Difficile aggiungere di più...
Personalmente ritengo che la disamina di R sia esaustiva e che cmq le ricerche di un certo tipo vadano calate poi nel contesto "ottimale" di riferimento.
Esempio per me è il football americano...le ultime ricerche in materia di conseguenze dei traumi da impatto sul cervello sono devastanti ma un conto è il giocatore di football pro o semipro americano e un conto è il giocatore amatoriale italiano.
Vero, ma mi sorgono delle considerazioni su sto discorso. Magari mi sbaglio, ma lo sport agonistico pro ha anche la funzione selettiva. Parlando del WL e PL, se ho una genetica dimmerda col cavolo che entro a fare il pro. Ma comunque posso allenarti da amatore, anche molto intensamente. Quindi se ho la genetica dimmerda e faccio l'amatore e mi sparo allenamenti intensi, credo che posso rischiare danni comparabili a chi ha una genetica eccellente e fa il pro.
E' come dire che con la panda non vado via ai 250 km/orari quindi non rischio di ammazzarmi come con una ferrari. Ma se vado via ai 160 rischio quasi come se andassi via ai 200 con una ferrari, proprio perche una panda ai 160 e' al limite della tenuta. Non so se ho reso l'idea.
Per quanto riguarda la respirazione io il solo accorgimento banale che uso è uno che mi porto da tempo appresso: spingi via col respiro il carico da te quando è sopra, spingi via il pavimento quando è sotto...
Concordo.
Questo che usi tu e' un modo molti diverso di lavorare da quello che insegna Gruzza e compagnia. Loro stanno in apnea e usano la manovra di valsava, proprio per aumentare la pressione nel core.
Per esempio per lo squat:
Da in piedi prendi un respiro profondo, scendi in buca trattenendo il respiro, risali in apnea ed inizi ad espirare solo a 2/3 della rislaita. Quindi in apnea ci stai tutto la discesa, in buca, e 1/3 della salita.