Non ho resistito
A ogni modo ho qualche dubbio sull'impostazione che descrivi
non tanto perché in linea di massima non sia condivisibile, ma perhé IMHO è vantaggiosa solo verso lame piccole
se l'avversario impugna un coltello con lama di dodici centimetri io "attacco" un braccio alla cui estremità c'è una lama
però se l'avversario ha un'arma con lama da 30 e passa centimetri io mi ritrovo a buttarmi contro un pezzo d'acciaio appuntito e affilato dietro al quale c'è il braccio
mica è la stessa cosa arriva assai prima il ferro della mano che lo impugna
Vedo di chiarire un po' il mio punto di vista.
Intanto, già sopravvivere contro un coltello, anche uno di quelli tascabili con 6/8 cm di lama... torno a casa e accendo un cero grosso conto la mia gamba.
Contro una lama di 30 e passa cm, contro un machete, se siamo a mani nude... altro che fortuna, non illudiamoci tropo, non sempre ci si può difendere.
Come non sempre il primo colpo ammazza.
In internet si trovano svariati video di gente che sopravvive a più colpi di lame tipo machete e, se ne discuteva pure qui sul forum, era sorprendente vedere che le ferite riportate non erano nemmeno così spaventose o invalidanti.
In certe situazioni una coltellata, è facile prendersela (magari ad essere furbi decido io dove è meglio prendersela), ma se non è una ferita letale, ho ancora delle possibilità.
Possibilità che dal mio punto di vista aumentano ad andare in contatto che non ad entrare ed ad uscire dal raggio d'azione della sua arma.
Poi anche qui andrebbero fatti tutti i distinguo del caso sul tipo di arma, portata, peso, chopping power, ecc. ecc.
Tornando a noi, provando e riprovando in palestra con lame lunghe fino a circa 19 cm (e già è un coltello tattico davvero grosso) le soluzioni tipo KM style, le considero valide.
A volerla dire tutta forse la lunghezza dell'arma complica un po' le cose proprio sui colpi che non avrei detto, quelli con impugnatura a rompighiaccio dall'alto al basso tipo Psicho; perchè se è vero che riesco a bloccare il braccio armato,
a meno che di adottare certe accortezze, la punta della lama riesce comunque ad arrivare a bersaglio sulla testa.
Ricordiamo poi, come dicevo prima, che quel tipo di soluzione descritta, mostrata dal video e da me rivista, è solo per particolari tipi di attacco, ovvero dei colpi circolari e portati con un certo slancio ed impeto del corpo, e non per una situazione duellistica (concetto anche facilmente immaginabile, se tutti e due siamo armati, ti attaccherò con un certo criterio, perchè se ci arrivo io a colpirti, ci arrivi pure tu. ma se sono forte di una lama nei confronti di uno disarmato, posso anche permettermi di giocare meno e di entrare al massimo per liquidarti molto rapidamente).
E all'aumentare delle dimensioni della lama, cambia anche un po' la tipologia di colpi utilizzati, esagerando molto e pensando ad un machete, tenderò a portare slash, fendenti e non tanto colpi di punta dal basso all'alto o ad impugnarlo rovesciato per attaccare sempre di punta.
Quindi il tutto va sempre contestualizzato anche al tipo di attacco e di arma.
Creare un riflesso condizionato "attacca ad ogni costo" non può giocare brutti scherzi?
Ovvero non sarebbe meglio una strategia universalmente attuabile, a prescindere dal tipo di arma che potremmo affrontare, anziché varie metodiche di risposta per varie tipologie di arma?
Il riflesso condizionato va anche allenato a riconoscere le situazioni. Statisticamente credo che in certe situazioni un attacco preventivo sia utile.
Vediamola anche da un punto di vista "realistico", come avvengono certe aggressioni? Come entra in scena un coltello? E qui i video di youtube ci danno anche una bella mano.
Difficilmente un tizio mi mostra il coltello in una posa da combattimento già a diversi metri di distanza. E se lo fa, è una minaccia, vuole intimidirmi (ma magari non è "preparato" nemmeno lui a colpire davvero) e quindi se si parla di minaccia siamo in un altro ambito.
Se invece vuole davvero attaccarmi è probabile che il coltello uscirà all'ultimo momento e già ad una distanza piuttosto ravvicina. Lo nasconderà dietro la schiena, dietro l'avambraccio o la gamba, oppure porterà la mano in tasca per prendere il chiudibile.
Ecco allora che certe soluzioni, anche se non partono direttamente in risposta al colpo, hanno comunque significato.
Portare la nostra parata/colpo anche in anticipo sull'attacco vero e proprio, comunque impegna la sua linea di attacco. Se d'incontro porterà il colpo, troverà comunque un ostacolo. Ma intanto il nostro colpo vero e proprio, il pugno alla gola/mento/faccia sarà arrivato.
Per il resto io tratto il coltello in modo sempre uguale, da una lama di pochi cm fino a quasi 20, e così ritengo di coprire buona parte di probabilità. Per lame più lunghe occorrono molte più malizie (e culo) e quindi gioco forza, devo un po' arrangiare, adattare certe dinamiche.
Per la difesa universale, io con 3 (TRE) tipi di difesa, mi copro dalla stragrande maggioranza di colpi possibili immaginabili (puntate, affondi, stoccate, fendenti, slash, inquartate, colpi dal basso, colpi dall'alto, attacchi alla psicho, ecc.) e indipendentemente che questi colpi siano portati da un coltello, da forbici, taglierino, cutter, penna, cacciavite, punteruolo, bottiglia rotta. Tre misere tecnicucce per coprire questa gamma di possibilità non mi pare poi così vasta e dispersiva, anzi, ben allenabile e pratica.
Ma è solo il mio punto di vista probabilmente sfalsato dalla pratica, attendiamo I esperti