August 08, 2016, 15:45:41 pm »
+6
Allora, riuppo questo post perche' ho avuto modo di incontrare black swan e il bare knuckle  :)
Spoilero che non e' sintetica




Spoiler: show
Parto da quella che era la mia perplessità sul sistema:
Definire un momento storico e un canone per un fenomeno cosi' eterogeneo come il pugilato storico,che copre una bella fetta di tempo e personaggi differenti.

La risposta e' stata la migliore possibile: l'attenzione e' sul regolamento!
Nocche nude,pugni + lotta.

ll lavoro storico, e ringrazio perche' e' stato un piacere scorrere quel materiale anche solo per una occhiata, e' stato fatto con attenzione pratica. Da praticanti di pugilato moderno ritengono che la bkb e la boxe attuale siano sempre la stessa arte in differenti contesti e che le modalita' di lavoro degli sport da combattimento siano fondamentali per lo sviluppo delle skills alla base di qualsiasi combattente performante.
Quindi lo studio,la scrematura ma anche la scelta delle tecniche tra le moltissime varianti riportate nei manuali avvengono tutti sotto il giudizio della pratica.
Lavori piu' "filologici" sono invece oggetto di seminari, secondo un solo trattato o secondo un determinato pugile, piuttosto che anche verso le forme di pugilato per la difesa personale, senza badare troppo a la tecnica migliore ma restando fedeli a un canone.
(ho intravisto scalette di lavori molto dettagliati ed e' stato molto bello vedere non un elenco infinito di mosse ma poche cose,chairamente delineate e gia' strutturate in combinazioni d'uso)


La premessa teorica,insomma, e' fantastica, o quanto e' molto vicina al mio modo di vedere le arti marziali.

La pratica e' iniziata con un paio dei modi di portare i colpi di nocca e blackswan ha subito chiarito l'uso e il contesto: In combattimenti con numero di riprese tendente a infinito le "infamate" pagano molto bene, tagli sulla fronte o gonfiamenti vari danno un vantaggio sensibile alla lunga e rendono vantaggiosi questo tipo di colpi.

altra caratteristica e' la distanza di scambio piu' lunga e il ritmo piu' rado dei colpi.

Le entrate,data la distanza devono essere "piene di intenzione" e alternate ai sopracitati colpi dolorosi, con la speranza di aprire varchi. Il jab viene a mancare ed e' sostituito da uno squisito colpetto a battere sulla fronte.

Lo sparring in stile e' stato molto divertente, e' una modalità diversa e secondo me molto vicina a quella "naturale", e l'obbligo a stare molto attenti alle distanze lo rende anche un lavoro profiquo in ottiche interstile (o mma che dir si voglia).
Anche sulla lotta ci sarebbe da approfondire, dalle mie limitate competenze devo dire che ho apprezzato e trovato familiare l'idea di entrare in lotta con l'obiettivo di colpire meglio/continuare a colpire.

Sarebbe molto bello e interessante vedere nel futuro una persona formata in questo stile con lo stesso rigore con cui formano i loro pugili.
Anzi se qualche giovine e' interessato stanno cercando volontari!



Nota di merito alla palestra che ha appeso anche un piccolo tesoro di foto d'epoca di pugili.
Black swan e' un fantastico padrone di casa e una persona straordinariamente alla mano, che per fortuna che non ha voglia di scrivere troppo perche' altrimenti ci troveremmo un mondo di chunner a dire di fare quello che fa lui!

« Last Edit: August 08, 2016, 15:49:00 pm by Rev. Madhatter »
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #47 on: August 09, 2016, 10:37:58 am »
+1
Grazie Mad sei troppo buono. :P
E devo dire che sono sorpreso , in pochissimo tempo hai assorbito tutti i concetti importanti e fatto un'analisi perfetta...
Sarà un piacere ,quando lo vorrai ,allenarsi ancora insieme :)
« Last Edit: August 09, 2016, 10:40:48 am by Black-Swan »

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #48 on: August 09, 2016, 11:05:12 am »
+1
Merito dell'esposizione, sei stato molto cortese e disposto a sopportar tutte le mie domande oltre che prodigo di informazioni :)

Molto volentieri   :thsit:
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #49 on: August 09, 2016, 13:52:29 pm »
+2
Peace, Unity, Brotherhood.


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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #50 on: August 09, 2016, 13:58:03 pm »
+4



messo visibile  XD
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #51 on: August 12, 2016, 00:34:38 am »
+4
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Per chi fosse interessato ad approfondire a settembre riprendiamo con un bel seminario di 3 ore sul pugilato a mani nude secondo E.Price!!
« Last Edit: August 12, 2016, 00:39:34 am by Black-Swan »

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Offline Takuanzen

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #52 on: August 13, 2016, 22:57:00 pm »
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Quindi lo studio,la scrematura ma anche la scelta delle tecniche tra le moltissime varianti riportate nei manuali avvengono tutti sotto il giudizio della pratica.
Lavori piu' "filologici" sono invece oggetto di seminari, secondo un solo trattato o secondo un determinato pugile, piuttosto che anche verso le forme di pugilato per la difesa personale, senza badare troppo a la tecnica migliore ma restando fedeli a un canone.
(ho intravisto scalette di lavori molto dettagliati ed e' stato molto bello vedere non un elenco infinito di mosse ma poche cose,chairamente delineate e gia' strutturate in combinazioni d'uso)


La premessa teorica,insomma, e' fantastica, o quanto e' molto vicina al mio modo di vedere le arti marziali.

La pratica e' iniziata con un paio dei modi di portare i colpi di nocca e blackswan ha subito chiarito l'uso e il contesto: In combattimenti con numero di riprese tendente a infinito le "infamate" pagano molto bene, tagli sulla fronte o gonfiamenti vari danno un vantaggio sensibile alla lunga e rendono vantaggiosi questo tipo di colpi.

altra caratteristica e' la distanza di scambio piu' lunga e il ritmo piu' rado dei colpi.

Le entrate,data la distanza devono essere "piene di intenzione" e alternate ai sopracitati colpi dolorosi, con la speranza di aprire varchi. Il jab viene a mancare ed e' sostituito da uno squisito colpetto a battere sulla fronte.

Lo sparring in stile e' stato molto divertente, e' una modalità diversa e secondo me molto vicina a quella "naturale", e l'obbligo a stare molto attenti alle distanze lo rende anche un lavoro profiquo in ottiche interstile (o mma che dir si voglia).
Anche sulla lotta ci sarebbe da approfondire, dalle mie limitate competenze devo dire che ho apprezzato e trovato familiare l'idea di entrare in lotta con l'obiettivo di colpire meglio/continuare a colpire.

Sarebbe molto bello e interessante vedere nel futuro una persona formata in questo stile con lo stesso rigore con cui formano i loro pugili.
Anzi se qualche giovine e' interessato stanno cercando volontari!



Nota di merito alla palestra che ha appeso anche un piccolo tesoro di foto d'epoca di pugili.
Black swan e' un fantastico padrone di casa e una persona straordinariamente alla mano, che per fortuna che non ha voglia di scrivere troppo perche' altrimenti ci troveremmo un mondo di chunner a dire di fare quello che fa lui!


Un bel resoconto, mi hai invogliato!
Bravo Mad, l'ho letto con vero piacere.
Mi piacerebbe rivedervi entrambi, avendovi conosciuti come praticanti sinceri e appassionati, e provare il bkb. :sur:

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Offline Takuanzen

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #53 on: August 13, 2016, 22:59:39 pm »
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Per chi fosse interessato ad approfondire a settembre riprendiamo con un bel seminario di 3 ore sul pugilato a mani nude secondo E.Price!!

Grazie, una proposta interessante e succulenta. Ecco l'occasione!
Mi segno la data.  :-* :-*


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Offline BlackSwan (BKB-ITALIA)

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #54 on: August 15, 2016, 11:34:50 am »
+2
giustamente molti di voi si staranno chiedendo chi azz è questo Price ?? :D
di seguito un bel racconto biografico scritto dal giornalista storico  Dave Hannigan .

 LA LEGGENDA DI NED PRICE - Pugile, Avvocato, drammaturgo

Siamo nel 1850 ad un'evento di beneficienza per ex-pugili, in un teatro di Newark nel New Jersey , il maestro di cerimonie fatica parecchio a trovare qualcuno tra i membri del pubblico che vogliano salire sul ring per sfidare un gigantesco afroamericano di nome Molyneux. ed è normale che ci sia tanta riluttanza perché chiunque ci abbia già provato è stato pestato per bene. Alla fine, un uomo con un accento inglese fà un passo avanti. La folla , sorpresa ed eccitata, rumoreggia pregustandosi lo spettacolo a cui stà per assistere ai danni del malcapitato di turno. Quel che non sanno è che il volontario è stato un promettente giovane peso medio di Londra.
"Non ti preoccupare ragazzo," sussurra il gigante. "Io non ti farò del male."L'inglese non risponde, si limita a sorridere.
dopo appena due minuti di duro combattimento, il gigante è disteso sulla schiena, la folla è in delirio per il nuovo campione, è come se la storia di Davide contro Golia si ripetesse. Senza saperlo , Ned Price , allora, 21 anni, aveva appena mosso i primi passi in quella che sarebbe stata la sua carriera di boxe professionistica ....
Più di mezzo secolo dopo, Price ebbe un malessere improvviso nel suo ufficio legale di Centre Street, Manhattan. i colleghi lo caricano in fretta su di un taxi per portarlo in ospedale, non ci arriverà mai, muore durante il tragitto. Quando la notizia della sua morte raggiunge Chinatown, la gente del posto affolla rapidamente tutti gli angoli delle strade, discutono animatamente e piangono per la notizia dell'inglese che amavano e conoscevano come "Mistel Plice".
"Quanti sono i casi in cui vi ho assistito negli ultimi 25 anni, Tom?" Chiese Price una volta ad un amico cinese.
"Più di 1200," rispose Tom Lee, il sindaco non ufficiale di Chinatown.
"E quanti ne ho persi?" Chiese Price.
"Nessuno," rispose l'amico.
Anche se nessuno sa se il suo record di vittorie-sconfitte era davvero così incontaminato, non c'è dubbio che tutta la comunità cinese di New York si strinse in lutto per sua morte. Non c'è da stupirsi in quanto sapevano di aver perso il loro avvocato e paladino dei "diritti umani", una persona disposta a combattere al loro fianco in ogni tribunale della città.
Tra questi due eventi sopra citati, Price visse una vita straordinaria. Fece il murature , il pugile professionista , fu un accanito sostenitore dei diritti civili a fianco di noti politici dell'epoca, un avvocato immerso negli affari cino-americani e un drammaturgo le cui opere affollarono i teatri di Broadway e di tutta l'America. scrisse anche uno dei primi manuali di formazione per Prize Fighters, un libro di cui esistono copie ancora oggi. Purtroppo un personaggio dimenticato dalla storia sportiva Inglese del 19° secolo, un inglese che ebbe un enorme influenza in America, Price non si sposò mai, lasciò una fortuna dietro di sé del valore di quasi mezzo milione di dollari.
Nato a Islington, nord di Londra nel 1829, iniziò a viaggiare quando accompagnò il padre George, un imprenditore gallese, nel nord della Francia, dove il vecchio aveva firmato un contratto per costruire una sezione della nuova ferrovia. Lì, Ned apprendista muratore iniziò ad apprendere anche le diverse lingue parlate dagli altri lavoranti. fu così che quando giunse in America, parlava abbastanza bene il francese e l'italiano, queste abilità linguistiche gli permisero di inserirsi molto bene nel nuovo mondo , un luogo brulicante di immigrati appena arrivati.
Dopo la sua breve apparizione nella boxe a Newark, Price cominciò ad allenarsi seriamente e a salire regolarmente sul ring contro alcuni dei più grandi nomi dell'epoca bareknuckle. Tuttavia, l'incontro che lo rese famoso nella storia della boxe fu anche il suo ultimo match . Il 1 ° maggio 1856, a Spy Pond , Boston dove affronto l'irlandese Joe Coburn per il titolo di campione dei pesi medi d'America.
Fù un incontro dubbio,dove alcuni testimoni oculari dichiararono che l'arbitro Luis Bleral emise un verdetto di pareggio solo per salvare la grossa somma che aveva scommesso sul risultato, tutti i presenti furono comunque d’accordo su una cosa , che lo spettacolo offerto dai due atleti era valso in pieno il prezzo del biglietto. Coburn e Price si scambiarono pugni per, 106 o 160 rounds, a seconda delle fonti, e comunque Il posizionamento dello zero conta poco, In entrambi i casi il numero rende bene l’idea dello spirito con cui si affrontarono in un epico combattimento di quasi quattro ore che rimase a lungo negli annali del pugilato.
Purtroppo Price disgustato dall’ arbitraggio e dalla strisciante corruzione percepita intorno agli eventi sportivi pugilistici, abbandonò definitivamente il ring , e mise a frutto il suo talento per le lingue diventando un interprete per il Circuit Court degli Stati Uniti sito in Boston. Lì, venne anche coinvolto nella politica con i democratici, nel 1860, accompagnò Benjamin Butler, un importante legislatore del Massachusetts, alla Rump Convention, il suo compito era fare la guardia del corpo e lo fece con successo. Durante la guerra civile Americana si trasferì a Washington, dove studiò legge e lavorò come sicurezza in un albergo.
Alla fine della guerra, fu ingaggiato dal suo primo cliente per essere difeso in tribunale, era un afro-americano. Fu l’inizio di una carriera legale che lo riportò di nuovo a New York al servizio di chi in quella città, per etnia o per attività criminale, attirava spesso l'eccessiva attenzione da parte della legge e dell'ordine. In un'epoca turbolenta e violenta resa famosa nel film "Gangs of New York", Price era un grosso personaggio la cui reputazione era quella di un uomo capace di usare la parola o i pugni per risolvere una discussione, a seconda se questa era dentro o fuori dal tribunale. Quando una di queste opzioni non riusciva a risolvere il tutto, la corruzione fu un’altra tattica che lui e suoi i luogotenenti come Tom Lee erano capaci di utilizzare per tenere gli imputati fuori dai guai.
La sua leggenda come uomo con cui non puoi scherzare, venne anche amplificata dal fatto che nel 1867, scrisse "The Science of Self-Defence - Trattato di sparring e Wrestling", un libro che è stato, per lungo tempo, considerato come il manuale di insegnamento definitivo per chi fosse interessato alla boxe a mani nude. Price iniziò a scrivere il libro nel 1860, ma fu interrotto dallo scoppio della guerra civile. Il tempo di gestazione lungo non pregiudicò comunque la sua commerciabilità, tanto che alcune copie rimangono in circolazione dopo più di un secolo e mezzo dalla sua pubblicazione.
"Ma il nostro lavoro non è un trattato di medicina, e non dobbiamo spaventare i nostri lettori commettendo il peggiore dei reati diventando troppo prosaici in quest’epoca di risveglio ", scrive Price nell'introduzione. "Il nostro obiettivo, quindi, in questo volume è quello di dare un manuale affidabile sull’" Art of Self Defense ", non fondato su regole 'obsolete' dei tempi andati, ma su risultati pratici derivati dalla nostra esperienza, e confidiamo che semplicità e precisione lo rendano prezioso per l’alunno e interessante per il lettore. Crediamo possa essere utile anche a tutte le persone sedentarie. "
 
La scrittura diventò un altro importante aspetto della sua vita. tramite la sua carriera legale, verso la fine del 19 ° secolo fù coinvolto in alcuni dei più grandi casi di New York. Il più famoso dei quali quello del 1885 in cui rappresentò James T.Holland, un texano accusato di aver ucciso un uomo di nome Tom Davis che aveva tentato una truffa ai suoi danni . Davis era un tipo di molestatore da strada comune per l'epoca, pronto ad ingannare i nuovi arrivati nella città prendendo soldi con falsi pretesti. Quando cercò di prendere $ 500 da Holland, fù freddato dal Texano con un colpo di pistola.
Fù un caso che scosse l'America e Price riuscì a far assolvere il suo assistito e, dilettandosi a volte nel teatro, sfruttò il clamore del caso per trasformare il materiale a sua disposizione in un opera teatrale chiamata "In the Tenderloin", titolo che si riferisce ad un’area di New York, gestita dalla criminalità, da cui arrivavano la maggior parte degli assistiti di Price. Il lavoro riproduceva fedelmente l’autentico ventre della città, almeno in parte, anche perché per recitare ingaggiò truffatori veri come George Appo, il borseggiatore più leggendario dell'epoca, un uomo con una fama tale come qualsiasi mafioso oggi,.
Questo lavoro ebbe un tale straordinario successo che girò tutto il paese. in seguito scrisse ancora una dozzina di opere teatrali. Price Fu uno di una serie di scrittori che contibuì a portare il mondo squallido e criminale di New York per la prima volta sui palcoscenici fino ad allora abbastanza puritani, la produzione di opere in cui i cattivi furono spesso dipinti come figure eroiche ed ammirevoli. La sua creatività fù anche aiutata dalla conoscenza di gente del calibro di Billy McGlory, Matilde Hermann, e Tom Gould, personaggi pittoreschi a cui dava del “tu” che gestivano i bordelli , taverne e casinò, i quali erano spesso in combutta con la polizia di New York.
Price era a conoscenza della corruzione da entrambi i lati e il suo coinvolgimento nella leggendaria macchina politica di Tammany Hall , la sede dell’associazione del partito democratico, gli offriva una chiara veduta sulla dinamica dei poteri della città.
Con un occhio al botteghino, gettò John L. Sullivan , il campione indiscusso dell'età bareknuckle e l'atleta più famoso del tempo, in due delle sue opere più importanti, "L'uomo di Boston" e "The True american" .
Anche se non salì mai più su un ring dopo il pareggio con Coburn, quell'aspetto della sua vita incuriosiva ancora molti,più di mezzo secolo dopo. Il 30 gennaio 1907, qualcuno nel suo studio legale aveva riportato alla luce un vecchio ritaglio di giornale che parlava di come era stato uno dei più famosi combattenti in America.
"Cinquant'anni fa, avrei potuto distruggere chiunque sul ring", disse Price, leggendo l'articol ,mentre le lacrime scorrevano sul viso, "e guardami adesso, riesco a malapena a camminare senza aiuto."
morì il giorno successivo.
Articolo di Dave Hannigan.
Tradotto da bkb-Italia


« Last Edit: August 15, 2016, 14:28:19 pm by Black-Swan »


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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #55 on: November 28, 2016, 20:11:19 pm »
+3
se può interessare a qualcuno il 18 facciamo un piccolo stage a Vanzago (Mi)

locandina bkb vanzago
locandina bkb vanzago


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Offline danielthai

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #56 on: December 05, 2016, 16:38:00 pm »
-1
 :-\ senza polemica ma devo essere sincero  anche se non sono un'esperto in materia quando vedo queste pseudo guardie con le braccia basse, non sò voi, ma io non  riesco a convincermi del come  possa essere una cosa  funzionale al combattimento.
sarà che io arrivo dalla thai dove le braccia sono belle alte a difendere bene gli attacchi dell'avversario.

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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #57 on: December 05, 2016, 18:46:41 pm »
+6
Cambia molto l'impostazione se e' compresa una certa forma di lotta, considera poi che per i primi pugili il bersaglio primario non era la testa (che in effetti e' duretta) ma il plesso solare per ottenere il ko.

Inoltre non avevano conoscenza del clinch con le dinamiche a cui noi siamo abituati...
per quello che ho visto io la guardia cosi' alta la teniamo solo nella thai per via dei gomiti e delle ginocchia che rendono punitivi molti cambi di altezza (imho).


https://www.youtube.com/watch?v=KUjVK6Lsj28
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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #58 on: December 05, 2016, 23:18:03 pm »
+5
Quoto il reverendo. La testa può schivare, il busto molto meno. Non avendo i guantoni, la guardia chiusa non ha l'effetto "scudo" che ha invece (di più) coi guanti.
I colpi vengono spesso deflessi con parate/deviazioni che poi portano a fasi di lotta e avere le braccia allungate (relativamente) è un vantaggio.
La BKB è MOLTO diversa dalla boxe moderna, sebbene ne sia la madre.
Ragnaz - alias Luca


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Re:BKB, pugilism & compa
« Reply #59 on: December 06, 2016, 10:51:42 am »
+7
In parte hanno già risposto sopra, aggiungo solamente che la guardia non è un'atteggiamento fisso ma dinamico e personale, infatti esistono anche pugili dell'epoca che tenevano un attegiamento di guardia con mani  ben alzate, oltretutto è dinamico nel senso che cambia in base alla distanza.
Nel bkb, esistendo la lotta eretta, si combatte per ovvi motivi spesso a distanze maggiori che nel pugilato moderno ed è anche per questo che si preferivano colpi lunghi. Di conseguenza l'attengiamento in guardia può essere anche con le braccia "basse", inquanto, la maggiore distanza permette tempi di reazione piu umani.
Inoltre contestualizzando i prizefight dell'epoca dove non esistevano limiti di tempo, non esistevano vittorie per verdetti ai punti, ma solo  per ritiro o knock out dell'avversario, avere braccia riposate che permettano di esprimere "potenza" anche dopo ore di combattimento era di fondamentale importanza.
Venendo al clinch, in realtà nel bkb era una pratica ben conosciuta, si chiamava fibbing, e rappresentava la transizione tra le percussioni e la lotta pura, per capirne un po' di più basterebbe vedere la dirty boxing praticata da Randy Couture, che usa questa fase intermedia spesso come set up per le proiezioni. Per l'uso dei gomiti, c'è ovviamente una chiara differenza rispetto alla Thai che ha un arsenale enorme da questo punto di vista, in quanto in alcuni manuali questi venivano usati  per entrare in maniera dolorosa nello spazio avversario in modo da sbilanciarlo durante la proiezione. Altra differenza più dal punto di vista del regolamentare che altro è che nel "clinch" del bkb era possibile voltare le spalle all'avversario per fare proiezioni d'anca (simil judo per capirci) che , se non sbaglio, sono vietate nella attuale thai sportiva.