Dove tieni la testa?

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #45 on: June 05, 2015, 15:35:34 pm »
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No intendevo che produce risultati riscontrabili, io in questo campo sono ignorante in tutte le direzioni, ma mi pare si faccia fatica a stabilire punti oggettivi.
L'idea in se e' indubbiamente affascinante.

 i risultati sono riscontrabili per esempio in Svizzera la TA è "supportata" dal servizio sanitario nazionale... ovvio che in Italia bisogna passare per altri canali... per esempio, la chiropratica era "illegale" fino al primo governo Berlusconi .... B si faceva seguire (anche gli atleti del milan) da un famoso chiropratico, guarda caso è stata equiparata alla fisioterapia (in termini sanitari intendo) ....
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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #46 on: June 05, 2015, 15:37:40 pm »
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No intendevo che produce risultati riscontrabili, io in questo campo sono ignorante in tutte le direzioni, ma mi pare si faccia fatica a stabilire punti oggettivi.
L'idea in se e' indubbiamente affascinante.

 i risultati sono riscontrabili per esempio in Svizzera la TA è "supportata" dal servizio sanitario nazionale... ovvio che in Italia bisogna passare per altri canali... per esempio, la chiropratica era "illegale" fino al primo governo Berlusconi .... B si faceva seguire (anche gli atleti del milan) da un famoso chiropratico, guarda caso è stata equiparata alla fisioterapia (in termini sanitari intendo) ....

Ok, dai,il berlusca sta invecchiando duro,tra poco sara' una miniera di liberalizzazioni  XD


E' considerata medicina? (non nel senso strettamente occidentalscientifico del termine)

bè se teniamo presente che una persona "mediamente sana" (quindi senza patologie) convive e si auto infligge malesseri e dolori quotidianamente.... bè direi che la TA assolutamente ha un valore "medico" se con questo termine intendiamo un miglioramento della qualità della vita

Si,come il nuoto, nel senso che tu,ad esempio, la interpreti come un sistema medico per "curare" o e' piu' una pratica a cui si correlano benefici?
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #47 on: June 05, 2015, 15:42:30 pm »
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Si,come il nuoto, nel senso che tu,ad esempio, la interpreti come un sistema medico per "curare" o e' piu' una pratica a cui si correlano benefici?

no scusa... come "come il nuoto"? il nuoto fa "bene" solo perché (passami il francesismo) la gente si muove di merda, e in acqua a scarico si fa "meno male" .... ma  il nuoto non ha nulla ha che fare con la TA.

La TA è una pre tecnica, come tale qualche esperto di nuoto l'ha inserita anche in questa disciplina...   http://www.swimmingwithoutstress.co.uk/lessons/alexander-technique.html


Purtroppo ci relazionano con i mezzi a nostra disposizione, non c'è un qualcosa "di simile"..... perché le parole sono (e vengono!) interpretate e "a parole" di similitudini ce ne sono con molte altre discipline... nella pratica è un mondo a se stante...

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #48 on: June 05, 2015, 15:51:34 pm »
0
Come il nuovo o come la corsa e' per dire che sono attivita' che si fanno per un fine piu' o meno intrinseco e che offrono benefici come conseguenza  :)

Pre-tecnica mi confonde un po', continuo a seguire  :)
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #49 on: June 05, 2015, 16:01:27 pm »
0
Come il nuovo o come la corsa e' per dire che sono attivita' che si fanno per un fine piu' o meno intrinseco e che offrono benefici come conseguenza  :)

Pre-tecnica mi confonde un po', continuo a seguire  :)

Credo sia una questione, come dicevo, di termini. Dal mio punto di vista, funzionale, la corsa (nuoto come dicevo molto meno) è una attività che offre ben pochi benefici psicofisici.... se parliamo di fiato o circolazione il movimento va bene, ma è COME fai una cosa che porta benefici o meno. Tutte le nostre abitudini psicofisiche di fatto ci "danneggiano" ma a noi risultano come corrette e non possiamo "farne a meno". Nella corsa per esempio tutto questo "pacchetto di abitudini" lo sfruttiamo al 100%, con la TA apprendi a liberarti e nella migliore delle ipotesi inibire le abitudini  ---> il corpo farà da solo la cosa giusta.

Inizialmente lo studente (e lo dico per esperienza diretta) non ha fisicamente la possibilità inibire le abitudini perché il corpo non può fare altro, il primo passo è quello di "detendere" la struttura... piano piano il corpo sarà in grado di fare anche altre "cose". Torniamo a un esempio "più comprensibile", se voglio aumentare la mia "aperture"/spaccata non è che ci arrivo da oggi a domani, cm dopo cm arriverò al mio limite e magari a fare la spaccata in stile van damme.

Il processo in linea teorica è simile, nella TA in realtà vai a togliere anziché aggiungere....

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #50 on: June 05, 2015, 16:23:53 pm »
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L'unica possibilità è un lavoro "conscio", di inibizione.

come mai piu' funzionare solo per via conscia?
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #51 on: June 05, 2015, 16:31:33 pm »
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L'unica possibilità è un lavoro "conscio", di inibizione.

come mai piu' funzionare solo per via conscia?

perché le abitudini sono assimilate e integrate nel sistema a livello sub corticale/inconscio. Tutto il lavoro della TA si fonda sulla inibizione conscia :

Inhibition comes from the Latin for restraint and in Alexander Technique terms, has nothing to do with repression.

In physiology, this term refers to the restraining of an organic process, or the prevention of its initiation by neurological or physiological means (Penguin Dictionary of Psychology)

In the Alexander Technique, the term refers to a learned process, in which a person chooses to stop or inhibit a habitual reaction to a stimulus. This allows the individual a moment’s pause, in which to choose whether or not to respond to the stimulus and if so, how to perform an action in response.

As Alexander stated:

'all those who wish to change something in themselves must learn... to inhibit their immediate reaction to any stimulus to gain a desired end' and in order to stop falling back 'upon the familiar sensory experiences of their old habitual use in order to gain it, they must continue this inhibition whilst they employ the new direction of their use'.

F M Alexander ~ The Use of the Self p. 115

He also put it more simply when he said to a pupil who he was teachingl:

'Like a good fellow, stop the things that are wrong first'.

F Matthias Alexander  ~ Aphorisms p.47

In other words we learn to

Stop ~ Think and Direct ~ Then Move
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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #52 on: June 06, 2015, 00:14:40 am »
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A me questi concetti che hai incollato paiono identici ai metodi mindfulness derivanti da meditazioni buddiste vecchie di 2500 anni. Trovi cose quasi identiche scritte nei sutra, dove si parla di abitudini inconscio, conscio, attitudini sbagliate che e pensieri automatici fatti incosciamente. Diciamo che la TA ha piu focus nel corpo che non fa nella mente, o meglio attraverso il corpo lavora sulla mente. 

Quello che invece ho trovato diverso nella TA, rispetto ai sistemi mindfulness, e' l'uso di modelli ed analogie per guidare il movimento/posizionamento. Da qeullo che ho visto io, nella mindfulness ci si allena a "sentire" e "accettare" mentre nella TA questo viene aiutato tramite l'uso di modelli.

Comunque credo che come la meditazione, i principi della TA siano da considerere in un ottica di una pratica quotidiana, devono diventare uno stile di vita. Proprio come l'attitudine mindfulness. E sono entrambi metodi poco in sintonia con la vita di oggi giorno dove si pensa e si e' abituati ad andare a fare lezione e poi essere a posto fino alla prossima sessione. 

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #53 on: June 06, 2015, 10:53:45 am »
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A me questi concetti che hai incollato paiono identici ai metodi mindfulness derivanti da meditazioni buddiste vecchie di 2500 anni. Trovi cose quasi identiche scritte nei sutra, dove si parla di abitudini inconscio, conscio, attitudini sbagliate che e pensieri automatici fatti incosciamente. Diciamo che la TA ha piu focus nel corpo che non fa nella mente, o meglio attraverso il corpo lavora sulla mente. 

Quello che invece ho trovato diverso nella TA, rispetto ai sistemi mindfulness, e' l'uso di modelli ed analogie per guidare il movimento/posizionamento. Da qeullo che ho visto io, nella mindfulness ci si allena a "sentire" e "accettare" mentre nella TA questo viene aiutato tramite l'uso di modelli.

Comunque credo che come la meditazione, i principi della TA siano da considerere in un ottica di una pratica quotidiana, devono diventare uno stile di vita. Proprio come l'attitudine mindfulness. E sono entrambi metodi poco in sintonia con la vita di oggi giorno dove si pensa e si e' abituati ad andare a fare lezione e poi essere a posto fino alla prossima sessione.

Sulle carta ci sono analogie, certe cose sono note da millenni. Un conto è la pratica un altro la teoria.

Nelle arti marziali ci sono concetti, principi, forme e posizioni che suggeriscono dove deve stare la testa... Questi metodi, almeno da quello che ho potuto osservare, non risolvono il problema, alla fine il praticante non apprende e non cambia la uso di sé.

Un po' come dire che tutte le arti marziali insegnano il combattimento, in teoria si in pratica ogni sistema è un mondo a se.....  Con analogie e differenze.

Inibizione conscia è  anche questo, inibire ciò che già credi di sapere magari derivante da altri metodi... Perché entri nella sfera del fare, quindi nella abitudine.

Sulle ultima frase nn sono d'accordo, molti studenti fanno lezioni una tantum e se tornano è perché stanno bene. Magari non capiscono fino in fondo tutto il lavoro e non si dedicano ad esso.. Ma i benefici direi che sono tangibili fin dalla prima lezione.

Ovvio che se sei esigente sarai tu in prima persona a dedicarti alla tecnica quotidianamente, anche perché semplicemente comincerai a sentirti male quando ti muovi male. Magari un corso base non sarà abbastanza...
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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #54 on: June 06, 2015, 11:41:15 am »
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Al corso che ho fatto l'istruttore ci diceva che un' ora a settimana non serve quasi a niente. Uno dovrebbe poi praticare a casa quotidianamente x avere dei benefici concreti.



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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #55 on: June 06, 2015, 12:19:39 pm »
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Al corso che ho fatto l'istruttore ci diceva che un' ora a settimana non serve quasi a niente. Uno dovrebbe poi praticare a casa quotidianamente x avere dei benefici concreti.

Bè certo, ma dipende anche da "quanta fame hai"... l'appetito vien mangiando :). Questo per dire che all'inizio un ora a settimana può essere sufficiente, certo che dal punto di vista di un insegnante 1 ora è poco.

Credo che ci sia un "misunderstanding" di base su certi argomenti/attività, stiamo comunque parlando di "apprendimento". Se qualcuno di voi ha mai appreso a suonare uno strumento musicale "decentemente", mi chiedo quante ore (oltre alle lezioni) a settimana abbia dedicato a tale attività... con un ora ottieni risultati "di 1 ora"... non so se mi spiego.

In termini sportivi/attività motorie la mia estrazione è di origine marziale, alle quale ho sempre dedicato tempo ogni giorno (poco o tanto che sia).... per quanto mi riguarda ho solo applicato un "approccio marziale" alla TA... e in brevissimo tempo ho risolto molti miei disagi fisici.

Io sono un promotore dell' autonomia :)... a molti non piace essere autonomi e cercano sempre un punto di riferimento "che li guidi", in quel caso difficilmente ti dedicherai a fare "i compiti a casa" :)

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #56 on: June 06, 2015, 12:50:16 pm »
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Infatti quello che dico e' che metodi come la TA (ma anche la mindfulness) poco si addicono alla vita moderna dove tutto e' inquadrato in una mentalita short-term.

Uno strumento musicale in genere lo si impara a suonare da piccoli, gente che inizia a 6-8 anni.

Difficilmente troverai adulti che imparano a suonare il pianoforte iniziando a 35 anni.

Ci sono, ma sono molto pochi. Questo per dire che perdiamo (con l'eta') quaesta plasticita mentale e questa costanza che ci spinge a prendere impegni quotidiani, nel long-term.

Tanti iniziano ma poi si perdono per strada. Tanti vengono a lezione, ma poi a casa non praticano. E non vedendo risultati importanti perdono la motivazione.

Aggiungici inoltre che le sedute di TA costano dalle 40 alle 80 euro l'ora (se non piu) .. ed ecco che capisci subito il perche' certe pratiche non hanno preso piede nella nostra societa ..  proprio perche sono incongruenti con il nostro modo di pensare e di vivere.

I pochi che le scoprono e le prendono seriamente (come te) andranno in giro sbandierando i benefici e i risultati impressionanti che hanno avuto con una pratica costante. Io ho avuto la stessa impressione con la mindfulness/vipassana, e con lo yoga. Certe pratiche vanno bene per certe persone, con una certa predisposizione, o per certe culture dove il sistema e' integrato nella societa'.

E non e' poi cosi strano se certe pratiche in italia non hanno preso.

Con la meditazione funziona esattamente cosi. Non tutti si mettono li a spararsi un'ora seduti tutti i giorni a fissare un muro. E se pensi che devi anche pagare per imparare a far questo, allora magari meglio andare in palestra o a farsi una passeggiata in montagna.

La differenza di fondo e' che se vai in thailandia a praticare meditazione con i monaci, non spendi un euro, ti insegnano gratis. Mentre se vai a fare lezioni di mindfulness da un terapeuta (come pure se vai a fare lezioni di TA da un istruttore) ti chiedono un sacco di soldi. 

Ho conosciuto un inglese che si e' fatto 20 anni in tibet come monaco. E' partito che aveva 25 anni, si e' convertito e si e' sparato 20 anni della sua vita in un monastero ad imparare la meditazione e il sistema buddista tibetano. Dopo 20 anni e' tornato in inghilterra a "trasmettere" gli insegnamenti imparati.

Ora lavora in una clinica privata, e ti chiede 140 euro l'ora per insegnarti la meditazione che lui ha imparato gratuitamente. Ma la meditazione e i sistemi buddisti dovrebbero insegnarti il distacco dai beni materiali e dal denaro. Quindi mi chiedo in 20 anni cosa questo abbia imparato realmente.

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #57 on: June 06, 2015, 13:08:26 pm »
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Infatti quello che dico e' che metodi come la TA (ma anche la mindfulness) poco si addicono alla vita moderna dove tutto e' inquadrato in una mentalita short-term.

Uno strumento musicale in genere lo si impara a suonare da piccoli, gente che inizia a 6-8 anni.

Difficilmente troverai adulti che imparano a suonare il pianoforte iniziando a 35 anni.

Ci sono, ma sono molto pochi. Questo per dire che perdiamo (con l'eta') quaesta plasticita mentale e questa costanza che ci spinge a prendere impegni quotidiani, nel long-term.

Tanti iniziano ma poi si perdono per strada. Tanti vengono a lezione, ma poi a casa non praticano. E non vedendo risultati importanti perdono la motivazione.

Aggiungici inoltre che le sedute di TA costano dalle 40 alle 80 euro l'ora (se non piu) .. ed ecco che capisci subito il perche' certe pratiche non hanno preso piede nella nostra societa ..  proprio perche sono incongruenti con il nostro modo di pensare e di vivere.

I pochi che le scoprono e le prendono seriamente (come te) andranno in giro sbandierando i benefici e i risultati impressionanti che hanno avuto con una pratica costante. Io ho avuto la stessa impressione con la mindfulness/vipassana, e con lo yoga. Certe pratiche vanno bene per certe persone, con una certa predisposizione, o per certe culture dove il sistema e' integrato nella societa'.

E non e' poi cosi strano se certe pratiche in italia non hanno preso.

Con la meditazione funziona esattamente cosi. Non tutti si mettono li a spararsi un'ora seduti tutti i giorni a fissare un muro. E se pensi che devi anche pagare per imparare a far questo, allora magari meglio andare in palestra o a farsi una passeggiata in montagna.

La differenza di fondo e' che se vai in thailandia a praticare meditazione con i monaci, non spendi un euro, ti insegnano gratis. Mentre se vai a fare lezioni di mindfulness da un terapeuta (come pure se vai a fare lezioni di TA da un istruttore) ti chiedono un sacco di soldi. 

Ho conosciuto un inglese che si e' fatto 20 anni in tibet come monaco. E' partito che aveva 25 anni, si e' convertito e si e' sparato 20 anni della sua vita in un monastero ad imparare la meditazione e il sistema buddista tibetano. Dopo 20 anni e' tornato in inghilterra a "trasmettere" gli insegnamenti imparati.

Ora lavora in una clinica privata, e ti chiede 140 euro l'ora per insegnarti la meditazione che lui ha imparato gratuitamente. Ma la meditazione e i sistemi buddisti dovrebbero insegnarti il distacco dai beni materiali e dal denaro. Quindi mi chiedo in 20 anni cosa questo abbia imparato realmente.

capisco il tuo punto di vista, l'analisi che hai fatto è "reale"... certo la società di oggi è fondata su lavorare (nella migliore delle ipotesi), massacrarti per due lire per poi "riposarsi" e svagarsi nel tempo libero... certo la massa ragiona e vive cosi.

Ma vedo sempre più spesso che c'è almeno la voglia di cambiare, non tutti certamente. Poi voglio dire, 40/50/100 euro... ok è giusto relazionare tutto e quantificare in termini monetari... qui in Italia tutti piangono miseria, poi però i locali e ristoranti sono pieni, i siti di escort in rete sono centinaia :) e al primo week end lungo tutti vanno al mare. Questi hobby costano, se poi per te stesso e per il tuo benessere 40 euro a settimana sono troppi credo ci sia un problema di "esigenze" di base...

io 100 euro per una trombata con una escort non li spendo, preferisco investirle in "altro".... chi va a puttane probabilmente non farà mai TA :)

Tieni presente che in Inghilterra (dove mi sembra di aver capito che risiedi) ci sono TANTI insegnanti di TA (non è un caso che nella tua università insegnino anche TA) e i prezzi sono quelli che conosci... in italia non è tanto diffusa è vero, ma credo per un diiscorso di "martketing" e comunicazione, per esempio il Rolfing è già più diffuso ed è un approccio simile alla TA (lezioni private e costi).... Feldenkrais qui da noi è diffuso, così come il Pilates (ma sono anche attività di gruppo)... Non so non sarei cosi "drastico", certo il panorama italiano è "particolare".

In Thailandia ci vado spesso, voglio dire... ok il massaggio lo paghi 8 euro, ma è una merda :)... o comunque sono quelle cose "rilassanti" che una volta uscito dal massaggio torni esattamente come prima ... il know how è bassino in Thai... poi se vai "sui monti" trovi alternative valide e massaggi fichissimi ma sempre li siamo, ti rialassano al momento. stop. 

Io sono esigente, le cose semplici non mi attirano :)

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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #58 on: June 06, 2015, 13:12:43 pm »
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PS: in thailandia la vedo dura che non spendi un euro... magari non paghi direttamente il monaco... ma l'occidentale li è visto come un "dollaro che cammina" :)
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Re:Dove tieni la testa?
« Reply #59 on: June 06, 2015, 13:45:21 pm »
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Beh, teoricamente, se vai in Thailandia in un monastero non solo non paghi niente x imparare la meditazione (e il sistema buddista) ma alloggi e mangi pure gratis.

Ovvio che non si parla di vacanza, hotel 5 stelle, e cocktail sulla spiaggia.