A me sicuramente si: quella della frontalità della posizione per poter avere le mani alla stessa lunghezza e quindi poter usare entrambe. Giusto? Correggimi se sbaglio.
Sì, questo è uno dei motivi. ma anche per una questione di stabilità di tutta la postura,
[1] per poter "usare" i gomiti con i vantaggi che ne derivano a quella distanza ( e ti spiegai anche questo), per non essere aggirati, sbilanciati, ecc.
La posizione squadrata permette anche un lavoro più vario ed imprevedibile sui movimenti omolaterali e controlaterali che abbiamo visto, fornendo più soluzioni o, perlomeno, più imprevedibilità.
Sulla lunga distanza ha senso e offre alcuni vantaggi stare defilati (es.: meno bersaglio esposto) ma a corta distanza risulta poco utile e limitante, a maggior ragione se è una situazione in cui l'avversario può fare di tutto(clinch, lotta, attacchi alle gambe, sbilanciamenti, spingere, tirare, ecc.).
Lo svantaggio del maggior bersaglio esposto deve essere compensato dal footwork, dall'uso di entrambe le braccia in modo coordinato e anche dalla coordinazione braccia-gambe-footwork nel suo insieme.
Non è detto che non possano valere entrambe, nella loro parzialità. Grazie a tutti.
Purtroppo anche il lavoro con le armi (specialmente con i coltelli) di quello che GiBi definisce "Wx" e che ha descritto più volte nel forum con dovizia di particolari è totalmente alieno alla mia pratica. Diciamo che quel modo di usare i coltelli a farfalla non fa parte del nostro Ving Tsun (stesse armi ma modalità, logiche e tecniche completamente diverse).
Quindi temo proprio che siano due discipline diverse tout court
... mi fa venire anche alcune dumande sulla guardia con pugni chiusi e palmi in alto e il "palmo in alto" del Wing Chun.
Il Ving Tsun non ha una guardia definita e immutabile. Puoi adottare qualsiasi posizione, altezza e forma delle braccia/mani che più ti aggrada.
A livello didattico si insegnano delle "posture" per far apprendere ai principianti alcune cose. Quel che conta nel VT sono i gomiti: come li usi per guidare il movimento del braccio e le traiettorie.
A livello didattico per aiutare un principiante che non ha nessuna nozione o abitudine ad usare il gomito come fulcro dei movimenti del braccio si fanno mettere le braccia ad un'altezza che li aiuti a focalizzarsi sul gomito (altezza del petto), usando il proprio corpo come riferimento.
La posizione delle mani influenza l'uso del gomito, per questo un novizio ha bisogno di "fregare" il suo cervello che lo porterebbe inevitabilmente a focalizzarsi sulla mano/pugno (essendo molto naturale e comune usare le mani: lo facciamo tutti i giorni) facendogli mettere le mani in posizioni che portino l'attenzione suo gomito. Le mani aperte e rilassate permettono già di distogliere l'attenzione da lì, sono un primo passo.
Quando hai acquisito un buon uso del gomito (grazie a tutta la serie di esercizi e metodi per svilupparne un uso corretto ed efficace) le braccia le metti dove vuoi, la guardia la scegli tu e puoi fare la prima forma (Siu Lim Tao) facendo le corna o il dito medio: il tuo corpo ormai ha imparato e non hai più bisogno di strumenti di sostegno
[2]